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Oggi in Lombardia e Veneto si vota per il referendum sull’autonomia. Seggi aperti dalle 7 alle 23 per la prima consultazione elettronica in Italia: la scheda cartacea è infatti sostituita da tablet sul quale si può votare sì, no o scheda bianca. Nel quesito si chiede all’elettore se è favorevole all’avvio di una trattativa con il governo per trasferire alla Lombardia le 20 competenze concorrenti e le tre negoziabili previste dalla Costituzione e le relative risorse. In Lombardia non è previsto un quorum.

Al voto sono chiamati complessivamente quasi 12 milioni di persone: 7,9 milioni di elettori lombardi e poco più di 4 milioni di veneti.

Per votare bisogna recarsi nel seggio indicato sulla tessera elettorale, dove basta presentare un valido documento di identità. In entrambe le regioni i cittadini sono chiamati a esprimersi sul cosiddetto “regionalismo differenziato”, ossia la possibilità, per le Regioni a statuto ordinario di vedersi attribuite “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” (come recita l’Articolo 116 della Costituzione) in alcune materie indicate nel successivo Articolo 117.

Chi vota Sì, è d’accordo sulla possibilità che le Regioni chiedano di intraprendere il percorso istituzionale per ottenere maggiori competenze dal Governo; chi vota No è contrario all’iniziativa. In Lombardia non è previsto un quorum, ossia un numero minimo di votanti, mentre in Veneto sì: affinché la consultazione sia valida, nella regione governata da Luca Zaia dovrà votare la metà più uno dei 4.068.558 aventi diritto, 2.034.280 elettori.

In Lombardia il quesito è: “Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”.

Più stringata la domanda in Veneto: “Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”. Un’altra differenza tra le due Regioni è il sistema di voto: elettronico in Lombardia (è la prima volta in Italia), tradizionale con scheda di carta e matita in Veneto. Gli elettori lombardi troveranno nella cabina una “voting machine”, un dispositivo simile a un tablet che sullo schermo touch screen riporterà il testo integrale del quesito referendario.