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Milano – Si è svolta il giorno 28 Febbraio 2022 alle ore 18:00 presso MEET – Digital Culture Centre di Milano, la presentazione di HUBrains, associazione di innovazione sociale e crescita culturale, dedicata alle nuove generazioni; un Social Club Innovativo che vuole connettere l’ecosistema, studenti, scuole e imprese.
Abbiamo bisogno di ritrovare il senso. Nella vita come nel lavoro. Mentre si parla della grande ondata di licenziamenti e del tasso di insoddisfazione nelle aziende, c’è chi pensa al futuro per creare speranza e motivazione.
Nasce così HUBrains – l’unione delle menti – Social Club Innovativo per sostenere le nuove generazioni e creare dialogo nell’ecosistema studenti, scuola e imprese. Il suo fondatore è Giustiniano La Vecchia, autore, People & Cultural innovator, TEDx e Keynote Speaker.
Quando ero adolescente – racconta – guardavo dalla finestra e sognavo. Sognare vuol dire avere uno scopo. Ecco, oggi dobbiamo aiutare i ragazzi ad alzare lo sguardo dal cellulare e guardare di più fuori dalla finestra. Avere una meta li aiuta a preparare i loro piani per il futuro, ad avere uno scopo per credere in quel futuro”.
Giustiniano La Vecchia ha raccolto un bisogno sociale: dare voce a ragazze e ragazzi inascoltati da troppo tempo ormai e ri-dare un senso ai molti adulti che nello stesso periodo hanno perso il lavoro.
I beneficiari del progetto sono quindi i giovani con la loro grande energia da liberare e gli adulti che possono rappresentare per i ragazzi e le ragazze dei punti di riferimento.
Il filo conduttore del progetto consiste nel sostenere i ragazzi tra i 14 e i 22 anni è: “alla ricerca dello scopo perduto” per liberare il loro talento, la loro creatività la loro sana inquietudine, attraverso strumenti, la collaborazione e la contaminazione di creatività, di idee e di quelle piccole e grandi innovazioni sociali di cui sempre di più abbiamo bisogno. HUBrains è un’associazione culturale, apartitica e senza finalità di lucro che si propone di individuare giovani donne e uomini per supportarli.

HUBrains vuole sostenere anche un’altra fascia di persone: donne e uomini che hanno perso il lavoro tra i cinquanta e i sessant’anni. Saranno loro i mentori dei giovani e si occuperanno di guidarli nei percorsi promossi da HUBrains.
Professionisti, manager, esecutivi, persone dall’esperienza straordinaria che hanno il diritto di non essere dimenticate perché possono trasmettere conoscenze preziose alle giovani generazioni in cerca del loro futuro.
Il mercato del lavoro sta attraversando un mutamento radicale. Nel secondo trimestre del 2021 si è registrato un aumento dei licenziamenti, una scelta da parte dei dipendenti, spesso insoddisfatti per la scarsa valorizzazione del loro apporto professionale.
Su un totale di 2,5 milioni di contratti cessati, sono state registrate quasi mezzo milione di dimissioni di cui 292 mila da parte di uomini, 191 mila da parte di donne.
Il fenomeno è conseguenza dell’incertezza vissuta durante il periodo post pandemico e va sotto l’acronimo YOLO ECONOMY: “You only live once”, si vive una volta sola, proveniente dagli Usa e reso famoso dal rapper Drake.
Una nuova tendenza che spinge le persone a superare la certezza del posto fisso per cercare un luogo di lavoro che si adatti al proprio stile di vita sul cammino per la realizzazione di sé.
HUBrains ha progettato tre differenti percorsi per i giovani che aderiscono all’associazione:
Disruptive Entrepreneurs, un percorso di alta formazione sulla creazione e la conduzione d’impresa della durata di due week-end al mese per 6 mesi per capire cosa vuol dire fare impresa;
Disruptive Talent, un percorso per lo sviluppo di talenti e delle potenzialità attraverso laboratori di intelligenza emotiva, sociale e collettiva della durata di due week-end al mese per 4 mesi;
Nomadi Creativi Day, giornate organizzate dai nomadi creativi in “caffè letterari” sul territorio, dove ragazzi e ragazze si incontrano per parlare di temi attuali.
HUBrains intende creare una comunità di #NomadiCreativi affinché i ragazzi possano liberare la loro creatività, energia e talento, condividere idee e partecipare ad eventi.
Il progetto dell’associazione no profit che è #AllaRicercaDelloScopoPerduto, è finanziato dalle imprese, dalle banche, da una raccolta fondi e da tutte quelle persone che sentono di poter contribuire a sostenere le nuove generazioni e non solo.
C’è sempre più attenzione e sensibilità sul tema nel mondo imprenditoriale. Le organizzazioni, profit e non, hanno compreso quanto lavoro ci sia da fare, ma attendevano di sapere come agire. L’elemento più prezioso diviene quindi un terreno comune sul quale aziende e nuove generazioni possano incontrarsi.
Come adulti dobbiamo lasciare questo mondo un po’ meglio di come lo stiamo lasciando – ha sottolineato Giustiniano La Vecchia – o almeno, farglielo osservare da una prospettiva diversa. Nell’adolescenza c’è tanta energia che va liberata e non sprecata. Dobbiamo credere in questa generazione”.
Tutti i collaboratori offrono il loro contributo pro bono per i ragazzi e l’associazione, mentre i mentor che seguiranno i ragazzi – uomini e donne tra 40-60 anni che vogliono portare esperienza, conoscenza e cultura – percepiranno un incentivo per ridare senso al FARE.