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Travolto sulle strisce mentre va al lavoro, denunciato il pirata

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È stato identificato e denunciato, dalla Polizia di Stato, il conducente dell’auto responsabile dell’investimento mortale del 44enne Marco Ioime, avvenuto a Castel Volturno (Caserta) nella giornata di lunedì.
Ioime stava attraversando la statale Domiziana sulle strisce pedonali, in un punto in cui c’è anche un dosso installato per indurre gli automobilisti a rallentare la corsa, quando è stato preso in pieno dall’auto condotta da un uomo che lo ha sbalzato in aria di diversi metri proseguendo poi la sua corsa. Il 44enne si stava recando a lavoro. Ioime, sposato e padre di una bimba, è poi morto poche ore dopo per le ferite riportate nel violento impatto al Pineta Grande Hospital.
I poliziotti del Commissariato di Castel Volturno hanno scoperto sulla base di alcune testimonianze e dopo aver visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che l’auto era stata presa a noleggio presso una società; tramite quest’ultima gli investigatori della Polizia di Stato sono riusciti a risalire al conducente, che non si era fermato, che è stato rintracciato e denunciato per omicidio stradale ed omissione di soccorso. L’auto è stata sequestrata.

Napoli, al Maschio Angioino torna ‘Danza in prima’

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Dopo il successo della prima edizione, torna “Danza in Prima”, la manifestazione dedicata all’arte della danza che quest’anno avrà come palcoscenico il Cortile del Castel Nuovo – Maschio Angioino. 

L’appuntamento è per sabato 4 ottobre alle ore 17.00.

L’iniziativa, organizzata dalla Municipalità 1 con il contributo economico dell’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli guidato da Teresa Armato, conferma la volontà di valorizzare i giovani talenti della città attraverso l’arte.

Sedici scuole di danza hanno aderito al progetto e saranno presenti con i loro ballerini per allietare il pubblico con le loro performance.

La direzione artistica dell’evento è affidata al Maestro Stefano Angelini, mentre l’organizzazione generale è curata da Marco Panico.

La seconda edizione di Danza in Prima porterà in scena numerose scuole di danza, che riempiranno di energia e talento uno dei luoghi più iconici di Napoli – afferma Giovanna Mazzone, Presidente della Municipalità 1 Danza in Prima nasce per dare ai giovani un grande palcoscenico dove esprimersi e il Maschio Angioino diventa il simbolo di una città che crede nei suoi ragazzi, nella loro creatività e nella nostra tradizione artistica”.

Con questo evento, la danza esce dalle scuole e dai teatri per conquistare il cuore della città – dichiara Benedetta Sciannimanica, Assessore della Municipalità 1 È un momento che unisce bellezza, inclusione e partecipazione. Una festa per famiglie, giovani e cittadini che vivranno insieme la magia di quest’arte”.

Questa iniziativa dimostra la forza di Napoli di trasformare i suoi spazi più simbolici in palcoscenici di comunità – sottolinea Valerio Campobasso, Assessore ai Grandi Eventi – Cultura e condivisione si intrecciano, regalando alla città un’esperienza che lascia un segno e arricchisce il territorio”.

L’ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Capitale cultura, Mastella: “No a mistificazioni volgari, il Sannio dovrebbe correre sotto unica bandiera”

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“Sulla vicenda della candidatura alla Capitale della Cultura la mia opinione è che il Sannio dovrebbe correre sotto una sola bandiera, riunificando intelligentemente le due proposte. Naturalmente però c’è massimo rispetto per le autonomie decisionali e identitarie di ognuno”, lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella.
“Sono incredibili e inutilmente maligne le mistificazioni che qualcuno ha tentato: il mio riferimento all’imbecillità, naturalmente di natura politica, era riferito a qualche esponente partitico in procinto di candidarsi alle Regionali. Se qualcuno vuole fare campagna elettorale, con volgari strumentalizzazioni è completamente fuori strada”.

