Prosegue a Teano, in provincia di Caserta, l’intervento dei vigili del fuoco per l’incendio che da ieri sera sta interessando un’azienda per trattamento rifiuti.
Sul posto stanno operando 16 unità del Corpo nazionale e dei mezzi meccanici per il movimento terra utili a spostare e bonificare i cumuli andati in fiamme. Saranno lunghe le operazioni di spegnimento in virtù della notevole quantità di rifiuti andati in fiamme.
Rogo in azienda rifiuti del Casertano, intervento ancora in corso
Benevento, campagna abbonamenti 2025-26: day 28, lieve incremento
Sono 7 le tessere sottoscritte dai supporter giallorossi nel 28esimo giorno dall’avvio della campagna abbonamenti con il totale che ammonta a 3.880. Questa la nota della società giallorossa: “Il Benevento Calcio comunica il dato aggiornato relativo alla sottoscrizione delle tessere per la Campagna Abbonamenti relativa alla prossima stagione 2025/2026, “UNA STORIA DA VIVERE”. Vendita libera, alle 18:30 di oggi, 17 agosto 2025, gli abbonamenti sottoscritti sono 3.880″. Per conoscere tutti i dettagli della campagna abbonamenti 2025/26 (LEGGI QUI).
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2025-26
21 luglio: 288 (prelazione)
22 luglio: 291
23 luglio: 248
24 luglio: 162
25 luglio: 232
26 luglio: 66
27 luglio: 48
28 luglio: 309
29 luglio: 258
30 luglio: 222
31 luglio: 212
1 agosto: 381 (vendita libera)
2 agosto: 83
3 agosto: 30
4 agosto: 147
5 agosto: 153
6 agosto: 84
7 agosto: 80
8 agosto: 58
9 agosto: 86
10 agosto: 25
11 agosto: 82
12 agosto: 78
13 agosto: 35
14 agosto: 97
15 agosto: 13
16 agosto: 69
17 agosto: 7
Baselice: perlustrati e setacciati anche i pozzi, ma del 74enne scomparso nessuna traccia
Ancora senza esito le ricerche dell’ex sindaco di Baselice, il 74enne Nicola Paolozza, di cui non si hanno notizia dall’11 agosto scorso. I vigili del fuoco, che, dal momento dell’allarme di persona scomparsa, scattato lo scorso 13 agosto, sono impegnati nelle perlustrazioni del territorio con il coordinamento della Prefettura, hanno oggi effettuato ispezioni nei pozzi del circondario nell’ipotesi che il Paolozza possa essere finito, per una ragione o per l’altra, in uno di questi scavi per trovare l’acqua.
Il Coordinamento della Prefettura con il supporto della Forze dell’Ordine della Protezione Civile e dei Volontari prosegue. Anche questo lavoro però non ha dato alcun esito. Da domani dunque, assicurano dal coordinamento delle ricerche, saranno effettuati altri sondaggi mirati secondo un programma di ricerche che verrà sviluppato con lo stesso impegno.
Presentato il libro di Marcello Zeppa “Montefalcone di Val Fortore. L’emigrazione di fine ‘800, Gibilterra e il naufragio del 17 marzo 1891”
Ridare dignità e risalto alla tragedia del piroscafo Utopia nella quale morirono 540 migranti, 12 dei quali partiti con una valigia piena di sogni e speranze dal Fortore, è questo uno degli intenti del libro “Montefalcone di Val Fortore. L’emigrazione di fine ‘800, Gibilterra e il naufragio del 17 marzo 1891” di Marcello Zeppa, con la prefazione del professor Luigi Meccariello. L’opera è stata presentata a Montefalcone di Val Fortore nella piazzetta degli emigranti, luogo perfetto per dare ulteriore risalto e valore ad un libro che ripercorrere un episodio tragico e sconosciuto al grande pubblico. L’evento è stato promosso dall’Amministrazione Comunale di Montefalcone di Val Fortore guidata dal sindaco Michele Leonardo Sacchetti in collaborazione con la Pro-Loco presieduta da Dario Curcio ed ha permesso a tanti montefalconesi che in estate ritornano nella terra di origine di andare indietro nel tempo quando i propri nonni o bisnonni furono costretti, loro malgrado, ad abbandonare i luoghi cari per cercare fortuna altrove.
