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Udine – È durato circa un’ora il confronto tra Giosuè Ruotolo e i due coinquilini, Sergio Romano e Daniele Renna, svoltosi stamani in Corte d’Assise, a Udine, per chiarire le circostanze sulla creazione e l’utilizzo del profilo Facebook “anonimo anonimo”, con il quale furono inviati i messaggi molesti a Teresa Costanza nell’estate del 2014. Il faccia a faccia tra Ruotolo, unico imputato per l’omicidio della coppia di fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone, uccisi a colpi di pistola il 17 marzo 2015, e gli ex commilitoni era stato disposto dalla Corte di Assise per chiarire se Ruotolo abbia creato quel profilo da solo o se invece, come aveva sostenuto l’imputato nel corso del suo esame, all’ideazione abbiano partecipato anche gli altri due inquilini. Circostanza, questa, negata assolutamente oggi in aula da Renna e Romano che hanno confermato le dichiarazioni rese in precedenza, sostenendo di essere venuti a conoscenza del profilo Facebook solo in seguito, quando Trifone andò a chiedere conto dei messaggi