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Trasente: “Una squadra, una città, un sogno: mercoledì scriviamolo insieme”

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La Scandone Avellino compie un’autentica impresa sportiva espugnando il Pala Galvani di Angri con il punteggio di 54–61, conquistando con autorità Gara 1 dei quarti di finale play-off per la promozione in Serie B Nazionale. Un successo pesante, meritato, fortemente voluto e costruito con intelligenza e carattere. Sul parquet di una delle squadre più temute della categoria, spinta da una tifoseria calda e rumorosa, gli uomini di coach Nino Sanfilippo non hanno mai tremato. Dalla palla a due fino alla sirena finale, è stata una partita di grande personalità, giocata con la testa, con il cuore e con la piena consapevolezza della posta in palio.

Una prestazione corale, dove ogni giocatore ha dato il massimo: in difesa, a rimbalzo, nelle rotazioni, nella gestione dei possessi decisivi. Il risultato è il frutto di un’identità di squadra che si sta consolidando giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. La Scandone è viva, affamata e orgogliosa, pronta a lottare per qualcosa di più grande.

Ma adesso, tutta questa passione, tutto questo sforzo, ha bisogno di trasformarsi in energia pura. Perché mercoledì sera, alle ore 20:00, c’è gara 2. E questa volta si gioca al PalaDelMauro, davanti al popolo biancoverde.

“Ci sono vittorie che ti restano dentro. Che non valgono solo per quello che dicono sul tabellone a fine partita, ma per ciò che rappresentano – commenta il presidente, Marco Trasente ai nostri microfoni –  Quella di ieri ad Angri è una di quelle. Una battaglia vera, intensa, su un campo infuocato. Eppure, non abbiamo mai perso la testa. Abbiamo giocato con cuore, lucidità, spirito di sacrificio. Abbiamo dimostrato maturità, solidità, fame di vittoria – continua – Abbiamo giocato da squadra vera. Da lupi. L’uno per l’altro. Senza mollare mai, neanche per un secondo”.

“È questo lo spirito che voglio vedere. È questa la Scandone che fa emozionare. Quella che combatte, che sogna, che si rialza. Quella che non si sente mai inferiore a nessuno, ma che rispetta tutti. E che ogni giorno lavora con un obiettivo: portare in alto questi colori – sottolinea – Ora però abbiamo bisogno di voi. Di tutto il calore del nostro pubblico. Mercoledì ci giochiamo tantissimo, davanti alla nostra gente. L’ingresso è libero, ma ciò che vi chiediamo ha un valore infinito: la vostra presenza, il vostro battito, la vostra voce“. “Riempite il PalaDelMauro. Fatelo vibrare – conclude –  Facciamo sentire ai nostri ragazzi che non sono soli. Che dietro ogni loro passo, c’è una città intera. Una città che ama, che sogna, che lotta con loro”.

Napoli, ok a progetto lavori di via Manzoni: come cambiano alberi, marciapiedi e carreggiata

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Riqualificazione di via Manzoni, la giunta di Palazzo San Giacomo ha approvato il progetto esecutivo del tratto da via Boccaccio a Torre Ranieri. Importo dei lavori: 4,8 milioni, oltre somme a disposizione per complessivi 7,2 milioni di euro. Un piano rimodulato nel 2022, dopo una primo via libera dell’amministrazione de Magistris, datato 2018. A variare il progetto iniziale (costo 3,9 milioni), le valutazioni successive della giunta Manfredi. A cambiare le carte in tavola, la “consapevolezza” che “il tema della ricostituzione delle alberate della collina di Posillipo vada affrontato con un approccio multidisciplinare”. Da qui, il varo del tavolo tecnico, nell’agosto 2022. A seguito delle risultanze, Il Servizio comunale Strade, Pubblica Illuminazione e Sottoservizi ha redatto il nuovo progetto esecutivo, “che prevede sostanziali modifiche”. Alcune variazioni progettuali, peraltro, si sono rese necessarie in base alle prescrizioni della Soprintendenza del 2023.