Salerno, quinto incontro per ‘San Michele in Musica’

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Domani, venerdì 3 ottobre 2025 alle ore 20:00, al Complesso San Michele a Salerno, si terrà il quinto appuntamento di “San Michele in Musica – incontri tra note e sapori”, con il concerto “Mozart e Salieri, leggenda e verità”. In occasione del bicentenario della morte di Antonio Salieri, un dualismo leggendario in dialogo nella Vienna dell’epoca, Antonio Salieri e W.A. Mozart, due concerti con Costantino Catena, testi e pianoforte e l’Ensemble di Salerno Classica, con Francesco D’Arcangelo  al violoncello,  Francesco Solombrino e Giuseppe Carrus al violino, Paolo Di Lorenzo alla viola e Gianluigi Pennino al contrabbasso.

La Rassegna “San Michele in Musica” tra note e sapori per il secondo anno ha riscosso grandi consensi e si conferma un evento capace di rafforzare l’idea di una cultura,  accessibile e inclusiva e di  rendere il nostro territorio  un luogo vitale e ospitale, in cui  il patrimonio culturale è fattore essenziale dello sviluppo sociale e della crescita  locale – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Carisal, Domenico Credendino. 

L’incontro del 3 ottobre 2025 chiuderà la Rassegna promossa e organizzata da Fondazione Carisal,  in sinergia con Complesso San Michele, Associazione Gestione Musica, promotrice di Salerno Classica, con il sostegno del Ministero della Cultura e Regione Campania ed il patrocinio del Comune di Salerno, in collaborazione con Osteria Canali, Slow Food Salerno, DG Experience, Paestum Wine Fest e il coinvolgimento di diverse aziende vinicole.

Ad accompagnare la serata musicale di domani, il Wine Party a cura di Sabrina Prisco e Daniele Graziano, con  la degustazione a base di Ceci di Cicerale, Presidio Slow Food del Cilento e i vini delle Cantine Montresor.

Nella serata  conclusiva,  fra note, arte culinaria e calici d’autore, si intrecciano secoli di tradizioni e storie di nobiltà e genio creativo. A collegare le pietanze ed il vino alle opere, non solo l’eccellenza dei protagonisti enologici, esperti gastronomici e musicali, ma anche le leggende letterarie e non solo che accompagnano i nomi di Mozart, Salieri e Montresor di Verona, lo Spumante Brut Millesimato (Pinot Nero), il Lugana DOC Satinato e il Valpolicella Ripasso Superiore Capitel della Crosara.

Regionali, tensioni nel PSI per la lista ‘Avanti’: malumori interni dopo l’adesione di Ciarambino e Sommese

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Il Partito Socialista Italiano sta vivendo giorni di forti tensioni interne in vista della composizione della lista Avanti per le prossime Elezioni Regionali in Campania. L’ingresso in squadra di figure di peso, come la vicepresidente del consiglio regionale Valeria Ciarambino (ex M5S) e l’uscente Giuseppe Sommese, sta generando malumori tra gli esponenti storici del PSI, preoccupati che queste candidature possano ridurre drasticamente le proprie possibilità di elezione.

Le defezioni non sono mancate: il consigliere comunale di Napoli Pasquale Sannino e la candidata alle scorse regionali Monica Mauro hanno lasciato il partito, in aperta polemica con la decisione della dirigenza di aprire la lista ad ex avversari politici e a personalità senza una tradizione socialista. Una scelta che, secondo i fuoriusciti, avrebbe creato “disorientamento e sfiducia” nella base.

Nonostante le difficoltà, il segretario regionale Michele Tarantino ha ribadito la bontà del progetto Avanti, definendolo “uno spazio libero da ambizioni personali e calcoli di corrente”, annunciando inoltre la nomina dell’avvocato Roberto De Masi come responsabile della lista a Napoli e il rilancio del movimento giovanile socialista.

Intanto, a Caserta si registra fermento per le nuove adesioni e le possibili candidature di figure di rilievo come Gianfausto Iarrobbino, Pasquale Antonucci e il vicesindaco di Cellole Giovanni Iovino. A Salerno, invece, appare sicura la ricandidatura di Andrea Volpe, uscente socialista che potrà contare su un forte radicamento territoriale. A Benevento, tra i nomi certi figura quello di Angelo Miceli, che potrà contare sul sostegno di Luigi Diego Perifano dopo la sua recente adesione al partito.

