Home Blog

Fondovalle, grave incidente tra due auto: tre giovani feriti

Tempo di lettura: < 1 minuto

Tre persone sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto nella tarda serata di ieri sulla fondovalle Vitulanese, in territorio di Foglianise, all’attuale capolinea dell’arteria nei pressi di un distributore di carburante.

A scontrarsi per cause in corso di accertamento sono state una Fiat Panda e una Volkswagen Golf. A causa dell’urto la Panda è stata sbalzata fuori dalla banchina stradale, mentre la Golf è rimasta bloccata al centro della carreggiata in una posizione molto pericolosa per le altre auto in percorrenza dell’arteria.

Gli occupanti delle due auto, tutti di giovane età, sono rimasti incastrati all’interno dei due abitacoli e sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per liberare ed estrarre e liberare dalle lamiere contorte gli occupanti. I tre ragazzi, che erano tutti coscienti, sono stati quindi presi in consegna dal personale sanitario del 118 per trasportarli in Ospedale per le cure. Per effettuare i rilievi sull’area del sinistro sono intervenuti i Carabinieri.

Trema la terra nel Sannio: si contano diverse scosse durante la notte

Tempo di lettura: < 1 minuto

E’ Sant’Arcangelo Trimonte l’epicentro di due scosse avvenute durante la notte. La prima alle ore 4.33 e la seconda alle ore 5.17. Entrambe hanno registrato una magnitudo significativa: la prima 2.2 e la seconda 1.9 ad una profondità che si attesta tra i 10 e i 13 km. 

Precedentemente, intorno alle ore 1.10, scossa avvertita anche a Cusano Mutri (magnitudo 1.6, 6 km di profondità). 

Sacrificio e unione: tre punti pesantissimi

Biancolino Monza
Tempo di lettura: 4 minuti

Novanta minuti che pesano come un macigno sul futuro della stagione. L’Avellino torna al Partenio-Lombardi per il debutto casalingo in Serie B e lo fa con la vittoria più attesa, contro un avversario di lusso come il Monza. Non era una partita come le altre: da una parte una neopromossa ancora alla ricerca della propria identità, dall’altra una corazzata costruita per risalire subito in Serie A. Il verdetto del campo, però, ribalta i pronostici. Finisce 2-1 per i lupi, che trovano la prima gioia stagionale e regalano una notte indimenticabile ai propri tifosi.

La mossa di Biancolino.

La partita inizia con una scelta coraggiosa. Il tecnico Raffaele Biancolino abbandona la difesa a quattro e ridisegna l’Avellino con un 3-4-1-2 o 3-5-2 compatto e aggressivo. È la chiave tattica della serata. Il Monza, abituato a imporre ritmo e palleggio, si ritrova imbrigliato. Gli spazi centrali sono chiusi, le corsie laterali presidiate con attenzione. I biancoverdi non concedono profondità e lasciano ai brianzoli solo un possesso palla sterile, lontano dall’area di rigore. L’idea del tecnico è chiara: resistere, limitare le individualità avversarie e colpire al momento opportuno.

Il piano viene applicato con disciplina. L’Avellino sa quando alzare il pressing e quando abbassarsi nella propria metà campo. Non è solo difesa: è organizzazione, è compattezza, è capacità di leggere la partita. La squadra lotta su ogni pallone, vince la maggior parte dei duelli e trasmette la sensazione di avere la situazione sotto controllo.

L’episodio che cambia l’inerzia.

Al trentesimo arriva la svolta. Sounas trova lo spazio giusto e mette in mezzo un pallone che diventa oro. In area nasce una mischia, Simic e Azzi si contendono la palla e alla fine è il tocco biancoverde a spingerla dentro (deciderà la Lega se è autogol o meno). È l’1-0 che fa esplodere l’impianto di Contrada Zoccolari e che cambia l’inerzia della sfida. Il Monza prova a reagire, alza i ritmi, ma trova davanti a sé un muro organizzato. Nella ripresa, i brianzoli provano a sfruttare la condizione atletica superiore. Spingono di più, conquistano campo, ma non creano vere occasioni. E proprio quando sembra poter nascere la reazione ospite, arriva la giocata che decide la partita.

Il peso del collettivo

Non è stata la vittoria dei singoli, ma del gruppo. Ogni reparto ha dato il massimo. La difesa ha retto l’urto con concentrazione e aggressività. Il centrocampo ha garantito equilibrio e corsa, con Palmiero capace di gestire i tempi di gioco e Sounas sempre pronto a inserirsi. Sugli esterni Missori ha corso senza sosta, trasformando la fascia destra in una costante fonte di pericolo. In avanti Russo ha lasciato il marchio di una serata da incorniciare, simbolo di un Avellino che sa colpire nei momenti chiave.

