mercoledì, Ottobre 8, 2025
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Cybersecurity, un mercato che vale oro: sale il valore complessivo ma persistono alcune criticità

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Lo scorso anno il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto un valore complessivo di 2,48 miliardi di euro, con una crescita che non mostra segnali di rallentamento. Le proiezioni indicano che entro il 2030 questo settore supererà i 6 miliardi di euro, consolidando il proprio ruolo come ambito strategico per l’economia e per la sicurezza nazionale. L’incremento è strettamente collegato all’aumento costante degli attacchi informatici, e alla necessità di rafforzare le infrastrutture digitali delle aziende e delle istituzioni.

Cybersecurity: la situazione in Italia

Il quadro italiano presenta però un divario evidente rispetto ad altri Paesi. Gli investimenti nella sicurezza informatica in Italia rappresentano lo 0,12% del PIL: una percentuale nettamente inferiore rispetto allo 0,34% degli Stati Uniti e allo 0,29% del Regno Unito. Questo scarto sottolinea come la spesa nazionale non sia ancora proporzionata alla gravità delle minacce e alle dimensioni del rischio, soprattutto in considerazione del fatto che l’Italia è tra i Paesi più colpiti dagli attacchi informatici.

Nel 2024, infatti, il 10,1% degli attacchi globali ha preso di mira le principali realtà italiane, partendo dalle PA fino ad arrivare ad alcune delle aziende più importanti del territorio. Anche gli utenti sono spesso vittime dei cybercriminali, in qualsiasi settore o nicchia. Vale pure per il gaming e alcune categorie specifiche come il gambling. Per questo motivo, quando si sceglie ad esempio un casino non AAMS, è bene leggere prima le recensioni degli esperti per evitare di correre dei rischi. Il medesimo consiglio è in realtà applicabile in qualsiasi altra categoria di browser games.

L’impatto della criminalità informatica sul territorio nazionale è sempre più evidente. Nel 2023 sono stati registrati 310 attacchi gravi, con una crescita del 65% rispetto all’anno precedente. Alcuni settori risultano ancora oggi particolarmente esposti, come nel caso delle università. La sanità, ad esempio, ha visto un incremento superiore all’80% degli episodi critici nel 2024, con conseguenze dirette sulla gestione dei dati sensibili e sull’operatività delle strutture. Anche il manifatturiero continua ad essere un obiettivo privilegiato dagli hacker, con il 25% degli attacchi globali.

La cybersecurity crea posti di lavoro

Lo sviluppo della cybersecurity non riguarda soltanto i valori economici, ma si traduce anche in nuove opportunità occupazionali. In Italia la domanda relativa ai professionisti del settore cresce rapidamente, con una stima di 300.000 nuovi posti di lavoro entro il 2025. Questa necessità deriva dall’urgenza di reperire figure specializzate, in grado di affrontare delle minacce sempre più sofisticate. Le aziende cercano competenze che spaziano dall’analisi degli incidenti alla gestione delle infrastrutture critiche, fino alla governance della sicurezza informatica.

Le prospettive salariali riflettono appieno l’importanza e il peso di queste competenze. Nel 2025 lo stipendio medio nel settore della cybersecurity in Italia raggiunge infatti quota 39.500 euro lordi annui. Un cyber security analyst percepisce tra 26.200 e 33.700 euro, mentre le posizioni di vertice possono raggiungere i 150.000 euro annui. Si parla di una progressione che evidenzia un percorso professionale capace di premiare la specializzazione, e con margini di crescita davvero enormi.

Benevento: ‘attraversare l’invisibile’ per diventare Capitale italiana della Cultura

