Home Blog Pagina 5832

Aggredisce e minaccia di morte l’ex moglie, nei guai 46enne di Benevento

Tempo di lettura: 2 minuti

A seguito di tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura, nel pomeriggio di ieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 46enne del posto, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in famiglia.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla parte offesa in data 28.12.2022, la quale ha riferito di essere vittima di numerosi e gravi episodi di aggressione e vessazioni verificatisi anche dopo la separazione avvenuta nel 2008.
Come dichiarato dalla vittima, negli ultimi tempi la persona destinataria dell’odierna misura si era resa responsabile di comportamenti sempre più gravi. In particolare, aveva colpito la moglie con calci alle gambe solo perché non voleva andare a dormire con lui, in un’altra occasione, dopo una lite, le aveva lanciato contro un piatto contenente cibo e l’aveva scaraventata contro un mobile, provocandole lividi e dolori alla schiena e, infine, minacciata e ingiuriata augurandole la morte. 

Infine, nell’ottobre del 2022, nel corso di un incontro ottenuto per vedere le figlie, si era ancora scagliato contro la moglie, afferrandola per i capelli e minacciandola di morte.
L’attività di indagine, rapida e meticolosa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico dell’indagato, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, ritenuta necessaria per frenare l’ira dell’indagato.
La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva. 

Non si ferma all’alt e nella fuga si schianta contro auto, 43enne in ospedale

foto generica
Tempo di lettura: < 1 minuto

Era su un’auto senza targhe: quando i carabinieri di Giugliano gli hanno imposto l’alt ha accelerato e tentato la fuga. Dopo alcuni chilometri però ha perso il controllo, e si è schiantato colpendo alcuni veicoli in sosta. Dall’abitacolo l’uomo, un 43enne di Villaricca, è uscito contuso e con la gamba fratturata. E’ stato portato in ospedale e ricoverato, con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, porto di chiavi alterate e ricettazione. Nell’utilitaria, poi sequestrata, i carabinieri hanno trovato un kit completo per i furti: un flex, piedi di porco, guanti, cacciaviti, un enorme martello, targhe anche straniere risultate provento di furto e delle radiotrasmittenti. 

Allergia alimentare, torna il camper de ‘Le Domeniche della Salute’

Tempo di lettura: 2 minuti

Domenica 12 marzo, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, vicino ai giardini della Prefettura, lungo Corso Garibaldi, torna l’appuntamento con le Domeniche della Salute, organizzate dal Rotary Club di Benevento, con il supporto dei giovani del Rotaract e dell’Interact.

Il Rotary Club di Benevento è presieduto quest’anno dalla Professoressa Rossella Del Prete. L’evento è in sinergia con la Croce Rossa Italiana, che mette a disposizione dei volontari medici rotariani e non solo, un camper per le visite specialistiche, che domenica saranno effettuate dalla Dott.ssa Iride Dello Iacono, Pediatra, su “Allergia alimentare: quando sospettarla”. 

Il 20% della popolazione ritiene di essere affetto da un’allergia o da un’intolleranza alimentare, ma quando viene seguito un corretto iter diagnostico, spiega la dott.ssa Dello Iacono, solo un decimo di questi soggetti viene confermata una reazione avversa al cibo sospettato.

Allergia e intolleranza alimentare rappresentano fenomeni molto diversi tra loro. L’allergia alimentare – dichiara Iride dello Iacono – è una reazione del sistema immunitario nei confronti di un alimento normalmente assunto senza problemi dalla popolazione generale, con effetti nocivi sulla salute, che si manifesta in tempi relativamente brevi, da pochi minuti a massimo due ore.

Invece, continua – la pediatra – un’intolleranza alimentare, al contrario, non coinvolge il sistema immunitario ed è causata da un alimento o da un suo componente con spiacevoli conseguenze che raramente sono immediate.

Il prossimo appuntamento si terrà il 16 aprile con le Dottoresse Ersilia Palombi, medico nutrizionista ed Elettra Agovino, biologa nutrizionista per affrontare il tema della prevenzione dell’obesità.  

Pastena, doppia rapina: carabinieri sulle tracce del responsabile

Tempo di lettura: < 1 minuto

I carabinieri della compagnia di Salerno, guidati dal comandante Antonio Corvino sono impegnati a risalire all’autore e o ai presunti complici rapina avvenuta nella serata di ieri. Il primo colpo ai danni di una ricevitoria, situata in Piazza Libertà dove, intorno alle 20,15 un uomo armato di pistola ha minacciato la persona alla cassa e si è fatta consegnare 180.00 euro. Per fortuna senza causare il ferimento di nessuno. Poco dopo, alle 20,35 un altro episodio analogo. A pochi passi, in via Madonna di Fatima presso la pasticceria Bella Napoli, un altro colpo. Stesso autore. Somma rapinata 500.00 euro. I carabinieri sono al lavoro e anche grazie ai filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza sarebbero vicini ad individuare il responsabile. 

