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Partecipazione in calo e sfiducia interna: il circolo Pd di Castel San Giorgio chiede un cambio di rotta

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L’assemblea del circolo del Partito democratico di Castel San Giorgio, uno dei più attivi e con il maggior numero di tessere nella provincia di Salerno, esprime forte preoccupazione per la situazione attuale del Partito Democratico in Campania e lancia un appello al rilancio della partecipazione politica e territoriale.

Nel corso degli ultimi anni, il circolo di Castel San Giorgio ha rappresentato un punto di riferimento solido e attivo per i membri del Pd, vantando una partecipazione tra le più alte nel Salernitano. Tuttavia, la recente crisi organizzativa che ha colpito il partito a livello regionale ha portato a una significativa riduzione delle adesioni e alla chiusura di numerosi circoli locali. I dati emersi dalle votazioni interne per l’elezione del segretario e dell’assemblea regionale sono un segnale inequivocabile di una crescente disaffezione tra gli iscritti. Su 46 votanti, ben 25 schede sono state bianche, mentre solo 21 voti validi sono stati espressi per il candidato Piero De Luca. La superiorità delle schede bianche rispetto ai voti validi evidenzia un problema di sfiducia che deve essere affrontato con urgenza. Rispetto agli iscritti dell’anno scorso, i votanti sono stati meno di un terzo, un dato che testimonia una preoccupante scarsa affluenza alle urne e una crescente disillusione tra gli iscritti del partito.

“Anche le passioni più sincere e i più forti entusiasmi svaniscono quando non si offre loro la speranza di un futuro migliore, di un cambiamento tangibile”, è quanto emerge dalla discussione dell’assemblea, che riconosce come la mancanza di un progetto politico chiaro e condiviso stia influenzando negativamente la partecipazione attiva dei suoi iscritti.

L’assemblea del circolo di Castel San Giorgio ritiene che sia fondamentale avviare una discussione seria e costruttiva per rinnovare i modelli organizzativi del Pd, in particolare a livello territoriale. È indispensabile ridare centralità ai circoli locali, che devono tornare ad essere luoghi di discussione, formazione e promozione di una nuova classe dirigente. Al contempo, è urgente ricostruire la rete giovanile del partito, che è stata azzerata a causa di dinamiche interne che hanno messo in ombra la partecipazione giovanile.

“Riteniamo che non sia più procrastinabile una riflessione condivisa sul futuro del Pd in Campania,” prosegue il deliberato. “Solo con una politica inclusiva, che coinvolga realmente tutti gli iscritti e le nuove generazioni, potremo costruire un futuro migliore per il nostro partito e per la comunità“.

L’assemblea del Circolo di Castel San Giorgio, pur riconoscendo le difficoltà del momento, si fa promotrice di un rinnovamento che parta dalla base, riscoprendo il valore dei circoli e dei coordinamenti territoriali come strumenti di partecipazione attiva e di costruzione della politica dal basso. Solo così sarà possibile superare la crisi attuale e restituire al Pd la forza e la credibilità necessarie per affrontare le sfide future.

“Profumo di viole sfiorite”, Antonio Borsa torna con un inno alla resilienza e un omaggio a Max Pezzali

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Dopo il toccante esordio con “I tre appuntamenti”, Antonio Borsa, informatore farmaceutico con un’anima da narratore, torna con un secondo romanzo che promette di lasciare il segno: “Profumo di viole sfiorite”. Questo libro si presenta come un viaggio emotivo e simbolico, un’opera che mescola dramma, redenzione e un omaggio musicale al cantautore Max Pezzali, per parlare a chi, schiacciato dal peso della vita, ha pensato di arrendersi.

Un purgatorio tra amore e speranza
La storia ruota attorno a Ryan, un giovane che, devastato dalla fine di un amore, si toglie la vita. Ma invece di trovare l’oblio, si risveglia nella Valle, un purgatorio desolato dove un Angelo lo guida in un percorso di rivelazioni. Qui, tra ombre e visioni, Ryan incontra anime che hanno affrontato il dolore senza cedere. La Valle non è solo un luogo di espiazione, ma una aula magna della vita, dove ogni storia insegna a Ryan che il suicidio non è una soluzione, ma una ferita che si propaga. Il protagonista si rivolge direttamente al lettore con un appello sincero: “Non mollare, potresti cedere sul più bello”. È un messaggio che riflette la missione di Borsa: offrire speranza a chi lotta contro delusioni amorose, lutti o difficoltà economiche.

