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Napoli – La commissione Trasparenza, presieduta da Domenico Palmieri, ha discusso oggi delle procedure per il rilascio delle autorizzazione per l’esercizio dei servizi residenziali e semi-residenziali ai sensi del regolamento regionale in vigore dal 2014. Sono intervenuti l’assessora al Welfare Roberta Gaeta, il Segretario Generale Patrizia Magnoni, Giulietta Chieffo, Direttore Centrale al Welfare e Servizi Educativi e Vincenzo Ferrara della Direzione Generale.

È pervenuta alla Commissione, ha spiegato il apertura il presidente Palmieri, la segnalazione di una cooperativa sociale che ha in affidamento un bene confiscato alla camorra, che ha ricevuto un diniego alla sua richiesta di creare una casa di accoglienza per donne maltrattate a causa del mancato abbattimento delle barriere architettoniche previsto dal regolamento regionale in materia. Il diniego all’autorizzazione è giunto tuttavia dopo quasi due anni dalla presentazione dell’istanza e dopo che la cooperativa aveva più volte presentato integrazioni al progetto iniziale, richieste dalla commissione comunale competente per il rilascio dell’autorizzazione. Questo caso, per il presidente Palmieri, deve essere l’occasione per discutere delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni per le strutture residenziali e semi-residenziali da parte del Comune, che andrebbero snellite e velocizzate, evitando che si sappia solo alla fine di un iter amministrativo della mancanza di requisiti che potevano essere verificati a monte, come avviene ad esempio per i pareri preventivi che rilascia l’ASL. Si pone inoltre un dubbio sulle prescrizioni del regolamento regionale in materia, che richiedono una corretta interpretazione di alcuni articoli.

Per l’assessora Gaeta tutto ciò che si può fare per facilitare e snellire le procedure di autorizzazione è fondamentale, per questo sarà importante anche prevedere successivi incontri con i servizi competenti per ulteriori approfondimenti. Giulietta Chieffo, direttore centrale al Welfare, ha ricostruito le tappe normative che hanno portato al regolamento del 2014 e alla costituzione della commissione permanente del Comune che valuta le istanze per le autorizzazioni. Sul caso specifico, ma anche su tutti gli altri casi simili, Chieffo ha ricordato i vincoli di legge imposti dal regolamento che fissa in maniera chiara non solo i requisiti comuni che devono avere le strutture ma anche i requisiti specifici, per questo sarebbe opportuno un parere autentico della Regione. Anche per il Segretario Generale Patrizia Magnoni è necessario fare chiarezza tra le prescrizioni tra l’articolo 5 del regolamento regionale e quelle previste dal catalogo dei servizi residenziali e semiresidenziali al quale il regolamento rimanda. Per la consigliera Marta Matano (Movimento 5 Stelle) i pareri preventivi richiesti all’ASL potrebbe essere una buona procedura per evitare che solo alla fine di un iter si sappia che una struttura non ha i requisiti idonei.

È importante avviare un tavolo tecnico di confronto, ha concluso il presidente Palmieri, che coinvolga Comune, ASL, Vigili del Fuoco, Regione per un ragionamento comune sulle procedure che consenta a monte di evitare i ritardi che si registrano.