Nell’intervento (in alto il rendering), il punto di partenza è il “diffuso ed avanzato stato di degrado della pavimentazione dei marciapiedi e del nastro stradale“. Secondo la relazione tecnica, è dovuto allo “sviluppo massiccio” degli alberi, i celebri pini di Posillipo. O meglio “degli apparati radicali degli esemplari di pinus pinea piantumati lungo l’intero tratto stradale”. I diffusi “affioramenti delle radici” sono attribuiti alle “condizioni di parziale asfissia dovuta alla impermeabilizzazione della superficie stradale e della carenza di spazi fisici esplorabili”. Negli ultimi anni, “l’attacco dei parassiti e le mutate condizioni climatiche, caratterizzate da forti raffiche di vento – si legge nei documenti -, hanno determinato la necessità di procedere al progressivo abbattimento della quasi totalità degli esemplari arborei presenti”. Accompagnato da feroci polemiche, questo ha anche “imposto una accurata riflessione sulla praticabilità di effettuare la sostituzione specie su specie prevista dal Piano Paesistico”.

Riqualificazione via Manzoni: la planimetria

Premesso ciò, la riqualificazione della strada ed “il recupero della qualità urbana dei luoghi” sono da perseguire “attraverso il ridisegno dell’impianto arboreo”. Nelle intenzioni, per “scongiurare il ripetersi di fenomeni di dissesto della pavimentazione stradale”, e “garantire il regolare sviluppo delle essenze arboree”, si è scelto di ampliare entrambi i marciapiedi. “Ne discende – precisa la relazione – una riduzione della larghezza della carreggiata stradale e l’eliminazione della sosta sul lato mare, scelta che contribuisce, peraltro, a garantire una più agevole fruizione del panorama“. La pavimentazione del capostrada sarà effettuata in conglomerato bituminoso. Per i marciapiedi si ricorrerà invece ai cubetti di porfido, recuperati da precedenti interventi. Saranno “posati su letto di sabbia con disegno a coda di pavone e boiacca cementizia a sigillatura dei giunti”. Prevista anche la sostituzione di pali e cavidotti della pubblica illuminazione. Saranno spostati “per adeguare l’impianto al nuovo filare alberato”,  ed evitare “possibili interferenze con le radici“.

NUOVO VOLTO DI VIA MANZONI: COSA PREVEDE IL PROGETTO

Il permanere degli esemplari di pinus pinea – afferma il Comune di Napoli – non consentirebbe di ripristinare le condizioni di piena sicurezza della strada, il progetto prevede la rimozione di tali alberature e la messa a dimora“:
– per il tratto compreso tra via Boccaccio e l’incrocio con via Francesco Petrarca:
• sui marciapiedi lato mare e lato interno, di n. 187 esemplari di platani (varietà
Platanus x hispanica) con sesto di impianto pari a m 8,00;1
– per il tratto compreso tra l’incrocio con via Francesco Petrarca e Torre Ranieri
caratterizzato dalla presenza di alberata di Quercus ilex (leccio):
• il mantenimento dei n. 23 esemplari di Quercus ilex (leccio) esistenti con la
messa a dimora di n. 2 esemplari di nuovi lecci ove le dimensioni dei
marciapiedi lo consentano.
La riqualificazione dei marciapiedi avverrà, pertanto, attraverso i seguenti interventi:
• abbattimento degli alberi ancora presenti di Pinus pinea;
• rimozione delle ceppaie;
• demolizione della pavimentazione e relativo massetto;
• riconfigurazione plano-altimetrica;
• rifacimento del massetto e ripavimentazione con cubetti di porfido;
• realizzazione scivoli e percorsi tattili per l’eliminazione delle barriere
architettoniche;
• rimessa a quota dei chiusini dissestati e sostituzione di quelli danneggiati;
• piantumazione delle nuove essenze arboree;
• adeguamento del passo dei pali dell’illuminazione pubblica.
Sul capostrada si prevedono i seguenti interventi:
• demolizione del conglomerato bituminoso e del sottofondo esistente;
• rimessa a quota delle zanelle laterali;
• rimessa a quota dei chiusini e caditoie dissestati e sostituzioni di quelli
danneggiati;
• riparazioni puntuali, pulizia ed espurgo sistema di raccolta acque piovane;
• rifacimento fondazione stradale in misto cementato;
• posa dello strato di base, posa del binder e ripavimentazione con tappeto d’usura
in conglomerato bituminoso;
• rifacimento della segnaletica stradale orizzontale e verticale.
Inoltre, al fine del completamento della riqualificazione della zona, si prevedono anche i
seguenti interventi:
• installazione di balaustra in metallo per adeguare l’altezza del parapetto
esistente;
• manutenzione dei muri e parapetti in pietra, di proprietà comunale, con l’utilizzo
dello stesso litotipo e cromia per l’integrazione delle lacune presenti e di malta a
base di calce pozzolanica opportunamente pigmentata;2
• apposizione di griglie modulari in metallo a protezione del colletto degli alberi
di nuova piantumazione.