Un autore con un cuore in bilico tra scienza e arte
Napoletano, laureato in Scienze Biologiche e in Economia e Management, Antonio Borsa non è uno scrittore di professione, ma un informatore farmaceutico che ha trovato nella scrittura una via per elaborare il dolore e condividerlo. Dopo il successo di “I tre appuntamenti”, Borsa dimostra con “Il Profumo Delle Viole” una maturità narrativa che va oltre l’esordio. Se il primo romanzo era un’esplorazione dell’amore e del rispetto, il secondo si allarga a una riflessione universale sulla resilienza, con un intento quasi terapeutico.

L’omaggio a Max Pezzali
Un elemento distintivo de “Il Profumo Delle Viole” è il suo legame con la musica di Max Pezzali, icona degli anni ’90 e voce di generazioni. Borsa intreccia nella trama citazioni da canzoni come “Nessun Rimpianto”, “Come deve andare” e “Grazie mille”, usando le loro parole per dare ritmo e profondità Emotiva alla storia. “Certi capitoli si chiudono, altri se ne aprono”, scrive Ryan, riecheggiando il pragmatismo malinconico di Pezzali. La felicità, definita come “un’isola che non c’è”, richiama quel senso di ricerca e perdita che permea brani come “Grazie mille”, mentre il tono di “Nessun rimpianto” sembra sostenere l’idea di lasciar andare il dolore senza voltarsi indietro. Questo omaggio non è solo un vezzo stilistico, ma un ponte tra la narrazione e il vissuto del lettore, che potrebbe ritrovarsi a canticchiare mentre riflette.

Stile e simbolismo
La prosa di Borsa è diretta, quasi confidenziale, come un dialogo tra amici, ma si arricchisce di momenti poetici quando descrive la Valle o medita sulla felicità. Il Profumo Delle Viole Sfiorite, con la sua atmosfera spettrale, è un simbolo potente: un limbo che non punisce, ma educa, trasformando il dolore in consapevolezza. I riferimenti a Peter Pan, con la sua “trappola” del crescere, si fondono con le suggestioni di Pezzali, creando un mix di nostalgia e introspezione che colpisce nel segno. E proprio questa autenticità, questa urgenza di comunicare, a rendere “Il Profumo Delle Viole Sfiorite” speciale e che aspira a essere un compagno per chi ha bisogno di un motivo per andare avanti.Il Profumo delle Viole Sfiorite si concentra sulla salute mentale e sul suicidio, un tabù ancora troppo silenzioso. Con il suo invito a “sposare il proprio dolore e andare avanti”, l’autore offre una risposta concreta alla disperazione, dimostrando che anche dal fondo si può risalire. Il finale, con Ryan che parla al lettore – “Resta sul ring, ti assicuro che ne sarà valsa la pena” – è un pugno nello stomaco e una carezza allo stesso tempo.

Un impegno che va oltre la pagina
Antonio Borsa non si limita a scrivere: porta il suo messaggio anche fuori dai libri. Partecipa a presentazioni pubbliche, incontri scolastici e conferenze in cui affronta i temi della salute mentale.. È attivo sui social, dove condivide riflessioni, testimonianze e parole di incoraggiamento per chi sta attraversando momenti difficili. Per lui la scrittura è solo l’inizio: la vera sfida è generare empatia e consapevolezza. Il Profumo delle Viole Sfiorite è quindi non solo un romanzo, ma un tassello in un percorso più ampio, che mette al centro il rispetto della vita e dell’altro, sempre.

