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Migranti, la mega truffa sui Centri di accoglienza: quartier generale a Castel San Giorgio

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Concussione nei confronti di richiedenti asilo, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata in danno dello Stato e numerose false attestazioni in atti pubblici. Sono i reati a carico di cinque indagati, amministratori e collaboratori di una cooperativa sociale, la Desy, operante nell’accoglienza dei migranti, con sede legale a Castel San Giorgio (Salerno).
Questa mattina i carabinieri del Nas di Firenze, con l’ausilio dei colleghi di Salerno, hanno eseguito misure cautelari personali a carico di cinque indagati, uno in carcere e quattro ai domiciliari, insieme al sequestro preventivo di beni per 720mila euro nei confronti della società. Le operazioni sono state svolte a Mercato San Severino, Roccapiemonte, e Castel San Giorgio, in provincia di Salerno. Le indagini sono partite nel dicembre 2023, in seguito all’ispezione di un Centro di accoglienza straordinario per richiedenti asilo a San Marcello Piteglio (Pistoia), dove erano state segnalate presunte irregolarità igienico sanitarie. Il 19 dicembre 2023 il Cas, in quel periodo gestito da un’altra società, fu sgomberato. Le verifiche, anche attraverso le dichiarazioni degli ospiti della struttura, hanno fatto emergere una quasi totale assenza di fornitura di beni e servizi da parte della cooperativa, con una sorta di “abbandono” dei richiedenti asilo, ospitati in una struttura sprovvista di riscaldamento e acqua calda, oltre che, in talune circostanze, anche di energia elettrica. La società attestava alla prefettura di Pistoia, con conseguente richiesta di pagamento del servizio, molteplici prestazioni che non venivano eseguite. Alle proteste degli ospiti sarebbero seguiti alcuni episodi di concussione da parte di dipendenti e collaboratori della Desy, arrivando a minacciarli per far firmare i “fogli presenza” in maniera che attestassero la regolare fornitura del servizio. Da ulteriori approfondimenti è emerso che Desy risultava gestire, o aver gestito, altri Cas sul territorio nazionale, in particolare nelle province di Salerno, Avellino, Pavia e Arezzo. La completa analisi delle fatture presentate alle prefetture ha permesso di rilevare che, nel periodo 2022-2024 la Desy aveva percepito complessivamente oltre 1,2 milioni di euro. 

Irpinia blindata: posti di blocco, arresti e sequestri nei comuni più sensibili

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Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, in linea con le direttive del Prefetto, Dr.ssa Rossana Riflesso, nelle ultime settimane ha ulteriormente rafforzato i servizi di controllo del territorio, con particolare attenzione ai comuni della Valle dell’Irno e della Valle del Sabato. Le attività, condotte sia nelle ore diurne che notturne, mirano a prevenire i reati e garantire un pronto intervento in caso di necessità.

Le operazioni, coordinate dalla Compagnia Carabinieri di Solofra con il supporto della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del 10° Reggimento Carabinieri Campania, hanno previsto numerosi posti di controllo, perquisizioni personali e veicolari e una costante vigilanza nelle aree considerate più sensibili, assicurando così un presidio capillare del territorio.

In questi ultimi giorni i militari dell’Arma hanno controllato centinaia di veicoli e automobilisti, elevando sanzioni per gravi infrazioni al Codice della Strada. A Serino un 40enne proveniente dal napoletano, già noto alle Forze dell’Ordine e sorpreso in atteggiamento sospetto nei pressi di abitazioni isolate, è stato proposto per l’emissione del Foglio di Via Obbligatorio, non avendo fornito valide motivazioni circa la sua presenza in zona.

Parallelamente è proseguita l’attività di contrasto ai reati in materia di stupefacenti: nel solofrano e montorese, i Carabinieri hanno intensificato i controlli nelle aree note per il consumo e lo spaccio di droga. Sette persone sono state segnalate alla competente Autorità Amministrativa poiché trovate in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana, detenute per uso personale. Complessivamente sono stati sequestrati circa 16 grammi di sostanze stupefacenti.

Nel medesimo contesto operativo, sono state eseguite tre misure cautelari, traendo in arresto altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione eversiva, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, violazione degli obblighi di assistenza familiare e resistenza a pubblico ufficiale, commessi negli anni scorsi.

L’Arma rinnova l’invito alla cittadinanza a collaborare segnalando tempestivamente al 112 ogni situazione sospetta, soprattutto in caso di assenza dei proprietari dalle abitazioni. L’attenzione contro i reati predatori resta alta e i controlli continueranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio provinciale.