Carcere di Santa Maria Capua Vetere, agente preso a pugni da un detenuto

Tempo di lettura: 2 minuti

Ennesima aggressione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove un detenuto del reparto Nilo (reparto già noto alle cronache per i fatti accaduti durante le rivolte) ha aggredito un poliziotto penitenziario prendendolo a pugni e provocandogli una lacerazione per la quale il poliziotto ha subito una decina di punti di sutura alla testa. Lo rende noto il segretario regionale Asppe Campania, sigla confederata Consipe, Luigi Castaldo secondo il quale “purtroppo le aggressioni sono all’ordine del giorno e l’immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria da questo punto di vista è sempre più oggetto di attacchi pur seguendo le indicazioni trattamentali di un Paese civile e rispettoso delle regole.

Oggi – continua – il poliziotto penitenziario è preso di mira ed è capro espiatorio di un sistema penitenziario imploso ed al collasso, sia per la mancanza di personale di Polizia Penitenziaria, sia per la mancanza di figure professionali (psichiatri ed educatori) che di risorse strumentali idonee”. Per Castaldo “reprimere senza dare alternative crea solo tanta violenza e disagio che ricade sugli umili servitori dello Stato in uniforme blu che pur dimostrando tanta umanità e deontologia come appartenenti ad un decoroso e dignitoso Corpo dello Stato, come quello della Polizia Penitenziaria, sono continuamente e ripetutamente vittime di violenti aggressioni come quella di oggi”. Per il segretario generale Asppe confederata Consipe Claudio Marcangeli, “il Governo deve intervenire con urgenza a ripristinare i ruoli e ridare il meritato e dovuto prestigio ad un Corpo dello Stato messo in ginocchio dai tanti tagli, mancano 10.000 poliziotti penitenziari all’appello”.

Masterclass Steve Vai, aperta fino al 31 marzo la call per le band rock emergenti

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo solo due settimane dall’apertura della call, sono già 20 le band rock emergenti candidate da tutta Italia per aprire la Masterclass di Steve Vai il prossimo 20 maggio ad Apollosa (Bn). Le band interessate provengono da Empoli, Milano, Sanremo, Udine, Reggio Emilia, Catania, Lecce e molte altre città, pronte ad esibirsi per un evento unico nel Sud Italia promosso e organizzato da Lizard Accademie Musicali – Laboratorio di Benevento, Projenia SCS, Cosmoart APS e The Jack Benevento. 

Mancano ancora venti giorni per candidarsi e dopo il 31 marzo, termine della CALL, solo 3 band selezionate da esperti dell’Accademia Musicale Lizard di Benevento potranno esibirsi live sullo stesso palco di Steve Vai presso la Cyclopes di Apollosa (BN), dove si terrà la Masterclass.

Le band saranno scelte non solo dopo un esame delle domande, dei contenuti audio e video caricati da ciascuna band nel FORM compilativo dal sito di Projenia SCS. I gruppi saranno scelti anche secondo un criterio di attinenza musicale per genere e varietà dei sottogeneri rock. 

Le band selezionate avranno la possibilità di esibirsi all’apertura della Masterclass di Steve Vai in un tempo massimo di 40 minuti e davanti a una platea di 300 persone composta da partecipanti, aziende e player provenienti da tutta Italia. I gruppi potranno usufruire del Palco, dell’impianto audio e degli amplificatori per basso e chitarra messi a disposizione dall’organizzazione. E ancora, le band potranno assistere gratuitamente a tutta la durata della Masterclass e partecipare come band al Meet and Greet (foto, autografi e video) con l’artista.

Per assistere all’evento del 20 maggio, sono ancora disponibili i biglietti del SETTORE C (50€), mentre manca poco per il SOLD OUT del SETTORE B (70€). L’acquisto dei biglietti del SETTORE B permette di ricevere una foto e due autografi da Steve Vai, e per chi sarà sorteggiato, anche un mese di corsi di musica presso la Lizard di Benevento.

Per partecipare alla call delle band (clicca qui). Info e biglietti per partecipare alla masterclass. 

Salerno, il piano di Prefettura e Asl per combattere la violenza al personale sanitario

Tempo di lettura: 6 minuti

Nella giornata di domani, domenica 12 marzo, sarà celebrata per il secondo anno la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” istituita dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113.