Addio Michele Acampora, passione sconfinata per la musica

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La città di Avellino piange la scomparsa di Michele Acampora. Con lui e con le sue creature, prima tra tutte “Ananas&Bananas” e successivamente “Camarillo Brillo”, sono state educate generazioni e generazioni di avellinesi alla musica.
 
Il ricordo del sindaco Laura Nargi: “La cultura musicale come stella polare. Una passione sconfinata, coltivata al di là di ogni genere e ogni età. La voglia sempre di aprirsi ai giovani e condurli per mano nel meraviglioso mondo delle sette note
Michele Acampora era un punto di riferimento intergenerazionale della nostra comunità. Da Ananas e Bananas, prima, e da Camarillo Brillo, poi, migliaia di avellinesi hanno affinato la loro grammatica sentimentale e musicale
Mancherà tantissimo ad Avellino e non soltanto agli appassionati di musica. La sua scomparsa lascia un vuoto. Ma il silenzio è una condizione stessa della musica. Ed in quel intervallo ricorderemo il suo sorriso e la sua grande umanità
Ciao Michele. Che la terra ti sia lieve. La musica lassù sicuramente sarà di tuo gradimento
 

L’Arci Avellino “La città perde una delle voci più importanti della cultura , quella popolare in grado di parlare con chiunque, di farti conoscere ed amare un disco, un interprete.

Una storia che ha anche intrecciato la nostra associazione in stagioni passate, che ha aiutato tanti animatori culturali ad amare la musica.
Un profondo lutto stringe la città.

Maltrattamenti in una casa di riposo: al via il processo per quattro operatori

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È cominciato dinanzi al Collegio del Tribunale di Benevento, presieduto dal giudice Rotili, il processo a carico dei quattro operatori socio-sanitari accusati di maltrattamenti aggravati nei confronti degli anziani ospiti della casa albergo di Cerreto Sannita. A giudizio sono finiti G. P., 51 anni, di Cerreto Sannita; L. A. M., 56 anni, di Guardia Sanframondi; A. M., 48 anni, di Sant’Agata de’ Goti; e G. S., 30 anni, di Valle di Maddaloni. I quattro operatori socio-sanitari sono difesi dagli avvocati Massimo Viscusi, Emiliano Vaccarella, Antonio Barbieri e Cosimo Ciotta.

