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Carcere di Santa Maria Capua Vetere, agente preso a pugni da un detenuto

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Ennesima aggressione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove un detenuto del reparto Nilo (reparto già noto alle cronache per i fatti accaduti durante le rivolte) ha aggredito un poliziotto penitenziario prendendolo a pugni e provocandogli una lacerazione per la quale il poliziotto ha subito una decina di punti di sutura alla testa. Lo rende noto il segretario regionale Asppe Campania, sigla confederata Consipe, Luigi Castaldo secondo il quale “purtroppo le aggressioni sono all’ordine del giorno e l’immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria da questo punto di vista è sempre più oggetto di attacchi pur seguendo le indicazioni trattamentali di un Paese civile e rispettoso delle regole.

Oggi – continua – il poliziotto penitenziario è preso di mira ed è capro espiatorio di un sistema penitenziario imploso ed al collasso, sia per la mancanza di personale di Polizia Penitenziaria, sia per la mancanza di figure professionali (psichiatri ed educatori) che di risorse strumentali idonee”. Per Castaldo “reprimere senza dare alternative crea solo tanta violenza e disagio che ricade sugli umili servitori dello Stato in uniforme blu che pur dimostrando tanta umanità e deontologia come appartenenti ad un decoroso e dignitoso Corpo dello Stato, come quello della Polizia Penitenziaria, sono continuamente e ripetutamente vittime di violenti aggressioni come quella di oggi”. Per il segretario generale Asppe confederata Consipe Claudio Marcangeli, “il Governo deve intervenire con urgenza a ripristinare i ruoli e ridare il meritato e dovuto prestigio ad un Corpo dello Stato messo in ginocchio dai tanti tagli, mancano 10.000 poliziotti penitenziari all’appello”.

Masterclass Steve Vai, aperta fino al 31 marzo la call per le band rock emergenti

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Dopo solo due settimane dall’apertura della call, sono già 20 le band rock emergenti candidate da tutta Italia per aprire la Masterclass di Steve Vai il prossimo 20 maggio ad Apollosa (Bn). Le band interessate provengono da Empoli, Milano, Sanremo, Udine, Reggio Emilia, Catania, Lecce e molte altre città, pronte ad esibirsi per un evento unico nel Sud Italia promosso e organizzato da Lizard Accademie Musicali – Laboratorio di Benevento, Projenia SCS, Cosmoart APS e The Jack Benevento. 

Mancano ancora venti giorni per candidarsi e dopo il 31 marzo, termine della CALL, solo 3 band selezionate da esperti dell’Accademia Musicale Lizard di Benevento potranno esibirsi live sullo stesso palco di Steve Vai presso la Cyclopes di Apollosa (BN), dove si terrà la Masterclass.

Le band saranno scelte non solo dopo un esame delle domande, dei contenuti audio e video caricati da ciascuna band nel FORM compilativo dal sito di Projenia SCS. I gruppi saranno scelti anche secondo un criterio di attinenza musicale per genere e varietà dei sottogeneri rock. 

Le band selezionate avranno la possibilità di esibirsi all’apertura della Masterclass di Steve Vai in un tempo massimo di 40 minuti e davanti a una platea di 300 persone composta da partecipanti, aziende e player provenienti da tutta Italia. I gruppi potranno usufruire del Palco, dell’impianto audio e degli amplificatori per basso e chitarra messi a disposizione dall’organizzazione. E ancora, le band potranno assistere gratuitamente a tutta la durata della Masterclass e partecipare come band al Meet and Greet (foto, autografi e video) con l’artista.

Per assistere all’evento del 20 maggio, sono ancora disponibili i biglietti del SETTORE C (50€), mentre manca poco per il SOLD OUT del SETTORE B (70€). L’acquisto dei biglietti del SETTORE B permette di ricevere una foto e due autografi da Steve Vai, e per chi sarà sorteggiato, anche un mese di corsi di musica presso la Lizard di Benevento.

Per partecipare alla call delle band (clicca qui). Info e biglietti per partecipare alla masterclass. 

Salerno, il piano di Prefettura e Asl per combattere la violenza al personale sanitario

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Nella giornata di domani, domenica 12 marzo, sarà celebrata per il secondo anno la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” istituita dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113.

Nell’occasione di questa ricorrenza il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, insieme al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, Gennaro Sosto e al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona, Vincenzo D’Amato, hanno fatto un “punto della situazione” sul delicato tema, sempre più presente nella cronaca quotidiana, delle aggressioni, fisiche e verbali, nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari e sulla necessità di richiamare l’attenzione dei cittadini sulla gravità del fenomeno.

