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La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico di Fabrizio Corona per diffamazione aggravata dopo le denunce presentate dall’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, da Nicolò Casale, difensore della Lazio, e da Nicola Zalewski, terzino giallorosso, tutti e tre tirati in ballo dall’ex agente fotografico nella vicenda delle scommesse nel mondo del calcio.

Sulla base delle querele presentate, in particolare, da El Shaarawy e da Casale, i cui nomi l’ex agente fotografico aveva fatto ai microfoni di Striscia la Notizia, sono stati iscritti per diffamazione aggravata a mezzo stampa, nell’indagine del pm Pasquale Addesso, anche il direttore del tg satirico Antonio Ricci e l’inviato Valerio Staffelli. L’avviso di conclusione indagini, firmato anche dal procuratore Marcello Viola e notificato oggi, dunque, riguarda anche Ricci e Staffelli, oltre a Luca Arnau della testata online Dillinger, sulla quale l’ex re dei paparazzi ha fatto diversi nomi di calciatori coinvolti, a suo dire, nel presunto scandalo, tra i quali pure quelli di Zaniolo, Tonali e Fagioli, indagati dalla Procura di Torino. Dopo la chiusura dell’inchiesta milanese per diffamazione, per gli indagati, tra cui Corona appunto, potrebbe arrivare la citazione diretta a giudizio.

“È una notizia positiva e che davamo serenamente per scontata dal primo minuto, tanto era ed è chiara l’estraneità di Stephan”. Così l’avvocato Matteo Uslenghi, che assiste l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, assieme al legale Federico Venturi Ferriolo, ha commentato la notizia della chiusura dell’inchiesta della Procura di Milano per diffamazione aggravata a carico di Fabrizio Corona ed altri indagati. “Benché sia poco incline a espormi pubblicamente, la mia reazione non può che essere fermissima. Quella che è avvenuta è stata, senza mezzi termini, un’operazione infamante e, cosa ancora peggiore, chirurgicamente orchestrata“, aveva scritto lo scorso ottobre l’attaccante giallorosso nella querela, che era stata presa in carico all’aggiunto Letizia Mannella e dal procuratore Marcello Viola, il quale aveva assegnato, poi, l’indagine al pm Pasquale Addesso.

Allo stesso pm sono arrivate anche le denunce di Nicolò Casale, assistito dall’avvocato Guido Furgiuele, e di Nicola Zalewski. L’ex agente fotografico, infatti, in quelle settimane aveva fatto uscire sul sito Dillingernews.it, sui social e su alcune tv i nomi di calciatori coinvolti, a suo dire, nel caso scommesse. El Shaarawy e Casale, in particolare, erano stati tirati in ballo, nella vicenda delle presunte puntate su piattaforme illegali, dall’ex re dei paparazzi su Striscia la Notizia, lo scorso 18 ottobre. Il nome di Zalewski, invece, era stato fatto su Dillingernews. I pm milanesi, tra l’altro, in questi mesi si sono coordinati anche con i colleghi Torino per verificare che i nomi dei tre calciatori non fossero negli atti dell’inchiesta torinese. E ciò anche perché l’ex agente fotografico in quell’inchiesta è stato ascoltato come persona informata sui fatti e nei mesi scorsi aveva citato nomi di calciatori effettivamente indagati nell’inchiesta piemontese.