La vicenda, già al centro dell’attenzione pubblica nei mesi scorsi, fa ora il suo ingresso nelle aule di giustizia. La prima udienza si è conclusa con un rinvio al 22 maggio, necessario per permettere al Collegio di pronunciarsi sulle questioni preliminari sollevate dai legali degli imputati. Tra le istanze più rilevanti, quella presentata dall’avvocato Barbieri per il 51enne G.P., la difesa ha infatti riproposto un’istanza di patteggiamento, già rigettata in fase di udienza preliminare. La difesa di G.S., affidata all’avvocato Ciotta, ha chiesto la revoca della costituzione di parte civile nei confronti della sua assistita. Richiesta analoga anche da parte delle difese degli altri due imputati, A.M. e L.A.M., rappresentati dagli avvocati Massimo Viscusi e Vaccarella, che hanno chiesto di rivedere la legittimità della costituzione di parte civile da parte di soggetti che rivestono il ruolo di eredi o amministratori di sostegno delle presunte vittime. Lo stesso avvocato Viscusi, già nella fase davanti al Gup, aveva ottenuto una modifica del capo d’imputazione: il giudice aveva accolto l’eccezione di indeterminatezza formulata dalla difesa, sostituendo la dicitura “persone ancora da identificare” con “persone non più identificate”.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Stefania Bianco e condotta dai carabinieri e dalla guardia di finanza di Solopaca e Cerreto Sannita, con il supporto dei NAS di Salerno, ha portato mesi fa all’emissione di misure cautelari nei confronti dei quattro imputati. Il giudice per le indagini preliminari, Pietro Vinetti, aveva disposto per tutti il divieto di avvicinamento alla struttura, misura poi parzialmente modificata dal Tribunale del Riesame, che ha applicato per tre degli indagati l’interdizione dall’esercizio della professione per un anno, ad eccezione di A.M., che non aveva proposto Riesame.

Le accuse mosse agli operatori riguardano gravi episodi di presunti maltrattamenti, sia fisici che psicologici, ai danni di anziani ospiti della casa albergo. Secondo gli inquirenti, le vittime sarebbero state sottoposte a urla, insulti e atteggiamenti intimidatori, in un contesto definito “inumano” e “mortificante per la dignità della persona”.

Ora spetterà al Tribunale stabilire l’attendibilità delle prove e l’eventuale responsabilità degli imputati. La prossima udienza del 22 maggio sarà decisiva per definire l’ammissione delle parti e dare slancio all’istruttoria dibattimentale.

Forte pioggia, qualche sottopasso allagato e disagi a contrada Pantano

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La forte pioggia abbattutasi nel primo pomeriggio ha creato qualche criticità per accumulo d’acqua che non è stato smaltito dal sistema fognario. Il sottopasso di Ponte a Cavallo in particolare ha rappresentato problemi per la circolazione stradale. Non si segnalano fortunatamente gravi disagi. I Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale sono intervenuti soprattutto nella zona di contrada Pantano ma si è trattato di un’azione di monitoraggio per il normale deflusso delle acque piovane. La pioggia è durata oltre due ore.

 

‘Inni Generazionali’, fuori il nuovo singolo di Tommaso Imperiali

Tommaso Imperiali
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Dal 9 maggio 2025 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Inni generazionali”, il terzo singolo di Tommaso Imperiali per Altavibe Music.
“Inni Generazionali” è una ballata potente, in stile heartland rock, che racconta una storia di amicizia che affronta un tema universale: la ricerca di un sogno autentico e di una voce per esprimere le proprie paure. Il brano si fa portavoce di una generazione “condannata al fallimento o alla brutta imitazione”, alla disperata ricerca di canzoni da intonare come inni.

Terzo singolo pubblicato dal venticinquenne cantautore comasco per la neonata etichetta Altavibe, “Inni Generazionali” prosegue il percorso intrapreso nei precedenti lavori, caratterizzato da una scrittura diretta che mescola disincanto e speranza, e un sound da rock band che richiama le atmosfere del cantautorato di tradizione americana.

