Intanto sulla facciata di Palazzo San Giacomo, la sede del Comune, è stato esposto il quarto scudetto.
Napoli Campione, le reazioni della politica e delle squadre avversarie
Intanto sulla facciata di Palazzo San Giacomo, la sede del Comune, è stato esposto il quarto scudetto.
La gioia di Conte: “Vincere a Napoli è difficilissimo”
Un abbraccio tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis subito dopo il fischio finale di Napoli-Cagliari, che ha sancito lo scudetto degli azzurri. L’allenatore, visibilmente commosso, è poi passato ad abbracciare i giocatori che non aveva potuto seguire dalla panchina, perchè era squalificato.
“L’ultima settimana è stata piena di ansie ma ora che gioia vincere il trofeo per questo popolo”. Così Matteo Politano dall’erba del Maradona dopo il trionfo sul Cagliari. “Certe vittoria ci hanno dato la carica”, ha detto Spinazzola, mentre con i compagni si avvicinava alla curva per ballare con i tifosi.
I calciatori della panchina che entrano in campo con in mano dei grandi scudetti con la scritta “again”, con il 4 al centro per celebrare il quarto scudetto della storia del Napoli. E’ iniziata così la grande festa allo stadio Maradona per celebrare la vittoria del club azzurro dello scudetto, dopo l’ultimo 2-0 contro il Cagliari.
Il triplo fischio finale ha fatto partire l’esultanza del Maradona con i 55.000 spettatori che hanno iniziato a cantare “i campioni dell’Italia siamo noi”, facendo sventolare migliaia di bandiere azzurre.
In campo la gioia dei giocatori è esplosa, con l’ingresso in campo del tecnico Antonio Conte. L’allenatore, che era squalificato, ha guardato gli ultimi dieci minuti in piedi nel box sopra la tribuna stampa, poi è corso in campo abbracciando i giocatori e anche il presidente Aurelio De Laurentiis che si è avvicinato a lui facendogli i complimenti per il successo nella sua prima stagione sulla panchina azzurra. Poi i calciatori hanno iniziato a correre verso la Curva A, cominciando un giro trionfale del bordocampo verso tutti gli spettatori, mentre dall’esterno dello stadio si sentono i botti di festa.
Ci sono momenti speciali anche per un vincente come Antonio Conte, unico allenatore ad aver vinto lo scudetto con tre squadre, e di sicuro lo è quello che sta vivendo a Napoli. E il tecnico pugliese lo affronta con gioia e commozione. “E’ successo di nuovo, è qualcosa di bellissimo”, ha detto a caldo, ancora sul prato del Maradona. “Allo stadio è stato difficile arrivare, non so quanta gente c’era, e mi è balenato il pensiero di cosa sarebbe successo se avessimo deluso questa gente – ha sottolineato ai microfoni di Dazn – ce lo saremmo portato dietro per parecchio tempo. C’era una pressione pazzesca ma l’abbiamo affrontata nel migliore dei modi. Abbiamo fatto un campionato straordinario”.
“E’ stato lo scudetto più inaspettato, difficile, il più stimolante come sfida, venire a Napoli dopo un decimo posto e riprendere tutto’, ha proseguito Conte. “Il merito è di questi ragazzi che hanno voluto rimettersi in gioco, soprattutto chi l’aveva vinto due anni fa e l’anno scorso era arrivato decimo”. L’allenatore ha invece glissato una domanda sul futuro. “Ora ci stiamo godendo tutto, con il presidente abbiamo un rapporto ottimo. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere lui me e io lui. Ora stiamo festeggiando insieme: siamo dei vincenti, in maniera diversa, ma lo siamo”.
Dal presidente, la replica ad una domanda diretta: “Conte resta? Mai dire mai – dice -. Gli allenatori hanno una loro personalità che va rispettata e non bisogna mai, secondo me, obbligarli anche se esistono dei contratti di ferro. Napoli merita rispetto. E se uno vuole mettersi a disposizione “welcome”. Siamo tutti pronti a seguirlo come un condottiero perché mi farebbe piacere se l’anno prossimo si cimentasse con la Champions”.
Il capitano, Giovanni Di Lorenzo, ha dato atto a Conte per il trionfo: “Il mister ha detto che il merito è dei ragazzi, ma credo che il merito sia suo. Napoli e noi avevamo bisogno di lui per tornare a questi livelli. Il merito è suo, dell’allenatore che ci ha portato a questi livelli e in così poco tempo”, ha aggiunto Di Lorenzo che ha vinto lo scudetto da capitano degli azzurri per la seconda volta.
