Venezia – Il Veneto continua a soffrire per la siccità, il territorio presenta una condizione di deficit idrico generalizzato rispetto ai valori medi stagionali e così oggi il governatore Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza – dopo quella del 18 aprile e del 16 maggio – che conferma lo stato di crisi idrica, per attuare le misure necessarie a contrastarla. In particolare è la carenza d’acqua nell’Adige a preoccupare, con possibili conseguenze anche per gli acquedotti. La nuova ordinanza sarà valida fino al 15 luglio. Stabilisce restrizioni in particolare per l’Adige (in maniera minore per il piave e gli altri bacini idrografici), dove i consorzi irrigui dovranno ridurre il prelievo netto di portate derivate o subderivate dal fiume in base alla portata media registrata giornalmente a Trento S.Lorenzo, secondo uno schema che prevede una riduzione percentuale progressiva a partire da 180 metri cubi/secondo fino a 80 mc/s, al di sotto della quale la riduzione sarà del 100%.
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