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Bellizzi: “Sequenza sismica sotto controllo, ma resta alta l’attenzione“

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Le scosse che da giorni interessano l’Irpinia continuano a far tremare la popolazione, ma la situazione resta sotto controllo. A fare il punto è il comandante dei Vigili del Fuoco, Mario Bellizzi, intervenuto per chiarire l’evoluzione dello scenario e invitare alla calma senza abbassare la guardia.

«Attualmente l’area è costantemente monitorata – ha spiegato Bellizzi –. È una situazione oggettivamente complessa, che suscita preoccupazione tra i cittadini, una preoccupazione assolutamente comprensibile per la sequenza di eventi che si sta registrando. Per fortuna, al momento, non abbiamo segnalazioni di danni significativi: qualche caduta di calcinacci a Montefredane e piccoli distacchi anche a Mercogliano, ma nulla di strutturalmente rilevante».

Secondo il comandante, non si può più parlare di “sciame sismico” come nei giorni scorsi. «Ora – ha precisato – si tratta di una sequenza sismica vera e propria, con eventi che hanno raggiunto o superato il quarto grado della scala Richter. Non ancora scosse in grado di provocare danni importanti, ma abbastanza forti da richiedere un livello di attenzione elevato. Questo è l’approccio che stiamo mantenendo, in stretto contatto con la Protezione Civile e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia».

Bellizzi ha poi fornito un confronto tra le ultime scosse. «Quella di questa sera è stata più forte e più lunga rispetto a quella di ieri. Per far comprendere meglio, l’energia rilasciata è stata circa cinque o sei volte superiore rispetto alla precedente. È un dato che può spaventare, ma rientra nella normale dinamica di una sequenza sismica in corso. Sono episodi che si collocano all’interno di un fenomeno naturale, non anomalo, ma che va comunque seguito con la massima attenzione».

Sull’eventualità di scosse più intense, Bellizzi si è affidato al parere degli esperti. «Per quanto mi è stato riferito dal dottor Maurizio Pignone dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’area interessata storicamente non ha mai registrato eventi superiori al 4.9 o 5.0 di magnitudo. Questo è un elemento che deve rassicurare, perché significa che il contesto sismico locale non è paragonabile a quello che, nel 1980, provocò il devastante terremoto dell’Irpinia».

Il comandante ha poi sottolineato il lavoro in corso a livello istituzionale. «Il Dipartimento della Protezione Civile ha già attivato una funzione tecnica specifica, seguita anche dalla sede centrale di Roma. Tutti i soggetti coinvolti, dai Vigili del Fuoco ai tecnici comunali, stanno monitorando in tempo reale l’evoluzione del fenomeno. Il nostro compito è quello di mantenere la popolazione informata e di intervenire rapidamente in caso di necessità».

Infine, Bellizzi ha voluto rivolgere un messaggio diretto ai cittadini: «Capisco perfettamente la paura di chi vive queste ore con apprensione. È naturale quando si sente la terra tremare, soprattutto in una provincia che conosce la storia e le ferite del passato. Ma oggi abbiamo strumenti, tecnologie e procedure di emergenza molto più efficaci. L’importante è mantenere la calma, seguire le indicazioni ufficiali e non lasciarsi prendere dal panico».

Marotta: “Rigore del Napoli nato da una valutazione dell’assistente”

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“Il Napoli ha legittimato la vittoria nel finale, ma il loro rigore è nato da una valutazione dell’assistente. L’arbitro non era in uan perfetta situazione di visuale dell’azione e non aveva fischiato”. Lo ha detto il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta a Dazn alla fine del match contro il Napoli. “Ripeto – ha detto – che il Napoli ha legittimato la vittoria nell’ultima mezz’ora e l’hanno meritata, ma quel rigore ha cambiato la direzione del match. La vittoria de Napoli è scaturita da quel rigore principalmente. Rocchi ha detto basta rigorini e quindi cerchiamo chiarezza nel capire cosa vuol dire rigorino e capire che strumenti ci sono per la decisione dell’arbitro e se interviene l’assistente che ha una visione minore rispetto all’arbitro, in una occasione non si può fare così. Nell’intervallo ho assistito negli spogliatoio ad amarezza e incazzatura, l’influenza del rigore c’è stato”. 

Chivu: “Inter bene in avvio, poi abbiamo perso lucidità”

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“La società ha il diritto di fare quello che pensa che sia giusto da fare, io da allenatore per coerenza non verrò mai a lamentarmi qua perché ho una dignità e un approccio diverso da quello a cui molti sono abituati“. Lo ha detto l’allenatore dell’Inter Christian Chivu commentando in conferenza stampa dopo il match con il Napoli il battibecco tra il presidente Giuseppe Marotta e il tecnico del Napoli Antonio Conte sul rigore dell’1-0 del Napoli.

