- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – All’ospedale Villa Betania i medici hanno fatto rispettare ancora una volta la tradizione del carnevale in Tin. I piccoli pazienti infatti sono stati adornati con dei lenzuolini che riproducono le maschere di carnevale più famose come quella delle tartarughe ninja (foto).

Così, in una nota, il direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’ospedale evangelico Betania di Napoli, Marcello Napolitano: “Addobbare le cullette e le incubatrici che ospitano i nostri piccoli pazienti con vestitini e mascherine in occasione del Carnevale è un modo per rendere più accogliente la Terapia Intensiva Neonatale e favorire il rapporto dei genitori con l’ambiente ospedaliero. Queste iniziative, che ripetiamo più volte durante l’anno anche in concomitanza con altre feste, come il Natale e la Pasqua, servono a rendere più familiare e confortevole l’incontro e il tempo trascorso insieme.

Le mamme e i papà, sono generalmente impreparati ad affrontare la permanenza per tanti giorni o settimane, se non addirittura mesi nella TIN, soprattutto durante la pandemia che impone limitazioni ancora maggiori. Tante le nostre iniziative che vanno nella direzione di agevolare l’evoluzione del rapporto madre-bambino e con entrambi i genitori”.

I vestitini sono stati realizzati dalla signora Maria Rosaria Ignarra la “nonna di Sergio”, uno dei piccoli pazienti ospitati in TIN nel passato, che ha continuato a preparare i costumi. Anche l’Associazione Cuore di Maglia, presieduta da Mena Renzi, vicina ai prematuri ha preparato dou-dou per ogni neonato ricoverato”.

L’iniziativa giunta alla 3ª edizione, realizzata in collaborazione con l’Associazione Pulcini Combattenti Onlus, rientra nel più ampio progetto di umanizzazione delle cure e del benessere del neonato e dei genitori. “Quest’anno, ancora più dei mesi e degli anni scorsi, abbiamo voluto sostenere il Carnevale in TIN con la nostra associazione, per dare un messaggio positivo e di speranza ai genitori dei neonati prematuri, che soffrono tanto per il distacco e per la lunga permanenza in ospedale del loro bambino” spiega Claudia Cavaliere, presidente della Onlus Pulcini Combattenti. L’associazione, nata su iniziativa di medici, delle vigilatrici e dei genitori dei neonati ricoverati presso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, sostiene le attività della TIN e le famiglie dei bambini.

Prosegue la nota: “Nel 2020 all’ospedale Betania sono nati 2019 neonati, di cui 264 prematuri e di questi circa 50 con peso 1500g. (VLBW); piccoli che necessitano di attenzioni particolari e di un’altissima specializzazione degli operatori, nonché della vicinanza costante dei genitori ed in particolare della mamma anche per favorire l’allattamento al seno. Con l’ingresso dell’ospedale nella rete Covid della Regione Campania, nei mesi scorsi, è stato predisposto un Reparto materno-infantile per partorienti positive localizzato ad un piano diverso dalla attuale degenza ostetrica, dove sono state allestite sala travaglio, sala parto e nido con personale dedicato all’assistenza. Sono stati assistiti 52 neonati figli di madri con tampone molecolare positivo per Sars-Cov2 garantendo a tutti il rooming-in h 24 ed un follow-up telefonico durante il periodo domiciliare di isolamento”.