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Addio Mast’Antonio Fiore, quell’uomo umile e “mast e festa”

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“Cesinali e la sua frazione Villa San Nicola piangono un Uomo umile, disponibile e cordiale…Mast’Antonio Fiore per decenni “mast e festa” dei festeggiamenti in onore di San Nicola e sempre presente a supporto di ogni evento cesinalese…Questo Comitato vuole esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia Fiore stringendosi in un unico e grande abbraccio per farsi che il ricordo della splendida persona di Antonio Fiore non venga mai dimenticata…Buon viaggio Mast’Antò!!!”.

E’ il ricordo di Antonio Fiore, figura storica della vita sociale e religiosa del paese, che traccia il Comitato “Festa San Rocco”.

Anche la Pro Loco di Cesinali ha ricordato Fiore con parole di affetto e riconoscenza: «Storico vicepresidente della nostra associazione, sempre presente e attivo nel sociale, lascia un grande vuoto nella comunità. Ci stringiamo al dolore del figlio Dario Fiore, sindaco di Cesinali, e di tutti i familiari». Il nome di Antonio Fiore resta legato al senso di appartenenza e partecipazione che ha contraddistinto la vita del paese, nel segno di un impegno costante per la comunità.

Tappa finale del Keep Clean And Run for Peace a Benevento: le foto della giornata

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Tappa finale questo pomeriggio all’Arco di Traiano del “Keep Clean And Run for Peace – Pulisci e Corri”. La sesta tappa di questo percorso sulle tracce della via Francigena del Sud rientra nel programma della undicesima edizione di questa corsa che vuole anche raccogliere i rifiuti conosciuta anche come “il plogging più lungo del mondo”. Nata nel 2014, da un’idea di Roberto Cavallo, il percorso di questo 2025 è iniziato lo scorso sabato 25 ottobre ed è giunta a Benevento dopo una percorrenza complessiva di circa 340 chilometri da Faicchio al capoluogo.

L’ideatore del percorso ha voluto queste sei tappe lungo la storica via Francigena con lo scopo di renderla più pulita rimuovendo quei rifiuti che sono stati sconsideratamente lasciati da chissà chi senza alcun ritegno e senza rispetto per il rilievo storico-spirituale del tracciato. Cavallo ha voluto ribadire anche oggi il suo mantra: “Non gettare i rifiuti a terra, o le conseguenze che questi hanno su natura e uomo saranno devastanti. E’ poi importante fare attività fisica all’aperto perchè questo garantisce il benessere fisico questo l’obiettivo di questa corsa terminata oggi”.

Ai piedi dell’Arco di Traiano ad accogliere il runner c’era l’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Rosa, il consigliere con delega allo Sport Enzo Lauro., il Comitato di quartiere Pantano con la Voce delle Donne e quello di Santa Clementina, alcune associazioni ambientaliste come la Lipu. Ha promosso l’iniziativa anche l’Asia di Benevento.

L’assessore Rosa ha dichiarato nel recare il saluto dell’Amministrazione alla iniziativa: “Il plogging rappresenta una raccolta di rifiuti facendo sport. Nasce partendo da Castel Gandolfo e terminata questo pomeriggio quin nel Sannio. È stata una bella iniziativa per la tutela ambientale e unione. Tante le Associazioni che hanno condiviso quest’idea”.

Rosa ha poi spiegato: “L’ideatore della manifestazioni è un’eco runner e punta sulla raccolta dei rifiuti per sensibilizzare questa tematica che ormai rappresenta il nostro leitmotiv, quindi è giusto che più differenziamo e sicuramente più aiutiamo il nostro territorio ad essere sicuramente più sostenibile”.

Poi ha aggiunto: “Passare dal rifiuto, che prima aveva una gestione lineare e rappresentava un problema, ora che rappresenta una risorsa, ci dà la possibilità di capire la direzione in cui questa amministrazione e l’assessorato all’Ambiente vogliono andare. Essere quindi una città sostenibile e sempre più green”.