La vittoria nasce dallo spirito di sacrificio, dalla disponibilità di ogni giocatore a coprire il compagno, dalla voglia di lottare su ogni pallone. È stata la dimostrazione che, anche con le assenze e con una condizione fisica non ancora ottimale, la squadra può reggere l’urto con avversari di prima fascia.

Il fattore Partenio-Lombardi.

Determinante la spinta dello stadio. Il ritorno in Serie B al Partenio-Lombardi ha regalato un’atmosfera da grandi occasioni. La Curva Sud ha trascinato i giocatori dall’inizio alla fine, trasformando il catino di via Zoccolari in un’arma in più. L’abbraccio finale tra squadra e tifosi è la fotografia più nitida della serata: un legame ritrovato, un entusiasmo che potrà essere determinante lungo tutta la stagione.

La presenza della famiglia D’Agostino in campo al termine del match ha rafforzato il segnale di unità tra società, squadra e ambiente. La proprietà ha voluto condividere il momento con il tecnico e con il direttore sportivo Mario Aiello, segno che il progetto non è solo tecnico, ma anche emotivo e identitario.

Da oggi l’Avellino sa di poter competere. Sa che con questo atteggiamento potrà affrontare ogni avversario, senza timori reverenziali. La Serie B è un campionato che non perdona, ma è anche un torneo in cui il carattere e l’organizzazione possono fare la differenza. E i lupi, finalmente, hanno mandato un segnale chiaro.

Simic: “La lezione di Frosinone ci è servita per crescere”

Tempo di lettura: < 1 minuto

Un Lorenco Simic soddisfatto ha commentato così il successo dei biancoverdi contro il Monza: “La Serie B è un campionato equilibrato. Siamo stati bravi, ma soprattutto gli attaccanti hanno fatto un grande lavoro di sacrificio”.

Sul gol del vantaggio resta qualche dubbio: “È stata una situazione strana, l’ho toccata io ma anche Azzi. Non so se sia mio, l’importante è che sia servito a vincere”.

Decisivo ancora una volta il sostegno del Partenio-Lombardi: “Il pubblico è il nostro supporto, significano tanto per noi. Con una tifoseria così è tutto più facile, oggi è stato speciale”

Il difensore croato guarda anche al passato recente: “Dopo Frosinone ho detto che non era bello perdere così. Ma ci è servito: abbiamo imparato dai nostri errori e siamo migliorati. Non siamo fenomeni, dobbiamo crescere gara dopo gara”.

Sugli ultimi minuti, Simic non nasconde il fastidio per il gol subito: “Abbiamo sofferto, ma davanti c’era una squadra con giocatori da Serie A. Non hanno fatto bene perché noi abbiamo disputato una grande partita”.

Infine, un pensiero sulla duttilità tattica: “Siamo ragazzi umili e disponibili. Facciamo quello che chiede il mister e possiamo giocare con qualsiasi modulo”.

Biancolino: “Umiltà e sacrificio, così possiamo essere pericolosi”

Tempo di lettura: 2 minuti

Raffaele Biancolino non ha dubbi: la vittoria contro il Monza porta la firma del gruppo. “È stata una vittoria importante contro una corazzata – ha dichiarato il tecnico biancoverde in conferenza stampa – arrivata dopo una settimana lunga e delicata. Abbiamo perso qualche giocatore, ma i ragazzi mi hanno dato tutto quello che ho chiesto”

Il nuovo Avellino targato Biancolino nasce da un principio semplice: chi merita gioca. “Le scelte non sono mai casuali. Chi resta fuori sa che, lavorando bene, può trovarsi dentro la settimana dopo. Sono i ragazzi stessi che mi mettono nelle condizioni di decidere”.

Il coraggio delle decisioni, però, non basta senza l’unione: “I complimenti vanno a loro e al pubblico. Se siamo insieme, come stasera, diventiamo una squadra pericolosa. Questo è un campionato tosto: dovremo saper soffrire e non sempre arriveranno vittorie. Ma il nostro monito dev’essere quello di non mollare mai”.

L’allenatore ha rimarcato con forza l’importanza del collettivo: “Non guardo al singolo ma al gruppo. Lescano? Lo conosco, sorriderà come tutti quelli che non hanno giocato. Deve essere così: il gruppo prima di tutto”.

