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Non sono solo i Comuni, i lamenti arrivano dappertutto. Un progetto importante come il Pnrr passa necessariamente attraverso un investimento importante sul capitale umano. E’ quello che sto cercando di fare da quando sono arrivato al dicastero della Pubblica amministrazione”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenuto a Napoli all’incontro ‘Pnrr: il fattore umano’.
Il ministro ha sottolineato che “stiamo vivendo una fase di ripresa: dopo 10 anni maledetti che sono stati gli anni del turn over che hanno fortemente impoverito la struttura della Pa sia delle amministrazioni centrali, quindi i ministeri, sia gli enti territoriali”. Zangrillo ha evidenziato la necessità di “intervenire sugli enti territoriali soprattutto perché a questi spetta un compito rilevante come soggetti attuatori del Pnrr e quindi abbiamo bisogno di rinforzarli dal punto di vista delle competenze e abbiamo bisogno di intervenire sul tema della formazione perché oltre a un tema quantitativo c’è anche un tema di competenze: la trasformazione digitale ci impone di intervenire in modo massiccio per portare le nostre persone ad avere profili adeguati alle nuove tecnologie che ci consentono di operare in modo più rapido e più snello”.

Insieme al ministro Giorgetti abbiamo condiviso la necessità di dedicare una parte della legge di bilancio, che approveremo entro fine anno, a risorse per garantire l’avvio del percorso di rinnovo della tornata 2022-2024″. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine dell’incontro a Napoli dal tema ‘Pnrr: il fattore umano’.
Il ministro ha riferito che lunedì prossimo ci sarà un Consiglio dei ministri: “Quindi questa settimana – ha affermato – è importante perché sarà la settimana nella quale la legge di bilancio prenderà forma e saremo in grado anche di avere un’idea più precisa di quante risorse poter dedicare per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici”.

Spesso mi sollecitano sul tema dell’inflazione: se noi dovessimo nel rinnovo dei contratti recuperare l’inflazione degli ultimi due anni non basterebbero due leggi di bilancio, stiamo parlando di decine di miliardi.
Dobbiamo stare con i piedi per terra perché sappiamo che la coperta è corta, le risorse non sono tantissime”. Zangrillo ha sottolineato che “non c’è solo il rinnovo dei contratti, ma ci sono tante altre emergenze da affrontare e altre risposte. Non faccio cifre – ha aggiunto – perché in questo momento la cosa importante è comprendere che dobbiamo avere risorse per avviare il percorso dei rinnovi, poi teniamo conto che la tornata 2019-2021 ha necessitato di 4 leggi di bilancio per poter appostare tutte le risorse per concludere questi rinnovi quindi – ha concluso – l’importante è incominciare poi strada facendo sicuramente troveremo tutte le risorse per dare soddisfazione ai nostri 3,2 milioni di dipendenti”.

La settimana scorsa è stato firmato il contratto dirigenti della sanità e stiamo lavorando ora per il contratto dei dirigenti degli enti locali che è l’ultimo passaggio della tornata 2019-2021″. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine dell’incontro ‘Pnrr: il fattore umano’, rispondendo a una domanda sul rinnovo dei contratti nella Pa. “Io sono arrivato il 24 ottobre del 2022 e c’erano 2,4 milioni di dipendenti pubblici senza contratto perché la tornata 2019-2021 non si era chiusa – ha aggiunto – e quindi ho dedicato questi 12 mesi a chiudere una tornata contrattuale che tra l’altro stiamo chiudendo in questi giorni”.