Per l’Asia era presente Rosa Francesca, responsabile dell’area impianti di Asia Benevento:Vediamo il connubio ambiente sport e quindi siamo veramente felici e contenti di essere a fianco dell’amministrazione comunale e dell’organizzazione”.

Cavallo ha concluso l’incontro: “A volte di fronte ai grandi problemi del mondo come
quello ambientale, se il rischio di essere disperati, poi invece se ognuno di noi fa il suo pezzettino, tutti insieme davvero possiamo cambiare le cose. In fondo poi il problema ambientale l’abbiamo creato noi uomini e quindi possiamo. riavvolgere il nastro, ognuno fa il suo pezzo e ce la faremo”.

Svuotare le coscienze dei cittadini soprattutto dei più giovani: “Non so se riusciamo davvero a scuoterle. La cosa bella è che forse questa cosa della corsa sa un po’
di impresa per cui i ragazzi ti aspettano con questa idea di essere unpo’ supereroi. Noi dobbiamo salvare il nostro ambiente con il nostro comportamento quotidiano che possiamo
farlo. Tutti i giorni possiamo fare qualcosa”.

Cavallo ha poi parlato dell’ultima tappa che ha percorso: “Mi ha emozionato. La natura è
davvero bella e anche ben tenuta. Pochi rifiuti sui sentieri Tratti magnifici”.

 

Calenda da Avellino invita alla scheda bianca per la Campania

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“Penso che quel che accade in questa Regione è indegno. Se oggi fossi un elettore della Campania, andrei a votare scheda bianca, ma con un messaggio chiaro: ‘Non voglio partecipare a questo gioco’. È davvero questo il modo di fare le elezioni regionali? Con così poca serietà e coerenza?

Così il Segretario di Azione  Carlo Calenda, ad Avellino presso la Sala convegni di Confindustria, presente con il vicesegretario del partito, Ettore Rosato, per incontrare gli imprenditori irpini nell’ambito dell’iniziativa ‘Futuro e sviluppo che fine ha fatto la politica per le imprese?’ 

“Non è possibile che ci si proponga di governare con questi comportamenti- prosegue- Abbiamo supportato De Luca durante la sua legislatura, ma lui stesso ha sempre definito i Cinque Stelle come una ‘disgrazia’ per la politica. Ora, però, come possiamo andare dai cittadini e dirgli che avremo come presidente della Regione uno come Fico, che fino a ieri diceva il peggio possibile di De Luca? È davvero possibile?”

Il leader di Azione ha sollevato anche il tema del nepotismo: “I Cinque Stelle hanno fatto tutta una campagna, ma ora ci ritroviamo con i figli di “Gigino a’Porpetta”, il figlio di Mastella, e chissà quanti altri. È un circo, un vero e proprio Barnum! Non si è mai visto niente del genere”.

Infine, Calenda ha chiarito la posizione di Azione rispetto al centrodestra: “Quando si è parlato di candidati, noi avevamo proposto Giosy Romano, una figura moderata, capace di raccogliere voti da un’area centrale e di governare con serietà. Ma la risposta del centrodestra è stata no, e hanno scelto Cirielli, che invece dovrà fare i conti con la politica clientelare. Sappiamo come finirà: chi ha governato avrà i voti clientelari, e la partecipazione alle urne sarà minima. Siamo scesi del 15% in Campania e la situazione è solo destinata a peggiorare”.

Forza Italia presenta la lista irpina con Martusciello e Cirielli

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 Sarà presentata sabato 1 novembre, alle ore 17:30, presso l’Hotel De La Ville di Avellino la lista di Forza Italia per le elezioni regionali della Campania 2025.
All’evento parteciperanno Fulvio Martusciello, Capo Delegazione al Parlamento Europeo e Segretario Regionale di Forza Italia, Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri e candidato alla presidenza della Regione Campania, Tullio Ferrante, sottosegretario alle infrastrutture, il deputato Pino Bicchielli e il senatore Francesco Silvestri, insieme al Segretario Provinciale, Angelo Antonio D’Agostino.