L’ASL di Salerno – che è presente da Scafati a Sapri, in una delle province più estese d’Italia, con 8 presidi ospedalieri dotati di Pronto Soccorso attivo, e impiega tra personale medico e sanitario circa 4.000 unità – è impegnata nel contrasto di questi gravi e sempre più diffusi episodi anche attraverso l’adozione di alcune importanti misure organizzative.

Oltre all’adozione di alcune importanti delibere – “Costituzione del Comitato per la Sicurezza Aziendale dell’ASL SALERNO”; “Adozione della Procedura Aziendale di Sicurezza sulla Prevenzione degli Atti di Violenza nei Luoghi di Lavoro dell’ASL SALERNO”; “Approvazione dell’Accordo di Collaborazione tra la ASL SALERNO e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Salerno nella prevenzione delle aggressioni contro il personale sanitario” – proprio in questi giorni è partita una richiesta di finanziamento, nell’ambito dei fondi europei, di progetto finalizzato all’acquisto di un sistema di bodycam da dare in dotazione al personale dei Servizi Penitenziari e servizi relativi all’area dell’Emergenza -118.

In proposito, il Direttore Generale, Gennaro Sosto, evidenzia che l’ASL di Salerno “agisce da sempre nella consapevolezza che gli episodi di violenza, sempre più gravi e frequenti a danno del personale sanitario, non possono in alcun modo essere ricondotti a semplici episodi oppure a incidenti di percorso, ma sono il riflesso di un malessere sociale profondo e diffuso. Altrettanto chiara è la consapevolezza che questo fenomeno debba essere affrontato in modo sistematico, all’interno dei luoghi di lavoro, coinvolgendo dirigenti, soggetti preposti alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, professionisti e lavoratori”.

Anche la storica azienda ospedaliera universitaria OO.RR. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” – Scuola Medica Salernitana – con 4 presidi ospedalieri dotati di Pronto Soccorso, da Salerno ad Amalfi, e circa 4.000 unità tra medici e sanitari – ha fatto rientrare tra i suoi principali obiettivi il contrasto ai fenomeni di aggressione e violenza nei confronti del personale.

Secondo il Direttore Generale, Vincenzo D’Amato: “occorre incentivare la formazione e sensibilizzare la cittadinanza, a partire dai giovani, facendo capire che perpetrare aggressioni e atti violenti contro operatori sanitari non solo è grave, inconcepibile e da condannare, ma ci pone davanti a un paradosso perché si pratica violenza contro coloro che sono i responsabili della nostra salute. Aggredire, anche solo intimidire, i sanitari significa avere meno assistenza perché si va a incidere anche sull’aspetto psicologico degli operatori, vuol dire determinare una difficoltà anche per gli altri pazienti, ma soprattutto vuol dire far venire meno quel tessuto sociale che è alla base di ogni consesso civile. Il nostro principale e comune obiettivo deve essere quello di educare alla prevenzione e alla gestione degli episodi di violenza”.

Il “Ruggi”, inoltre, ha delineato un percorso organizzativo incentrato sulla formazione del personale.

Afferma infatti Direttore Sanitario, Emilia Anna Vozzella: “la formazione deve mirare a far sì che tutto il personale conosca i rischi potenziali per la sicurezza e le procedure da seguire in caso di episodi di violenza. La formazione del nostro personale ha l’obiettivo anche di favorire il senso di fiducia degli operatori nell’affrontare situazioni ad alta partecipazione emotiva e diffondere a tutto il personale la conoscenza dei rischi potenziali e delle tecniche da seguire per proteggere sé stessi ed i colleghi da atti di violenza”.

Sul tema interviene anche Domenico Della Porta – componente dell’”Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie”, istituito presso il Ministero della Salute proprio con il compito di monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni del personale sanitario – ricordando quanto già fatto nell’ultimo anno per rafforzare le misure di vigilanza nei presidi di emergenza territoriale che svolgono anche servizio notturno e installare le telecamere nei punti sensibili.

Secondo Della Porta in questa fase è necessario “promuovere campagne di sensibilizzazione, intervenire sui sistemi di comunicazione, attese e aggiornamento dei parenti dei ricoverati e prendere in carico gli operatori vittime sia di aggressioni fiche sia di aggressioni verbali per avviarli ad un percorso di recupero. Occorre perciò rivedere le misure di accoglienza, tecnologiche ed organizzative delle strutture sanitarie nonché indirizzare i fondi del PNRR anche in questa direzione”.