E’ una conferenza stampa movimentata quella del dopo partita per Antonio Conte. Mentre l’allenatore del Napoli sta rispondendo alle domande dei giornalisti fanno irruzione in sala stampa alcuni giocatori che innaffiano il tecnico con getti di champagne. Conte, però, riesce a esprimere ugualmente tutta la sua gioia per la conquista dello scudetto. “E’ una gioia incredibile. Parlavo prima con Giovanni Di Lorenzo – racconta – per arrivare al campo è stata dura. Ho visto tutta questa gente e mi è balenato il pensiero che se non vinciamo, diamo una delusione a questa gente. Ho detto non possiamo, dobbiamo portare a casa lo scudetto. I ragazzi sono stati bravissimi”.
“Il momento della svolta – dice ancora l’allenatore – è stato il pari con l’Inter, se non c’era il pari l’Inter scappava. Con il gol di Billing, ho detto ai ragazzi “se vogliamo possiamo”. Abbiamo fatto un qualcosa di straordinario e il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, che hanno creduto fino alla fine”.
“E’ lo scudetto del lavoro, di Scuffet – aggiunge Conte – che è chiamato all’ultimo a Bologna a giocare, di Rafa Marin, di Mazzocchi che sostituisce bene Di Lorenzo. E’ lo scudetto dei titolari, ma anche dell’impegno di una grande rosa dietro. Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici che fanno anche gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli è sicuramente un evento eccezionale”.
“Essere noi nella storia di Napoli – conclude Conte – ci riempie d’orgoglio perché non è semplice. Ce la dobbiamo godere, è stata un’annata durissima, ma abbiamo vinto e abbiamo messo in fila le altre. Avevo bisogno di questa sfida. Si andrà avanti insieme? Intanto festeggiamo”.
“Un’emozione smisurata e selvaggia. Due Scudetti in tre anni sono la certificazione di un lavoro, di una passione, di una tenacia senza pari! Grazie Napoli, grazie a tutti quelli che hanno contribuito a questa felicità”. Lo scrive su Twitter il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis dopo la vittoria del quarto scudetto del Napoli, il secondo durante la sua proprietà del club. De Laurentiis festeggia così nel modo migliore anche il suo 76/o compleanno, che arriva domani.
VIDEO/ Esplode la festa dei tifosi: da Napoli alla provincia e non solo…
Un boato enorme ha accompagnato, allo stadio Diego Maradona, il fischio dell’arbitro che ha sancito la conquista del quarto scudetto del Napoli. Il rumore è assordante, per i botti e il suono delle sirene, mentre i fuochi d’artificio illuminano tutta l’area.
Scene analoghe – e che ricordano la notte di Capodanno – nelle tante piazza della città dove sono stati allestiti dei maxischermi, dalla periferia di Scampia a Piazza Plebiscito, il salotto buono di Napoli, dove si sono riunite decine di migliaia di persona, probabilmente più di 50mila, senza contare i tanti che si trovano nella adiacente piazza Trieste e Trento, in via Toledo e nelle strade circostanti.
Dal lungomare ai vicoli del centro storico in tantissimi, napoletani e turisti, hanno cominciato i festeggiamenti che andranno avanti per tutta la notte. Imponente il dispositivo di sicurezza messo in campo, per evitare qualsiasi tipo di problema o incidente: 1.800, tra militari e forze dell’ordine. Dalle 17 è anche in vigore un piano straordinario di emergenza sanitaria e di primo soccorso, mentre i trasporti pubblici sono stati potenziati, con la metropolitana aperta no stop, per favorire il deflusso delle persone.
Dal centro storico a Posillipo, dove davanti al ristorante ‘Palazzo Petrucci’ vengono proiettati sulla spiaggia antistante i quattro scudetti conquistati dal Napoli per un gioco di luce visibile anche da lontano e che beneficia del buio della notte. Già due anni fa, in occasione del terzo scudetto, Edoardo Trotta, proprietario di Palazzo Petrucci, festeggiò il tricolore proiettando le sagome del tricolore sulla battigia. “Ho aspettato fino all’ultimo minuto per il nuovo allestimento – spiega – che sarà visibile tutte le notti fino alla fine dei festeggiamenti”.
Non poteva mancare l’omaggio a uno dei luoghi iconici del tifo azzurro, il largo dei Quartieri Spagnoli dedicato al Diez, al secolo Diego Armando Maradona, nei festeggiamenti dei tifosi azzurri per il quarto scudetto.
