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Napoli – I giudici della Corte di Appello di Napoli hanno confermato la condanna a otto anni di reclusione nei confronti di Alfred Idimudia, il nigeriano di 37 anni che, la sera dell’8 giugno 2019 nella stazione Chiaiano della metropolitana di Napoli, sferrò due violentissimi pugni al volto e alla testa del tabaccaio Ulderico Esposito, poi deceduto – per le conseguenze riportare in quell’aggressione.

Per Daniela Manzi, vedova di Esposito la sentenza non può essere considerata giusta: “Sono troppo pochi gli anni inflitti in relazione alla perdita di una vita umana“. Di pena troppo lieve parla anche la criminologa Antonella Formicola: “Ci fu una violenza inaudita, soprattutto quando venne sferrato il secondo pugno. Ormai Ulderico era già a terra, quella veemenza fu legate. Ritengo che la famiglia Esposito ha ottenuto solo parzialmente giustizia“.