L’autore
Napoletano d’adozione, laureato in Scienze Biologiche e in Economia e Management, Antonio Borsa, informatore farmaceutico e atleta di Kick boxing, è alla sua seconda opera narrativa. Dopo il successo di “I tre appuntamenti”, La bussola, 2024, che narra di un amore non corrisposto e diventato un manifesto contro la violenza, Borsa dimostra con “Profumo di viole sfiorite” una maturità narrativa che va oltre l’esordio. Se il primo romanzo era un’esplorazione dell’amore e del rispetto, il secondo si allarga a una riflessione universale sulla resilienza.

Pietrelcina accoglie la statua della Madonna Pellegrina di Fatima

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La Statua della Madonna Pellegrina di Fatima farà visita a Pietrelcina, paese natale di San Pio, per nove giorni, da domenica 5 a lunedì 13 ottobre.
L’effigie, una delle immagini ufficiali per i pellegrinaggi mondiali, arriverà il 5 ottobre in Piazza SS. Annunziata accolta dai numerosi fedeli con una Santa Messa presieduta dal parroco-rettore, fr. Daniele Moffa.
 
Programma della Visita
Dal 7 al 13 ottobre, la statua sarà esposta nella Chiesa Parrocchiale “Santa Maria degli Angeli” – Santuario diocesano di “San Pio da Pietrelcina”, chiesa giubilare che consente ai fedeli di ottenere l’indulgenza plenaria. L’evento prevede un ricco programma di preghiere e celebrazioni, tra cui l’Eucaristia solenne di domenica 12 ottobre, presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe. Diversi vescovi parteciperanno alle celebrazioni durante la settimana. La visita vuole portare un messaggio universale di pace. Assume un significato particolare a Pietrelcina per il legame storico con San Pio, che testimoniò di essere stato guarito nel 1960 dopo aver pregato davanti a questa sacra icona a San Giovanni Rotondo.

Treno perso del Pnrr, cresce la preoccupazione in Irpinia

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“È tempo di prendere atto che purtroppo l’Irpinia ha perso anche il treno del Pnrr. La possibilità di utilizzare i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza per avviare un processo di sviluppo socio-economico e di ammodernamento del sistema produttivo non è stata colta”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.

Marinelli evidenzia che, al di là di interventi ordinari e di lavori legati a contingenze specifiche, è mancato un progetto strategico per l’intera provincia, con conseguente dispersione delle risorse e mancanza di ritorni duraturi. Una responsabilità che – sottolinea – ricade sulla classe politica e sulle istituzioni.

Il presidente richiama anche i ritardi negli interventi di elettrificazione delle linee ferroviarie Avellino-Benevento e Avellino-Salerno, indispensabili per il ripristino del trasporto su ferro e la mobilità delle merci. Restano inoltre incognite sulla piattaforma logistica della Valle Ufita, già in ritardo.

Intanto continua lo spopolamento, soprattutto dei giovani, che rende il territorio più fragile e desertificato, nonostante le potenzialità e l’impegno di cittadini, lavoratori e imprese. “Così l’Irpinia – conclude Marinelli – rischia di diventare la periferia delle aree interne, senza prospettive concrete. Non possiamo che rassegnare tutta la nostra preoccupazione e amarezza per ciò che sta succedendo, con la consapevolezza che gli spazi di manovra adesso si riducono drasticamente”. 

Ieri in Campania: colpo in gioielleria nel Sannio, la cassaforte non entra in auto e resta sull’asfalto

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Le notizie principali in Campania di ieri, lunedì 29 settembre 2025. 

Avellino – I Carabinieri della Stazione di Monteforte Irpino hanno tratto in arresto un 45enne di Avellino, in esecuzione di un ordine di carcerazione. L’uomo, già denunciato in più occasioni per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti dell’ex coniuge, è stato condannato a 3 anni di reclusione (LEGGI QUI)

Benevento – Hanno agito nella notte tra il 24 e il 25 settembre, con il volto travisato, prendendo di mira una gioielleria di Limatola, in provincia di BeneventoErano circa le 23:45 quando quattro malviventi hanno dapprima rubato alcuni gioielli esposti in vetrina – pezzi di poco valore, secondo quanto riferito dai carabinieri – per poi forzare l’ingresso dell’attività. Una volta dentro, i ladri hanno puntato alla cassaforte, contenente i preziosi più importanti (LEGGI QUI)

Caserta – Una stretta di mano, un caffè veloce e qualche battuta informale: così sarebbe andato l’incontro riservato tra Nicola Caputo e Antonio Tajani a Telese Terme, in occasione della Festa della Libertà. Un faccia a faccia che, secondo i bene informati, avrebbe segnato il passo decisivo verso l’ufficializzazione del passaggio di Caputo a Forza Italia (LEGGI QUI).