Alcune centinaia di persone – un numero nutrito ma inferiore rispetto alla folla che qui si diede appuntamento in occasione della festa scudetto di due anni fa quando il Napoli gioco’ in trasferta la partita decisiva e non c’era la concorrenza della partita allo stadio – si sono ritrovate nella piazzetta dominata dal murale dedicato al Pibe de Oro nel cuore dei Quartieri Spagnoli, e meta di culto di turisti da ogni dove, per seguire la partita su maxi schermo. Qui hanno atteso la fine del match col Cagliari per poi dar vita alla festa fatta di canti, balli e fumogeni azzurri. Due i cori più gettonati “La capolista se ne va” e quello sulle note della hit di RaffaellaCarra’ dedicata a Pedro, il campione spagnolo della Lazio che con la sua doppietta all’Inter domenica scorsa ha deciso di fatto la lotta per lo scudetto. Per finire con un classico della melodia partenopea “O’ surdato nnamurato”. I fuochi d’artificio hanno salutato il triplice fischio finale dell’arbitro Lapenna. Dai vicoli del centro storico sono partiti i primi caroselli di moto e i tappi delle bottiglie di spumante sono volati innaffiando i presenti per una festa che è solo all’inizio.
Festa a Castel di Sangro (L’Aquila) per il Napoli campione d’Italia. Da tre anni la squadra di Conte si allena nello stadio Patini della città abruzzese per il ritiro estivo e stasera neanche la pioggia ha fermato i tifosi esultanti. “L’effetto Abruzzo continua a farsi sentire. Quest’anno Castel di Sangro tornerà ad essere una piccola Napoli con il trofeo che tornerà nel Palazzetto dello Sport. È il secondo scudetto che la squadra vince da quando si allena da noi, oltre alla coppia Italia conquistata alcuni anni fa. Castel di Sangro porta bene. Abbiamo avuto l’onore e il privilegio di aver portato questi trofei in Abruzzo” ha detto il sindaco, Angelo Caruso. L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente, quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa.
Festa Napoli per lo scudetto anche a Milano. In piazza Duomo sono già arrivate diverse centinaia di tifosi azzurri riuniti davanti la Cattedrale. Oltre a qualche bandiera e agli immancabili fumogeni, sono già partiti i primi fuochi d’artificio direttamente dalla piazza.
Pagelle Napoli: certezza Lukaku, Rrahmani sempre in campo
Sversamenti nella Solofrana, Ansalone: “Stop agli eco reati, vigiliamo”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa sugli sversamenti nella Solofrana a firma di Anna Ansalone, consigliere comunale a Montoro.
Quanto accaduto oggi lungo il corso della Solofrana rappresenta l’ennesimo atto di inciviltà e irresponsabilità nei confronti dell’ambiente e della salute pubblica. Gli sversamenti illeciti che hanno richiesto l’intervento della Polizia Municipale, dei Carabinieri, dell’ARPAC ,della stampa e attivisti Montoro, testimoniano un gesto ignobile e codardo: un attacco silenzioso ma letale alla salute dei cittadini di Montoro e dell’intera Valle dell’Irno. NON SI SPECULA sulla salute e sull’eco sistema.
Mi dissocio fermamente da tanta scelleratezza. È inaccettabile che nel 2025 si continuino a compiere azioni così dannose e criminali, che compromettono il nostro presente e il futuro delle prossime generazioni.
Ringrazio il personale intervenuto per l’impegno profuso, e rinnovo il mio appello a tutte le autorità competenti affinché si faccia piena luce sull’accaduto e si individuino i responsabili. Nessuna tolleranza per chi continua a violentare il nostro territorio nell’ombra. Impariamo a segnalare senza timori, educare alla cittadinanza attiva è il primo passo di una politica sociale eco sostenibile che preserva le generazioni future.
Ore 22.48 del 23 maggio, il Napoli è Campione d’Italia per la quarta volta!
Il lavoro del giornalista impone imparzialità e distacco. Chi vi scrive, gentili utenti, proverà in tutti i modi a non far trapelare emozioni. Fra i suoni e i colori di una Napoli azzurra, baciata da un caldo sole mariano, cori, trombette, fischietti, e fumogeni fra l’azzurro ed il verde del tricolore. Chi vi scrive, ha gli occhi velati dall’emozione di poter beneficiare di un posto d’onore, guadagnato con fatica, e giusta gavetta, mentre si scrive una pagina di storia della propria città e della propria squadra del cuore.
