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Nella retorica delle curve, la “mentalità ultrà” è un principio cardine, venato di intransigenza e ostilità per i gruppi nemici: ma a tutto c’è un limite. Se ne sarebbe accorto un tifoso del Napoli, accusato dell’aggressione ai tifosi olandesi dell’Ajax, in città per il match Champions. Nell’ordinanza cautelare del gip Federica Colucci – eseguita con 6 arresti oggi dalla Digos di Napoli, coordinata dalla Procura partenopea – sono allegate alcune intercettazioni.

Le conversazioni provengono dalla chat Masseria di Whatsapp, composta da appartenenti all’omonima frangia della Curva A. “Le chat riportate – si legge nel provvedimento – convergono nel dimostrare che l’azione organizzata dagli indicati componenti della chat “Masseria” sia culminata proprio nell’ aggressione al tifoso olandese”. Siamo all’1.47 dell’11 ottobre scorso, un’ora e 15 minuti dopo il raid nel centro storico, dove l’olandese viene “aggredito, picchiato accoltellato”. Uno dei tifosi indagati – per il quale il gip ha respinto richiesta di misura cautelare – rimprovera Gennaro Grosso, 44enne portato stamane in carcere (difeso come gli altri indagati dai penalisti Emilio Coppola e Ylenia Maiuri). Questo perché – secondo gli inquirenti – Grosso “nel frattempo, ha pubblicato sul suo profilo Facebook “Cat Micio Jhonson” un post in cui è scritto “Napoli-Ajax 2-0” inserendo, altresì, espressioni di dura critica rivolte a quegli ultrà napoletani che, diversamente da lui, quella notte non hanno partecipato alle azione violente portate in strada contro i tifosi dell’Ajax”.

Per gli investigatori “il riferimento “Napoli-Ajax 2 — 0” è chiaramente da riferire esclusivamente alle spedizioni punitive da loro portate a termine posto che la partita non si era ancora giocata e che, a quel momento, come evidenziato dalla polizia giudiziaria, i tifosi olandesi feriti in città erano due laddove nessun tifoso napoletano era stato né ferito né aggredito. Nel “redarguire il Grosso”, l’interlocutore scrive “secondo me tu e Perz a CAP” (hai perso la testa, ndr) “Fai delle cose da bambini””. Annota la Digos: “Alle 6.14 Grosso tranquillizza il gruppo, ha rimosso il post “Napoli-Ajax 2 – 0” ma non anche il messaggio di critica agli ultrà rimasti a casa, e scrive “Buon di…e sveglia Napoli….il post è cancellato ma resta il messaggio di non stare a guardare da casa scrivendo ma di scendere e facendo”.

Secondo la ricostruzione, sarebbe chiaro “il senso del rimprovero (…), con quelle sue pubbliche esternazioni Grosso espone l’intero gruppo”. Ma non finisce qui. La mattina successiva, lo stesso ultrà torna a criticare l’autore dei post. “Grosso – sottolinea l’ordinanza – gli risponde che il suo voleva essere un segnale per qualcuno che “dorme”, uno sprone a scendere dalle “poltrone””.

Tuttavia, a sostegno della strigliata, interverrebbe Carmine Della Cerra (40enne anch’egli condotto in cella, ndr). A Grosso “ricorda che, in passato, per una cosa simile, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari per tre anni e mezzo”. Il primo tifoso a rimproverare replica “con un vocale nel quale ribadisce a Grosso Gennaro di evitare e di lasciar perdere quelli che non partecipano alle azioni ma stanno a casa a guardare”. Al dialogo partecipa un terzo ultrà, non indagato, “che afferma, riferendosi a Grosso Gennaro, che non c’è bisogno di dirlo, che tutti riconoscono il suo valore come Ultras”. A quel punto Grosso “li rassicura nuovamente dicendo di aver rimosso il post Facebook già nella stessa notte“. La disputa sembra chiusa così.