“Avere ospitato nel nostro territorio ministri, sottosegretari, parlamentari, dirigenti nazionali e il nostro leader Antonio Tajani è motivo di orgoglio per il Sannio. Non si è trattato soltanto di una pagina politica importante, ma di un modello politico da perpetrare.
L’investimento politico che il presidente Antonio Tajani e il coordinatore regionale Fulvio Martusciello stanno facendo sul Sannio, insieme al lavoro instancabile dell’onorevole Francesco Maria Rubano, dimostra quanto credano in questo territorio e puntino su di esso come laboratorio politico e centro propulsore di nuove energie”.
Lo dichiara in una nota Claudio Cataudo, sindaco di Ceppaloni e vice-segretario provinciale di Forza Italia.
“La presenza a Telese non solo della nostra classe dirigente ma anche di tante persone nuove, che guardano a Forza Italia come punto di riferimento a Benevento e provincia, è la prova della nostra forza attrattiva. Chi vuole dare un contributo al futuro di questo territorio sa che qui trova la sua casa politica e l’unica vera opportunità di impegno”, conclude Cataudo.
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Ciambriello e Saggiomo: “Chiediamo giustizia e verità sulla morte di Sylla”
I garanti dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, e il Garante dei diritti dei detenuti della Provincia di Caserta, Don Salvatore Saggiomo, intervengono con fermezza in merito al tragico decesso del detenuto Sylla Mamadou Khadialy, avvenuto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Sylla Mamadou, fermato il 25 settembre 2025 per presunte violazioni penali, si trovava al momento dell’arresto in uno stato di evidente agitazione psicomotoria. Dopo il fermo, il giovane è stato trasferito presso il pronto soccorso dell’ospedale di Caserta dove, secondo alcune dichiarazioni, sarebbe stata somministrata una terapia farmacologica, presumibilmente un sedativo lo stesso giorno del trasferimento al carcere di Santa Maria Capua Vetere.
A seguito di questi eventi, il Garante dei Diritti delle Persone Private della Libertà della Provincia di Caserta ha effettuato una visita presso la struttura penitenziaria per verificare quanto accaduto e raccogliere informazioni.
“È emerso che al momento dell’ingresso in carcere Sylla Mamadou presentava uno stato di dissociazione dalla realtà, manifestando una forte agitazione e atteggiamenti aggressivi verso chiunque si avvicinasse. Per motivi di sicurezza è stato posto in isolamento nella cella di matricola, ma ogni tentativo di avvicinamento da parte del personale sanitario o penitenziario veniva respinto con violenza.
Si è tentato anche un approccio mediato da un altro detenuto, ma anche questa iniziativa è risultata infruttuosa a causa dell’eccessiva agitazione del giovane. Secondo il medico psichiatra dell’istituto, le condizioni di Mamadou erano tali da rendere inefficace una sedazione immediata in carcere, e sarebbe stato necessario un trasferimento in una struttura ospedaliera specializzata in emergenze psichiatriche acute. È stato quindi richiesto l’intervento del 118, ma la procedura di Trattamento Sanitario Obbligatorio non è stata attuata. Il personale sanitario ha somministrato farmaci, ma il medico penitenziario non è stato informato né sulla tipologia né sul dosaggio, e rimane poco chiaro come il detenuto sia stato dimesso dall’ospedale, nonostante fosse ancora in stato di alterazione e aggressività; durante il periodo di ricovero, durato circa otto ore, non risultano documentate con chiarezza le modalità di monitoraggio e i trattamenti effettuati”. Così il Garante Casertano Saggiomo
La TAC eseguita sarebbe risultata negativa, ma permane il dubbio sulla reale possibilità di effettuare un esame così complesso su un paziente in forte stato di agitazione.
Ulteriore elemento di criticità è la chiusura da mesi dell’infermeria all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, situazione che ha gravi ripercussioni sia sui detenuti, privi di accesso tempestivo a cure e terapie, sia sul personale penitenziario, che si trova in difficoltà nella gestione delle emergenze sanitarie.
A seguito dell’intervento e della visita effettuata presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere dal Garante delle persone private della libertà personale della provincia di Caserta, il Garante regionale Ciambriello è prontamente intervenuto, indirizzando una comunicazione alla direttrice dell’istituto penitenziario e al responsabile della direzione sanitaria.