Napoli – “Ora si, sono preoccupato”. Il giorno dopo, don Maurizio Patriciello risponde al telefono all’ANSA e torna su quanto accaduto ieri nella parrocchia di Caivano, quando il 75enne Vittorio De Luca gli ha consegnato un plico contenente un colpo di pistola durante la messa (LEGGI QUI).   

Salerno – Sarà effettuata giovedì l’autopsia sul corpo del 27enne Taras Ivanyshyn, che è stato trovato privo di vita ieri mattina nella piscina dell’hotel Minerva, dove il giovane, di origini ucraine ma adottato da una famiglia italiana, lavorava come dipendente. Sono stati gli addetti alle pulizie della struttura alberghiera situate in località Laura di Capaccio di Paestum a notare la sagoma scura nel fondo della piscina e a dare l’allarme (LEGGI QUI)

Meteo, le previsioni in Campania per martedì 30 settembre 2025

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Ecco le previsioni meteo in Campania per oggi, martedì 30 settembre 2025. 

Avellino – Cieli in prevalenza poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 24°C, la minima di 11°C, lo zero termico si attesterà a 3238m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Nord-Nordest, al pomeriggio moderati e proverranno da Sudovest. Nessuna allerta meteo presente.

Benevento – Cieli in prevalenza poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 26°C, la minima di 12°C, lo zero termico si attesterà a 3099m. I venti saranno al mattino deboli e proverranno da Ovest-Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest. Nessuna allerta meteo presente.

Caserta – Giornata in prevalenza poco nuvolosa, salvo presenza di nubi sparse al mattino, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 26°C, la minima di 16°C, lo zero termico si attesterà a 3173m. I venti saranno al mattino deboli e proverranno da Nordest, al pomeriggio deboli e proverranno da Sudovest. Nessuna allerta meteo presente.

Napoli – Cieli in prevalenza poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 25°C, la minima di 18°C, lo zero termico si attesterà a 3256m. I venti saranno al mattino deboli e proverranno da Nordest, al pomeriggio moderati e proverranno da Sud-Sudovest. Mare poco mosso. Nessuna allerta meteo presente.

Salerno – Cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 24°C, la minima di 18°C, lo zero termico si attesterà a 3287m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Nordest, al pomeriggio moderati e proverranno da Sudovest. Mare poco mosso. Nessuna allerta meteo presente.

Con le Regionali torna al voto anche il Comune di Monteforte Irpino

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La Prefettura di Avellino ha ufficialmente indetto le elezioni comunali a Monteforte Irpino, fissando le date di domenica 23 e lunedì 24 novembre 2025 per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale, quindi insieme al turno delle regionali in Campania

In caso di mancata elezione al primo turno, l’eventuale ballottaggio si terrà nei giorni di domenica 7 e lunedì 8 dicembre 2025 

Il ritorno al voto arriva dopo lo scioglimento del consiglio comunale disposto con decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il mese successivo. La decisione fu presa ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali, per presunte infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso. Da allora, l’amministrazione è stata affidata a una commissione straordinaria, il cui mandato è scaduto qualche giorno fa. 

Il nuovo consiglio comunale sarà composto da 16 consiglieri, a seguito della riduzione prevista dalla legge finanziaria 2010. Le elezioni si svolgeranno con il sistema maggioritario, come stabilito dal decreto legislativo 267/2000.

I seggi resteranno aperti:
• domenica 23 novembre dalle ore 7:00 alle 23:00
• lunedì 24 novembre dalle ore 7:00 alle 15:00 saranno resi noti i nomi dei candidati a sindaco e delle liste per il consiglio comunale.

