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Matias è argentino, Marta è di Palma di Maiorca: sono fidanzati ed erano partiti dalla Nuova Zelanda qualche settimana fa per conoscere i parenti di lui, residenti a Ischia. Si sono trovati a vivere in prima persona la tragedia della frana di Casamicciola, ma non si sono persi d’animo ed hanno voluto essere d’aiuto alla gente dell’isola. Lunedì mattina hanno trovato il modo di raggiungere Casamicciola facendo l’autostop: un veicolo dei pompieri li ha caricati a bordo ed una volta arrivati al piazzale Ancora, il luogo dove è confluito il fiume di fango sceso dal monte Epomeo, hanno raggiunto a piedi piazza Bagni, famosa per le sue fonti termali, colpita già duramente dalle alluvioni del 1910 e del 2009 e anche stavolta devastata dalla forza della frana. 

I due fidanzati si aggiravano spaesati tra il fango, i bobcat e le decine di soccorritori ed abitanti della zona che lavoravano freneticamente per liberare case, negozi e alberghi dal fango prima che, seccandosi, diventa duro come il cemento e difficilissimo perciò da rimuovere. Li ha notati Alessandro, giovane guida ambientale ischitana che coordinava una squadra di volontari all’opera nello storico Manzi, hotel tra i più famosi e lussuosi di Casamicciola, invaso dal fango in diversi ambienti a piano terra.

Matias e Marta non avevano vestiti e scarpe adatte e neppure attrezzi ma non si sono tirati indietro, volevano essere comunque utili a coloro che stanno affrontando le conseguenze di una tragedia così grande. A chi gli chiedeva perché si trovassero in mezzo alla desolazione a spalare fango rispondevano senza esitazione “Ischia ha bisogno di aiuto!”. I due fidanzati hanno lavorato diverse ore con i volontari ischitani ed a metà pomeriggio hanno potuto anche rifocillarsi grazie ai pasti e alle bevande calde portati sui luoghi colpiti dall’alluvione agli sfollati ed a chi in questi giorni collabora con le squadre dei soccorritori dalla Caritas diocesana dell’isola.

I due turisti non si sono risparmiati, insieme agli altri hanno rimosso il fango che ingolfava la hall ed il giardino del Manzi, hanno portato secchi e secchi di melma fuori dall’hotel sempre col sorriso sulle labbra. A sera, quando il sole è tramontato e il lavoro dei volontari si è fermato i due giovani fidanzati hanno salutato tutti, si sono scambiati i contatti dei profili social ed i numeri di telefono promettendo di ritrovarsi di nuovo tutti insieme a piazza Bagni l’anno prossimo, quando il fango sarà un ricordo ed il peggio sarà alle spalle. Sono tornati a casa dei parenti, di nuovo facendo l’autostop.