- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Anche nel giorno dell’avvio della campagna di vaccinazione anti-Covid in Campania non mancano le schermaglie tra il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e il Governatore di Regione, Vincenzo De Luca che oggi si è sottoposto al vaccino.

Trovo davvero inqualificabile e indegno – tuona Dema – l’abuso di potere del presidente De Luca che approfitta del suo ruolo istituzionale per vaccinarsi quando il vaccino, nelle prime settimane, deve essere destinato esclusivamente, considerate le pochissime quantità disponibili, a medici, infermieri, operatori sanitari ed anziani“.

La salute del Presidente De Luca – chiarisce il sindaco partenopeo – viene purtroppo prima del popolo campano. Si dovrebbe vergognare e chiedere scusa! Poi verrà, invece, il momento in cui tutti dovremmo vaccinarci e allora sarà giusto che tutti diano l’esempio, a cominciare da chi ricopre incarichi pubblici e istituzionali. Ora non tutti, purtroppo, possono ancora vaccinarsi, mentre De Luca appare come un privilegiato della casta arrogante che abusa strumentalmente, a fini di propaganda, del suo ruolo istituzionale. La sua dose viene purtroppo sottratta a chi opera in prima linea e rischia la vita ogni giorno“.

De Luca? Ha saltato la fila – continua De Magistris – . Non aveva alcun titolo per togliere una fiala a un operatore sanitario eppure lo ha fatto. Senza decenza. Senza rispetto. Ha saltato la fila e si è preso la fiala Nessun presidente di Regione nel V Day si è vaccinato”. Così, in una nota, l’europarlamentare e dirigente nazionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello. “Ognuno ha detto ‘vengono prima gli operatori sanitari’ anche perché le fiale erano poche e non bastavano per tutti. Nessuno tranne de Luca che ha saltato la fila e si è presentato con la camicia tirata. Un atto di arroganza verso i tanti ospiti nelle case di riposo per anziani verso gli ottantenni che invece erano categoria prioritaria – aggiunge – De Luca ha saltato la fila ed è scappato con la fiala del vaccino. Non era destinata a lui ma a un infermiere, a un anziano, ed invece l’ha presa lui. Arroganza al potere“.