Si apre dunque una campagna elettorale particolarmente delicata per Monteforte Irpino, chiamata a voltare pagina dopo un periodo di commissariamento straordinario. Tra i primi pababili candidato proprio l’ex sindaco Costantino Giordano.

Caos piazza Plebiscito, Bassolino sferza. Esposito cita Eduardo: “Per Manfredi un disagio è cos ‘e nient”

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Finisce in consiglio comunale il caos concerti in piazza Plebiscito. Succede stamattina, in avvio di seduta. Prima dello stop per mancanza del numero legale, peraltro un replay di quanto avvenuto il 22 settembre. C’è giusto il tempo per alcuni interventi ex articolo 37, ossia la facoltà dei consiglieri di dare comunicazioni su temi non all’ordine del giorno. Sono larghi i vuoti tra i banchi della giunta. In aula però si parla di piazza Plebiscito.

A evocare le proteste di residenti e non è Antonio Bassolino. Proprio il sindaco che pedonalizzò la piazza nel 1994. “Non è in discussione che in piazza Plebiscito ci siano manifestazioni e concerti, però – dice l’ex primo cittadino – c’è un limite da non superare. E il limite è stato già superato in queste settimane”. Insomma, secondo Bassolino “il troppo stroppia, ci vuole molto più equilibrio”. L’ex sindaco invita la giunta a “evitare gli eccessi”. Anche perché “agli eccessi in piazza Plebiscito corrisponde una debole iniziativa in altri luoghi della città”. Bassolino indica una serie di siti alternativi per gli eventi. “La mostra d’Oltremare è nata per questo” suggerisce. E poi ci sarebbero Agnano “ippodromo e zona terme”, piazza Mercato, Pietrarsa e il Centro Direzionale.

Ma un attacco veemente lo sferra il consigliere Gennaro Esposito, presidente del Comitato Vivibilità Cittadina. All’inizio contesta le dichiarazioni del sindaco Gaetano Manfredi, ricordando i problemi denunciati dai residenti di piazza Plebiscito, dai rumori alla piazza off limits anche per i mezzi di soccorso. “Per il sindaco questi sono piccoli disagi – afferma Esposito -, mi viene di richiamare Eduardo”. La citazione riguarda il monologo “è cos’e nient'” del grande drammaturgo. E il rimprovero si estende ad altre vicende della città. “È cos’e niente – accusa Esposito – anche la vertenza dei continui sorvoli aerei, oppure il fatto che la spiaggia a Bagnoli non si può fare”. Per il consigliere questo è “un atteggiamento sbagliato”. Esposito, di professione avvocato, sottolinea che “lo stato di diritto si poggia sulla somma dei diritti individuali di ogni persona”. E scorrendo gli atti su piazza Plebiscito, “nelle carte non è considerato” il diritto del cittadino. In compenso, emergerebbe la priorità del turismo. “Vorrei capire dove si è discusso di questa cosa” chiede Esposito, denotando la marginalità del consiglio nel caso. E si domanda se esista una deroga, da qualche parte. Altrimenti, come “tenere inchiodato per un mese un palco quando c’è un regolamento della sovrintendenza del 2013 che dice chiaramente che lo spazio di 12.000 mq non può essere occupato per più di 7 giorni”. E magari “ci dovranno essere i pareri della Sovritendenza”.

Non sono pochi i dubbi. Ma dalle questioni legali si passa a quelle politiche. “Si è pensato di convocare un comitato di residenti, gli ammistratori dei palazzi più vicini?” s’interroga Esposito, in maniera retorica. “Invece no – sbotta -, si convocano solo le categorie produttive, gli esponenti degli interessi economici. Se questa è l’impostazione dell’amministrazione, allora è liberista, uguale a quella della destra”. Per il consigliere, infatti, “un’amminstrazione di sinistra, quando organizza qualcosa, dovrebbe per prima cosa andare a vedere l’impatto sul territorio e nelle abitazioni delle persone”. Ma volenti o nolenti, ormai lo conoscono.