 “I giocatori – ha aggiunto Chivu – devono pensare solo a giocare. Io sto cercando di cambiare le cose ma per ora lotto da solo, siamo sempre abituati a piangere e lamentarci e dobbiamo evolverci. Finché sarà qui farà questo, non mi interessa cosa pensano gli altri di me”

“Siamo venuti qua a fare la nostra partita e a tratti l’abbiamo fatta nel primo tempo. Purtroppo siamo andati all’intervallo sotto e abbiamo cercato di ribaltarla perdendo lucidità. Poi abbiamo preso il terzo gol che ha chiuso la partita“, ha detto il tecnico dell’Inter. “Abbiamo sprecato energie – ha aggiunto – lavorando per un periodo del match senza restare lucidi. Sul secondo gol ci siamo trovati impreparati su una palla buttata là da Spinazzola, poi abbiamo reagito in ritardo e il terzo gol è stato la conseguenza della lucidità persa. Ora bisogna lavorare e non buttare tutto quello di buono fatto per una sconfitta. Ci tenevamo molto a portare a casa questo match, ma l’Inter negli ultimi tempi si è sempre rialzata e sono sicuro che lo farà anche questa volta. Io difendo la mia squadra e sono orgoglioso di quello che stanno facendo e sono ancora più fiducioso. Ho visto un grande primo tempo, siamo riusciti a essere dominanti, venendo qua a fare la nostra partita. Purtroppo il calcio è quello che è e forse a noi qualcosa è mancato”.

Chivu sul battibecco tra il tecnico del Napoli Conte e l’attaccante Lautaro ha spiegato: “Non so cosa sia successo – ha detto – e non mi interessa nemmeno, ma parlerò con loro perché non possiamo buttare al vento quello che di buono abbiamo fatto per litigare con la panchina avversaria. Dobbiamo pensare a quello che siamo e dove vogliamo arrivare”.

Lite Lautaro-Conte, volano insulti e gestacci in campo

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Quando giochi queste partite può accadere. Lautaro è un ottimo giocatore ma dal punto di vista umano forse non l’ho capito per bene. Ma gli faccio migliori auguri, andiamo avanti così”. Antonio Conte taglia corto sulle scintille in campo con il capitano dell’Inter Lautaro Martinez: una lite nata da un contatto di Dumfries con Olivera e della successiva reazione del tecnico che discute con l’olandese, prima che nello scontro si inserisca Lautaro. L’argentino ha mimato con le mani il gesto della paura e ancora quello del ‘parla parla’ rivolto al suo ex allenatore. La lite è andata avanti e alla risata di Lautaro Conte ha reagito stizzito con un “ridi su sto c…”. Tra i due c’erano state scintille già ai tempi dell’Inter: nel match con la Roma del 2021 l’argentino, che era stato inserito nel primo tempo al posto di Sanchez, reagì male al momento del cambio, dando un calcio a una bottiglietta. “Devi portare rispetto, invece di fare il fenomeno. I calci te li devi dare tu” gli aveva allora urlato Conte.

“A me preme ricordare – ha detto a Dazn Conte dopo il successo sui nerazzurri – i miei due anni all’Inter in cui ho riportato la vittoria dello scudetto togliendolo alla Juve dopo 9 anni consecutivi di loro vittoria. Di quella esperienza conservo ottimi ricordi”.

VIDEO/ Scossa, evacuato il Gesualdo durante il concerto di Ranieri

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Attimi di paura non solo nelle abitazioni, quando una scossa di terremoto, l’ennesima di queste ore, ha scosso la provina di Avellino e non solo 

 Secondo i dati dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la magnitudo è di 4. La scossa – registrata alle 21.49 – è stata nettamente avvertita dalla popolazione e anche nelle province di Napoli, Salerno e Benevent.

L’evento ha interrotto anche il concerto di Massimo Ranieri al Teatro “Carlo Gesualdo”. Erano da poco passate le 22:00 quando il sisma, avvertito chiaramente in città e nei comuni limitrofi, ha fatto tremare la platea e i lampadari della storica struttura.

Sul palco, Ranieri stava eseguendo uno dei suoi brani più amati quando il pubblico ha iniziato a mormorare, poi ad alzarsi. Dopo pochi secondi, la voce dagli altoparlanti ha invitato alla calma e all’evacuazione ordinata della sala. Gli spettatori, pur spaventati, hanno lasciato il teatro in modo composto, mentre all’esterno si radunavano centinaia di persone.