Nella nota, il Garante ha richiesto puntuali chiarimenti in merito alla situazione, formulando la seguente istanza:
“Chiedo di conoscere con urgenza gli eventi che si sono susseguiti a partire dal momento del suo ingresso in Istituto, quando è stato visitato dal medico presente in carcere, lo stato psico-fisico in cui è arrivato, e se sono state utilizzate misure di contenimento. Quali sono state le cause accertate al momento della dichiarazione del decesso. Inoltre chiedo di conoscere se sia stato applicato il protocollo per le lesioni di dubbia origine, che attraverso l’utilizzo di fotografie testimonia le eventuali lesioni del detenuto. Un protocollo che credo sia stato accettato e firmato, in caso contrario vorrei avere notizie in merito”.
Il decesso di Sylla Mamadou rappresenta un evento gravissimo che impone una riflessione profonda. I garanti richiedono chiarezza e trasparenza sulle procedure adottate, una verifica rigorosa delle responsabilità, la riapertura immediata dell’infermeria penitenziaria e l’applicazione rigorosa dei protocolli per il rilevamento e la documentazione delle lesioni di dubbia origine.
“Chiediamo con forza verità, giustizia e rispetto affinché episodi come questo non si ripetano mai più. È urgente che si intervenga con responsabilità per garantire che nessun altro entri in carcere per non uscirne vivo”. Così Ciambriello e Saggiomo.
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Comunità Montana del Fortore: incontro tra la Giunta e i sindacati dei lavoratori forestali
Presso la Comunità Montana del Fortore si è tenuto un importante incontro tra i rappresentanti della Giunta Esecutiva dell’ente ed i sindacati di categoria dei lavoratori forestali. La riunione ha rappresentato una sorta di prosecuzione di quella tenutasi lo scorso 11 settembre alla Rocca dei Rettori tra i sindacati stessi e gli enti delegati del Sannio.
Hanno partecipato, oltre al presidente dell’ente montano Zaccaria Spina e al vice presidente Giuseppe Addabbo, Alfonso Iannace per la Fai-Cisl e Alfredo di Rubbo per la Uila-Uil, mentre Carlo Ceccarelli della Flai-Cgil, impossibilitato ad essere presente, ha presenziato in modalità telematica.
Dopo la riunione di tre settimane fa, le associazioni di categoria hanno chiesto alle Comunità Montane singoli incontri per effettuare dei focus locali sui temi per ciascun ee e l’ente fortorino si è immediatamente attivato.
L’argomento più delicato tra quelli toccati è stato ovviamente quello relativo all’emergenza stipendi. “Per quanto riguarda la Comunità Montana del Fortore – ha spiegato il presidente Zaccaria Spina – siamo stati costretti ad una serie di anticipazioni che in ogni caso stanno pregiudicando e compromettono la gestione ordinaria dell’ente dal punto di vista sia finanziario che operativo. Noi siamo arrivati a pagare gli stipendi agli operai fino a maggio ed è già una fortuna, se si pensa che in Campania, tra le 20 Comunità Montane e Province ci sono casi molto più gravi, in alcuni casi gravissimi, con dipendenti che non ricevono le spettanze” .
“Quel che preoccupa – prosegue Spina – è la totale mancanza di informazioni certe sulla tempistica di erogazione dei fondi necessari da parte della Regione Campania. Senza le dovute rassicurazioni, per gli Enti delegati diventa difficile garantire l’ordinaria amministrazione. Ne va della loro sopravvivenza”.
In merito alla situazione del Fortore, si è andati poi nel dettaglio sui crediti vantati dall’ente montano che non ha ancora percepito accrediti a saldo, nonostante l’approvazione delle rendicontazioni e degli stanziamenti da parte della Regione, per annate pregresse, con cifre residue da incassare per reintegrare i fondi, fino ad arrivare al 2024 (un milione ancora da ricevere) per non parlare del 2025 per il quale non è stato versato ancora un solo euro, né per il progetto della Forestazione trasmesso nei mesi scorsi in Regione, tantomeno per i fondi ordinari per il funzionamento della struttura.
“Siamo ad un passo da quella che può trasformarsi in una vera e propria emergenza – avverte Spina – anche perché gli enti non hanno più possibilità di fare anticipazioni con le casse praticamente vuote, cui bisogna aggiungere le condizioni di disagio in cui versano gli operai che chiedono il pagamento delle spettanze e vanno avanti solo grazie al senso di responsabilità”.
Con i sindacati sono state infine ripercorse tutte le tematiche e le prospettive affrontate nella riunione congiunta del 11 settembre, ed è stata ribadita l’assoluta necessità di accorciare i tempi e velocizzare le procedure e sburocratizzare le pratiche. Senza una sensibile sensibilizzazione, diventa complesso anche realizzare la fase di progettazione e quella relativa alle rendicontazioni. Si è parlato anche di alcuni aspetti legati al servizio AIB (Anti Incendi Boschivi) e all’applicazione del CCNL, e di concerto si è deciso di tenersi continuamente in contatto e in allerta per le determinazione successiva da assumere, anche in seguito alle interlocuzioni con gli altri Enti Delegati e la stessa Regione Campania.