Nell’occasione di questa ricorrenza il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, insieme al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, Gennaro Sosto e al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona, Vincenzo D’Amato, hanno fatto un “punto della situazione” sul delicato tema, sempre più presente nella cronaca quotidiana, delle aggressioni, fisiche e verbali, nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari e sulla necessità di richiamare l’attenzione dei cittadini sulla gravità del fenomeno.

L’ASL di Salerno – che è presente da Scafati a Sapri, in una delle province più estese d’Italia, con 8 presidi ospedalieri dotati di Pronto Soccorso attivo, e impiega tra personale medico e sanitario circa 4.000 unità – è impegnata nel contrasto di questi gravi e sempre più diffusi episodi anche attraverso l’adozione di alcune importanti misure organizzative.

Oltre all’adozione di alcune importanti delibere – “Costituzione del Comitato per la Sicurezza Aziendale dell’ASL SALERNO”; “Adozione della Procedura Aziendale di Sicurezza sulla Prevenzione degli Atti di Violenza nei Luoghi di Lavoro dell’ASL SALERNO”; “Approvazione dell’Accordo di Collaborazione tra la ASL SALERNO e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Salerno nella prevenzione delle aggressioni contro il personale sanitario” – proprio in questi giorni è partita una richiesta di finanziamento, nell’ambito dei fondi europei, di progetto finalizzato all’acquisto di un sistema di bodycam da dare in dotazione al personale dei Servizi Penitenziari e servizi relativi all’area dell’Emergenza -118.

In proposito, il Direttore Generale, Gennaro Sosto, evidenzia che l’ASL di Salerno “agisce da sempre nella consapevolezza che gli episodi di violenza, sempre più gravi e frequenti a danno del personale sanitario, non possono in alcun modo essere ricondotti a semplici episodi oppure a incidenti di percorso, ma sono il riflesso di un malessere sociale profondo e diffuso. Altrettanto chiara è la consapevolezza che questo fenomeno debba essere affrontato in modo sistematico, all’interno dei luoghi di lavoro, coinvolgendo dirigenti, soggetti preposti alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, professionisti e lavoratori”.

Anche la storica azienda ospedaliera universitaria OO.RR. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” – Scuola Medica Salernitana – con 4 presidi ospedalieri dotati di Pronto Soccorso, da Salerno ad Amalfi, e circa 4.000 unità tra medici e sanitari – ha fatto rientrare tra i suoi principali obiettivi il contrasto ai fenomeni di aggressione e violenza nei confronti del personale.

Secondo il Direttore Generale, Vincenzo D’Amato: “occorre incentivare la formazione e sensibilizzare la cittadinanza, a partire dai giovani, facendo capire che perpetrare aggressioni e atti violenti contro operatori sanitari non solo è grave, inconcepibile e da condannare, ma ci pone davanti a un paradosso perché si pratica violenza contro coloro che sono i responsabili della nostra salute. Aggredire, anche solo intimidire, i sanitari significa avere meno assistenza perché si va a incidere anche sull’aspetto psicologico degli operatori, vuol dire determinare una difficoltà anche per gli altri pazienti, ma soprattutto vuol dire far venire meno quel tessuto sociale che è alla base di ogni consesso civile. Il nostro principale e comune obiettivo deve essere quello di educare alla prevenzione e alla gestione degli episodi di violenza”.

Il “Ruggi”, inoltre, ha delineato un percorso organizzativo incentrato sulla formazione del personale.

Afferma infatti Direttore Sanitario, Emilia Anna Vozzella: “la formazione deve mirare a far sì che tutto il personale conosca i rischi potenziali per la sicurezza e le procedure da seguire in caso di episodi di violenza. La formazione del nostro personale ha l’obiettivo anche di favorire il senso di fiducia degli operatori nell’affrontare situazioni ad alta partecipazione emotiva e diffondere a tutto il personale la conoscenza dei rischi potenziali e delle tecniche da seguire per proteggere sé stessi ed i colleghi da atti di violenza”.

Sul tema interviene anche Domenico Della Porta – componente dell’”Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie”, istituito presso il Ministero della Salute proprio con il compito di monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni del personale sanitario – ricordando quanto già fatto nell’ultimo anno per rafforzare le misure di vigilanza nei presidi di emergenza territoriale che svolgono anche servizio notturno e installare le telecamere nei punti sensibili.

Secondo Della Porta in questa fase è necessario “promuovere campagne di sensibilizzazione, intervenire sui sistemi di comunicazione, attese e aggiornamento dei parenti dei ricoverati e prendere in carico gli operatori vittime sia di aggressioni fiche sia di aggressioni verbali per avviarli ad un percorso di recupero. Occorre perciò rivedere le misure di accoglienza, tecnologiche ed organizzative delle strutture sanitarie nonché indirizzare i fondi del PNRR anche in questa direzione”.