Il quadro resta comunque in evoluzione: la scelta obbligata di far confluire nella lista Avanti anche consiglieri regionali come Salvatore Aversano, Luigi Cirillo e Giuseppe Sommese – a seguito del veto di Carlo Calenda sull’uso del simbolo di Azione nell’alleanza con Roberto Fico – ha ulteriormente acceso il dibattito interno.

Tra defezioni, nuove entrate e candidature eccellenti, il PSI si trova quindi a dover bilanciare la necessità di allargare il proprio campo con l’urgenza di non perdere l’identità e il consenso della propria base storica.

Intervento alla mano non riuscito per “colpa lieve” dei medici: paziente risarcito con 20mila euro

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Un risarcimento di circa 20mila euro è stato riconosciuto dal Tribunale di Salerno in favore di un 30enne di Nocera Superiore, vittima di un errore medico qualificato come “colpa lieve”, occorso durante un intervento chirurgico per una frattura scomposta alla mano, eseguito presso una azienda ospedaliera pubblica del salernitano. Il risarcimento ha incluso anche le spese affrontate per un secondo intervento che il paziente ha dovuto sostenere presso una clinica privata specializzata, al fine di eliminare le conseguenze dannose (dolore e deficit funzionale) della prima operazione “non perfettamente riuscita”.

L’importanza della sentenza è duplice” dichiara l’avvocato Gerardo Belcore (Foro di Nocera Inferiore), che si è occupato del caso assistito dalla consulenza medico-legale del prof. Nicola Maria Giorgio, di AP Risarcimento & Consulenza con sedi a Napoli, Scafati (Salerno) e altre città italiane. “Il Tribunale di Salerno – aggiunge – ha chiarito che le strutture sanitarie rispondono anche in caso di colpa lieve dei medici, soprattutto quando si tratta di interventi routinari che non presentano particolari difficoltà tecniche. È stato altresì riconosciuto il diritto del paziente a vedersi rimborsate le spese sostenute presso una struttura privata per correggere gli esiti di un intervento non perfettamente riuscito”.

La vicenda, che si è conclusa nei primi mesi del 2025 con l’effettivo pagamento del risarcimento del danno al paziente solo a seguito di un’azione di esecuzione forzata, risale al 2020. Il 30enne, interessato da una frattura scomposta alla mano sinistra, si rivolge ad una azienda ospedaliera pubblica del salernitano, riportando però postumi permanenti a causa di un esito “non perfettamente riuscito” dell’intervento, come verrà in seguito accertato in sede giudiziaria. L’operazione, di tipo routinario, avrebbe dovuto garantire un recupero funzionale completo, ma così non è stato: per questo, si è visto costretto a ricorrere ad un secondo intervento presso una struttura sanitaria specialistica privata dell’Emilia Romagna.

Il Tribunale – spiega l’avvocato Belcore – nel 2024 ha condannato l’azienda ospedaliera a versare al paziente oltre 20mila euro, somma che comprende il danno biologico (tra il 2,5% e il 3%), le spese legate al secondo intervento chirurgico e i costi accessori di cura. Alla predetta somma si aggiungono le spese legali. Il messaggio è chiaro: anche gli errori qualificati come “colpa lieve” hanno conseguenze gravi e possono ledere il diritto alla salute, soprattutto quando si verificano durante interventi di routine. È un monito alle strutture sanitarie a non sottovalutare la qualità e la sicurezza delle cure, anche nel corso di interventi “semplici””.

Inoltre – aggiunge il legale – il Tribunale ha riconosciuto che il paziente, di fronte a un primo intervento “non perfettamente riuscito”, aveva pieno diritto di rivolgersi a una struttura privata per eliminare le conseguenze dannose. Questo significa che i cittadini non sono obbligati a restare vincolati all’ospedale pubblico che ha commesso l’errore, ma possono scegliere liberamente un centro specializzato, con la certezza che i costi sostenuti possano essere rimborsati”.

Riconoscere tali spese – conclude Belcore – significa ribadire che il diritto alla salute prevale su qualsiasi vincolo burocratico e che il paziente non deve rimanere prigioniero degli errori del sistema pubblico. La sentenza mostra che la Giustizia è uno strumento reale a disposizione dei pazienti, capace di garantire non solo il risarcimento del danno, ma anche il riconoscimento del diritto a ricevere le cure più appropriate per la salvaguardia della salute e della dignità”.