Cani da passeggio, ora diventa obbligatoria anche la museruola
Nuova stretta per la disciplina degli animali d’affezione sul territorio comunali. Una serie di nuove regole che, chiaramente, sono destinate ai loro proprietari, ossia agli accompagnatori degli stessi “su strade, marciapiedi e luoghi pubblici o aperti al pubblico, nei giardini o parchi pubblici, nelle zone destinate al verde pubblico, nelle aiuole e rotonde stradali”.
In una città in cui ogni giorno si confrontano la libertà dei cittadini e il rispetto reciproco, il nuovo pacchetto di regole proposte per la convivenza tra cani, proprietari e pedoni porta con sé, tra le varie misura, una “novità” che è destinata a sollevare polemiche: l’introduzione obbligatoria del possesso della museruola “rigida o morbida, da applicare al cane in caso di situazioni rischiose per l’incolumità di persone o animali o su richiesta del Servizio di vigilanza o altre autorità competenti”.
Un obbligo destinato non solo ai possessori di animali di razze o conformazioni considerate “potenzialmente pericolose”, ma per tutti i nostri amici a quattro zampe, anche i cagnolini più docili.
Insomma non vale più la tacita regola il cane è “buono”, e dunque si dava per scontato che chi possiede un animale ben educato non necessitasse di divieti extra. Ma il Comune sembra voler superare questa distinzione, puntando su regole generali di sicurezza anziché eccezioni.
Le altre regole, molte delle quali già in vigore in passato:
1. di impedire ad un animale, in proprio affidamento, di cacciare, molestare o ferire un altro animale o persone e danneggiare alberi, siepi, aiuole e qualsiasi bene pubblico;
2. che i cani devono essere tenuti al guinzaglio della lunghezza massima di 1,5 metri, anche se hanno ricevuto un addestramento “alla convivenza” con gli altri cani e le persone, in quanto prevalgono le regole di prudenza nei confronti di animali che per le più svariate ragioni possono avere un comportamento imprevedibile anche pericoloso; sono fatte salve dal presente divieto le pubbliche perimetrate fisicamente, destinate e/o individuate planimetricamente per la ricreazione canina e dei rispettivi conduttori;
3. di impedire che gli animali sporchino con deiezioni solide e liquide imbrattino le strade, i
marciapiedi, gli arredi, i giochi, gli elementi della pubblica illuminazione, le aiuole, i cespugli, gli alberi ed ogni altro spazio e manufatto pubblico, nonché a ridosso di portoni di ingresso e degli accessi ad abitazioni, negozi, vetrine, veicoli parcheggiati;
4. di provvedere all’immediata rimozione delle eventuali deiezioni solide lasciate dall’animale ed alla diluizione delle deiezioni liquide;
5. di disporre di strumenti idonei alla immediata rimozione delle deiezioni solide, (paletta od altro oggetto) e/o di sacchetti monouso, oltreché di una bottiglietta od altro contenitore di acqua da utilizzare per la pulizia e diluizione delle deiezioni liquide;
6. il divieto di utilizzare detergenti per la diluizione delle deiezioni liquidi sulle superfici
permeabili (aiuole e piante);
7. di esibire, su richiesta della Pubblica Autorità o Associazioni convenzionate con
l’Amministrazione Comunale, i predetti strumenti di raccolta e pulizia;
8. di depositare le deiezioni solide raccolte nelle apposite Dog Toilette presenti sul territorio
comunale;
10. il divieto di condurre un cane ad una distanza inferiore a venti metri da attrezzature ludiche per bambini o nelle aree gioco e nelle aree destinate ad attività ginniche, anche se non segnalate ma che siano chiaramente destinate a tali utilizzi dalla presenza di giochi e attrezzature fisse o mobili;
11. il divieto di consentire lo scavo di buche e/o l’asportazione di materiale in aiuole o aree verdi;
12. che seppur consentito l’accesso degli animali d’affezione, nei parchi e nelle aree verdi destinate al pubblico, questo non è consentito ai soggetti affetti da malattie infettive, diffusive e da ecto ed endoparassiti;
13. di monitorare il proprio animale anche quando libero di vagare, senza guinzaglio e museruola, nelle aree di sgambamento riservate e recintate;
14. di evitare l’ingresso nei luoghi succitati a cani di sesso femminile in condizioni di estro.
