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Restano fuori Koulibaly, Osimhen, Fabian Ruiz, Anguissa, Lobotka e Insigne, resta in campo chi sta bene e può dimostrare il proprio spessore a Spalletti e ai tifosi. E’ questo il Napoli che si prepara all’ultima sfida del girone d’Europa League domani contro il Leicester, in un gruppo tutto aperto, in cui puoi passare da primo o finire fuori, una “di quelle partite che fanno la radiografia all’anima che hai”, secondo Spalletti. “E’ un dentro o fuori e sei costretto a non rimandare alla prossima il risultato di oggi. aggiunge -. Il tuo carattere deve essere di quel livello lì, se non resistiamo allora sei forte poco, ogni partita ha in gioco un pezzo della tua storia, poi non si deve dare niente a nessuno, non ci sono debiti verso nessuno, ma verso i tifosi serve una moralità e ti rimarrà nel tuo curriculum che sei uscito in quell’anno lì nei gironi”.

Chiaro il tecnico del Napoli, nei confronti dei giocatori che domani saranno in campo e dei tifosi azzurri che sanno di dover fare a meno di molti. L’idea della formazione è con Demme e Zielinski a centrocampo dietro un tridente con Politano, Lozano ed Elmas e l’avvio in attacco di Petagna, con Mertens in panchina pronto a entrare nella ripresa. Il tecnico vuole durezza da chi c’è: “L’unico problema – spiega – di cui mi devo preoccupare è capire se la squadra ha voglia di prendere a calci i momenti in cui le cose non vanno bene. I ragazzi non devono accettare situazioni che a volte determinano dei risultati. E per quello che vedo io da questo punto di vista i miei calciatori sono in salute. Non devo perciò andare a cambiare niente c’è da esibire una forza mentale superiore e la testa lucida”.

Il Napoli sa di doversi giocare le ultime carte europee, ma sa anche di dover riprendere la corsa in campionato, scivolato al terzo posto e chiamato a vincere domenica contro l’Empoli, quando potrebbero rientrare Ruiz e Insigne magari. Per ora, però, infermeria piena con 6 titolari. Di fronte il Leicester, undicesimo in Premier League e ancora senza vittoria a dicembre, ma che punta a vincere il girone, ma Spalletti è pronto a dare responsabilità agli azzurri, ricordando il ko con l’Atalanta: “Visto come eravamo messi – spiega – io ci trovo un balzo in avanti e non una scoria per la prossima partita, la squadra ha giocato nel modo corretto e sono i dati dell’Atalanta che ti danno il documento. Se sei stato al loro livello, puoi ambire a vincere la prossima anche se il Leicester è di quel livello lì, poi ci sono gli episodi e se si arriva con la testa giusta è più facile sfruttarne qualcuno, sono quelli che fanno girare la partita perché la gara l’abbiamo fatta alla pari”.

Scelte da fare con calma, quindi, da parte di uno Spalletti chiaro: “Siamo 14 domani– spiega – e parliamo di tanti che hanno giocato, come Elmas, come Mario Rui ha ha giocato meno senza le delle nazionali. Il problema è generale, sono difficoltà di tutti e bisogna abituarsi, ricordando anche che c’è il covid che ti attacca le vie respiratorie quando entri”.