Sul piano legislativo si ricorda che la Legge 14 agosto 2020, n. 113 ha inasprito il quadro sanzionatorio per le aggressioni ai danni del personale sanitario prevedendo la reclusione da quattro a dieci anni per le lesioni gravi cagionate agli esercenti professioni sanitarie e sociosanitarie e la reclusione da otto a sedici anni per le lesioni gravissime; è stata inoltre introdotta una nuova circostanza aggravante per i delitti commessi a danno degli operatori sanitari con violenza o minaccia, in presenza della quale i reati di lesioni e percosse sono sempre procedibili d’ufficio, anche quando da esse derivi una malattia di durata non superiore ai venti giorni; la perseguibilità dei reati aggravati è così svincolata dalla gravità della lesione, nonché dalle valutazioni della vittima circa l’opportunità di querelare.

Il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, nel sottolineare che in questa provincia, nonostante la sua ampiezza, il fenomeno presenta un quadro meno critico rispetto ad altre realtà, coglie al contempo la preoccupazione di medici, operatori sanitari e cittadini per il crescente numero di aggressioni, sia fisiche che verbali, che si registrano su scala nazionale. “Questi episodi creano spesso anche gravi ripercussioni sullo stato di salute degli operatori sanitari, sia di natura infortunistica che psicologica, per questo è di fondamentale importanza intensificare una politica di sicurezza volta alla prevenzione, attività necessaria per valutare e gestire le situazioni più a rischio.

L’individuazione di una strategia mirata ed efficace, che consenta di creare un modello organizzativo riproducibile su scala provinciale, è la strada maestra per affrontare in maniera congiunta il gravissimo fenomeno delle aggressioni ai sanitari, che ha diretti riflessi non solo per quanto riguarda la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza di chi opera troppo spesso in condizioni già di per sé difficili, ma anche sotto il profilo della tutela della salute dei pazienti che necessitano di interventi immediati che vengono messi a repentaglio dal verificarsi di episodi di violenza”.

Il Prefetto Russo ricorda, infine, l’importante percorso intrapreso nell’ultimo mese con le forze di polizia, che hanno immediatamente messo in campo uomini, mezzi e capacità organizzativa per far fronte alla situazione. “La sinergia e la collaborazione tra istituzioni è sempre lo strumento più utile, rapido e valido per poter dare risposte efficaci e pratiche ai cittadini”. 

Napoli, sequestrati 18 chili di cocaina: due arresti

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Era diretta a Scampia l’auto fermata dai finanzieri del comando provinciale di Napoli nella quale è stato trovato un borsone contenente 18 chilogrammi di cocaina. La vettura con a bordo due persone – di 29 e 38 anni – è stata intercettata dai finanzieri durante i controlli predisposti lungo le principali strade di accesso alla città. La droga – suddivisa il 17 panetti – era in un borsone. Le successive analisi hanno confermato che si tratta di cocaina. I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. 

Droga in casa, arrestato un 48enne di Benevento

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Benevento –  Operazione antidroga della Squadra Mobile di Benevento. E’ stato arrestato e posto ai domiciliari, su disposizione del magistrato Capitanio, Franco Silvino, 48 anni, di Benevento. Nell’ambito di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, posta nella zona alta della città, la Mobile – diretta dal vice questore Flavio Tranquillo – ha rinvenuto 15 dosi di cocaina nascoste in ovetti. Il Silvino, difeso dall’avvocato Gerardo Giorgione, è ora in attesa dell’udienza per la convalida dell’arresto che, probabilmente, si terrà nella giornata di lunedì. 

Bagnoli Irpino, chalet in fiamme: famiglia scappa in tempo

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Bagnoli Irpino (AV) – I Vigili del Fuoco di Avellino alle ore 05’00 di oggi 11 marzo sono intervenuti nel comune di Bagnoli Irpino, in via Sorgente Trentola, per un incendio che ha interessato uno chalet in legno del posto. La sala operativa del Comando di via Zigarelli ha inviato la squadra del distaccamento di Montella e una dalla sede centrale di Avellino, ed in supporto due autobotti. Le fiamme che hanno avvolto la struttura sono state spente mettendo in sicurezza l’intera area. Al momento dell’accaduto all’interno dell’abitazione vi era una famiglia di quattro persone, coniugi e due bambini, originari della provincia di Salerno, i quali hanno fatto appena in tempo a mettersi in salvo, ed oltre un grande spavento non hanno subito conseguenze.