SANZIONI
Chiunque violi le disposizioni è soggetto ad una sanzione amministrativa da un minimo di € 25,00 ad un massimo di € 500.
Sono esentati i non vedenti accompagnati da cani guida e particolari categorie di portatori di handicap impossibilitati all’effettuazione della raccolta delle deiezioni canine. Sono altresi esentati dal rispetto della presente ordinanza le Forze di Polizia e la Protezione Civile qualora impieghino cani per esigenze di servizio.
Sono fatte salve le sanzioni previste dal vigente Codice Penale in materia di maltrattamento e malgoverno degli animali e comunque dalla normativa vigente in materia.
Infermiere ferito all’ospedale di Roccadaspide.,Ugl Salute chiede più controlli
La Ugl Salute esprime sdegno e ferma condanna per la vile aggressione avvenuta nella tarda serata di ieri presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Roccadaspide, dove il padre di un paziente ha distrutto i vetri del triage e aggredito violentemente il personale sanitario, ferendo un infermiere e tentando di colpire un’altra operatrice.
“Ancora una volta – dichiara il Segretario Nazionale Ugl Salute, Gianluca Giuliano – ci troviamo di fronte a un episodio intollerabile di violenza contro lavoratori della sanità che, con dedizione e professionalità, operano già in condizioni difficili e sotto pressione. È inaccettabile che chi lavora per la salute dei cittadini debba temere per la propria incolumità. Per questo chiediamo misure immediate: presidi di polizia fissi nei pronto soccorso, sistemi di videosorveglianza potenziati, percorsi rapidi di segnalazione e intervento, formazione del personale alla gestione delle emergenze e campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza. È ora che la tutela degli operatori sanitari diventi una priorità assoluta, con l’applicazione rigorosa e senza sconti delle leggi contro chi aggredisce chi ogni giorno garantisce cure e assistenza”.
Duro anche l’intervento del segretario regionale dell’Ugl Salute Campania, Gerardo Marino:
“L’aggressione di Roccadaspide è l’ennesimo segnale di un’emergenza nazionale che non può più essere ignorata. Non bastano parole di circostanza e solidarietà di facciata: occorre un piano regionale serio, con investimenti in sorveglianza, formazione del personale e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. Pretendiamo che le autorità competenti adottino subito misure concrete e che l’aggressore venga perseguito penalmente con la massima severità”.
La Ugl Salute rinnova la piena solidarietà agli infermieri e agli operatori sanitari coinvolti e ribadisce con forza la necessità di aprire immediatamente un tavolo nazionale permanente sulla sicurezza in sanità. “La misura è colma: basta violenze negli ospedali. È inaccettabile che medici, infermieri e operatori sanitari, che ogni giorno si prendono cura delle persone con professionalità e dedizione, diventino bersaglio di aggressioni fisiche e verbali. Gli ospedali devono essere luoghi di cura e sicurezza, non scenari di paura e tensione. È urgente rafforzare le misure di prevenzione e protezione, promuovere il rispetto reciproco e riaffermare con forza che la violenza non può mai essere tollerata né giustificata”, ha concluso Luigi Marino, segretario generale dell’Ugl Salute di Salerno.
Troppi superamenti dei limiti Pm10, a Napoli scattano divieti
L’ordinanza prevede diversi divieti e disposizioni: divieto di combustione all’aperto, è tassativamente vietato ogni tipo di combustione all’aperto, inclusa la bruciatura di piccoli cumuli di residui vegetali. Previsto, poi, il divieto di utilizzo di generatori di calore obsoleti: non è consentito l’uso di generatori con una classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle. C’è, poi, il divieto di sosta con motore acceso: tutti i veicoli devono spegnere il motore durante la sosta, come già previsto dal Codice della Strada.
Il Comune ha inoltre disposto il potenziamento dei controlli per garantire il rispetto di queste norme. Le misure sono state adottate in seguito al superamento dei limiti di PM10 rilevato dalla centralina di monitoraggio dell’Arpac all’Ospedale Pellegrini.
L’Asl Salerno amplia l’offerta per la prevenzione del tumore della mammella
Approvato il protocollo d’intesa “Screening per la prevenzione del tumore della mammella” tra l’ASL Salerno e i Centri di Radiologia definitivamente accreditati, finalizzato a potenziare l’offerta di prevenzione oncologica alla popolazione della provincia di Salerno.
