- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Milano- La Procura di Como ha aperto un’inchiesta sulla morte di un ingegnere di Albavilla (Como) che nei giorni scorsi è andato a morire in una clinica svizzera dove si pratica il suicidio assistito. L’uomo non era affetto da malattie incurabili ma in cura per una depressione. Condizione attestata da una lettera che aveva mandato ai servizi sociali in cui spiegava le sue intenzioni. Un caso diverso da quello di Dj Fabo reso cieco e tetraplegico dopo un incidente stradale e che fu accompagnato a morire in Svizzera dall’esponente radicale Marco Cappato. Ora all’esame di pm e carabinieri vi sarebbe il ruolo di un amico dell’ingegnere che avrebbe accompagnato il professionista fino a Chiasso dove l’uomo ha preso un treno per la Svizzera.  Il reato ipotizzato è istigazione e al suicidio.