Lo stadio è un tripudio azzurro, “tutto lo stadio è azzurro” per l’ultima di campionato con il Cagliari. Dall’altro lato, Como-Inter: due gustosi antipasti di venerdì sera, per decretare la vincitrice del tricolore.
Napoli – Cagliari, il primo tempo: il solito scozzese mette in rete il gol più bello ed importante della stagione
Una gigantografia in curva B, di un bambino con la maglia azzurra che scippa lo scudetto dalla maglia di un bambino interista, striscioni concisi ed incoraggianti in curva A: così, le due curve, accolgono i principi azzurri, a completare un’opera d’arte dopo l’anno scorso. Impensabile, a maggio scorso, giocarsi il tricolore. Nella curva A, a proposito, un piccolo vessillo di rosso: come l’anno scorso col Lecce, all’ultima, anche quest’anno c’è una delegazione dei gemellati tifosi dell’Ancona.
I padroni di casa partono forte, naturalmente: tra il terzo ed il quarto minuto, un calcio di punizione ed un corner; da quest’ultimo, il pallone finisce a Raspadori che, con un rasoterra di sinistro, sibila il palo alla sinistra del portiere. Risponde il Cagliari che guadagna un calcio di punizione a pochi passi dalla bandierina di destra: fischi assordanti, cross al centro, McTominay allontana. Poco dopo, dalla bandierina opposta, due corner di seguito battuti da Viola: il secondo, allontanato dalla difesa azzurra. Dal seguente contropiede, Gilmour si trova a tu-per-tu col portiere che respinge il tiro ravvicinato dello scozzese; Politano, sulla ribattuta, spara alto.
Al quarto d’ora, il Napoli attacca con tenacia prevalentemente da sinistra, dove Spinazzola spesso trova il fondo. Nel frattempo, l’Inter passa in vantaggio a Como: De Vrij, al momento, porta in testa i nerazzurri. Il Napoli prova a trovare varchi, mentre il cronometro scorre e la difesa ospite riesce a chiudere potenziali pericoli. Ragiona la squadra di casa, mentre la curva B non smette di incitare. Al 24°, buono spunto di Raspadori che pesca Lukaku: l’attaccante belga, ben marcato, sfodera un sinistro potente ma viene deviato in corner. Alla mezzora, ammoniti Politano e Makoumbou per reciproche cortesie. Al Cagliari, finora, sta riuscendo benissimo la parte della guastafeste, con perdite di tempo da torneo di calcetto. Dopo lunghi minuti, il gioco riprende con un calcio di punizione. C’erano delle difficoltà comunicative fra l’arbitro e la sala var. Politano col sinistro a giro in area, deviazione su un tiro di un azzurro, rimessa laterale, ma la partita si ferma nuovamente per qualche istante a causa degli stessi problemi all’auricolare del sig. La Penna di Roma.
Minuto 37°: calcio d’angolo sul secondo palo di Raspadori: di testa Olivera, premiato con la maglia celebrativa delle cento presenze, trova il fondo. Un minuto dopo, Spinazzola per due volte trova la respinta della difesa avversaria col portiere, di fatto, battuto. Al 39°, buon filtrante di Gilmour per Anguissa che, in scivolata, non è preciso nel tiro in porta. Al 41° minuto, il gol più bello della stagione e più importante della stagione, chi poteva mai segnarlo: il Maradona esulta e si accende in un mix di fuochi e colori, dentro e fuori lo stadio. Tutto merito dello scozzese col numero 8 che, in rovesciata, mette in rete un cross dalla destra di Politano.
Il campo di gioco si annebbia, ed è difficile fare una cronaca pulita. Non si sa quanti minuti sono stati concessi di recupero dall’arbitro, ma, al quarto di gioco, quest’ultimo è costretto a sedare un altro accenno di rissa fra Rrahmani e Piccoli che a fuorigioco già fischiato aveva messo in rete di testa un cross dalla fascia sinistra.
Napoli – Cagliari, il secondo tempo: Lukaku fa doppietta, e cuce il tricolore per l’anno prossimo
Un gol nei primi cinque minuti del secondo tempo è l’ideale per mantenere il risultato e tenere al sicuro le coronarie dei tifosi. E, finalmente, così accade. Dopo un fraseggio prolungato ma cauto, lancio lungo in avanti di Rrahmani a Lukaku: l’attaccante belga avanza palla al piede abbattendo ogni avversario, e segna il gol del raddoppio con un delicato destro rasoterra. Lo stadio esulta, e di quel che succede a Como non importa più niente.