Tale protocollo d’intesa, di cui è referente il dr. Andrea Manto, direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Asl, è stato stipulato con i Centri di Radiologia definitivamente Accreditati attraverso il SNR (Sindacato Nazionale Radiologi). Lo scopo è quello di potenziare l’offerta di prevenzione oncologica in maniera omogenea e capillare su tutto il territorio Provinciale, in modo da garantire anche nelle zone più distanti dai centri di erogazione pubblici attivi un’offerta adeguata, e rendere quanto più vicina possibile alla popolazione la prevenzione oncologica.
Grazie alle azioni messe in campo dalla ASL Salerno nell’ultimo biennio il numero di donne che hanno aderito, sottoponendosi alla mammografia, al programma organizzato screening per il tumore della mammella è notevolmente aumentato fin quasi a raggiungere il target previsto dal Ministero della Salute.
La ASL Salerno è la prima Azienda Sanitaria a mettere in campo questo tipo di collaborazione con le strutture private accreditate, possibilità contemplata dalle recenti disposizioni regionali relative agli screening oncologici, nella volontà di ampliare la possibilità di adesione e fornire un maggior numero di centri di erogazione per le prestazioni di screening del tumore della mammella.
Al via la XXIX^ edizione di “Concerti di Autunno” con la serata tributo a Luciana Renzetti
Tornano i mercoledì musicali, organizzati dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli, con la ventinovesima edizione di “Concerti di Autunno”, secondo appuntamento della ricca stagione culturale 2025 dei luterani partenopei, dopo il successo di critica e pubblico dei “Concerti di Primavera”.
Come da tradizione la Chiesta Evangelica Luterana, in via Carlo Poerio 5, si trasforma in uno spazio sacro di musica e artisti speciali, con un programma autunnale che prevede dieci date irrinunciabili, tutte a ingresso libero. Si parte mercoledì 1° ottobre, alle ore 20:30, con la serata musicale “Una stella tra le stelle”, dedicata alla memoria di Luciana Renzetti, artista lucente, indomita promotrice di giovani talenti, coordinatrice di rassegne e ideatrice dei concerti e concorsi culturali promossi dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli. Il tributo musicale sarà affidato al “Trio Thesis and Arsi”, composto dal sassofonista e clarinettista Antonio Graziano, dal pianista Luca Mennella e dal contrabbassista Gianluigi Pennino, che proporrà un repertorio appassionato, sensuale e d’avanguardia, studiato per spaziare dalla musica barocca a quella del Novecento, con incursioni nel periodo romantico fino ad arrivare alla musica contemporanea e al jazz.
Il Trio Thesis and Arsi intraprenderà nella serata un viaggio dell’anima, diviso in due parti, che comprende i seguenti brani: Suite Hellènique (Pedro Iturralde), Il Mistero delle Fiabe (Antonio Graziano), Adagio (Antonio Balsamo), Tarantella (Franz Liszt), Fuga jazz (Antonio Graziano), Preludio della suite (Hans Fryba), Tribute to Luciana’s of colors (Antonio Graziano), Tango pour Claude (Richard Galliano), Ave Maria (Astor Piazzolla), Violentango (Astor Piazzolla), So What (Miles Davis), Blue Bossa (Kenny Dorham), Caravan (Duke Ellington), Cantalupe Island (Herbie Hancock), Spain (Chick Corea), Take Five (Paul Desmond).
La programmazione dei Concerti di Autunno terminerà il 17 dicembre 2025. In sintesi il calendario completo e gli artisti che si esibiranno: 8 ottobre, Rocco Parisi (clarinetto) e Maurizio Barbaro (pianoforte); 15 ottobre Stefano Mhanna (pianoforte e violino); 29 ottobre, Paul Cristian Suciu (violoncello); 5 novembre, Federica Tranzillo (violino) e Lorenzo Pascucci (pianoforte); 12 novembre, Francesco Boscain (violoncello) e Nils Kittel (pianoforte); 19 novembre, Francesco Viglietti (interprete) e Luigi Tirozzi (pianoforte); 26 novembre, finale del Concorso “Una piazza un racconto” (XXVII edizione) in collaborazione con Iuppiter Edizioni, Corrado Oddi (voce recitante), Gabriele Pezone (pianoforte); 3 dicembre, Maya Palermo (flauto) e Manila Santini (pianoforte); 11 dicembre, Orchestra “Franco Caracciolo”, direttore Christian Lombardi; 17 dicembre, allievi del Maestro Ilie Ionescu (violoncello).
I concerti della Comunità Evangelica Luterana di Napoli sono completamente gratuiti e si reggono con l’otto per mille. Per essere sempre aggiornati sulle iniziative culturali proposte è possibile consultare il sito ufficiale www.celna.it