Testo e musica sono di Tommaso Imperiali, mentre la produzione è affidata a Lorenzo Cazzaniga (Alari Park Studios). Alla batteria, la partecipazione del batterista di fama internazionale Elio Rivagli. “Con questo pezzo voglio riflettere sul legame della mia generazione con il passato, un rapporto di fascinazione che spesso si trasforma in una sorta di sudditanza psicologica verso epoche che sembrano più autentiche e significative, tanto nella musica quanto nella società – spiega l’artista a proposito del brano -. L’idea del pezzo è nata da una serata con la mia band, tra amici che sognano un futuro diverso ma si sentono ancora legati ai luoghi e ai limiti del proprio vissuto. Le influenze musicali spaziano dal rock americano di Springsteen e Zach Bryan al cantautorato italiano di Bennato e Brunori, una scelta che diventa essa stessa simbolica: una canzone che cerca nuovi inni generazionali ma che inevitabilmente suona come un omaggio ai suoni di un’altra epoca”. 

Biografia

Tommaso Imperiali è un cantautore comasco classe 1999.
Dal 2015 suona con la band Five Quarters, di cui è cantante e chitarrista. L’energia dei live e il sound caratteristico permettono alla band di creare un rapporto sempre più bello con un pubblico sempre più numeroso, diventando una delle realtà più seguite della scena musicale comasca.
Con all’attivo oltre 150 concerti e la partecipazione a diversi concorsi (nel 2018 la band vince Obiettivo Bluesin e si esibisce sul main stage del Pistoia Blues Festival, nel 2019 supera la fase delle audizioni di XFactor), nel 2021 i Five Quarters pubblicano l’album Storie Nuove (Bagana B-District) che segna l’esordio alla voce di Tommaso e il passaggio all’italiano nella scrittura dei testi.
Dal 2022 inizia a lavorare con il produttore Lorenzo Cazzaniga (Alari Park Studios) per la realizzazione del primo album solista Meccanismi di difesa. Nello stesso anno partecipa ad Area Sanremo, entrando tra i finalisti con il brano “Ragazzini Viziati”, pubblicato come singolo il 24 marzo 2023.
A settembre 2023, insieme a Daketo, vince il contest nazionale Cover Me, dedicato alle migliori interpretazioni delle canzoni di Bruce Springsteen, con la cover di The Wrestler. A ottobre pubblica Meccanismi di difesa, LP di otto tracce che prova a coniugare una scrittura cantautorale a un sound da rock band nello stile di Sam Fender, The Wallflowers e Train.
Dal 2025 è sotto contratto con la neonata etichetta Altavibe, con cui ha pubblicato i due singoli “Le Lune di Giove” e “Ragazzini Viziati”.
Tra 2024 e 2025 è impegnato in una ricca attività live tra nord e centro Italia, accompagnato dalla band con cui condivide il palco dai tempi del liceo.
“Inni generazionali” è il nuovo singolo di Tommaso Imperiali disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 9 maggio 2025 per l’etichetta indipendente Altavibe Music.

CONSIGLIO- Passa il bilancio, ma cresce il malcontento interno

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Una seduta comunale fiume, cominciata alle 9:30 ed andata avanti ad oltranza per nove ore, per l’approvazione del bilancio previsionale 2025-2027 e del Documento unico di programmazione (Dup) con 20 voti favorevoli, otto contrari, due astenuti e tre consiglieri assenti in l’Aula al momento del voto, tanto basta in tempo utile per rispettare l’ammonimento della Prefettura.

C’è il sì dei consiglieri dei due gruppi dell’ex sindaco Gianluca Festa, “Davvero” e “Viva la libertà” anche se nei corridoi di Palazzo di città per qualche ora si era rincorsa la voce che potessero anche bocciarlo. “Ribadiamo quanto detto in conferenza stampa qualche giorno fa votiamo questo bilancio e ritiriamo i nostri emendamenti perchè quello del consigliere Mattiello li racchiude tutti e sono state superate le criticità del primo documento finanziario”, dice per “Davvero” Giovanna Vecchione.

“Non c’è mai stata una crisi politica ma abbiamo solo avanzato dubbi tecnici e non a caso il nostro voto favorevole a questo bilancio”, aggiunge la collega Teresa Cucciniello a nome di “Viva La libertà”.