“È stato un attimo — racconta una spettatrice — abbiamo sentito la poltrona vibrare e tutti ci siamo guardati negli occhi. Ranieri ha smesso di cantare e ci ha invitati a uscire con calma, è stato molto professionale”.

Sul posto sono intervenute le squadre della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, che hanno controllato la struttura e non hanno riscontrato danni.

Nuova scossa, l’ennesima: cresce la paura: gente in strada

Terremoto avvertito in tutta la Campania: COC attivo, scuole chiuse

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A meno di un mese dall’anniversario del terremoto che nel 1980 devastò interi paesi e provocò la morte di migliaia di persone, torna la paura in Irpinia: una scossa di magnitudo 4.0 è stata registrata dagli strumenti dell’Ingv ad una profondità di 14 chilometri, un chilometro a sud di Montefredane.

La scossa è stata avvertita nettamente ad Avellino e nei paesi limitrofi, con centinaia di persone che sono scese in strada per la paura, ma il sisma si è sentito anche in provincia di Benevento, di Salerno e di Napoli. I centralini dei vigili del fuoco sono stati sommersi dalle telefonate di gente impaurita che chiedeva informazioni. Dalle prime verifiche effettuate dalla sala operativa dal Dipartimento della Protezione civile con le autorità locali, non risultano fortunatamente danni alle persone né crolli di edifici. Una situazione confermata dal capo della Protezione civile della Campania Italo Giulivo e dal capo dei Vigili del Fuoco di Avellino Mario Bellizzi.

Ma la paura è stata tanta, anche perché da ieri pomeriggio alle 13 l’intera zona è interessata da uno sciame sismico: decine le scosse registrate dagli strumenti, due delle quali – nella serata di ieri e nel primo pomeriggio di oggi – hanno fatto registrare una magnitudo superiore al 3.0.
L’epicentro dell’ultima scossa è stato individuato nella località di Bosco Magliano, nel territorio di Montefredane. “La gente è preoccupata e spaventata, da ieri le scosse non si fermano” dice il sindaco Ciro Aquino che ha passato la serata in giro per le contrade del paese, che conta circa 1.200 abitanti, cercando di rassicurare la gente. “Non ci sono crolli e al momento non abbiamo segnalazioni di danni – aggiunge – la situazione è sotto controllo ma resta preoccupante”. Il sindaco, dopo le scosse di stamattina, aveva già disposto per lunedì la chiusura delle scuole. “Ringrazio tutti coloro che mi stanno chiamando, anche nostri concittadini residenti all’estero – dice ancora Aquino – E un grazie particolare va alla Croce Rossa, ai sindaci irpini e ai tanti amici che hanno voluto esprimere la loro vicinanza e la loro solidarietà”.

Anche a Mercogliano c’è molta paura. Nel paese si sarebbero verificate piccole lesioni in alcune abitazioni private, ma le verifiche devono ancora essere fatte. Numerosi cittadini sono però scesi in strada e hanno annunciato al sindaco Vittorio D’Alessio di voler passare la notte fuori dalle proprie abitazioni. Il primo cittadino ha così disposto che la sede locale delle Misericordie sia allestita come centro per ospitare chi non se la sente di rientrare in casa. Sperando che domani le scosse si fermino.

Il Provveditore agli Studi della provincia di Avellino, Fiorella Pagliuca annuncia:” Sto partecipando ad una riunione convocata ad horas del CCS della Prefettura di Avellino di cui sono componente e del gruppo delle emergenze della protezione civile
Anticipo che le scuole della città di Avellino per disposizione del Commissario prefettizio resteranno chiuse nella giornata di lunedì.
I sindaci della Provincia si stanno complessivamente allineando e questo sembra essere l’orientamento generale in tutta l’Irpinia.

Sindaco Montefredane: “Cittadini preoccupati e spaventati’

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“La gente è preoccupata e spaventata, da ieri le scosse non si fermano”. Lo ha detto il sindaco di Montefredane Ciro Aquino che sta facendo un sopralluogo nelle contrade del paese, che conta circa 1.200 abitanti, dopo la scossa che ha avuto come epicentro proprio il suo comune, nella località di Bosco Magliano.
“Non ci sono crolli e al momento non abbiamo segnalazioni di danni – aggiunge – ma la situazione resta preoccupante“. Il sindaco, dopo le scosse di stamattina, aveva già disposto per lunedì la chiusura delle scuole.
Anche a Mercogliano c’è molta paura. Numerosi cittadini sono scesi in strada e hanno annunciato al sindaco Vittorio D’Alessio di voler passare la notte fuori dalle proprie abitazioni. Il primo cittadino ha così disposto che la sede locale delle Misericordie sia allestita come centro per ospitare chi non se la sente di rientrare in casa. 