Migranti senza cibo e servizi: la Desy sotto accusa anche in Irpinia

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Un sistema di mala gestione dei centri di accoglienza per richiedenti asilo, fatto di truffe allo Stato, false attestazioni e condizioni di vita disumane per i migranti ospitati. È quanto emerso dall’operazione condotta dai Carabinieri del NAS di Firenze, coordinati dalla Procura di Pistoia, che nella mattinata di ieri hanno eseguito cinque misure cautelari e il sequestro preventivo di beni per oltre 720mila euro nei confronti della Cooperativa Sociale Desy, con sede a Castel San Giorgio (Salerno).

Le indagini, iniziate nel 2023 dopo un’ispezione al CAS “ex Hotel Giardini” di San Marcello Piteglio (Pistoia), hanno portato alla luce carenze igienico-sanitarie gravissime: strutture sporche e malsane, assenza di acqua calda, riscaldamento e persino di cibo per giorni interi. Ai migranti non venivano forniti i servizi previsti dalla convenzione – dall’assistenza sanitaria al “pocket money” – mentre la società presentava fatture gonfiate e duplicate alle Prefetture.

Dalle intercettazioni e dalle testimonianze raccolte è emerso anche un clima di minacce e ricatti: i richiedenti asilo sarebbero stati costretti a firmare registri falsi per attestare l’erogazione di servizi mai ricevuti, pena l’espulsione dal centro o il taglio delle poche derrate alimentari.

Il sistema fraudolento non si limitava a Pistoia ma riguardava anche strutture in Salerno, Avellino, Pavia e Arezzo, inclusi centri per minori stranieri non accompagnati. Secondo gli inquirenti, tra il 2022 e il 2024 la Desy avrebbe incassato oltre 1,2 milioni di euro di fondi pubblici. Gli indagati restano innocenti fino a eventuale sentenza definitiva, ma per la magistratura il quadro è chiaro: un “business dell’accoglienza” fondato su speculazioni economiche, a danno dei migranti e della collettività.

Paupisi, Antonia lotta per la vita: le sue condizioni

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“La paziente è stata operata per un trauma cranico severo con multiple fratture. La principale criticità al momento è rappresentata dall’esteso edema cerebrale” ha dichiarato Fulvio Aloj, Direttore Sanitario IRCCS Neuromed, dove è attualmente ricoverata in prognosi riservata Antonia Natalia, la 16enne trovata in fin di vita nell’auto del padre, Salvatore Ocone, l’uomo arrestato per aver ucciso la moglie e il figlio 15enne. L’intervento chirurgico, eseguito durante la notte dall’equipe di neurochirurgia dell’Ircc per un grave trauma cranico, è durato diverse ore, e in particolare “ha riguardato
la rimozione di frammenti ossei e di una parte significativa della teca cranica” spiega Aloj.”Sarà necessario attendere alcuni giorni affinché questo cervello rigonfio si riduca, per poter successivamente valutare le condizioni neurologiche della ragazza. Speriamo bene”. 

Femminicidio, figlio 23enne in Molise dalla sorella: lutto cittadino a Paupisi

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Mario Ocone, 23 anni, il figlio maggiorenne di Elisa Polcino, uccisa ieri dal marito Salvatore Ocone, è giunto nella tarda serata nella villetta di Paupisi, dove ad accoglierlo ha trovato i carabinieri e i suoi familiari.
Il ragazzo, descritto come un giovane introverso, è giunto da Rimini dove aveva trovato lavoro dopo il conseguimento del diploma presso l’Istituto Alberghiero di Castelvenere. Frastornato e scioccato ha chiesto subito notizie sulle condizioni della sorella, l’unica sopravvissuta alla strage.
Mario, che non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ha trascorso la notte in casa del nonno materno e della zia (la sorella della madre, ndr) ed oggi, di buon mattino, è partito alla volta di Pozzilli, in provincia di Isernia, per recarsi dalla sorella ricoverata in gravi condizioni all’ospedale “Neuromed”.

Nel giorno dei funerali di Elisa Polcino e del figlio Cosimo, uccisi dal marito e padre Salvatore Ocone, a Paupisi sarà proclamato il lutto cittadino. Lo dice il sindaco di Paupisi, Salvatore Coletta. 

Undicesima Borsa di Studio Carlo Mazzone: ad Arpaise il riconoscimento per gli studenti dell’I.C. Settembrini