Un pensiero anche per i giovani, già protagonisti: “Sono ragazzi di prospettiva, hanno fatto bene. Ma da domani si deve correre ancora di più”. E per chi ha stretto i denti in un momento difficile: “Simic aveva la febbre fino a stamattina, Palmiero e Palumbo hanno dato un contributo importante. Tutti hanno risposto presente”

C’è però un dettaglio che ha lasciato l’amaro in bocca: il gol subito. “Fa rabbia, perché la gara era chiusa e l’abbiamo riaperta da soli. Basta mollare un attimo per rischiare di buttare tutto. Ci deve servire da lezione”

Biancolino si gode un esordio vincente, ma con i piedi saldi a terra: “Non mi aspettavo un risultato del genere, ma la settimana mi aveva dato fiducia. Lavoro, volontà e umiltà: sono queste le basi da cui ripartire”.

 

Bianco ammette: “Abbiamo una Ferrari, ma l’Avellino ha avuto più fame”

Tempo di lettura: < 1 minuto

Amaro il commento di Paolo Bianco dopo la sconfitta del suo Monza contro l’Avellino. Il tecnico biancorosso ha riconosciuto il merito degli avversari, sottolineando come la squadra di Biancolino abbia saputo mettere in campo più cattiveria agonistica.

“Abbiamo una Ferrari – ha spiegato Bianco – ma l’Avellino ha avuto più voglia di noi di portare a casa il risultato. Sulla carta siamo superiori, ma se non ci mettiamo la giusta cattiveria non faremo la differenza. Loro hanno conquistato la Serie B con merito e oggi hanno dimostrato fame, per questo hanno vinto la partita”.

L’allenatore ha poi analizzato gli aspetti tattici: “Dobbiamo abituarci alle giocate sporche, alle seconde palle e alle mischie. Il gol è arrivato proprio così. Serve consapevolezza, altrimenti il nostro valore non esce fuori. Siamo forti, sulla carta più di molte squadre, ma dobbiamo capire come imporre il nostro gioco”.

Infine, uno sguardo alla reazione della squadra nel secondo tempo: “Ho detto ai ragazzi che dovevamo fare la partita per come ci alleniamo, non sullo scontro fisico con le palle alte. Nella ripresa abbiamo gestito meglio il campo, costruendo e in alcuni momenti dominando. Ma l’Avellino ha avuto la meglio”.

Rovesciata da sogno di Russo: il Partenio esplode, Monza sconfitto

Tempo di lettura: 3 minuti

E’ un’Avellino coraggioso, organizzato e trascinato dal suo pubblico supera il Monza 2-1 al “Partenio-Lombardi”. Una partita intensa, con emozioni dall’inizio alla fine: Biancolino sorprende con il 3-4-1-2, i lupi passano avanti nel primo tempo grazie a un autogol di Azzi, raddoppiano nel finale con la perla di Russo e resistono al ritorno brianzolo nei minuti di recupero.

PRIMO TEMPO. All’annuncio delle formazioni, Raffaele Biancolino spiazza tutti: difesa a tre con Enrici, Simic e Fontanarosa davanti a Iannarilli, Missori largo a destra e coppia d’attacco formata da Crespi e Biasci. La scelta paga subito in termini di equilibrio. Il Monza si rende pericoloso all’11’, quando Birindelli sfonda sulla destra e serve Caprari in area, ma l’attaccante calcia male graziando i lupi. L’Avellino risponde con Insigne, murato dalla difesa ospite. Al 33’ arriva il vantaggio: punizione tagliata di Sounas, spizzata di Biasci, deviazione di Simic e decisivo il tocco di Azzi che infila la propria porta. È 1-0 Avellino I padroni di casa continuano a spingere: Enrici pesca Missori che va vicino al raddoppio, poi ancora Insigne sfiora il palo con un tiro a giro. Si va al riposo tra gli applausi del Partenio.

SECONDO TEMPO. La ripresa si apre con il brivido: Obiang ci prova da lontano, palla fuori di poco. Subito dopo Insigne ha l’occasione per chiudere la partita ma Thiam compie un miracolo. Al 6’ l’imprevisto: i riflettori dello stadio si spengono improvvisamente, causando qualche minuto di apprensione sugli spalti. Ripristata la luce, il Monza spinge e al 13’ trova il pari, ma il VAR annulla per fallo di Lucchesi su Sounas. L’Avellino soffre, ma tiene botta con Missori che salva su Mota al 20’. Poi Biancolino inserisce Russo e Kumi per dare freschezza. Al 41’ l’episodio che fa esplodere lo stadio: cross di Missori, colpo di testa di Biasci respinto da Izzo, la palla si impenna e Russo con una splendida rovesciata firma il 2-0. Una prodezza che fa impazzire i tifosi. Il Monza non molla e al 91’ accorcia con Maric, deviato da Alvarez. Ma è troppo tardi: finisce 2-1 per l’Avellino.