L’incontro rappresenta un’ulteriore tappa del lungo percorso intrapreso da tempo dagli azzurri irpini per illustrare il programma elettorale e i candidati che rappresenteranno il territorio alle prossime elezioni regionali.

“Siamo pronti a presentare una squadra di qualità che saprà rappresentare al meglio le istanze del nostro territorio” – dichiara D’Agostino. “La Campania ha bisogno di un cambio di passo vero, che superi la logica assistenzialista e punti su infrastrutture, sburocratizzazione, attrattività per le imprese e valorizzazione delle eccellenze. Per l’Irpinia questo significa potenziare la sanità territoriale e cominciare a creare le condizioni per trattenere i nostri giovani. Forza Italia – conclude – si presenta con una proposta liberale e riformista, capace di coniugare sviluppo economico e coesione sociale, nella migliore tradizione di un centrodestra responsabile e attento a tutte le fasce sociali”.

“Mio figlio? Una garanzia. Fico? Mai avuto dubbi” Mastella chiarisce

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Ho assistito a qualcosa di insensato: una sorta di linciaggio morale nei miei confronti solo perché non ho fatto quella scelta. Mi è stato chiesto: «Come mai stai con Fico?». Ho spiegato che Fico è stato eletto presidente della Camera grazie ai voti di Forza Italia e della Lega. Dunque, non sono certo io ad aver scoperto Fico o il mondo dei Cinque Stelle: semmai, l’hanno fatto loro. Io, anzi, sono sempre stato molto distante da quella realtà”.

Così l’onorevole Clemente Mastella, presente ad Avellino alla presentazione dei candidati irpini nella lista “Noi di Centro” che per la circoscrizione irpinia ha candidato Gino Iannace, Guerino Gazzella, Angelia Grella e Annunziata Napolitano. 

Un passaggio anche sulla candidatura del figlio: “Sembra che solo io lo abbia fatto, ma in realtà ci sono casi simili in tutta Italia. Ho candidato mio figlio, sì, perché molti di quelli che avevo sostenuto in passato, una volta eletti con i miei voti, mi hanno poi abbandonato.
Con mio figlio, almeno, so che — anche se dovessimo litigare — resterà dove sta. E questo, francamente, è già qualcosa.

Ho candidato mio figlio, sì, perché molti di quelli che avevo sostenuto in passato, una volta eletti con i miei voti, mi hanno poi abbandonato. Con mio figlio, almeno, so che — anche se dovessimo litigare — resterà dove sta. E questo, francamente, è già qualcosa. Dopodiché, le guerre puniche devono pur finire. E questa, direi, è finita. Ora vedremo quale sarà il percorso successivo”.

Tornando all’appoggio al centrosinistra che nei giorni che hanno preceduto la presentazione delle liste ha vacillato in favore del centrodestra, il sindaco di Benevento aggiunge: “Mi è stato chiesto se fossi in dubbio fino all’ultimo: no, assolutamente. Non c’è mai stato alcun dubbio. C’è stata, piuttosto, una distorsione mediatica. Io avevo solo sottolineato che, se il presidente della Regione e il candidato Fico litigano pubblicamente, un elettore potrebbe domandarsi: «Perché dovrei votarlo, se neppure il presidente uscente è d’accordo con lui?».

Ho anche spiegato che Fico rappresenta uno dei leader dell’area ex comunista in Campania. Non l’ho scelto io: è stato individuato nell’intesa tra PD e Cinque Stelle. Una volta presa quella decisione, avevamo tutti il dovere di sostenere la candidatura, anche per senso di responsabilità. Sia io che De Luca – che, tra l’altro, ha appena un anno meno di me – abbiamo cercato di agire con saggezza e senso di comunità, pensando al bene complessivo della Campania.
Si deve riconoscere ciò che De Luca ha fatto in passato e, al tempo stesso, guardare a ciò che resta ancora da fare. Penso, ad esempio, alla realtà di Avellino, Benevento e della Valle Caudina, dove la ferrovia è ancora ferma e molte infrastrutture attendono di essere completate. De Luca ha fatto molto, ma serve continuare su quella strada per fare ancora di più”.