Chi vota contro invece, oltre a tutti i consiglieri dell’opposizione, è Rino Genovese, ex candidato sindaco del “Patto civico” mentre gli altri membri del gruppo, Sergio Trezza e Gerardo Melillo si astengono, con Geppino Giacobbe assente al momento del voto. “Un segnale in coerenza con con l’approvazione delle linee programmatiche, nonostante in questo primo anno di consiliatura siamo stati totalmente esclusi dal confronto sui temi e mi auguro che ora il Laura Nargi cominci a fare il Sindaco ed amministrare”, avverte Trezza.
E Melillo aggiunge: “Spero che però davvero ora ci sia una presa di coscienza e maggiore responsabilità da parte del Sindaco per portare questa nave in un porto più sicuro”.

Per quanto riguarda la struttura del bilancio, dopo la pioggia di pregiudiziali presentate dal consigliere Pd Ettore Iacovacci, poi da Nicola Giordano, tutti bocciati a maggioranza dell’Aula, passa invece l’emendamento proposto dal consigliere di maggioranza del gruppo nargiano “Siamo Avellino”, Luigi Mattiello che, in sostanza, rispetto alla prima “versione” inserisce nel documento la vendita dello Stadio Partenio ( per 6 milioni) e del Conservatorio Cimarosa (4,4 milioni) mettendo al riparo le previsioni finanziarie e la spesa corrente.

L’altro emendamento apportato al bilancio sempre a firma del capogruppo dei nargiani (l’opposizione abbandona l’Aula al momento del voto ndr, il Patto Civico vota favorevole al netto di Genovese che si astiene) riguarda lo stalcio dal bilancio di un importo di oltre sei milioni di euro derivanti dal Prius (Programma di Rigenerazione Integrata Urbana Sostenibile) per l’housing sociale , per mero erroere materiale, era stato apposto due volte nel previsionale.

L’assessore tecnico al bilancio, Alessandro Scaletti spiega come nelle 285 pagine del previsionale, e all’analisi delle 36 degli avvertimenti dei Revisori dei conti, si sia registrata una sostanziale evoluzione dal documento del 17 marzo a quello votato oggi in aula.

“Valorizzazione del patrimonio con un piano di alienazioni concreto, contenimento spese per il risanamento complessivo dell’ente dal pre-dissesto finanziario”, restano i capisaldi per dire che le previsioni finanziare del Comune di Avellino sono corrette e si può lavorare con serenità al consuntivo già liquidato in giunta.

Sullo sfondo le fibrillazioni in maggioranza che, al di là delle dichiarazioni di facciate sembrano essere tutt’alto che alle spalle ed infatti, ad inizio seduta, il sindaco Nargi ammette che ora inizierà una nuova fase di confronto per capire il da farsì ( LEGGI QUI)

Certamente la nascita del nuovo gruppo consiliare interno alla maggioranza ( LEGGI QUI)ha fatto uscire allo scoperto la “pace armata” che da mesi sembra legare la Nargi e i gruppi festiani che in giunta possono contare su ben sette assessori.
E il via via di assessori e consiglieri dentro e fuori il Consiglio, pur mascherato da sorrisi e strette di mano, lascia presagire che non possono essere esclusi nuovi colpi di scena.

 