Nella sua opera l’autore non si limita a ricostruire in maniera minuziosa il tragico affondamento del piroscafo Utopia avvenuto nella baia di Gibilterra il 17 marzo 1891 dopo una collisione con una nave militare inglese, ma traccia uno spaccato del fenomeno migratorio con le sue tragedie ed i suoi drammi. Storie di soprusi quantomai attuali che hanno interessato milioni di italiani ai quali approfittatori senza scrupoli avevano promesso l’Eldorado dall’altra parte dell’oceano. Sul piroscafo Utopia erano presenti 900 migranti e se ne salvarono poco più di 300 a causa della mancanza di scialuppe di salvataggio per tutti. Dei 16 partiti da Montefalcone di Val Fortore, solo in quattro riuscirono ad arrivare a riva e rientrarono a Napoli con il piroscafo Assyria. “Il libro – ha spiegato l’autore Marcello Zeppa – prende il via dai racconti della mia famiglia, in particolare di mio padre che narrava di una tragedia in mare avvenuta alla fine dell’800 che aveva coinvolto dei migranti di Montefalcone di Val Fortore. Ma era tutto estremamente fumoso e c’era il serio rischio di perdere qualsiasi traccia anche se all’epoca la stampa internazionale e nazionale diedero molto risalto alla notizia. Successivamente, però, ci fu poca attenzione per le vittime perché la miseria non fa notizia, è sempre la ricchezza ad avere attenzioni. Anche solo risalire alla lista d’imbarco non è stato semplice e devo ringraziare alcuni storici della materia che mi hanno fornito informazioni preziose per rimettere al loro posto tutti tasselli. Scrivere questo libro è stato un atto dovuto a quei poveri morti in mare che furono vittima di qualcosa molto più grande di loro e l’opera è anche un viaggio nel fenomeno migratorio italiano con i suoi drammi e le profonde contraddizioni. Una tematica, a distanza di 134 anni ancora di grandissima attualità. L’emigrazione del Mezzogiorno d’Italia fu la rivoluzione silenziosa contro la miseria”.
Dopo la presentazione del libro nella piazzetta degli emigranti di Montefalcone di Val Fortore è stata scoperta una stele commemorativa a perenne memoria dei 12 migranti del centro fortorino periti nella tragedia del piroscafo Utopia. Presenti il Maggiore Gaetano Ragano Comandante Compagnia dei Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo e il Maresciallo Antonio Pizzo Comandante Stazione Carabinieri di Montefalcone
Travolto da un albero durante gita con amici, 14enne in prognosi riservata
Un grave incidente si è verificato questa mattina lungo il greto del torrente Lente, in località Spapolla, nel territorio di Pontelandolfo. Un ragazzo di 14 anni, che si era recato sul posto insieme a un gruppo di amici per trascorrere alcune ore immerso nella natura e cercare refrigerio, è stato improvvisamente travolto da un tronco d’albero crollato al suolo.
Il giovane è stato soccorso tempestivamente dal personale del 118 e trasportato in ambulanza all’ospedale ‘San Pio’ di Benevento, dove è stato ricoverato con diverse fratture. La prognosi è attualmente riservata.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità.
Benevento, serve tempo: amalgama e brillantezza arriveranno
Puntuale come la pioggia a Pasquetta, lo striminzito 1-0 in Coppa Italia rifilato al neopromosso Guidonia Montecelio ha fatto storcere il naso a qualche tifoso della Strega che attraverso i social ha esternato la sua preoccupazione in vista del debutto del Benevento in campionato lunedì 25 agosto a Crotone. Auteri analizzando la prestazione dei suoi (LEGGI QUI) nel primo turno di Coppa Italia non si è certo nascosto evidenziando quello che ha funzionato e le cose da migliorare. Forse lo scintillante precampionato dei giallorossi con l’en-plein di successi chiuso con la vittoria a Frosinone contro una squadra di serie B aveva illuso che la strada sarebbe stata subito già in discesa. Nulla di più falso perché servirà del tempo a don Tano per amalgamare una squadra rifatta per nove undicesimi rispetto alla passata stagione. Contro i laziali, al netto di una condizione fisica generale ancora (giustamente) precaria, la Strega ha fatto solo intravedere tutto il suo potenziale. Nel reparto arretrato Saio é apparso già in grado di dirigere le operazioni mentre Scognamillo ha impiegato poco più di 30 secondi per fare capire di che pasta è fatto entrando a muso duro su un avversario. Giusto per fare comprendere che al “Ciro Vigorito” l’aria quest’anno è cambiata con secchiate di agonismo e capacità di tenere botta.