L’ultimi passaggio è “dedicato” al leader di Azione, Carlo Calenda: “Non perderà occasione per definirmi il simbolo del malgoverno e del clientelismo.
Come rispondo? Gli ho già risposto una volta, e lo rifarei.
Ricordo che il Parlamento, all’unanimità, ha deciso di mandarlo davanti al giudice per le parole che aveva usato contro di me, equiparandomi ai “santi d’ordine mafioso”, citando insieme me e Cuffaro. Ora, Cuffaro è un amico, ma ha avuto le sue vicende giudiziarie; io, invece, sono stato ministro, ho fatto arrestare terroristi e criminali, quindi un’accusa del genere nei miei confronti è inaccettabile.

L’ho denunciato, e il Parlamento ha dato il via libera al procedimento. Lui ha tentato, tramite un amico comune, di chiedermi di ritirare la querela, ma non l’ho fatto.
Mi è rimasto il ricordo di ciò che è stato nella storia politica italiana, e lo invito – oggi – ad essere più sereno e a decidere finalmente da che parte stare. Perché io una scelta l’ho fatta; lui, invece, sembra ancora oscillare: un po’ a destra, un po’ a sinistra, mezzo di qua e mezzo di là.

Intrighi e tradimenti: parte ‘The Traitors’ con il beneventano Orrei

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È disponibile da oggi su Prime Video ‘The Traitors Italia’, il nuovo reality psicologico ambientato tra i suggestivi castelli della Val di Non e condotto da Alessia Marcuzzi. I primi quattro episodi sono già online, mentre gli ultimi due arriveranno il prossimo 6 novembre.
Nel cast figurano numerosi volti noti del mondo dello spettacolo, tra cui anche il beneventano Alessandro Orrei, affiancato da Michela Andreozzi, Paola Barale, Filippo Bisciglia, Aurora Ramazzotti, Giancarlo Commare, Giuseppe Giofrè, Pierluca Mariti, Tess Masazza, Mariasole Pollio, Raiz, Daniele Resconi, Rocco Tanica e Yoko Yamada.
Realizzato da Fremantle Italia per Amazon MGM Studios, il programma è stato girato in collaborazione con la Trentino Film Commission nei meravigliosi scenari di Castel Valer e Castel Nanno, che contribuiscono a creare un’atmosfera misteriosa e affascinante.

In questo gioco di strategie e inganni, i concorrenti devono imparare a fidarsi – o a tradire – per scoprire chi tra loro nasconde il ruolo del ‘traditore’. Un format di successo internazionale che unisce tensione psicologica, competizione e bellezza paesaggistica in un’unica, avvincente esperienza televisiva.

Corso da re, ultimata altra fase di lavori

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L‘asse principale del Corso Vittorio Emanuele a Salerno è stato riconsegnato alla fruizione di cittadini, turisti e visitatori.

Dopo un lungo, complesso e faticoso lavoro di riqualificazione urbanistica e ristrutturazione funzionale, che ha interessato anche la rete dei sottoservizi, sarà finalmente possibile godere nella sua interezza della passeggiata pedonale dalla Stazione Ferroviaria a Piazza Portanova.

L’Amministrazione Comunale ha incaricato la ditta esecutrice dei lavori a provvedere, sin dal pomeriggio di ieri, alla sollecita rimozione dell’ultimo tratto di cantiere lungo la via principale.

Nei prossimi giorni saranno completate le rifiniture ed installati anche i restanti elementi di arredo urbano.

I lavori proseguiranno per le traverse laterali alla fine del mese di gennaio, al termine delle Luci d’Artista.

