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Napoli – “L’incendio che ha interessato l’ex discarica interrata da anni a Masseria del Pozzo, nel territorio del Comune di Giugliano in Campania, è grave e non tranquillizzano affatto le notizie secondo le quali non avrebbe interessato le balle di rifiuti di Taverna del Re in quanto ciò che è avvenuto evidenzia ulteriormente la mancanza di controllo del territorio, la sua vulnerabilità e il suo dramma ambientale e sanitario”. E’ quanto affermano il Segretario Generale di CNAl, Salvatore Ronghi e il Segretario Nazionale di Categoria, Orlando Cioffi.

“L’incendio ha sprigionato una puzza nauseabonda ed ha aggravato ulteriormente l’ inquinamento delle terre circostanti, con gravissime ripercussioni sulla salute dei cittadini, abitanti tra Giugliano e Villa Literno, nelle zone più a rischio della cosiddetta “Terra dei Fuochi” nelle quali è stata accertata la correlazione tra i roghi di rifiuti tossici e l’incremento di patologie tumorali” – continuano Ronghi e Cioffi per i quali “è evidente l’incapacità politica dei governi regionali che si sono succeduti e la sostanziale inerzia del Comune di Giugliano in Campania di fronte alla grave problematica ambientale che attanaglia il territorio”.

“Nella ‘Terra dei Fuochi’ i roghi dei rifiuti tossici continuano indisturbati, le balle di rifiuti indifferenziati di Taverna del Re dalle “ecoballe” sono ancora lì, nonostante gli annunci di rimozione prima di Caldoro e poi di De Luca, quest’ultimo, poi, ha addirittura annunciato la costruzione di un altro termovalorizzatore proprio a Giugliano, una scelta politicamente criminale in un territorio già avvelenato dai rifiuti tossici, le bonifiche sono al palo“- sottolineano i due dirigenti sindacali – per i quali “la gestione ambientale da parte del presidente De Luca e dell’assessore Bonavitacola ha dimostrato il pieno fallimento nell’intero settore: il ciclo dei rifiuti continua ad essere “monnezza” che va ad arricchire trasportatori ed aziende di altri Paesi, le partecipate regionali sono inefficaci, inefficienti e senza controllo, il Polo Ambientale resta solo sulla carta, la “Terra dei Fuochi” continua a mietere vittime di tumori”. “A ciò si aggiunge l’inadeguatezza dell’attuale sistema sanitario per quanto riguarda la prevenzione e la cura dei tumori, dei registri dei tumori e del sistematico problema dell’assistenza sanitaria indiretta che complica ulteriormente l’accesso agli esami per la prevenzione e la cura oncologica” – sottolineano Ronghi e Cioffi, che, pertanto, hanno inviato una nota al Presidente Draghi, al Ministro dell’Ambiente, Roberto Cingolani,e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, “per sollecitare il loro intervento e chiedere il commissariamento della Campania per la gestione dell’ambiente e della sanità regionale a salvaguardia della salute dei cittadini campani residenti nella Terra dei Fuochi”.