Il Napoli finalmente gestisce un doppio vantaggio, senza correre particolari rischi. All’ora di gioco, il Cagliari ha effettuato già tre sostituzioni tutte insieme. Stellini, invece, ne cambia uno solo: entra Neres ed esce Politano. La squadra ospite ha smesso di perdere tempo e di infastidire i giocatori azzurri. Al 63°, grande movimento di Lukaku che porta via due avversari e serve centralmente il neoentrato brasiliano. Il portiere, però, respinge un tiro centrale. Dal calcio d’angolo, alla cui battuta va Raspadori, nulla di fatto. Nel frattempo, l’Inter raddoppia a Como, tra le cui fila emerge l’espulsione di Pepe Reina, all’ultima partita in carriera. Al 75°, lo stadio in piedi per l’uscita di Lukaku, sostituito da Simeone: anche lui, giustamente tributato di un applauso.
Non si attende altro che il triplice fischio da parte dell’arbitro, per incominciare una festa che sarà ricordata per sempre. Il Napoli sta già giocando da Campione d’Italia e sta gestendo con maturità il risultato acquisito. Anche chi è in panchina, incita i propri compagni. Al 77°, lancio lungo per Simeone che stoppa bene ma si allunga il pallone nel secondo controllo: l’argentino manca alla rete in campionato dalla seconda giornata contro il Bologna. Un minuto dopo, Simeone lancia Neres che entra in area, ma perde troppo tempo per il tiro che viene rimpallato dalla difesa ospite. A proposito, come ultimo cambio fanno entrare il portiere Ciocci frutto del vivaio cagliaritano.
La partita si avvia verso la fine. Conte incita la tribuna presente che gli rivolge un caloroso applauso, e tutto lo stadio gli dedica un coro. Un coro di giubilo anche per Pasquale Mazzocchi, che entra nell’ultimo slot insieme a Billing e Ngonge, al posto di Spinazzola, Raspadori ed Anguissa.
La Feldi Eboli si prende gara-1 dei quarti di play off Scudetto
Ordinata, cinica, intensa, aggressiva. Con l’aggiunta di un pizzico di follia finale per non farsi mancare nulla. Tutti ingredienti di quella che è stata una grande vittoria degli uomini di mister Luciano Antonelli che in Gara -1 dei quarti di finale dei Playoff Scudetto si impongono per 3-4 sul campo della L84. Una Feldi Eboli che azzanna la partita nel primo con un uno-due micidiale per poi legittimare il vantaggio nella ripresa, con un Ugherani sugli scudi autore di una doppietta. Nel finale però tre gol in altrettanti minuti per L84 che sfiora quello che sarebbe stato un clamoroso pareggio.
ROSSOBLU’ – Nei primi minuti Caponigro il più pericoloso, poi Calderolli sfiora il vantaggio per le volpi. L’ex Braga pericoloso per L84, ma quando sono da poco passati 7 minuti, è Gabriele Ugherani a segnare il primo gol di questi Playoff con una grande azione personale al termine della quale lascia partire un destro imparabile per Pasculli, che resta immobile. Pochi secondi e la Feldi raddoppia. Grande giocata di Liberti che se ne va in fascia e la mette in mezzo per Etzi, il numero 27 tutto solo non sbaglia e fa 0-2. La reazione di L84 è con Josiko che impegna Dalcin ma sulla ribattuta corta del portiere Braga grazia le volpi non riuscendo nel tap in da due passi. Dall’altra parte doppio miracolo dell’altro ex, Pasculli, che nega lo 0-3 con una doppia parata prima su Calderolli e poi su Etzi. Pochi minuti e Pasculli salva ancora su Liberti, al termine di un’azione travolgente del numero 9 delle volpi. Nel finale L84 ci prova con Murilo ma senza successo.
BRIVIDO FINALE – In apertura di ripresa subito grande occasione per Espindola che non riesce ad andare a segno. L84 prova a reagire ma la Feldi Eboli trova la terza rete con una grandissima giocata di Selucio, il numero 77 punta Murilo, lo salta netto e aprendo il piattone la piazza per il tris rossoblù. Mister Paniccia chiama il portiere di movimento quando manca ancora più della metà del secondo tempo nel tentativo di recuperare la gara e qui sale in cattedra capitan Dalcin che, con una serie di interventi da fenomeno, tiene inviolata la porta della Feldi. Poco dopo la metà del secondo tempo espulso Cuzzolino per doppio giallo tra le fila della L84. Il campione argentino salterà la Gara -2 al Palasele e lascia i suoi compagni un uomo in meno. Volpi che approfittano subito della superiorità numerica e trovano la quarta rete con Ugherani, doppietta per lui. L84 che sembra spacciata ma che invece si regala 3 minuti finali d’assalto sfiorando l’incredibile pareggio. Prima l’acuto di Josiko a tre minuti dal termine, poi quello di Rescia a un solo minuto dallo scadere e infine la rete di Coco Wellington a 10 secondi dalla sirena. Reti che animano il finale, regalando brividi ai tifosi della volpi ma che non bastano per riacciuffare la gara.