Caso Boccia-Sangiuliano, quando il bavaglio arriva dai colleghi giornalisti

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Nella giornata di ieri presso la redazione di Benevento di Anteprima24 si sono presentati i Carabinieri della Polizia Giudiziaria di Roma su mandato del Gip del Tribunale della capitale e hanno notificato un provvedimento di sequestro preventivo in seguito ad una doppia denuncia dell’ex ministro Gennaro Sangliuliano e della moglie, la giornalista Federica Corsini.

Contestualmente sono stati notificati, in altra sede, due avvisi di garanzia nei confronti del nostro giornalista e collaboratore storico Carlo Tarallo e della dottoressa Maria Rosaria Boccia. 

I militari, con garbo e professionalità, ci hanno intimato di cancellare dai nostri profili social parte dell’intervista realizzata nel mese di agosto alla Boccia, e hanno acquisito del materiale audio-video.

Successivamente, i Carabinieri hanno raggiunto il nostro collaboratore Carlo Tarallo, al quale hanno notificato un avviso di garanzia con l’accusa di aver acquisito e diffuso illecitamente l’audio di una telefonata tra Sangiuliano e la moglie.
L’audio di cui sopra non è un audio, bensì un servizio di Report andato in onda l’anno scorso; inoltre, il dottor Tarallo non è mai stato in possesso del frammento trasmesso nel corso dell’intervista.

Consideriamo questa denuncia una ulteriore intimidazione nei confronti della stampa libera, da parte tra l’altro di due giornalisti. Per quello che ci riguarda abbiamo piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, ma non possiamo non sottolineare come Sangiuliano continui ad addossare ad altri, a partire dai giornalisti, la responsabilità delle sue condotte, che lo hanno portato alle dimissioni da ministro. 

Ranieri Impiantistica C.N.Posillipo, Porzio: “Mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni”

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Anticipo di campionato per la Ranieri Impiantistica C.N.Posillipo di Mister Pino Porzio che affronta domani, nella gara valevole per la sesta giornata di serie A1, l’AC Group Circolo Canottieri Napoli.

La partita si giocherà alla Piscina Scandone con inizio fissato alle ore 19,30.

I rossoverdi, dopo la sconfitta nell’ultimo turno con i Campioni d’Italia del Recco, affrontano l’atteso derby partenopeo che torna a giocarsi in Serie A1 dopo 5 anni. L’ultima volta in cui le due squadre si sono affrontate era infatti la stagione 2019-2020. L’AC Group C.C.Napoli è tredicesima in classifica, con 3 punti, una vittoria e 4 sconfitte nelle prime cinque gare di campionato. La formazione allenata da Mister Enzo Massa ha ottenuto il successo nel derby con Salerno, perdendo poi con le grandi del Campionato Brescia e Pro Recco, con Trieste e, nell’ultima, di misura in casa con la De Akker Bologna.

La Ranieri Impiantistica C.N.Posillipo dovrà rinunciare ancora a Milos Maksimovic, alle prese con l’infortunio alla spalla rimediato in nazionale, che continua il suo percorso riabilitativo.

Arbitreranno l’incontro Bruno Navarra ed Alessia Ferrari, Delegato Fin sarà Maurizio De Chiara. 

Dichiarazione Pino Porzio – Torna il derby. Sarà un momento particolare per tutti. E’ una sfida che manca da anni. La rivalità tra Posillipo e Canottieri è sempre stata sana, sportiva ma molto lunga, dura da quasi un secolo. Mi aspetto tante persone alla Scandone, questa stracittadina ha sempre attirato l’attenzione degli appassionati. Sarà un derby avvincente, dove la tecnica passerà in secondo piano, ma saranno fondamentali l’agonismo, il furore, la rivalità, la voglia di vincere. Sarà una sfida giocare con il cuore, servirà anche tanta lucidità e freddezza nei momenti particolari del match. Chi ama questo sport, domani sarà in Piscina alle 19,30.