 

Scandalo centro migranti, il Prefetto: in Irpinia chiusi da un anno

Prefettura di Avellino
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“Il gestore dei centri di accoglienza straordinaria, interessato da vicende giudiziarie, non opera in provincia di Avellino da oltre un anno”. Il Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, rende noto che dall’aprile dello scorso anno, la Cooperativa Desy, finita nell’inchiesta giudiziaria avviata nel 2023 dalla Procura di Firenze (che ha portato all’arresto del legale rappresentante, originario di Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, e agli arresti domiciliari di altri quattro indagati) era stata interdetta dalla gestione di sette centri irpini, a Grottolella, Montoro, Atripalda e Savignano Irpino, chiusi a partire dall’aprile 2024.
Sequestrati anche 720 mila euro: secondo le indagini, nei centri di accoglienza per immigrati, anche destinati ad ospitare minori non accompagnati, gli immigrati vivevamo in condizioni di estremo degrado.

Secondo gli inquirenti per giorni, non veniva dato loro da mangiare in strutture prive di acqua corrente, elettricità e riscaldamento.

L’inchiesta prese il via dopo le segnalazioni all’autorità giudiziaria relative a un centro di accoglienza in provincia di Pistoia gestito dalla cooperativa salernitana.
Gli indagati devono rispondere di concussione, frode e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Migranti senza cibo e servizi: la Desy sotto accusa anche in Irpinia

Guasto alla fibra in Valle Vitulanese: tranciato un cavo, migliaia di utenti senza internet

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Disagi da ieri sera in Valle Vitulanese a causa di un guasto alla linea della fibra ottica che ha lasciato senza connessione migliaia di utenti nei comuni di Cautano, Campoli del Monte Taburno, Tocco Caudio e Vitulano.

Secondo le prime ricostruzioni, il disservizio sarebbe stato provocato accidentalmente da un’azienda impegnata in lavori di manutenzione per conto di Gesesa, in via Silvio Pedicini a Foglianise. Durante gli interventi, infatti, sarebbe stato tranciato un cavo di trasporto fondamentale, che collega i Pop di Campoli e Cautano, provocando l’interruzione totale del servizio internet nei centri collegati.

I tecnici sono al lavoro per ripristinare la connessione, ma al momento non si conoscono i tempi precisi per il ritorno alla normalità. Nel frattempo i cittadini e le attività commerciali della zona continuano a registrare forti disagi, specie per lo smart working, le comunicazioni e i servizi digitali. Aggiornamenti sono attesi nelle prossime ore.

 

Trasporto pubblico: Nuova Cusano al fianco dei cittadini per orari chiari e accessibili

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I consiglieri comunali del gruppo di opposizione Nuova Cusano – Capogruppo Marino Di Muzio, Antonella Crocco, Marianna Cassella e Pasquale Maturo – hanno protocollato, in data 01 ottobre 2025,  una segnalazione al Sindaco di Cusano Mutri, Dott. Pietro Crocco, riguardante il servizio di trasporto pubblico gestito da Air Campania.

“Molti cittadini, in particolare anziani e persone non avvezze all’uso degli strumenti digitali, hanno segnalato la difficoltà nel reperire con facilità gli orari delle corse degli autobus, oggi consultabili quasi esclusivamente online.

Riteniamo fondamentale che tali informazioni siano rese disponibili in modo chiaro e accessibile a tutti. Per questo abbiamo chiesto al Sindaco di attivarsi presso Air Campania affinché vengano individuati e attrezzati alcuni punti fissi e ben visibili dove affiggere, in maniera stabile, aggiornata e facilmente consultabile, gli orari delle corse. Tra questi proponiamo:

– la fermata principale degli autobus di Piazza Orticelli;

– la fermata principale degli autobus della frazione Civitella Licinio;

– la bacheca informativa comunale;

– alcuni bar principali lungo il percorso degli autobus.

Si tratta di un intervento semplice ma di grande utilità, che può migliorare la fruibilità del servizio e rispondere concretamente a un bisogno diffuso della comunità.