VERSO GARA 2 – Il finale di gara è un assaggio di ciò che ci aspetterà tra una settimana al Palasele, con una L84 che non ha di certo mollato la spugna e verrà a Eboli per vincere e portare la serie al terzo atto. D’altro canto, le volpi di Luciano Antonelli hanno disputato una grande partita, a tratti dominante, espugnando un campo ostico e difficile contro un avversario di grandissimo valore. Tutto è ancora in ballo, ma il primo set va ai rossoblù, con il Palasele che diventerà decisivo per continuare il cammino e accedere alle semifinali.
Telefoni in carcere: ancora ritrovamenti ad Ariano Irpino
Un fenomeno in costante crescita, mentre le misure atte al contrasto dell’introduzione di telefoni cellulari in carcere sono ancora insufficienti.
Ma la meticolosità e la caparbietà degli Agenti di Polizia Penitenziaria della C.C. di Ariano Irpino, egregiamente coordinati dalla Comandante del Reparto e dalla Direzione, sembrerebbe abbia portato al ritrovamento, solo in questa settimana di ben 5 telefoni cellulari, abilmente occultati.
È da evidenziare che i rinvenimenti sono avvenuti in due perquisizioni diverse nella stessa sezione detentiva, destinata agli ex art. 32 ossia quei soggetti separati dal resto della popolazione detenuta per ragioni di ordine e sicurezza.
É preoccupante, oltre l’aumento dell’introduzione , anche la recidiva di determinati soggetti, indice di totale insofferenza alle leggi che lo Stato applica a riguardo con fini deterrenti.
Paradossalmente, da quando l’introduzione e il possesso di telefonini in carcere costituisce reato, ne circolano molti di più.
Basti pensare che solo nel 2024 sono stati sequestrati 2.252 telefoni nelle celle: 6 al giorno, con prezzi di acquisto esorbitanti, introiti ingenti per la criminalità organizzata.
E in questo drammatico scenario diventa fondamentale il lavoro della Polizia Penitenziaria,
nonostante le molteplici difficoltà legate al disagio del contesto lavorativo ed all’organico inferiore rispetto alle reali necessità.
Un plauso del GAU UILPA Polizia Penitenziaria agli Agenti di Ariano Irpino per il costante impegno e per la capacità investigativa che segna ancora un punto a sfavore dell’introduzione e della detenzione di telefoni cellulari all’interno delle carceri.
Benevento, vicenda calcioscommesse: patteggiano Sau, Davì e il magazziniere Addazio
Prime risultanze in termini di sanzioni dall’inchiesta bis sul calcioscommesse del dicembre 2023 che ha visti coinvolti alcuni tesserati del Benevento degli anni scorsi. Marco Sau, Guido Davì e il magazziniere Ernesto Addazio hanno scelto di evitare il processo accedendo al patteggiamento in modo di incorrere in sanzioni più lievi.
