- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Universiadi a Napoli, ora dopo ora è sempre più scontro totale tra Regione e Comune. «Siamo contrari al consumo istantaneo di denaro pubblico. Con gli atleti al porto, dovremo pagare le navi. A Milano, invece, dopo Expo, le casette sono state immediatamente vendute. E invece sento parlare di villaggi rom e di occupazioni», attacca Attilio Auricchio, capo di gabinetto del sindaco Luigi de Magistris, dalla Commissione Universiadi. La replica del governatore, neanche a dirlo, non si fa attendere: «Non daremo mai alcun consenso rispetto alla collocazione di prefabbricati per le Universiadi dentro la Mostra d’Oltremare. Stiamo verificando qualche area vicina, come un’area di parcheggio che potrebbe essere usata per un piccolo villaggio, ma sarebbe utile riprendere il discorso delle navi».

Il primo a dare fuoco alle polveri è stato stamattina il dirigente comunale Attilio Auricchio, che senza tanti giri di parole aveva avvertito: «L’obiettivo è fare le Universiadi, che sono state un’intuizione lungimirante del governatore De Luca ma il Governo ha deciso di affidare tutto a un commissario. Sullo spazio per ospitare gli atleti, il progetto delle navi non c’era e non c’è ancora oggi. Invece, quello del villaggio alla Mostra d’Oltremare è un progetto compiuto. Avevamo valutato anche l’ipotesi dell’ex area Nato ma ci sarebbero voluti 80 milioni di euro da dare a un privato e tempi biblici per i lavori. La Mostra d’Oltremare, invece, ospita già gare e media center. Il 75% degli atleti andrebbe in impianti che sono raggiungibili a piedi; il 15% all’interno della Mostra stessa. Chi deve spostarsi, ha la Tangenziale a distanza di un chilometro». Intanto, al termine dei lavori, la commissione consiliare presieduta da Vincenzo Moretto lancia l’ennesimo appello: «Bisogna trovare una sinergia istituzionale affinché la città non perda l’occasione delle Universiadi. È necessario – ha detto Moretto – uno sforzo da parte di tutti per avvicinare le posizioni di attrito». Moretto ha poi stigmatizzato l’assenza alla riunione del rappresentante della Regione Campania e soprattutto ha polemizzato a distanza con il segretario provinciale del Coni, Sergio Roncelli, per la decisione «di non partecipare perché il Coni prende parte solo a riunioni che abbiano natura operativa». La riunione ha affrontato il tema della sistemazione del Villaggio atleti che vede la Regione e il Comune su posizioni divergenti, tema su cui il consigliere di maggioranza, Nino Simeone, ha invitato le parti coinvolte «a un maggiore contegno e rispetto istituzionale».