Spaccio di droga, denunciato un 50enne di Lioni

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I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella hanno denunciato un 50enne di Lioni per “Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.
Durante un servizio di controllo alla circolazione stradale svolto a Montella in orario pomeridiano, i Carabinieri hanno intimato l’“Alt” al conducente di un’autovettura in transito.
L’atteggiamento sospetto dell’automobilista ha indotto i militari ad approfondire le verifiche.
All’esito dell’attività, l’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato trovato in possesso di 16 dosi di sostanza stupefacente di tipo crack.
Alla luce delle evidenze emerse, il 50enne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino. La droga è stata sottoposta a sequestro. 

Diga di Campolattaro, Mirra: “Un potenziale inespresso”

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“Passano anni, governi, proclami e la diga di Campolattaro resta un oggetto, di grandi dimensioni a dire il vero, ancora misterioso. Un pò come una promessa nel mondo dello sport che non fa quel salto di qualità decisivo, quello step o switch in avanti che lo consacrerebbe”. La responsabilità, secondo il responsabile provinciale settore rapporti con le istituzioni Mario Mirra, è tutta di chi ha gestito negli anni un progetto ambizioso ma mai decollato davvero: “La storia dimostra che la diga resta ancora un potenziale inespresso – ha dichiarato Mirra – dalla sua creazione al rilancio, solo per sterili proclami elettorali, del Governatore De Luca. Ora il Pnrr potrebbe ridare linfa al progetto ma sono più le ombre che le luci pronte ad oscurare un progetto che avrebbe meritato miglior sorte, naturalmente in quest’ottica ci affidiamo alla costante supervisione del nostro deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano il quale è attivo anche su questo tema.

Inoltre – conclude Mirra – sulla diga pende la spada di Damocle della possibile frana che può inficiarne il funzionamento a regime: si parla di una perizia commissionata dalla Provincia di Benevento ma dell’esito, ricevuto a giugno 2022, non è dato sapersi”.

Meteo, le previsioni in Campania di sabato 11 marzo 2023

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Ecco le previsioni meteo in Campania per oggi, sabato 11 marzo 2023

Avellino – Cieli in prevalenza parzialmente nuvolosi, con qualche addensamento più compatto dal pomeriggio, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 16°C, la minima di 9°C, lo zero termico si attesterà a 2842m. I venti saranno al mattino deboli e proverranno da Sud-Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest. Nessuna allerta meteo presente.

Benevento – Cieli in prevalenza poco o parzialmente nuvolosi, con qualche nube in più nel pomeriggio, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 18°C, la minima di 11°C, lo zero termico si attesterà a 2789m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Ovest-Sudovest, al pomeriggio tesi e proverranno da Ovest. Nessuna allerta meteo presente.

Caserta – Cieli in prevalenza parzialmente nuvolosi, con nubi in parziale aumento in serata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 18°C, la minima di 10°C, lo zero termico si attesterà a 2718m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest-Sudovest. Nessuna allerta meteo presente.

Napoli – Cieli in prevalenza parzialmente nuvolosi, con nubi in parziale aumento in serata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 17°C, la minima di 12°C, lo zero termico si attesterà a 2766m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest-Sudovest. Mare molto mosso. Nessuna allerta meteo presente.

Salerno – Nubi sparse alternate a schiarite per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 15°C, la minima di 12°C, lo zero termico si attesterà a 2887m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Sud, al pomeriggio moderati e proverranno da Sud-Sudovest. Mare molto mosso. Nessuna allerta meteo presente.

Perde il controllo dell’auto lungo l’A16: 41enne incastrata tra le lamiere

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I Vigili del Fuoco di Avellino, nella serata di oggi 10 marzo, sono intervenuti sull’autostrada A 16, Napoli – Canosa, nel territorio del comune di Avellino in direzione Canosa, per un incidente stradale che ha visto coinvolta una sola autovettura, la quale perdeva il controllo e urtava violentemente contro il guard rail. Alla guida dell’auto una donna di 41 anni originaria di Lanciano in provincia di Chieti, la quale rimaneva bloccata nell’abitacolo, e dopo essere stata liberata veniva affidata ai sanitari del 118 intervenuti i quali la trasportavano presso l’ospedale Moscati di Avellino per essere sottoposta a cure mediche. Il veicolo incidentato è stato messo in sicurezza.

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