Tempo di lettura: 3 minutiLa Galleria Visioni Altre di Venezia si prepara ad ospitare un evento espositivo di grande suggestione: la mostra “Rileggendo Antigone”, con vernissage previsto per il 25 maggio 2025 alle ore 19:00. L’iniziativa artistica trae ispirazione dalla figura intramontabile di Antigone, eroina tragica greca la cui vicenda continua a interrogare le coscienze a distanza di secoli.
Antigone disobbedisce al re Creonte e seppellisce il fratello Polinice, perché crede che le leggi degli dei siano più importanti di quelle umane. Per questo gesto, viene condannata a morte. Il suo fidanzato Emone, figlio di Creonte, cerca inutilmente di salvarla. Antigone si toglie la vita, e per il dolore anche Emone e la madre di lui, Euridice, si suicidano, lasciando Creonte solo con il suo rimorso.
L’iniziativa, come si apprende dalla nota stampa, nasce sull’onda del nuovo libro di Mena Mitrano, Antigone e il legame di fratellanza, presentato proprio negli spazi di Visioni Altre nell’ottobre 2024. Sulla scia di questa riscoperta del mito, diversi artisti sono stati invitati a confrontarsi con la storia di Antigone, traducendo in opere d’arte le potenti tematiche che essa solleva.
La tragedia di Antigone, ambientata nell’antica Grecia, parla ancora oggi. La sua storia mette in luce problemi attuali “la difficoltà che le donne riscontrano nel far sentire la propria voce e il proprio dissenso, il problema della giustizia e la questione della costruzione di una più equa società umana, che sia animata da un’ideale non di prevaricazione, ma di fratellanza”.
Gli artisti coinvolti nella mostra hanno quindi intrapreso una riflessione sulle istanze poste dal mito, rapportandole alla complessità del mondo contemporaneo. La nota stampa evidenzia come questa rilettura tenga conto della consapevolezza che “il mutare dei tempi e l’avanzare del progresso tecnologico non sempre corrispondano a un miglioramento effettivo delle condizioni di vita”.
Ne scaturisce un profondo legame tra le riflessioni suscitate dalla vicenda dell’eroina classica – in merito alle disuguaglianze sociali di etnia, classe, genere e orientamento sessuale – e la presa di coscienza che “progresso” non sempre equivale a “benestare”. Per questo motivo, gli artisti sono stati chiamati a interpretare il mito di Antigone dovendo sottostare a una particolare condizione di natura tecnica ogni opera è stata realizzata su un disco 33 – 45 – 78 giri, simbolo di un passato ricordato con nostalgica benevolenza e ormai ampiamente soppiantato al progresso tecnologico, dal digitale.
La mostra “Rileggendo Antigone”, curata da Adolfina De Stefani, si preannuncia dunque come un’occasione stimolante per esplorare la forza di un mito millenario attraverso lo sguardo di circa cinquanta artisti provenienti da Italia, Francia e Belgio . L’esposizione sarà visitabile dal 1° maggio al 15 giugno, con i seguenti orari: mercoledì e giovedì 11:00-14:00, venerdì, sabato e domenica 11:00-14:00 e 17:00-20:00 presso la Galleria Visioni Altre, situata in Campo del Ghetto Novo 2918 a Venezia.
Tra le diverse voci artistiche che interpretano la tragica eroina, spicca anche quella dell’avellinese Generoso Vella per la quarta volta ospite della galleria veneziana Visioni altre. Generoso Vella è laureato in Lettere e Filologia Moderna, si dedica alle arti visive dal 2001, partecipando a numerose mostre ed eventi in Italia e all’estero. Ha ricevuto diversi premi per la sua arte e il suo impegno culturale, collaborando con associazioni ed enti. La sua attività artistica è documentata su varie pubblicazioni e ha esposto in mostre personali in diverse sedi, tra cui Avellino e Ravello. Le sue opere, caratterizzate da intricate trame di linee e colori vibranti, invitano lo spettatore a riflettere sul rapporto tra la fragilità umana e la contemporaneità, incoraggiandoci a riscoprire il valore delle relazioni e a guardare oltre la superficie.