Nuova scossa, l’ennesima: cresce la paura: gente in strada

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Un’altra scossa di terremoto è stata avvertita nella tarda serata di oggi in provincia di Avellino, dove ormai le vibrazioni telluriche stanno diventando una vera e propria “pizzicosa”, come la chiamano in dialetto molti residenti per descrivere quella sensazione improvvisa e pungente che fa tremare tutto, anche i nervi.

Secondo le prime informazioni, il sisma sarebbe stato di moderata intensità, ma sufficiente a far scendere in strada numerose persone, spaventate e preoccupate per la frequenza con cui, negli ultimi giorni, la terra sta continuando a muoversi nell’Irpinia.

Molti abitanti hanno raccontato di aver avvertito un boato seguito da un movimento oscillatorio delle abitazioni. “È stata breve ma forte — racconta —. Ormai viviamo con l’ansia, ogni piccolo rumore ci fa sobbalzare”.

La memoria corre inevitabilmente al tragico terremoto del 1980, che devastò gran parte della provincia e segnò per sempre la storia di queste comunità. Proprio per questo, l’apprensione è altissima e in molti preferiscono passare le ore successive alla scossa all’aperto, nei cortili o nelle piazze, temendo eventuali repliche.

Le autorità locali e la Protezione Civile stanno monitorando la situazione e invitano la popolazione a mantenere la calma, seguendo le indicazioni di sicurezza in caso di nuove scosse. Al momento non si segnalano danni gravi né feriti, ma la paura resta palpabile in tutto il territorio.

L’Irpinia, ancora una volta, si ritrova a convivere con un passato che non ha mai smesso di tremare.

Conte: “Bravi a rialzarci. Era importante battere l’Inter, anno sfortunato per i tanti infortuni”

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“L’Inter appena può manda Marotta. Per il Napoli vengo io a parlare. Una grande squadra deve fare corrette valutazioni e capire perché ha perso commentandolo con l’allenatore“. Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte a Dazn commentando le parole del presidente dell’Inter sul rigore con cui il Napoli si è portato sull’1-0. “Questo – ha detto Conte – è totalmente nocivo, io non avrei permesso a un dirigente, anche se Marotta è ora il presidente, di commentare. Lo rispetto ma venire a fare queste dichiarazioni toglie anche cose all’allenatore di cui parlare. Io non ho mai chiesto a un dirigente di fare il papà e venire a parlare”.

Io vivo la partita con i calciatori nel bene e nel male. Abbiamo affrontato la squadra migliore che c’è in Italia, arrivata in finale di Champions due volte in tre anni. Aver vinto con le difficoltà che viviamo dall’inizio dell’anno con gli infortuni è molto importante”, ha detto il tecnico del Napoli.

Oggi – ha ricordato Conte – erano out Hojlund, Lobotka Rahmani e Meret. E da tanto è fuori Lukaku. Non è un anno fortunato, ci portiamo la sfiga addosso, ma ora ci rialziamo non vogliamo fare diventare il Napoli un bersaglio. Eravamo una squadra in difficoltà dopo i ko con il Torino e il Psv: se capisci come non morire devi poi ammazzare l’avversario ed è venuta fuori una partita gagliarda”. Il tecnico ha spiegato che “la sconfitta in Champions – ha detto – ci ha fatto incazzare, a Manchester poteva essere un’onta ed è capitato col Psv. Ma dalle cadute bisogna essere bravi e recuperare contro l’Inter che era venuta per ammazzarci, come avrei fatto anche io al posto loro. Oggi si poteva perdere e invece siamo riusciti a vincere e a rendere orgogliosi i nostri tifosi perché fino a quando ci sarò daranno tutto per la maglia e pronti a sputare sangue”.

Trema ancora il Sannio, forte scossa: paura in città

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Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita questa sera, alle 21:48, a Benevento e in diversi comuni della provincia. Il sisma, di cui si attendono i dati ufficiali dell’INGV, è stato percepito chiaramente in città, anche ai piani bassi delle abitazioni.

Si tratta dell’ennesimo evento sismico che interessa l’area sannita negli ultimi giorni, alimentando la preoccupazione tra i cittadini. Numerose le segnalazioni sui social da varie zone del capoluogo, da via Napoli al rione Libertà, dove molte persone hanno riferito di aver sentito tremare mobili e infissi.

Al momento non si registrano danni a persone o cose, ma l’apprensione resta alta in tutta la provincia. I rilievi strumentali chiariranno nelle prossime ore epicentro e magnitudo del terremoto.

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