Bene Maita in mezzo al campo, anche se la poca verve di Pierozzi e Ricci sulle corsie laterali ha impedito all’ex Bari di trovare le soluzioni migliori con tutte le linee di passaggio chiuse. Gambe ancora pesanti per Della Morte e Salvemini, quest’ultimo poco servito in area tranne un colpo di testa nel primo tempo che avrebbe meritato miglior fortuna. Ottimo l’impatto sulla gara di Lamesta, autore del gol vittoria ed entrato desideroso di riscatto dopo una stagione non ai livelli che ci si aspettava. Davanti il Benevento ha trovato una squadra certamente inferiore sul piano tecnico, ma con più gamba, forse per una preparazione blanda finalizzata a fare quanti più punti possibili in avvio di stagione e poi gestire la seconda parte del torneo.
In casa giallorossa i muscoli sono apparsi pesanti, fattore che ha limitato l’idea di gioco di Auteri che vuole una squadra capace di andare ad aggredire l’avversario nella sua metà campo per recuperare quanto prima il possesso ed attaccare lo spazio. Il mercato della Strega impone a Maita e soci di recitare un ruolo da assoluti protagonisti in campionato, ma guai ad illudersi che sarà una passeggiata. La serie C è sempre stata lacrime e sangue dove anche una compagine certamente inferiore sul piano tecnico può metterti in grande difficoltà. Siamo solo alla casella del ‘Via’ scomodando il Monopoli: servirà calma e gesso dalle parti del “Ciro Vigorito” per arrivare primi al traguardo in un torneo come la terza serie dove conta maledettamente la coesione del gruppo e la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Caratteristiche che il Benevento ha già dimostrato di possedere contro il Guidonia Montecelio, in netta rottura rispetto al recente passato quando un disastroso ritorno ha rovinato quanto di buono era stato fatto prima del giro di boa.
Coppa Italia/C, Benevento-Guidonia Montecelio: diretta testuale
In scooter si scontra con auto, muore a Castellabate
Un uomo di 39 anni è morto questo pomeriggio in un incidente stradale a Castellabate, in provincia di Salerno. La vittima, del posto, è deceduta in seguito a uno scontro tra il suo scooter e un’automobile. L’incidente è avvenuto intorno alle 14 di oggi lungo la Via del Mare, nel tratto compreso tra le frazioni di San Marco e Ogliastro Marina, in località Cenito. Il 39enne era alla guida di uno scooter Beverly quando, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrato frontalmente con una Volkswagen Passat che procedeva in direzione opposta. Sul posto sono intervenuti i sanitari della Croce Rossa di Agropoli e un’automedica, ma per il 39enne non c’è stato nulla da fare. Il conducente dell’auto, non residente a Castellabate, è rimasto illeso e si è fermato per allertare i soccorsi. I rilievi sono stati affidati ai carabinieri della stazione locale, coordinati dalla compagnia di Agropoli. La polizia municipale ha gestito la viabilità durante le operazioni di soccorso e messa in sicurezza dell’area.
Raid a Rione Mazzini: nel mirino tiktoker Kekka Sardella
“Ieri pomeriggio la mia macchina è stata colpita da alcuni spari, sono io la destinataria del raid di Rione Mazzini”.
A dirlo pubblicamente, rigorosamente in diretta Tik tok è Kekka Sardella, tiktoker definita “Regina degli hotdog” in questi giorni finita alla ribalta della cronaca per il sequestro del suo chiosco di Avellino da parte della Guardia di Finanza.