Caso Emanuele De Maria, s’indaga sulle ore che precedono il suicidio

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Proseguono le indagini di polizia e carabinieri su Emanuele De Maria, il detenuto del carcere di Bollate (Milano) che lavorava in un albergo di Milano dove ha accoltellato un collega e da dove è sparita una barista trovata poi morta, forse per mano di De Maria che ieri si è ucciso gettandosi dal Duomo.
Da chiarire, in particolare, c’è ancora il movente dell’agguato davanti all’hotel in un cui è rimasto ferito in modo grave Hani Nasr, cittadino egiziano di 51 anni e suo collega. L’uomo deve ancora essere ascoltato dagli investigatori ma, secondo una prima ipotesi, potrebbe averlo aggredito per vendetta perché aveva consigliato alla barista, la 50enne di origini cingalesi Chamila Wijesuriya, di smettere di frequentare lui che nel 2016 a Castelvolturno (Caserta) aveva già ucciso una donna. Rimane l’ipotesi che la barista avesse una relazione col ferito. Come anche che De Maria volesse impedirle di vedere altri uomini e lei avesse deciso di allontanarlo.
Gli inquirenti stanno anche ricostruendo gli spostamenti dell’uomo e quello che ha fatto tra l’aggressione all’hotel di sabato mattina e il momento in cui è salito in cima al Duomo e si è suicidato lanciandosi dalle terrazze.
 Il suo cellulare non è ancora stato trovato, mentre quello della vittima è stato recuperato. Anche il coltello usato nell’agguato di sabato, trovato sul posto e sequestrato, verrà ora confrontato con le lesioni e le tracce sul corpo della donna uccisa, che presenta due lesioni al collo e due ai polsi, per verificare se sia la stessa arma. 
 

Condanna Manfredi, Federico II perde al Tar: dovrà spiegare perché niente azione disciplinare

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Il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha accolto il ricorso dei consiglieri municipali Pino De Stasio, Thomas Straus e Carmine Stabile nei confronti di Gaetano Manfredi e dell’Università Federico II. I ricorrenti sono stati costretti a rivolgersi alla giustizia amministrativa perché con una richiesta di accesso agli atti avevano chiesto all’Università Federico II se fosse stato attivato procedimento disciplinare nei confronti dell’ex Rettore Gaetano Manfredi, oggi Sindaco di Napoli, a seguito della sentenza di patteggiamento con condanna da parte della Corte dei Conti a pagare 210.000 euro, a fronte di indebite consulenze effettuate in violazione di legge dal professor Manfredi, ordinario di ingegneria alla predetta università“. Lo rende noto Luigi de Magistris.

“A fronte della richiesta di accesso agli atti l’Università inizialmente aveva ritenuto di rispondere che nessuna notizia era dovuta per non ledere la privacy dell’ex magnifico rettore Manfredi. Notificato poi all’Università il ricorso al TAR, melius re perpensa e cioè “valutata meglio la situazione”, hanno rettificato l’originale informativa limitandosi a comunicare che nessun procedimento disciplinare era stato adottato. A seguito della lacunosa e non esaustiva risposta i ricorrenti, con motivi aggiunti, hanno chiesto al Tar di ordinare all’Università di comunicare che cosa risulti agli atti universitari sulla condanna per danno erariale del Manfredi e per quale motivo non sia stata attivata nessuna iniziativa disciplinare“, commenta de Magistris
“È doveroso che le cittadine e cittadini sappiano perché non è stata esercitata l’azione disciplinare nei confronti del rettore dell’ateneo; per quale motivo si è omesso quello che sembra essere un doveroso atto d’ufficio; che atti risultano nel fascicolo e per quale motivo non si è fatto nulla di fronte ad un indebita percezione di oltre 700.000 euro da parte di chi dovrebbe essere da esempio e punto di riferimento per studentesse e studenti; chi doveva valutare l’azione disciplinare nei confronti del rettore; chi ha dato consulenze in violazione di legge a Manfredi; vi è un concreto ed attuale interesse a conoscere questi elementi anche per verificare eventuali conflitti di interesse; scongiurare che tra gli erogatori di consulenze super milionarie non vi siano soggetti che hanno operato oppure operano anche con l’amministrazione comunale di Napoli”, incalza l’ex Sindaco di Napoli.
“Solo grazie a consiglieri municipali onesti e coraggiosi forse sapremo la verità su un grave caso di percezione di denaro indebito ed in violazione di legge da parte di chi ricopre incarichi di primo piano nelle istituzioni. Vediamo se anche la politica, quella che usa la questione morale in maniera strabica solo quando riguarda avversari politici, batta un colpo e si accorga della condanna per danno erariale che ha riguardato il professor Manfredi”, conclude de Magistris.

