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Napoli – Arteria autostradale bloccata per alcune ore, i cittadini fermi scendono al fianco dei lavoratori: “Siamo con voi”. Operai e sindacati: “Il Premier Conte ci deve incontrare”.

Ancora paralizzata la circolazione sull’A1 Napoli-Roma all’altezza di via Argine. Gli automobilisti sono fermi verso la porta d’ingresso di Napoli Est sullo sfondo delle proteste contro la chiusura dello stabilimento Whirlpool del quartiere Ponticelli.

Dopo la conferma della multinazionale di cessare le attività questo sabato, 31 ottobre,  gli operai napoletani sono tornati a bloccare l’arteria autostradale adiacente alla fabbrica di lavatrici. Intorno alle 8 sono usciti dalla fabbrica di via Argine per “fermare” pacificamente un tratto dell’A1 tra i quartieri Gianturco e Ponticelli. Oggi è stata bloccata la circolazione verso l’area orientale del capoluogo campano. A fine mese si rischia di fermare, invece, il futuro di oltre 400 famiglie del territorio. Che con gli indotti regionali della Whirlpool arrivano ad oltre mille famiglie che nel pieno di una crisi sanitaria si vedono il loro futuro negato dai piani anti-industriali di una multinazionale che oggi abbandona senza reali motivi Napoli ed il Mezzogiorno.

Un’ingiustizia che i lavoratori partenopei palesano da oltre 18 mesi ed ora, dopo i flop dei ministri che si sono interessati alla vertenza chiedono con forza l’intervento del Premier Giuseppe Conte. “Ci deve ascoltare per sapere la verità – spiegano gli operai dal blocco autostradale – non può ascoltare solo gli americani”.
Nel mentre sul raccordo autostradale si intensifica sempre più la coda di automobili ed autoarticolati bloccati. Un disagio per molti automobilisti, ma nessuno inveisce contro manifestanti. In tanti comprendono. Una signora, ferma nel traffico, scende dalla propria auto e si unisce ai cori dei lavoratori. “La gente come noi non molla mai, noi siamo con voi!” spiega ai lavoratori che la ringraziano con cori ed applausi. “Dovremmo essere tutti con voi”.

Questa è la dimostrazione che il popolo di Napoli è con noi!” raccontano gli operai che più di una volta si sono definiti “L’Italia che resiste” perché la loro lotta e quella di tutti i lavoratori del Paese. Il Governo “ci ha venduto agli americani, Conte lo deve sapere” tuonano oggi.

Siamo nuovamente in strada dopo 18 mesi. Ancora inermi ad aspettare che Conte parli con gli americani – spiega Donato Aiello Fiom – per una soluzione imminente. Tra poco ci troveremo tutti in mezzo alla strada”.

Non si può più aspettare – sottolinea Antonio Accurso segretario regionale Uilm – bisogna prendere in mano la situazione ai livelli più alti e dimostrare che il governo ha la capacità e la volontà di gestire la vertenza, con il rispetto degli accordi e delle persone”.

Un presidio che persiste da ben 5 ore, e gli operai napoletani nel mentre si dedicano all’ambiente

Intanto durante la protesta ancora in corso – spiega l’operaio napoletano Luciano Doria –  ben si raccolgono anche i rifiuti !!! Sempre rispettosi dell’ambiente e delle regole !!”.