Triplice fischio e grande festa sugli spalti: l’Avellino centra una vittoria prestigiosa contro un avversario di livello, confermando carattere e qualità. Biancolino si prende la copertina con scelte coraggiose e premianti, mentre i lupi mostrano di avere fame e solidità.

Il tabellino di Avellino-Monza (2-1).

Marcatore: 33′ aut. Azzi (A); 41′ st Russo (A); 92′ st Alvarez (M)

Avellino (3-4-1-2): Iannarilli; Enrici, Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero (26′ st Palumbo), Sounas (35′ st Kumi), Milani (40′ st Cancellotti); Insigne (26′ st Besaggio); Biasci, Crespi (35′ st Russo). A disp.: Daffara, Marchisano, Manzi, Armellino, Palumbo, Gyabuaa, Panico, Lescano. All.: Biancolino.

Monza (3-4-2-1): Thiam; Delli Carri (41′ st Petagna), Izzo, Lucchesi; Birindelli, Obiang, Colombo (21′ st Ciurria), Azzi; Galazzi (28′ st Maric), Caprari (21′ st Alvarez); Mota Carvalho (28′ st Keita). A disp.: Pizzignacco, Sardo, Bakoune, Capolupo, Pessina, Domanico, Petagna, Carboni. All.: Bianco.

Arbitro: Ivano Pezzuto della sezione Lecce. Assistenti: Federico Votta della sezione di Moliterno e Lorenzo Giuggioli della sezione di Grosseto. Quarto ufficiale: Cristiano Ursini di della sezione di Pescara. VAR: Luigi Nasca della sezione di Bari. AVAR: Stefano Del Giovane della sezione di Albano Laziale.

Note: ammoniti: Simic, Fontanarosa (A); angoli 1-3; recupero: 2′ pt – 6′ st 

Piro (PRI): “Con Roberto Fico per un progetto riformista e serio”

Tempo di lettura: < 1 minuto

“In questi giorni abbiamo letto dichiarazioni e ascoltato giudizi sommari sul percorso del campo largo e sulla candidatura di Roberto Fico. A chi riduce la politica a slogan o a caricature rispondiamo con chiarezza: la Campania non ha bisogno di polemiche, ma di un progetto solido e credibile. Il Partito Repubblicano Italiano ha scelto di sostenere Roberto Fico perché rappresenta la possibilità di costruire un’alleanza riformista, progressista ed europeista capace di affrontare i veri problemi della nostra regione: sanità, lavoro, infrastrutture, ambiente e sicurezza. Mentre altri si perdono in critiche e tatticismi, noi crediamo che i cittadini chiedano serietà, coerenza e responsabilità. Per questo siamo impegnati a rafforzare un percorso politico che metta al centro i bisogni delle persone e il futuro della Campania, senza personalismi e senza fughe in avanti”. Lo dichiarano il segretario regionale del PRI Campania Salvatore Piro, e la candidata alle prossime elezioni e componente della segreteria regionale Paola Fanfarillo.

 

Domani a Limatola il Sottosegretario di Stato Castiello per la presentazione della scultura del Maestro Rispoli

Tempo di lettura: 2 minuti

Un’opera che nasce a Limatola, concepita e forgiata da un limatolese. Nella giornata di domani, Sabato 13 Settembre, il Maestro Gino Rispoli, artista già noto su scala nazionale, presenterà l’ultima sua opera marmorea.

Si tratta del “Cristo morto”, realizzazione scultorea che giunge ad esito di un percorso ventennale di ricerca e di ispirazione culturale.

Il momento si svilupperà a partire dalle ore 18 presso la Sala consiliare del Comune di Limatola e assisterà alla partecipazione di autorità civili e religiose.