Vista la comunicazione della Procura Federale relativa al provvedimento di conclusione delle
indagini di cui al procedimento n. 524 pf 24-25 adottato nei confronti del Sig. Ernesto ADDAZIO, Guido DAVI’ e Marco SAU avente ad oggetto la seguente condotta:
Ernesto ADDAZIO, responsabile magazzino del Benevento Calcio S.r.l., che prestava attività rilevante per l’Ordinamento Federale ai sensi dell’art. 2, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva in favore del Benevento Calcio s.r.l., e Presidente ASD Erga Sport, per la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità nonché dell’obbligo di osservanza delle norme e degli atti federali di cui all’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, nonché la violazione dell’articolo 24, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver effettuato: – n. 2161 scommesse, dal 1° gennaio 2021 al 3 ottobre 2021, attraverso il conto giochi n. 0003230746 da lui stesso aperto con il concessionario Goldbet Better Organization Italy S.p.A., aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC (Serie A, Serie B, Lega Pro e Serie D), nell’ambito della UEFA (campionati di calcio professionistici stranieri europei e competizioni UEFA); – n. 202 scommesse dal 27 marzo 2021 al 30 novembre 2023, attraverso il conto giochi n. 9449866 da lui stesso aperto con il concessionario Eurobet Italia, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC (Serie A, Serie B, Lega Pro e Serie D), nell’ambito della UEFA (campionati di calcio professionistici stranieri europei e competizioni UEFA) e nell’ambito FIFA;
Guido DAVI’, attualmente tesserato per la società A.C. Nardò S.r.l., per la violazione dei
principi di lealtà, correttezza e probità nonché dell’obbligo di osservanza delle norme e degli atti federali di cui all’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, nonché la violazione
dell’articolo 24, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver effettuato:
– n. 72 scommesse dal 6 agosto 2022 al 18 novembre 2023 (quando era tesserato per la U.S. Pistoiese 1921), attraverso il conto giochi n. 74201BH da lui stesso aperto con il concessionario William Hill Malta, aventi ad oggetto risultati relativi anche ad una gara [Caratese – Piacenza del 20 settembre 2023] della competizione (Serie D) in cui militava la sua squadra;
Marco SAU, attualmente non tesserato (svincolato dal 1 luglio 2024) per la violazione dei
principi di lealtà, correttezza e probità nonché dell’obbligo di osservanza delle norme e degli atti federali di cui all’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, nonché la violazione
dell’articolo 24, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver effettuato:
– n. 3 scommesse il 19 maggio 2022 (quando era tesserato per il Benevento Calcio S.r.l.)
attraverso il conto giochi n. 542554 da lui stesso aperto con il concessionario Leovegas, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della UEFA (campionati di calcio professionistici europei); – n. 115 scommesse dal 14 agosto 2022 al 2 febbraio 2023 (quando era svincolato) attraverso il conto giochi n. 542554 da lui stesso aperto con il concessionario Leovegas, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC (Serie A e Serie B), nell’ambito della UEFA (campionati di calcio professionistici europei e competizioni UEFA); – n. 6 scommesse l’11 ottobre 2022 (quando era svincolato), attraverso il conto giochi n. 21939777 da lui stesso aperto con il concessionario Snaitech, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della UEFA (Champions League); – n. 130 scommesse dal 23 gennaio 2022 al 14 giugno 2022 (quando era tesserato per il Benevento Calcio) attraverso il conto giochi 15226-1386895 da lui stesso aperto con il concessionario Gold Bet Italia, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC (Serie A, Serie B e Lega Pro) e nell’ambito UEFA (campionati di calcio professionistici europei e competizioni UEFA); – n. 4833 scommesse dal 5 agosto 2022 al 15 febbraio 2023 (quando era svincolato) attraverso il conto giochi n. 15226-1386895 da lui stesso aperto con il concessionario Gold Bet Italia, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC (Serie A, Serie B e Lega Pro) e nell’ambito UEFA (campionati di calcio professionistici europei e competizioni UEFA); – n. 2 scommesse il 2 marzo 2023 (quando era tesserato per il Feralpi Salò) attraverso il conto giochi n. 15226-1386895 da lui stesso aperto con il concessionario Gold Bet Italia, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della UEFA (campionati di calcio professionistici europei); – n. 7 scommesse il 9 giugno 2022 (quando era tesserato per il Benevento) attraverso il conto giochi n. 15230-0307812 da lui stesso aperto con il concessionario BML Group Limited, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della UEFA (competizione UEFA); – n. 29 scommesse dal 7 settembre 2022 al 13 gennaio 2023 (quando era tesserato svincolato) attraverso il conto giochi n. 15230-0307812 da lui stesso aperto con il concessionario BML Group Limited, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC (Serie A) e nell’ambito della UEFA (campionati di calcio professionistici europei e competizione UEFA);
Rilevato che il Presidente Federale non ha formulato osservazioni in ordine all’accordo raggiunto dalle parti relativo all’applicazione delle seguenti sanzioni:
Ernesto ADDAZIO – Sanzione finale di € 25.000,00 (venticinquemila/00) di ammenda e 22 (ventidue) mesi di squalifica dei quali 11 (unidici) mesi commutati in prescrizioni
alternative: 1) partecipazione del Sig. Addazio ad un piano terapeutico di almeno 11 (undici) mesi. Il professionista sanitario autore del piano terapeutico e responsabile della sua attuazione invierà, con cadenza al massimo bimestrale, una relazione alla Procura Federale sullo stato di attuazione del piano in esame, indicando i progressi raggiunti nella cura della patologia e se la collaborazione del Sig. Addazio al piano sia ritenuta soddisfacente; 2) obbligo del Sig. Addazio di partecipare ad un ciclo di incontri pubblici, nel numero minimo di 22 (ventidue), nel periodo complessivo di 11 (undici) mesi, presso associazioni dilettantistiche e/o centri del settore giovanile e scolastico e/o centri di recupero delle ludopatie. Tali incontri potranno essere individuati anche dalla FIGC e dovranno essere preventivamente comunicati alla Procura della FIGC. Sulla corretta attuazione del piano terapeutico e dell’obbligo di partecipazione ad incontri pubblici vigilerà la Procura della FIGC che, in caso di accertate violazioni da parte del Sig. Addazio, adotterà i provvedimenti di propria competenza ai sensi del vigente C.G.S.