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È stato un lavoro corale, intenso, partecipato, basato sull’analisi di una progettualità che ha coinvolto una intera comunità: associazioni, fondazioni, istituzioni, cittadini. Da questo connubio nasce il dossier ‘Attraversare l’invisibile‘, titolo che è emerso come il frutto di un sentire collettivo, attraverso cui Benevento – insieme con Pietrelcina – si candida a diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2028.
In poche settimane sono stati presentati ben 156 progetti, più di quanti qualunque altra città in corsa abbia raccolto. Idee diverse, molte già attive, a volte inedite, tutte comunque volte a raccontare un territorio che non si accontenta di custodire il passato ma vuole costruire il futuro. 
Stamani a Palazzo Paolo V si è discusso del dossier, costituito da 60 pagine ed avente l’immagine di un viaggio suddiviso in tre sezioni: Spazi e luoghi (17 progetti), per “attivare luoghi rigenerando lo spazio come esperienza, come trama di relazioni. Ogni luogo può essere rifondato come teatro della memoria collettiva e laboratorio di futuro” come illustrato dai relatori; Soglie e percorsi (10 progetti), passaggi reali e simbolici che uniscono memoria e itinerari contemporanei; Valori e visioni (15 progetti), il cuore identitario che diventa slancio proiettato verso nuovi scenari. 
A questi si aggiungono delle ‘attività trasversali’, “perché riteniamo che alcuni interventi, come quelli che riguardano giovani e nuove tecnologie, siano fondamentali e debbano essere parte della candidatura” spiega Roberto Albergoni, presidente della Fondazione MeNo, e per cui lo stesso titolo scelto per il dossier “si è imposto. Credo che abbiamo costruito, tutti insieme, un progetto molto forte”.
“L’obiettivo è rendere palese quanto questa identità sia capace di proiettarci nel futuro” sottolinea Angelo Moretti, presidente della Fondazione di Comunità, che parla del dossier come un “importante bene immateriale ma concreto nel suo sviluppo. Dalle idee proposte emerge un territorio straordinariamente ricco, considerato che nessun’altra città ha raccolto un numero così alto di progetti. Abbiamo tutte le possibilità di potercela fare e speriamo davvero di riuscirci” conclude Moretti che ringrazia anche il sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, oggi assente all’incontro per motivi di salute. 

L’assessora alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, che molto si è adoperata per la candidatura: “’Concordes in unum’: non un pensiero unico, ma capacità di convergere senza rinunciare alle differenze. È questa la nostra sfida: attraversare l’invisibile insieme. Nei numerosi progetti è emersa una straordinaria vivacità di espressioni artistiche, culturali, tecnico-scientifiche, che dimostrano come l’idea di avviare un metodo di dialogo e di confronto tra tante realtà abbia davvero una portata significativa. Al proposito, il maestro Mimmo Paladino ha fornito un apporto determinante e davvero illuminante per questo progetto. Non possiamo ancora svelare i dettagli, ma quello che ha consentito di realizzare, in termini di idee, di visione e di capacità di convergenza, è davvero meraviglioso”.

Per Aurora Lobina della Fondazione di Comunità: “Siamo stati attenti a cogliere la vera identità di questa città. È stato un percorso bellissimo, realizzato coralmente e con un fitto coinvolgimento sul territorio”. Un percorso di ascolto trasformato nel logo in simboli e segni concreti: i fiumi come vene vitali, l’Arco di Traiano come soglia e simbolo di accoglienza, la spiritualità nella pianta stellare della Chiesa di Santa Sofia, il Teatro Romano con la sua struttura che rimanda a un cerchio all’interno del quale si realizza la dimensione comunitaria della parola e della scena, ed infine le antiche mura perimetrali, rievocazione dell’antico intra moenia, lo spazio – protetto e condiviso – all’interno del quale la comunità cresce e sviluppa relazioni. 
Il dossier dunque non racchiude un mero cartellone di eventi, ma fa riferimento ad una visione condivisa: raccontare la città attraverso idee, relazioni, memorie. 
Ora il cammino della candidatura prosegue a novembre con la short list delle 10 città finaliste. “Abbiamo i requisiti – ha detto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che non nasconde i timori di logiche “politiche” nelle selezioni -. Chiederemo garanzie perché la selezione non sia piegata a scelte di potere”.
Ma al di là dei verdetti ufficiali va sottolineato che Benevento e Pietrelcina hanno già compiuto un passo decisivo, attraversando insieme il proprio invisibile e scoprendo che ciò che unisce è molto più forte di ciò che divide. 

Cosa si può fare con la Carta d’Identità Elettronica?

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La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è diventata negli ultimi anni uno degli strumenti centrali per semplificare i rapporti tra cittadini, pubblica amministrazione e servizi digitali. Introdotta per sostituire il vecchio documento cartaceo, oggi non è soltanto un mezzo di riconoscimento valido sul territorio nazionale e in gran parte d’Europa, ma rappresenta anche una chiave di accesso a una vasta gamma di funzioni che rendono più semplice la vita quotidiana. Comprendere fino in fondo le potenzialità della CIE significa non solo conoscerne il valore come documento di identità, ma anche come strumento che apre la strada a nuovi servizi digitali.

La CIE come documento di riconoscimento in Italia e in Europa

La funzione più immediata della Carta d’Identità Elettronica è quella di documento di riconoscimento personale. È valida in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea, oltre che in quelli che hanno stipulato specifici accordi bilaterali. Questo permette di utilizzarla al posto del passaporto in numerosi viaggi, semplificando notevolmente gli spostamenti.

