È con forte senso di responsabilità verso i cittadini e nel rispetto del proprio mandato che i gruppi consiliari di minoranza “Vietri che Vogliamo” e “L’Altra Vietri”, composto dai consiglieri comunali Alessio Serretiello, Antonella Scannapieco, Maurizio Celenta ed Emilia Senatore, ieri in assise hanno espresso voto contrario alla proposta di delibera sulla salvaguardia degli equilibri e sull’assestamento generale di bilancio del Comune di Vietri sul Mare.
Alla base del dissenso c’è l’assenza di trasparenza e la mancanza di documentazione esaustiva. “Non si può chiedere ai consiglieri comunali di votare al buio – hanno puntualizzato – quando gli atti propedeutici e i dati finanziari necessari a una valutazione seria e responsabile non vengono messi a disposizione in modo completo e tempestivo. Così viene meno il controllo democratico, ed è inaccettabile. L’amministrazione continua a sventolare parole come legalità e trasparenza, ma nei fatti non le pratica. A ogni richiesta di documentazione, a ogni tentativo di approfondimento, ci si scontra con reticenze e ritardi che rendono impossibile l’esercizio del nostro ruolo”.
Tra le criticità più gravi rilevate c’è la gestione opaca delle entrate e delle spese, la mancanza di chiarezza sulle fonti di finanziamento, l’assenza di dati certi sulla copertura delle spese e l’insostenibilità di un sistema che continua ad accumulare crediti difficilmente esigibili, a fronte di debiti certi da onorare.
“Affidiamo alla società partecipata Vietri Sviluppo la gestione di servizi fondamentali, come la pulizia urbana o i permessi di sosta, senza alcun controllo serio. I cittadini, alla fine, pagano due volte per lo stesso servizio, e nessuno chiarisce costi, criteri, né le modalità con cui vengono gestite queste attività. È evidente che qualcosa non torna”, hanno detto i consiglieri comunali
La stessa gestione del personale solleva dubbi e sospetti. “Il Piano integrato di attività e organizzazione e il fabbisogno del personale dovrebbero essere strumenti di programmazione chiari e trasparenti, invece diventano contenitori generici in cui si inseriscono spese e assunzioni che non rispettano né i limiti né la ratio della normativa. Siamo arrivati al punto che nemmeno i contratti di servizio tra il Comune e la partecipata ci vengono forniti”.
Le cifre sui residui attivi e passivi parlano da sole: milioni di euro in entrate accertate che non vengono incassate e un debito consistente che invece continua a gravare sulle casse comunali. Una situazione che, come ribadito da tutti i consiglieri di minoranza, non solo mette a rischio la stabilità dei conti pubblici, ma espone il Comune di Vietri sul Mare a una gestione inefficiente e fortemente squilibrata.
Al danno si aggiunge l’incertezza sulla gestione dei beni pubblici, su cui aleggia una coltre di opacità e confusione. Nessuno sembra in grado di rispondere su concessioni, introiti, modalità di utilizzo. “Un impapocchiamento completo – hanno definito i consiglieri la questione demaniale -, segno evidente di una cattiva amministrazione comunale”.
Per queste ragioni, i consiglieri comunali dei gruppi “Vietri che Vogliamo” e “L’Altra Vietri” hanno votato contro una proposta che, a loro dire, evidenzia una gestione approssimativa, poco trasparente e lontana dai reali interessi della comunità di Vietri sul Mare.