Il fatto è stato denunciato anche alle Forze dell’Ordine che avrebbero già fermato l’autore del raid che poco dopo i fatti era stato indivudato dagli agenti della Mobile e poi in serata si sarebbe anche consegnato in Questura dopo l’allontanamento dalla zona.
Per lui una denuncia per dnneggiamento aggravato e detenzione abusiva di armi. Alla base del raid ci sarebbero molto probabilmente rivalità commerciali tra i due. Ma le indagini sono ancora in corso.
Acqua, l’Irpinia fa rete: Assemblea-protesta davanti l’Alto Calore
Dall’assemblea è emersa una volontà chiara: fare rete, unirsi tra paesi, diventare un fronte unico. Perché solo insieme possiamo ribaltare l’immobilismo e rivendicare un diritto vitale”.
“La nota più bella è stata la presenza dei giovani di Paternopoli: la loro voglia di esserci e di partecipare ci dice che questa non è una battaglia del passato, ma del presente e del futuro. L’acqua non ha colore, non ha bandiera, non fa differenze. Così dobbiamo essere anche noi: uniti, trasparenti, indispensabili”.
“Casa Betania”: partono le attività al centro di ascolto Caritas
In un’estate segnata dalla mancanza di iniziative, in particolare quelle dedicate ai più giovani, la Caritas di Avellino lancia un segnale forte di attenzione e vicinanza alla comunità: dal 18 agosto prenderà il via a Casa Betania, il centro di ascolto recentemente inaugurato a Borgo Ferrovia, il progetto “Il mio Corpo è la mia Casa”, rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 10 e i 19 anni.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Danilo D’Argenio – RealDaddy”, intende offrire uno spazio sicuro e creativo in cui i giovani possano coltivare talenti, esprimere emozioni e sviluppare competenze utili per il proprio futuro.
RealDaddy, da sempre impegnata nel sostegno ai ragazzi, porta nel progetto la propria esperienza nell’orientamento alle scelte universitarie, nella preparazione ai colloqui di lavoro e nella redazione del curriculum vitae. Ma anche un supporto relazionale che, laddove emergano fragilità personali, sarà accompagnato dal lavoro di un’equipe di psicologi, specializzati nel sostegno adolescenziale.
Le iscrizioni, totalmente gratuite, si apriranno dal 18 agosto e le attività si svolgeranno ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18 presso Casa Betania, in via Fontanatetta a Borgo Ferrovia.
Il programma prevede:
• Laboratorio teatrale
• Laboratorio musicale
• Laboratorio di lettura
• Laboratorio di arte
• Attività di doposcuola
Oltre a coltivare passioni artistiche e culturali, il progetto mira a rafforzare l’autostima, la socialità e la consapevolezza di sé nei giovani partecipanti.
«Casa Betania non è solo un centro di ascolto per le fragilità – sottolinea Antonio D’Orta, direttore della Caritas di Avellino – ma vuole essere anche un luogo vivo, capace di generare opportunità e stimoli. Con “Il mio Corpo è la mia Casa” dimostriamo che, anche in un momento di scarsità di proposte per i giovani, possiamo creare spazi di crescita, condivisione e bellezza. Andiamo avanti, non ci fermiamo».
Sulla stessa linea l’intervento del vice direttore Costantino Del Gaudio: «Questa iniziativa è il frutto di un lavoro di squadra e di una visione chiara: i giovani sono il presente, non solo il futuro. Offrire loro momenti di espressione, formazione e ascolto significa investire nel benessere dell’intera comunità. Il coinvolgimento dell’associazione Daddy e dei nostri professionisti rende questo progetto un modello di collaborazione sociale».
Informazioni e iscrizioni
Le iscrizioni si potranno effettuare direttamente presso Casa Betania di Borgo Ferrovia negli orari di apertura delle attività o scaricando il modulo dal sito www.caritas.avellino.it.
Per ulteriori informazioni:
Caritas Diocesana di Avellino Casa Betania – Tel. 0825 463495
Email: [email protected]