“Vocazioni”, l’album d’esordio di Ra di Spina tra radici, voce e resistenza

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Ra di Spina – il progetto musicale della cantante, ricercatrice vocale e performer Laura Cuomo – torna con il suo primo album dal titolo “Vocazioni”. La pubblicazione fisica è prevista il 23 maggio per Agualoca Records, label che da anni si distingue per la sua attenzione alla musica di ricerca radicata nella tradizione (in catalogo FLO, Fanfara Station, Maria Mazzotta, Vesevo, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Orchestra Joubes, Sulle Rive del Tango, Sineterra, Driving Mrs Satan).

“Vocazioni” è già disponibile sulle principali piattaforme digitali e sarà presentato proprio il 23 maggio con uno showcase live all’Auditorium Novecento di Napoli (ingresso 10€ con CD album incluso, inizio ore 22:30, prevendite su Etes.it all’indirizzo https://bit.ly/Ra_Di_Spina_Auditorium_Novecento).

L’album, che racchiude anche i brani pubblicati in un precedente EP, è un lavoro corale e visionario, che attinge dalla tradizione popolare del Sud Italia per rielaborarla in una chiave contemporanea, mescolando polifonie vocali, ritmi ancestrali, chitarre elettriche, elettronica sperimentale e suggestioni world.

Frutto della collaborazione tra Laura Cuomo (voce, elettronica e ricerca), Alexsandra Ida Mauro (voce), Ernesto Nobili (chitarra e produzione) e Francesco Paolo Manna (percussioni), “Vocazioni” è un viaggio sonoro che esplora il concetto di “chiamata” – quella delle voci antiche, delle storie dimenticate, delle lotte e delle resistenze di un popolo.

«Voci che si rincorrono, ascoltate, immaginate, sognate. Voci che raccontano amori divini e terrestri, che si arrampicano l’una sull’altra, restituendo la potenza delle melodie arcaiche»: così il gruppo descrive “Vocazioni”, un lavoro che trasforma il canto in un atto di memoria collettiva, un richiamo ancestrale che risuona nel cuore di chi lo interpreta e di chi lo ascolta.

Prima dello showcase napoletano, Ra di Spina porterà “il suo viaggio musicale” in tour con una data a Roma il 15 maggio presso Santa Libbirata La Carretteria, che prosegue il viaggio dal vivo iniziato il mese scorso da Barcellona, in compagnia di Maria Mazzotta, Suonno D’Ajere e Sangennarobar, promossa da Fabra i Coats con il festival Napoli World e supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona.

Il tour di “Vocazioni” proseguirà successivamente con tappe a Bologna, Palermo, Marche, Basilicata e Salento.

“Vocazioni” è un inno alla resistenza culturale, un disco che rompe gli schemi della tradizione per rigenerarla, mescolando synth, chitarre elettriche e voci carnali. Un lavoro che parla di radici, comunità e identità, restituendo alle storie antiche una nuova, vibrante attualità.

«La voce è soglia e radice dell’identità: attraverso di essa si manifesta l’essere, nel suo stare al mondo e nel suo divenire» – racconta Laura Cuomo. «È strumento di riconoscimento e rivelazione, capace di indicare la direzione del nostro possibile, tracciando il confine tra potenza e limite. Il canto d’insieme in Ra di Spina è la riscoperta di una dimensione collettiva, condivisa. Il canto è di tutti, perché un gesto umano. Le melodie che cantiamo sono popolari, perché sono di tutti. La musica è autenticamente popolare quando appartiene a tutti.

Le melodie che ricerco e riarrangio non sono solo un pretesto, ma un veicolo per diffondere il messaggio che la voce è capace di esprimere emozioni. Queste melodie – conclude Cuomo – sono sopravvissute a generazioni e generazioni tramite una tradizione fondamentalmente orale, conservano una forza intrinseca, derivante dalla loro robustezza nel resistere ai naturali cambiamenti delle comunità che, nel corso del tempo, le hanno mantenute vive attraverso la pratica. Il progetto Ra di Spina risponde all’esigenza di donare la parte più autentica della voce».

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