- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Compie vent’anni la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa, dove ha sede l’unico corso di laurea magistrale in Giurisprudenza a numero programmato del Mezzogiorno con una ‘classe’ di soli 150 studenti all’anno. “Una scelta metodologica che consente un rapporto diretto tra docenti ed alunni un po’ come a scuola – spiega il preside della Facoltà Aldo Sandulli – ed in generale ci permette di ‘curare’ il singolo studente in tutte le fasi della sua vita universitaria, dal tutoraggio personalizzato durante il corso di studi all’incontro con il mondo del lavoro e delle professioni con un Ufficio di Job Placement dedicato esclusivamente ai laureati in Giurisprudenza”.

Un ventennale che il Suor Orsola celebra guardando al futuro dei giuristi italiani aprendo due nuovi indirizzi all’interno del corso di laurea in magistrale in Giurisprudenza. Uno dedicato al giurista d’impresa con una particolare attenzione anche al settore del diritto ambientale e del diritto finanziario e dei mercati internazionali e uno dedicato al giurista delle nuove tecnologie che si affiancano ai tradizionali indirizzi di ambito penalistico e amministrativo.

“All’interno di un piano di studi che da anni guarda alle nuove sfide della contemporaneità con l’inglese giuridico, l’informatica giuridica e la pratica on the job di stage anche internazionali il nuovo indirizzo per giuristi delle nuove tecnologie risponde ad una precisa richiesta del mercato: quella di un giurista che da un lato conosca tutte le sfaccettature del diritto che si interseca con le opportunità della rete ma anche con le sue difficoltà di regolamentazione normativa e dall’altro sia in grado di operare con le nuove piattaforme digitali di risoluzioni delle controversie anche a livello internazionale”. Così Aldo Sandulli, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, anticipa i temi della sua relazione di apertura alla presentazione del nuovo corso di laurea magistrale in Giurisprudenza con indirizzo per giuristi delle nuove tecnologie.

Presentazione fissata per giovedì 13 Settembre alle ore 15 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa con un legal talk dedicato al tema “Il giurista de la sfida delle nuove tecnologie” che sarà coordinato dal direttore della Scuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa”, Marco Demarco, e sarà aperto dagli interventi del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, del direttore del Dipartimento Scienze Umane del CNR, Gilberto Corbellini e del Capo di Gabinetto del Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Luigi Fiorentino.

Ad illustrare il lavoro del comparto diritto e nuove tecnologie dell’Università Suor Orsola Benincasa ci saranno tra gli altri, il Pro Rettore, Mariavaleria del Tufo, coordinatore scientifico dell’area giuridica del Dottorato in Humanities and Technologies, Lucilla Gatt, direttore del Research Centre of European Private Law e docente di Diritto delle nuove tecnologie, Roberto Montanari, professore straordinario di Interazione Uomo-macchina e coordinatore scientifico del Centro di Ricerca Scienza Nuova, Giovanni Russo, procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia e docente di Metodologie informatiche e tecniche di ricerca per giuristi, Giorgio Ventre, direttore della Apple Developer Academy di Napoli e docente di Web e nuove tecnologie e Francesco Saverio Romolo, docente di Medicina legale, un altro degli insegnamenti che nel corso di laurea in Giurisprudenza del Suor Orsola ha una spiccata vocazione alla formazione con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

“In una realtà ormai caratterizzata e condizionata dall’utilizzo della tecnologia l’individuo e la società si espongono a nuovi rischi ma anche ad impensabili sviluppi e opportunità – spiega Lucilla Gatt, titolare al Suor Orsola della cattedra di Diritto delle nuove tecnologie – ed in questo contesto il giurista del Terzo Millennio è chiamato ad essere consapevole dei progressi tecnologici e a governare le problematiche che essi pongono, perché di fronte a scenari complessi in cui compaiono bit coin, self-driving cars, human genome manipulations e digital identity il percorso delle professioni legali tradizionali (avvocatura, magistratura, notariato) richiede nuove competenze, anche in ragione dell’informatizzazione dei processi e delle procedure. Si aprono molteplici orizzonti a nuove professioni (Data Protection Officer, ICT Manager) e nuove declinazioni di ruoli consolidati (Forensics investigator, Legal Specialist)”.