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Tempo di lettura: 2 minutiNapoli – Lo scontro tra Movimento 5 Stelle e Lega non convince affatto il sindaco di Napoli. «Non ci sarà alcuna crisi di governo, alla fine prevarrà il godimento della poltrona». Non le manda a dire Luigi de Magistris, leader del movimento Dema, commentando l’attuale fase politica a margine di un’iniziativa pubblica del proprio partito. Interpellato sulle attuali tensioni che l’Esecutivo sta attraversando in merito alla gestione della querelle Tav, l’ex pm è tranchant: «Non penso che il contratto vada in crisi, secondo me il governo cadrà per l’Alta velocità. In questo momento lasciano intendere che ci sia una divisione interna, ma finita la campagna elettorale, troveranno un accordo pure su questo punto».
«Ora il Movimento 5 Stelle, che ha ceduto su tutto o quasi su tutto, non può a due-tre mesi dal voto, farlo anche su questo. La quadra con la Lega la troveranno dopo le Europee, ma in realtà è un contratto che durerà. Il Movimento 5 stelle ha tutto l’interesse a farlo durare perché è in caduta libera. Salvini potrebbe avere interesse a rompere, ma è il padrone politico di questo Governo e non gli converrebbe farlo. Lavora e vive in condizioni agiate, difficilmente ne potrebbe avere di migliori, quindi, è difficile che il governo cada», è il ragionamento del sindaco de Magistris. Il primo cittadino di Napoli ha poi riservato parole di fuoco anche alla compagine dem: «Il Partito Democratico non è un’alternativa a questo Governo. Il Pd è anzi la causa di questo Governo. Chi è causa, salvo se non abbia una mutazione genetico-politica impressionante in pochi giorni e non credo sia questo il caso, non può rappresentare l’alternativa che in questo caso deve nascere e ci si sta lavorando e lo facciamo anche noi. Il giorno verra’ ma bisogna costruirla». Quanto al proprio destino politico, de Magistris continua a puntare in alto, nonostante abbia recentemente deciso di getta la spugna in vista delle prossime Europee: «Ci faremo trovare pronti al momento giusto, che è quello per la guida del Paese».