Turismo, Isnart: “L’Appia Regina Viarum volano di sviluppo per le aree interne”

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Il riconoscimento Unesco alla Regina Viarum, entrata a far parte della prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale Unesco (60° riconoscimento per l’Italia che conta 61 siti in tutto), apre grandi opportunità di valorizzazione e maggiore attrattività turistica per le aree interne delle 4 regioni attraversate: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, per 89 Comuni coinvolti. La conferma arriva in occasione della Borsa del Turismo Archeologico di Paestum, attraverso i dati elaborati da Isnart e Istituto Tagliacarne, esposti nel corso del panel su “Rilancio delle aree interne attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e archeologici: Appia Regina Viarum” cui hanno partecipato Andrea Prete, Presidente Unioncamere, Loretta Credaro, Presidente ISNART – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e Culturali, e rappresentanti istituzionali e associativi delle Camere di commercio di: Caserta, Irpinia-Sannio, Bari, Salerno, Basilicata, Brindisi-Taranto.

Il progetto Appia Regina Viarum rappresenta un’occasione concreta per connettere le politiche di valorizzazione del patrimonio culturale con le strategie di sviluppo delle aree interne. La Via Appia attraversa territori che custodiscono una parte fondamentale della storia d’Italia e che oggi possono diventare un laboratorio per nuove forme di turismo sostenibile, basate sulla cultura, sulla prossimità e sulla qualità dell’esperienza.

Lungo il tracciato dell’Appia si incontrano aree ad altissimo valore paesaggistico e archeologico ma, spesso, caratterizzate da fragilità economiche e infrastrutturali. L’obiettivo del lavoro condotto da Isnart e dal Centro Studi Tagliacarne è stato proprio quello di misurare e mettere a sistema queste potenzialità, integrando dati economici, turistici e culturali con strumenti di location intelligence.

“In Italia – ha spiegato Paolo Bulleri (Dirigente Area per la valorizzazione degli ecosistemi turistici e culturali, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e Culturali) – sono 979 i Comuni che ospitano siti Unesco, di cui 545 fanno parte anche della rete Mirabilia, che unisce territori con un forte patrimonio culturale diffuso. Nei Comuni con siti Unesco si concentra quasi la metà delle presenze turistiche nazionali (48%) e un valore aggiunto complessivo di 650 miliardi di euro. Anche i comuni Mirabilia, pur rappresentando solo il 7% dei comuni italiani, attraggono il 19% delle presenze 

turistiche nazionali: un dato che evidenzia come la cultura sia un potente moltiplicatore economico anche in territori meno centrali”.

Le aree interne, secondo la Strategia Nazionale (SNAI), sono quelle più lontane dai servizi essenziali ma ricche di risorse ambientali e culturali. Le analisi Isnart hanno riguardato 124 aree progetto, coinvolgendo oltre 1.900 comuni, per misurare il livello di turisticità e di potenzialità culturale di ciascun territorio. È emerso un forte gap tra turisticità e potenzialità soprattutto nel Mezzogiorno – in regioni come Lazio, Campania, Basilicata e Puglia – dove il patrimonio esiste ma non è ancora adeguatamente valorizzato. Aree “modello” sono invece riferibili a Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Liguria, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Concentrandosi sulla Via Appia, lo studio mostra che i comuni attraversati da questo asse storico presentano indici di turisticità e potenzialità superiori rispetto alla media: nei comuni delle Aree interne è 38,3% contro 25,6% mentre, nel resto dei comuni, la turisticità è 52,2% contro 39,6%.

Ciò dimostra che l’Appia può diventare un vero corridoio di sviluppo territoriale, capace di collegare centri urbani, borghi e aree rurali in un’unica narrazione di identità e accoglienza.