La presenza di elementi di sicurezza avanzati, come il microchip e le tecniche di stampa anticontraffazione, rende la CIE uno strumento affidabile e molto più sicuro del vecchio formato cartaceo. L’inserimento della fotografia in formato digitale e delle impronte digitali contribuisce a rafforzare il sistema di identificazione, riducendo i rischi di frode.

L’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione

Uno degli aspetti che ha reso la CIE sempre più importante è la possibilità di utilizzarla per accedere a portali e servizi online della pubblica amministrazione. Attraverso il sistema di autenticazione, i cittadini possono consultare i propri dati personali, inviare pratiche, richiedere certificati e gestire pratiche burocratiche direttamente da casa.

Con la diffusione del cosiddetto SPID e con l’integrazione della CIE nei sistemi digitali, la gestione dei rapporti con enti pubblici e amministrazioni locali è diventata molto più veloce e intuitiva. Si tratta di una trasformazione significativa, che ha l’obiettivo di ridurre le code agli sportelli e rendere la burocrazia più accessibile a chiunque.

La CIE per i servizi privati online

Se inizialmente la Carta d’Identità Elettronica era stata pensata come strumento destinato soprattutto ai rapporti con la pubblica amministrazione, oggi il suo utilizzo si è esteso anche ai servizi privati. Molte aziende hanno integrato la possibilità di autenticazione tramite CIE per garantire un accesso sicuro e veloce ai propri clienti.

Un esempio concreto riguarda il settore dei servizi digitali in cui è richiesta una verifica certa dell’identità dell’utente. Questo meccanismo consente di creare un livello aggiuntivo di sicurezza, fondamentale soprattutto in ambiti dove la gestione dei dati personali o delle transazioni finanziarie è particolarmente delicata. È il caso di realtà online che adottano procedure di identificazione innovative, ad esempio i casinò online che offrono bonus senza deposito con CIE, che utilizzano l’autenticazione elettronica per garantire trasparenza e tutela dell’utente.

Un mezzo per rafforzare la sicurezza nelle transazioni

Uno dei punti di forza della CIE è il contributo alla sicurezza informatica. La possibilità di utilizzare la carta come strumento di firma digitale, o come chiave di autenticazione a due fattori, riduce drasticamente i rischi di furti di identità o accessi non autorizzati.

La firma elettronica avanzata basata su CIE consente, ad esempio, di validare contratti, documenti e richieste ufficiali con un valore legale riconosciuto. In questo modo il cittadino può svolgere operazioni rilevanti senza doversi recare fisicamente in un ufficio, con un risparmio evidente di tempo e risorse.

L’integrazione con i servizi bancari e finanziari

Un’altra applicazione che sta prendendo piede riguarda il settore bancario e finanziario. Diverse istituzioni stanno testando e adottando la possibilità di riconoscere il cliente tramite CIE, rendendo più fluida l’apertura di conti online, l’accesso a servizi di home banking o la firma di operazioni economiche sensibili.

Questa evoluzione riduce la necessità di lunghe procedure di riconoscimento basate su documenti inviati via posta o verifiche manuali. Allo stesso tempo, rende più difficile per i malintenzionati simulare l’identità di altre persone. Il sistema di verifica digitale, infatti, integra controlli biometrici e codici di sicurezza che alzano notevolmente il livello di protezione.

La CIE come strumento di innovazione nei servizi quotidiani

Oltre alle applicazioni più conosciute, la Carta d’Identità Elettronica si sta aprendo anche a usi più innovativi. Alcuni Comuni stanno sperimentando l’accesso a servizi locali, come biblioteche o trasporto pubblico, direttamente tramite riconoscimento CIE. Questo approccio consente di trasformare la carta in una chiave universale, capace di sostituire numerosi tesserini e documenti che fino a pochi anni fa erano separati.

Le prospettive di ampliamento riguardano anche il settore sanitario, con l’ipotesi di integrare la CIE come accesso rapido al fascicolo sanitario elettronico o ai servizi di prenotazione medica. Una prospettiva che, se realizzata su larga scala, potrebbe alleggerire la complessità di molte procedure che oggi richiedono passaggi multipli.

Un documento sempre più centrale nella vita digitale

L’evoluzione della Carta d’Identità Elettronica dimostra come un documento tradizionalmente legato solo all’identificazione personale possa trasformarsi in una vera e propria chiave di accesso al mondo digitale. Il suo utilizzo va ben oltre i confini della burocrazia classica, entrando in settori che spaziano dall’intrattenimento alle banche, dai servizi locali alla sicurezza informatica.