Guido DAVI’ – Sanzione finale di € 6.000,00 (seimila/00) di ammenda e 10 (dieci) mesi di
squalifica di cui: 5 (cinque) mesi commutabili in prescrizioni alternative: obbligo del Sig. Davi’ di partecipare ad un ciclo di incontri pubblici, nel numero minimo di 18 (diciotto), nel periodo complessivo di 9 (nove) mesi, presso associazioni dilettantistiche e/o centri del settore giovanile e scolastico. Tali incontri potranno essere individuati anche dalla FIGC e dovranno essere preventivamente comunicati alla Procura della FIGC. Sulla corretta attuazione del piano terapeutico e dell’obbligo di partecipazione ad incontri pubblici vigilerà la Procura della FIGC che, in caso di accertate violazioni da parte del Sig. Davi’, adotterà i provvedimenti di propria competenza ai sensi del vigente C.G.S.
Marco SAU – Sanzione finale di € 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda e 1 anno e 6 mesi (18 mesi) di squalifica, dei quali 9 (nove) mesi commutati nelle seguenti prescrizioni
alternative: 1) partecipazione del Sig. Sau ad un piano terapeutico di almeno 9 (nove) mesi. Il professionista sanitario autore del piano terapeutico e responsabile della sua attuazione invierà, con cadenza al massimo bimestrale, una relazione alla Procura Federale sullo stato di attuazione del piano in esame, indicando i progressi raggiunti nella cura della patologia e se la collaborazione del Sig. Sau al piano sia ritenuta soddisfacente; 2) obbligo del Sig. Sau di partecipare ad un ciclo di incontri pubblici, nel numero minimo di 18 (diciotto), nel periodo complessivo di 9 (nove) mesi, presso associazioni dilettantistiche e/o centri del settore giovanile e scolastico e/o centri di recupero delle ludopatie. Tali incontri potranno essere individuati anche dalla FIGC e dovranno essere preventivamente comunicati alla Procura della FIGC. Sulla corretta attuazione del piano terapeutico e dell’obbligo di partecipazione ad incontri pubblici vigilerà la Procura della FIGC che, in caso di accertate violazioni da parte del Sig. Sau, adotterà i provvedimenti di propria competenza ai sensi del vigente C.G.S.
VIDEO/ Napoli vede lo Scudetto: le voci dei tifosi dal Maradona
È il giorno di Napoli-Cagliari e una città intera è col fiato sospeso. Fuori dallo stadio Diego Armando Maradona, l’atmosfera è rovente: cori, emozioni e ansia. I tifosi raccontano l’attesa del match che può valere il titolo. A Fuorigrotta si vive una delle giornate più cariche di tensione, emozione e speranza degli ultimi anni. È l’ultima giornata di Serie A, e il Napoli è a un passo dal quarto Scudetto della sua storia. I cori dei tifosi si mescolano all’ansia, ai sorrisi nervosi, alle lacrime trattenute. Abbiamo parlato con i tifosi, raccolto emozioni e previsioni, tra scaramanzie e lacrime trattenute. La città è in fermento, come se Napoli intera si fosse data appuntamento qui, davanti allo stadio, per caricare la squadra e vivere insieme ogni secondo di questa giornata decisiva. Novanta minuti per la gloria.
L’Inter è ancora lì, a sperare in un passo falso. Ma Fuorigrotta è una bolgia, pronta a spingere gli azzurri oltre ogni ostacolo. Il campo dirà la verità, ma tra le vie della città già si sente un’energia diversa. Come se tutti sapessero che qualcosa di grande sta per accadere.