Ha aggiunto ancora Bulleri: “Attraverso la location intelligence – che raccoglie dati anonimamente tramite gli smartphone – Isnart ha inoltre tracciato l’andamento del turismo culturale e cicloturistico lungo la Via Appia, evidenziando una crescita significativa nell’estate 2025 rispetto al 2024, soprattutto nei poli di Latina, Benevento, Matera, Taranto e Brindisi. È il segnale di un potenziale in espansione, che unisce cultura, mobilità dolce e nuove forme di fruizione territoriale”.

In conclusione, la valorizzazione dell’Appia non è solo un progetto culturale, ma una strategia di coesione: un modello per il rilancio delle aree interne fondato su conoscenza, rete istituzionale e valorizzazione del capitale territoriale. Restituire valore a questi luoghi significa rafforzare la competitività sostenibile del Paese, con la cultura come motore di sviluppo e di identità condivisa.

Andrea Prete, presidente Unioncamere: «Unioncamere, insieme al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, è impegnata in una collaborazione istituzionale per la definizione di una Strategia agricola nazionale per le aree interne. L’obiettivo è duplice: valorizzare il capitale umano, naturale e culturale di questi territori e supportare oltre 1,2 milioni di imprese agricole e agroalimentari, che rappresentano una risorsa strategica per contrastare lo spopolamento e rilanciare l’economia locale. Le analisi condotte mostrano un’evoluzione significativa: nelle 124 aree di progetto cresce la diversificazione verso il turismo, con la quota di aziende agricole con agriturismi salita dal 28,9% del 2010 al 43,7% nel 2020, mentre nel resto del Paese è ferma al 32,5%.
Nonostante le difficoltà demografiche- aggiunge Prete –  le aree interne esprimono una forte vitalità imprenditoriale e un potenziale turistico in crescita, con un +7% di arrivi tra il 2019 e il 2024 e una domanda sempre più attenta alla sostenibilità e disposta a spendere di più per esperienze autentiche. Investire in questi territori significa scommettere su un’Italia che cresce in modo equilibrato e inclusivo. Attraverso i diversi progetti del Sistema camerale – come Mirabilia, che connette produzioni locali, patrimonio culturale e turismo – stiamo costruendo una filiera integrata tra agricoltura, cultura, ambiente e innovazione.
Il potenziale è enorme: il target di utenza di queste aree ha una spesa turistica complessiva stimata in 24,5 miliardi di euro, e solo un giorno di permanenza in più può generare 6 miliardi di valore aggiunto per l’economia nazionale».

«Quando parliamo di aree interne e beni Unesco – ha dichiarato Loretta Credaro, presidente Isnart – ci riferiamo a un patrimonio di straordinario valore identitario e culturale, che può diventare leva concreta di sviluppo sostenibile se inserito all’interno di un sistema integrato di valorizzazione.
Il Sistema camerale, attraverso Isnart e Unioncamere, sta lavorando proprio in questa direzione: costruire un modello di sviluppo che unisca la ricchezza paesaggistica e culturale dei territori con le loro produzioni tipiche, per disegnare un turismo accessibile, innovativo, inclusivo e sostenibile.

Uno degli strumenti più significativi in questo senso è il progetto speciale Mirabilia, che coinvolge Unioncamere e 21 Camere di commercio con sede in territori che ospitano siti Unesco “meno noti”. Mirabilia rappresenta una piattaforma concreta di cooperazione territoriale e di promozione turistica che può valorizzare proprio le aree interne, aiutando le imprese locali a crescere e ad aprirsi a nuovi mercati. Come Isnart, stiamo supportando i territori con analisi e strumenti di conoscenza, indispensabili per orientare le strategie di sviluppo turistico e rafforzare la competitività delle destinazioni. Le nostre ricerche mostrano che il peso del patrimonio culturale e naturalistico nelle aree interne è particolarmente elevato, e questo conferma il loro ruolo strategico per un turismo “di sistema” fondato sulla qualità, sull’autenticità e sulla lentezza.
Attraverso progetti come Mirabilia, il Sistema camerale intende creare una rete di opportunità condivise, perché la bellezza e la qualità dei nostri territori diventino un elemento competitivo per tutto il Paese».

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