Per l’occasione, in particolare, sarà presente a Limatola Giuseppina Castiello, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ad intervenire, poi, oltre al Primo Cittadino Domenico Parisi, per la moderazione del Presidente del locale Consiglio comunale Filomena Marotta e dopo i saluti che saranno resi da Teresa Aragosa, consigliere delegato all’Istruzione del Comune di Limatola, Rosalia Manasseri, Dirigente dell’Ic cittadino Leonardo Da Vinci, il vicesindaco Pina D’Angelo, lo storico e scultore Claudio Modena, Paolo di Giovine, don Marco Zuppardi, parroco della Comunità di San Biagio Vescovo e Martire, e Sua Eminenza Pietro Lagnese, Vescovo della Diocesi di Caserta ed Arcivescovo di Capua.
Centrale, ovviamente, sarà la relazione del Maestro Gino Rispoli che andrà a spiegare alla folta platea la genesi dell’opera.

“Il Maestro Gino Rispoli con le sue creazioni da sempre rende onore a questa Comunità e contribuisce a creare ragioni di orgoglio – così il Sindaco Domenico Parisi – Rispoli ogni volta ci ricorda, attraverso la sua arte, quando l’arte stessa possa essere e sia patrimonio di tutti e rappresentare un ponte che unisce le radici di un territorio al mondo e alla collettività”.

Salernitana verso il primo tour de force: tre partite in sette giorni per la vetta

Tempo di lettura: 3 minuti

di Gigi Caliulo  – A conclusione della prima settimana di lavoro “a pieno organico” la Salernitana si prepara al primo, vero esordio casalingo stagionale dopo le gare contro Sorrento in Coppa e Siracusa in campionato.

Agevolata nell’integrazione dei nuovi arrivi dal rinvio del match con l’Atalanta Under 23 domenica la squadra di Raffaele affronterà il primo derby stagionale in campionato: all’Arechi torna il Sorrento dopo l’antipasto agostano di Coppa ma stavolta la cornice sarà decisamente diversa. Dopo le due gare a porte chiuse per scontare la sanzione comminata dopo i disordini avvenuti durante il playout con la Samp l’Arechi riapre i battenti e si prepara ad ospitare il primo match con cornice di pubblico.

E se il dato degli abbonati – la campagna si chiuderà proprio domenica prima della sfida ai Costieri – continua a crescere sensibilmente, superando di fatto quota 5mila tessere staccate, anche la prevendita (che si attesta intorno ai 2mila tagliandi venduti) lascia presagire uno stadio con almeno diecimila spettatori. Insomma la Salernitana non sarà sola: e non lo sarà neppure nel recupero di metà settimana contro i Bergamaschi dopo l’annuncio del Direttivo Ultras che ha confermato la presenza allo stadio nonostante la polemica aperta con Lega e Federcalcio a proposito delle cosiddette “squadre B”. Il confronto tra gruppo e tifosi avvenuto in settimana ha sancito un nuovo patto tra le parti, accomunate dal desiderio di riscattare le ultime due deludenti stagioni.

Il ritorno ad un’unità di intenti tra squadra e ambiente – nonostante le sostanze forse incolmabili con proprietà e staff dirigenziale – potrà solo far bene ad un gruppo che, a Cosenza, ha mostrato compattezza e determinazione e che ora è chiamato ad una prova di forza contro il Sorrento per dire immediatamente la propria in chiave campionato.

La squadra di Raffaele, che medita di lanciare dal primo minuto sia Quirini che Ferraris, si appresta a vivere una settimana sul filo del rasoio. Dopo il match col Sorrento, infatti, toccherà subito all’Atalanta nel recupero infrasettimanale: quindi, nella domenica dedicata al santo patrono della Città, la Salernitana farà visita al Giugliano dell’ex calciatore granata Mirko Cudini. Un mini-ciclo che – se sfruttato a dovere – potrebbe lanciare la Salernitana al vertice della classifica e consentirle di staccare, già dopo poche settimane, una delle dirette concorrenti più accreditate, ovvero il Benevento che ha pagato dazio a Casarano.

Intanto si continua a discutere di mercato e delle possibilità di chiudere la lista consegnata alla Lega colmando con due acquisti (uno è quello di Machin, che sembrerebbe a un passo) gli slot ancora liberi e a disposizione del club.

Il calcio giocato, al di là delle chiacchiere e dei tira-e-molla estivi, è l’unico desiderio della piazza che aspetta con ansia di poter tornare a vivere solo di emozioni positive. Per cancellare il passato, però, l’unico colpo di spugna possibile è la vittoria finale. Da costruire passo dopo passo, a cominciare da domenica.

- Pubblicità -



ARTICOLI IN PRIMO PIANO

San Matteo, il percorso della processione ha l’ok della Prefettura

0
È stata dedicato ai festeggiamenti di San Matteo la periodica riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico che, in Prefettura, ha esaminato...

ULTIMI VIDEO-ARTICOLI