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Milano – Il giorno finale è arrivato per il processo milanese contro Fabrizio Corona, che vede al centro quei 3 milioni di euro trovati in parte in un controsoffitto, in parte in Austria. L’ex fotografo è stato condannato per sottrazione fraudolenta delle imposte, ma assolto dal più grave reato di intestazione fittizia dei beni. L’accusa aveva chiesto 5 anni. Prima delle sentenza Corona aveva rivolto un appello ai giudici: “Sono un casinista ma non un criminale o un mafioso”.Corona, mentre ascolta la sentenza, è soddisfatto. “Giustizia è fatta”, dice, abbracciando il suo legale. L’ex agente era stato arrestato (di nuovo) lo scorso 10 ottobre nell’ambito dell’inchiesta sui 1,7 milioni di euro trovati a casa di Francesca Persi sua collaboratrice, e sugli 800 mila euro custoditi in due cassette di sicurezza in Austria, mentre era in affidamento in prova ai servizi sociali per scontare condanne già definitive. Il collegio, presieduto da Guido Salvini, ha anche condannato a sei mesi la collaboratrice.