(Foto frame Comune di Napoli/Youtube)

Civico22 esorta l’amministrazione: “Il centro storico non può essere abbandonato”

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La crisi del commercio in cento storico e la sicurezza dopo i recenti episodi che hanno visto coinvolto le baby gang sono stati al centro del dibattito promosso da Civico22 nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede in piazza Mazzini della formazione politica presente in Consiglio Comunale. Il Presidente Argeminio Parente e il segretario Giuseppe Iorio hanno accolto cittadini, simpatizzanti e commercianti. Presente il consigliere comunale Angelo Moretti.

Nel corso dell’incontro, alcune proposte per rivitalizzare un centro storico non più attraente come un tempo tanto è vero che si contano 24 serrande chiuse pari a circa il 20% delle attività commerciali totali. Civico22 chiede una rivisitazione del piano commerciale e il segretario Iorio ha precisato: “Bisogna bloccare la grande distribuzione che distrugge il piccolo commercio. Il Puc in corso deve curare ogni aspetto di questa situazione. I centri commerciali si moltiplicano”. Poi Iorio ha attaccato: “Come può vivere un Corso in queste situazioni? Come può respirare un Corso che ha questa carenza? Il problema che si vive al Corso Garibaldi ha creato i problemi nei vicoli vicini. Ci sono meno di 70 di attività commerciali in centro storico”. ll presidente Parente ha sottolineato: “Puntiamo sulla vivibilità. Questo deve essere luogo di ascolto e scambio di proposte. Lavoriamo per il bene degli altri. Siamo una realtà viva“. Il segretario Iorio ha continuato: “Bisogna fare sistema. Bisogna puntare sul verde, piantare alberi con essenze giuste e il Corso si arricchirebbe di una vetrina straordinaria”. Sul problema parcheggi, il segretario ha spronato l’amministrazione: “Bisogna prevedere parcheggi per gli esercenti commerciali. Il sistema non ha funzionato, bisogna ritornare indietro. Puntiamo sull’urbanistica tattica. Il parcheggio di Porta Rufina deve entrare a regime”. Sulla sicurezza il segretario ha chiesto maggiore controllo: “Serve più educazione, i cittadini devono essere coscienti delle proprie azioni. Occorre chiudere il dissesto comunale e provare ad assumere nuovi vigili urbani”. Il consigliere Angelo Moretti ha quindi tratto le fila del confronto: “C’è un trend negativo a livello europeo. Possiamo però reagire: per noi come piccola realtà servono politiche alternative. Non bisogna abbandonare il centro cittadino. Serve dialogo e forse qualche incentivo per investire in centro storico”. Sulla sicurezza Moretti ha precisato: “Non si tratta di derive razziste. E’ un problema di adolescenza che è generale. Serve mediazione culturale, non c’è dispersione scolastica. Serve un piano per l’adolescenza. E’ fuorviante ed è solo un palliativo parlare di videosorveglianza. Bisogna lavorare sulla prevenzione”.

Anziana ridotta in fin di vita dal figlio, 40enne arrestato

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Questa mattina, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 40enne napoletano per tentato omicidio.
In particolare, gli agenti del Commissariato di Arenella, a seguito di una nota pervenuta alla Sala Operativa, sono intervenuti in via Confalone per la segnalazione di un’anziana donna all’interno di un appartamento in gravi condizioni.
Gli operatori, giunti prontamente sul posto, hanno trovato in strada il 40enne, in forte stato di agitazione, il quale ha riferito che la madre si trovava in casa; gli agenti, entrati nell’appartamento, hanno constatando la presenza della donna riversa a terra in camera da letto in compagnia della badante; è stata quest’ultima a trovare la donna e a chiedere aiuto. La vittima, trasportata in codice rosso al cardarelli con diverse lesioni e traumi, ha successivamente raccontato agli agenti di essere state ridotta in quelle condizioni dal figlio a seguito di una lite. La donna attualmente non è in pericolo di vita.
Per tali motivi, l’indagato è stato tratto in arresto dal personale operante.

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