Sul piano legislativo si ricorda che la Legge 14 agosto 2020, n. 113 ha inasprito il quadro sanzionatorio per le aggressioni ai danni del personale sanitario prevedendo la reclusione da quattro a dieci anni per le lesioni gravi cagionate agli esercenti professioni sanitarie e sociosanitarie e la reclusione da otto a sedici anni per le lesioni gravissime; è stata inoltre introdotta una nuova circostanza aggravante per i delitti commessi a danno degli operatori sanitari con violenza o minaccia, in presenza della quale i reati di lesioni e percosse sono sempre procedibili d’ufficio, anche quando da esse derivi una malattia di durata non superiore ai venti giorni; la perseguibilità dei reati aggravati è così svincolata dalla gravità della lesione, nonché dalle valutazioni della vittima circa l’opportunità di querelare.

Il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, nel sottolineare che in questa provincia, nonostante la sua ampiezza, il fenomeno presenta un quadro meno critico rispetto ad altre realtà, coglie al contempo la preoccupazione di medici, operatori sanitari e cittadini per il crescente numero di aggressioni, sia fisiche che verbali, che si registrano su scala nazionale. “Questi episodi creano spesso anche gravi ripercussioni sullo stato di salute degli operatori sanitari, sia di natura infortunistica che psicologica, per questo è di fondamentale importanza intensificare una politica di sicurezza volta alla prevenzione, attività necessaria per valutare e gestire le situazioni più a rischio.

L’individuazione di una strategia mirata ed efficace, che consenta di creare un modello organizzativo riproducibile su scala provinciale, è la strada maestra per affrontare in maniera congiunta il gravissimo fenomeno delle aggressioni ai sanitari, che ha diretti riflessi non solo per quanto riguarda la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza di chi opera troppo spesso in condizioni già di per sé difficili, ma anche sotto il profilo della tutela della salute dei pazienti che necessitano di interventi immediati che vengono messi a repentaglio dal verificarsi di episodi di violenza”.

Il Prefetto Russo ricorda, infine, l’importante percorso intrapreso nell’ultimo mese con le forze di polizia, che hanno immediatamente messo in campo uomini, mezzi e capacità organizzativa per far fronte alla situazione. “La sinergia e la collaborazione tra istituzioni è sempre lo strumento più utile, rapido e valido per poter dare risposte efficaci e pratiche ai cittadini”. 

Napoli, sequestrati 18 chili di cocaina: due arresti

Tempo di lettura: < 1 minuto

Era diretta a Scampia l’auto fermata dai finanzieri del comando provinciale di Napoli nella quale è stato trovato un borsone contenente 18 chilogrammi di cocaina. La vettura con a bordo due persone – di 29 e 38 anni – è stata intercettata dai finanzieri durante i controlli predisposti lungo le principali strade di accesso alla città. La droga – suddivisa il 17 panetti – era in un borsone. Le successive analisi hanno confermato che si tratta di cocaina. I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. 

Droga in casa, arrestato un 48enne di Benevento

Tempo di lettura: < 1 minuto

Benevento –  Operazione antidroga della Squadra Mobile di Benevento. E’ stato arrestato e posto ai domiciliari, su disposizione del magistrato Capitanio, Franco Silvino, 48 anni, di Benevento. Nell’ambito di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, posta nella zona alta della città, la Mobile – diretta dal vice questore Flavio Tranquillo – ha rinvenuto 15 dosi di cocaina nascoste in ovetti. Il Silvino, difeso dall’avvocato Gerardo Giorgione, è ora in attesa dell’udienza per la convalida dell’arresto che, probabilmente, si terrà nella giornata di lunedì. 

Bagnoli Irpino, chalet in fiamme: famiglia scappa in tempo

Tempo di lettura: < 1 minuto

Bagnoli Irpino (AV) – I Vigili del Fuoco di Avellino alle ore 05’00 di oggi 11 marzo sono intervenuti nel comune di Bagnoli Irpino, in via Sorgente Trentola, per un incendio che ha interessato uno chalet in legno del posto. La sala operativa del Comando di via Zigarelli ha inviato la squadra del distaccamento di Montella e una dalla sede centrale di Avellino, ed in supporto due autobotti. Le fiamme che hanno avvolto la struttura sono state spente mettendo in sicurezza l’intera area. Al momento dell’accaduto all’interno dell’abitazione vi era una famiglia di quattro persone, coniugi e due bambini, originari della provincia di Salerno, i quali hanno fatto appena in tempo a mettersi in salvo, ed oltre un grande spavento non hanno subito conseguenze.

- Pubblicità -


ARTICOLI IN PRIMO PIANO

ULTIMI VIDEO-ARTICOLI