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Napoli – Teppisti in azione nella stazione della metropolitana di Salvator Rosa, ridotta a brandelli la parete in mosaico che conduce alla banchina dei treni. Devastante il bilancio del raid: il rivestimento è stato infatti letteralmente sfondato in quattro punti. Adesso è caccia agli autori del gesto, l’ipotesi è che a entrare in azione sia stata una gang di giovanissimi, ma lungo il corridoio in questione non sono presenti telecamere di videosorveglianza interna.      

A denunciare l’episodio è il Comitato per la Quiete pubblica e la Vivibilità cittadina presieduto dall’avvocato Gennaro Esposito: «Stiamo parlando di una delle Stazioni dell’arte e questo è lo scempio avvenuto nella stazione di Salvator Rosa. È stata sfondata una parete in carton gesso con mosaico. Il popolo napoletano ormai non si scandalizza neppure più o forse non si è mai scandalizzato per i danni ed il saccheggio della cosa pubblica. Dietro questa parte sfondata potrebbero nascondere di tutto. Occorre un rinnovato impegno culturale dei napoletani che vogliono prendersi cura della loro città».

L’Anm, l’azienda di trasporto pubblico napoletano, è però “sul pezzo” e, contattata da “Anteprima24”, fa sapere che è il punto oggetto del raid è «un rivestimento industriale in tessere di tipo mosaico a impasto vitreo. Abbiamo già provveduto a eseguire un primo sopralluogo con il costruttore Metropolitana di Napoli Spa, la quale ha contattato a sua volta il produttore per programmare quanto prima un intervento per la sostituzione dei pannelli sfondati. Sono stati ordinati i materiali e i nostri tecnici confermano che a breve sarà effettuato l’intervento di manutenzione straordinaria». Quanto agli autori del folle gesto, il corridoio nel quale è avvenuto il raid non è purtroppo presidiato da telecamere di videosorveglianza interna. Tradotto, i balordi di Salvator Rosa rischiano ancora una volta di riuscire a farla franca.