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Si è svolta ieri mattina, 30 settembre, nella Sala Consiliare del Comune di Arpaise, la cerimonia di consegna della IV Edizione della Borsa di Studio “Carlo Mazzone Global Teacher Prize”, dedicata agli studenti dell’Istituto Comprensivo Settembrini.
L’iniziativa rappresenta un appuntamento ormai consolidato per la comunità scolastica e territoriale e si inserisce in un percorso più ampio che, solo nel 2025, ha visto la consegna di dieci borse di studio ciascuna di 400 euro rivolte a studenti di tutta la Campania. Questa di Arpaise è dunque l’undicesima borsa di studio dell’anno, pensata appositamente per la comunità locale, a conferma di un impegno costante per le nuove generazioni a partire dal proprio territorio.
Alla presenza delle autorità civili e scolastiche – tra cui il Dirigente Scolastico Prof. Gennaro Della Marca, il Sindaco di Arpaise Vincenzo Forni Rossi, di Ceppaloni Claudio Cataudo, di Apollosa Danilo Parente, oltre a una rappresentanza dei Carabinieri delle stazioni locali – si è ribadita l’importanza di investire sui giovani come risorsa fondamentale per il futuro delle aree interne.
Sono intervenuti il Prof. Giovanni Marro, Dirigente Scolastico dell’ITI Lucarelli di Benevento, e lo stesso Prof. Carlo Mazzone, che ha voluto sottolineare come questa iniziativa sia anche il frutto della generosità dell’amico Ranjitsinh Disale, già vincitore del Global Teacher Prize 2020.
Durante la cerimonia è stata premiata la studentessa Giorgia Iasiello, che quest’anno frequenterà la classe terza dell’I.C. Settembrini. A lei sono stati consegnati un attestato di merito, una pergamena e un premio di 400 euro, come riconoscimento del suo impegno, del suo percorso di crescita e della sua motivazione allo studio.
Il messaggio corale che ne è risultato è che anche da una piccola comunità si può generare valore e futuro, alimentando la fiducia, la motivazione e il coraggio di mettersi in gioco dei nostri giovani.
La cerimonia, arricchita dalla partecipazione attenta e sentita di docenti, ex dirigenti scolastici, famiglie e studenti, ha quindi confermato come il dialogo tra scuola e comunità sia il vero motore per costruire percorsi di crescita condivisa, capaci di rafforzare il senso di appartenenza e aprire orizzonti concreti di speranza e futuro per i ragazzi e le ragazze del territorio.

Omicidio stradale coniugi Valiante: processo il 27 ottobre

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È in programma il prossimo 27 ottobre  l’udienza preliminare nel processo contro il camionista di 47 anni, accusato di omicidio stradale per la morte dei coniugi Mario Valiante e Wilma Fezza, avvenuta sull’autostrada nei pressi dello svincolo di Eboli, il 18 luglio 2024. Nella richiesta di rinvio a giudizio si fa esplicito riferimento ad una distrazione legata all’uso dello smartphone, nei secondi immediatamente precedenti all’impatto con l’auto Audi A3 dove viaggiavano i coniugi che furono in travolti ed uccisi sul colpo nel tragico impatto in cui rimasero ferite altre  cinque persone. 

Lavori in via delle Puglie, istituito il senso unico alternato

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Fino a sabato 29 novembre, a causa dei lavori di manutenzione della sede stradale e al conseguente restringimento della carreggiata, è istituito il senso unico alternato regolato da impianti semaforici in via delle Puglie nel tratto compreso tra l’incrocio con via del Sole e l’intersezione con viale degli Atlantici e via Pacevecchia. Per tutta la durata dei lavori è altresì istituito il divieto di sosta e fermata con rimozione coatta.

Truffa ai danni di un’anziana: custodia cautelare per un 17enne

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I Carabinieri della Stazione di Bellizzi hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del collocamento in comunità emessa, su richiesta della competente Procura della Repubblica, dal Gip presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno nei confronti di un 17enne, residente nella provincia di Napoli.
L’indagato, qualificandosi quale perito del Tribunale incaricato della ricognizione di beni e valori preziosi, si introduceva fraudolentemente nell’abitazione di un’anziana e dopo averla convinta ad esporre il denaro e i gioielli, improvvisamente se ne impossessava e si dava alla fuga.
L’attività investigativa condotta dai Carabinieri, a seguito della denuncia sporta dalla persona offesa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato nonché del correo maggiorenne, pluripregiudicato per reati della stessa specie.
La misura cautelare è ovviamente suscettiva di impugnazione e le accuse cosi formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.

Detenzione e porto abusivo di armi, quattro arresti per una ‘stesa’

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In Mondragone, Falciano del Massico e Castellina in Chianti (SI), i Militari del Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di arma da fuoco, minaccia aggravata dall’aver esploso in una pubblica via cinque colpi di arma da fuocо eе per possesso illegale di cinque bossoli esplosi.
Le attività investigative hanno avuto origine da quanto accaduto durante la notte del 19 marzo u.s., allorquando in Falciano del Massico, da un’autovettura in corsa, furono esplosi cinque colpi di arma da fuoco con le modalità della così detta “stesa”. La raccolta indiziaria, avviata nell’immediatezza, anche mediante l’acquisizione e l’analisi di immagini dei sistemi di video sorveglianza comunali e privati, le perizie balistiche e lo studio dei transiti delle autovetture d’interesse, ha consentito di raccogliere – sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – gravi indizi nei confronti degli odierni indagati.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che gli
indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che il provvedimento cautelare è stata adottato con contraddittorio limitato alla fase delle indagini preliminari e che il Giudice della fase processuale che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

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