Alcuni residenti della zona di Vigliena denunciano danni strutturali agli edifici causati dai lavori al porto di San Giovanni a Teduccio, insieme a gravi forme di inquinamento ambientale e a rischi per la salute. Dopo apposita riunione, l’Autorità Portuale risponde: “Chiederemo maggiore attenzione alle imprese”. La risposta però non piace agli abitanti, affiancati dal Comitato civico San Giovanni. La riunione “non ha prodotto gli esiti auspicati” spiega Enzo Morreale, referente del comitato. “Nei prossimi giorni – aggiunge – verificheremo se nell’esecuzione delle opere verranno adottati gli accorgimenti promessi; in caso contrario, ci riserviamo di interessare la Prefettura”.
Al momento, nell’area orientale sono in corso vari interventi. Dal completamento della Darsena di Levante, al prolungamento e rafforzamento della diga Duca d’Aosta, fino al riassetto dei collegamenti ferroviari di ultimo miglio e della rete viaria portuale. I residenti di un condominio però protestano da tempo. Lamentano di sentire forti rumori e vibrazioni in casa. Si stanno inoltre monitorando le lesioni, riscontrate all’interno di un fabbricato ottocentesco. In una prima risposta via pec, l’Adsp forniva alcune precisazioni. Giurava che le varie imprese hanno effettuato le necessarie mitigazioni operative, nell’ambito dei lavori. Ad esempio, la bagnatura periodica della superficie di cantiere, il lavaggio giornaliero, copertura e ridotta velocità dei mezzi adibiti al trasporto dei materiali lapidei. Ed anche la pulizia ad umido degli pneumatici degli autoveicoli in uscita dal cantiere, l’utilizzo di mezzi pesanti Euro 4 o superiore e l’individuazione di percorsi e mobilità atti a minimizzare ogni impatto. Come pure, si garantiva il rispetto delle prescrizioni del Ministero dell’ Ambiente. E inoltre, si riferivano gli esiti di un monitoraggio in corso d’opera, nel quale non si sarebbero rilevati superamenti dei limiti normativi, quanto agli inquinanti atmosferici. Ma residenti, comitato e Municipalità 6 chiedeva comunque una riunione, per approfondire la questione. L’incontro è avvenuto il 16 ottobre, ma l’esito lascia assai perplessi i cittadini.
“I rappresentanti dell’AdSP – afferma il verbale -, nel confermare quanto già dichiarato” in precedenti note, “assicurano che sarà richiesto alle varie imprese esecutrici dei lavori di fornire maggiore attenzione”. La raccomandazione, in pratica, sarà di intensificare la bagnatura delle strade e il lavaggio delle gomme. In più, sarà chiesto di gestire le attività a rischio rumori e vibrazioni nelle ore centrali del giorno. Riguardo alle al monitoraggio delle lesioni, l’Autorità Portuale chiede i risultati dello screening, affidato dal condominio ad un architetto. Idem per i grafici strutturali del fabbricato. “Nel mentre – sottolinea il verbale – questa Amministrazione provvederà ad incaricare un tecnico per effettuare un idoneo sopralluogo nell’edificio” e valutarne “eventuali soluzioni da adottare“. Dal comitato civico emerge malumore. “Il verbale – dice Morreale – non tiene conto né delle criticità da noi rappresentate né degli impegni assunti durante l’incontro”. E c’è una serie di rimostranze. “Nella propria ricostruzione, l’AdSP – dichiara l’esponente del comitato – sostiene che i lavori procedano adottando tutti gli accorgimenti necessari e che, di conseguenza, le problematiche da noi sollevate sarebbero “inesistenti”. Si afferma inoltre che gli scavi siano superficiali e distanti dai fabbricati, e che sia in corso la bonifica dell’area – circostanza smentita dalla presenza, da mesi, di sacconi colmi di rifiuti pericolosi depositati sui piazzali”. I residenti di Vigliena insistono: “I lavori generano vibrazioni e rumori insopportabili, oltre a dense coltri di polvere che si diffondono in tutta l’area prospiciente il cantiere”. Circa le promesse dell’Autorità portuale, si contesta che “non vi è alcun impegno concreto” su “monitoraggi su vibrazioni, rumori, polveri e qualità dell’aria”. Tra le richieste dei cittadini, c’è anche un canale diretto di comunicazione con l’Adsp, per la segnalazione tempestiva di eventuali criticità. L’autorità parla di confronto col suo Ufficio Security, prima di “individuare un eventuale numero aggiuntivo” a quello ordinario. “Anche su questo punto la risposta è stata insoddisfacente” ribatte Morreale. Il quale ringrazia per il sostegno alla comunità la Municipalità 6 e la chiesa di San Giovanni Battista, presenti alla riunione rispettivamente col presidente Alessandro Fucito ed il parroco Alessandro Mazzoni. Viceversa, l’esponente civico sottolinea l’assenza del Comune di Napoli.