Stadio Maradona, in commissione il nodo del terzo anello

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Con l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza, la commissione Ambiente del Comune di Napoli, presieduta da Carlo Migliaccio, ha discusso di inquinamento acustico e vibrazionale del terzo anello in acciaio dello Stadio Diego Armando Maradona. Alla riunione sono intervenuti anche i rappresentanti dei comitati dei residenti – ‘Fuorigrotta vivibile’ e ‘Vivere Fuorigrotta’ – che hanno ricordato i numerosi disagi che vivono in occasione degli eventi allo stadio Maradona.
L’assessore Cosenza nel suo intervento ha sottolineato come la posizione dello stadio Maradona comporti alcune difficoltà per le abitazioni circostanti, che risultano più penalizzate rispetto ad altri contesti urbani. Si tratta di una situazione non sempre riscontrabile altrove, probabilmente perché in altri impianti i criteri di progettazione sono stati differenti. Il nodo principale riguarda il terzo anello realizzato in occasione dei Mondiali di Italia ’90. Questa struttura, sostenuta da un’intelaiatura metallica, è rimasta in funzione fino al 2004, quando una perizia tecnica ne ha evidenziato l’eccessivo livello di vibrazioni. Non si tratta, dunque, di un problema di sicurezza, ma di un forte disagio per chi si trova a occupare quei posti. Alla domanda se sia possibile riaprirlo, l’Assessore ha chiarito che non è pensabile nelle condizioni attuali, esistono tuttavia soluzioni tecniche in grado di ridurre le vibrazioni: interventi di irrigidimento della struttura e installazione di sistemi di smorzamento. L’idea è quella di rendere l’anello nuovamente fruibile in occasione delle partite di calcio, escludendo invece gli eventi musicali, che comportano sollecitazioni diverse. Cosenza ha ribadito che non si procederà in nessun caso senza opportune verifiche, da realizzare anche con il coinvolgimento diretto degli abitanti o di tecnici da loro incaricati. Sono previsti due campi di prova, in curva, ma l’apertura non avverrà finché non ci sarà la certezza che le vibrazioni siano ridotte a livelli accettabili. Dal punto di vista tecnico, ha concluso, il problema non è particolarmente complesso da risolvere. Rispondendo alle richieste dei rappresentanti dei comitati, l’assessore ha spiegato che nel progetto di ristrutturazione del Maradona verranno affrontate le altre criticità, come la questione del passo carrabile adiacente alle abitazioni e la necessità di liberare via Tanzillo. Anche gli aspetti acustici sono oggetto di studio, e per ciascuno di questi elementi si stanno valutando soluzioni alternative. Ha ricordato che l’attuale contratto con il Calcio Napoli scadrà nel 2028: eventuali decisioni sulla vendita, sulla realizzazione di un nuovo impianto, o sul rinnovo della convenzione dovranno essere assunte dal Consiglio comunale, includendo anche gli aspetti oggi mancanti. Cosenza ha infine chiarito che, per quanto riguarda il terzo anello, le spese di manutenzione o di intervento verrebbero recuperate in breve tempo e ha precisato che, in una eventuale futura convenzione del 2028/2031 o in caso di vendita, sarà fondamentale tener conto di tutte le istanze sollevate, valutando anche l’introduzione di misure compensative. Nel dibattito, Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha sottolineato come la questione dello stadio sia strettamente legata all’ipotesi di una sua futura vendita, è necessario chiarire fin da subito quale destino si voglia dare all’impianto: se mantenerlo di proprietà pubblica, allora avrebbe senso investire in interventi di riqualificazione; se invece dovesse passare al Calcio Napoli, non sarebbe logico spendere ulteriori risorse. Ha inoltre evidenziato l’importanza di valutare una collocazione compatibile per un eventuale nuovo stadio, per evitare di ripetere situazioni problematiche come quella attuale a Fuorigrotta o addirittura peggiori, ad esempio in un’area come Poggioreale. Nino Simeone (Misto) ha ricordato, con riferimento alla chiusura delle strade in occasione degli eventi, che questa viene decisa al Tavolo per la Sicurezza.
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