Per i cittadini ciò significa poter contare su uno strumento che semplifica molte attività quotidiane, riduce gli ostacoli burocratici e offre garanzie più solide in termini di sicurezza. Con l’avanzare della digitalizzazione e la crescente necessità di strumenti di identificazione certi, la CIE è destinata ad assumere un ruolo sempre più centrale nella gestione della vita amministrativa e personale.

 

Avanti Campania, ecco Landolfo e De Capua. Tarantino: “Energie nuove”

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“Il Partito Socialista Italiano, con la lista Avanti Campania, ufficializza nuove candidature che arricchiscono la proposta politica in vista delle prossime elezioni. Tra i nomi in campo vi è Mariarca Landolfo, 24 anni, espressione della società civile, giovane imprenditrice del settore turistico, e Tommaso De Capua, 34 anni, assessore al Comune di Camposano, di solida tradizione socialista. Le candidature hanno ricevuto il via libera dal segretario nazionale del PSI, Enzo Maraio”. Cosi un una nota dell’ufficio stampa del Psi.
 
“Con la lista Avanti Campania presentiamo una squadra forte e competitiva, capace di unire esperienza e rinnovamento” ha detto il segretario regionale del PSI, Michele Tarantino.
“Giovani energie, amministratori radicati sul territorio e personalità della società civile come Mariarca dimostrano che il PSI è in grado di offrire una proposta politica credibile, seria e vicina ai cittadini. Ogni giovane che sceglie di restare e di impegnarsi, per usare le sue parole, rappresenta un investimento per il futuro della nostra terra”.
 
“Con Tommaso, invece, si sceglie concretamente il socialismo che guarda al futuro. Il suo impegno è garanzia. La lista Avanti Campania si presenta quindi come un progetto aperto, inclusivo e profondamente legato alle esigenze del territorio, con l’obiettivo di dare voce ai cittadini e costruire un futuro migliore per la Campania, con Fico Presidente” ha concluso.

Incidente stradale a Capodimonte, c’è una vittima ed un ferito in codice rosso

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Un grave incidente stradale è avvenuto in mattinata nella zona di Capodimonte, a Napoli. Secondo una prima ricostruzione nell’impatto sono rimasti coinvolti più veicoli e un uomo è deceduto. Sul posto gli agenti della polizia municipale che stanno ricostruendo la precisa dinamica dello scontro. 
 
Secondo quanto accertato dalla polizia locale, un’auto con alla guida un uomo di 67 anni, all’altezza dell’ex deposito dell’Anm Garittone in via Miano, ha invaso la corsia opposta e ha colpito tre auto in sosta, per poi finire contro due motocicli che probabilmente provenivano dal senso opposto.
 
Sono ancora in corso i rilievi per accertare le cause che hanno portato il 67enne a perdere il controllo del mezzo.   L’uomo che era alla guida di uno scooter, un 62enne, è stato trasportato all’ospedale ‘Cto’ dove è morto. Il secondo motociclista, invece, è stato portato all’ospedale ‘Cardarelli’ ed è in codice rosso.

“Check-up day”: l’Ordine degli Infermieri porta la salute tra i cittadini

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La prevenzione arriva direttamente tra la gente. Domenica 5 ottobre, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, il Presidio Sanitario di Via Francesco Flammia a Grottaminarda ospiterà la prima edizione del “Check-up day – Giornata della Prevenzione”, promossa e organizzata dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Avellino.

Si tratta di un appuntamento che inaugura un percorso itinerante nei comuni dell’Irpinia, con l’obiettivo di portare servizi sanitari, informazione e sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione sempre più vicini ai cittadini.

La giornata offrirà visite gratuite in numerose specialità: cardiologia, ginecologia, endocrinologia, diabetologia, psicologia, nutrizione pediatrica e la possibilità di aderire agli screening oncologici promossi dall’ASL Avellino (PAP TEST, Mammografia e screening del colon-retto).

Accanto alle attività cliniche, i partecipanti troveranno un gazebo informativo dell’ASL di Avellino sulla donazione degli organi e potranno assistere a dimostrazioni pratiche di manovre di primo soccorso (BLSD – PBLSD – PTC) a cura delle organizzazioni di volontariato locali.

Questa iniziativa è un primo passo di un progetto più ampio che porteremo in diversi comuni della provincia – sottolinea l’Ordine degli Infermieri di Avellino – perché la prevenzione deve essere accessibile a tutti, ovunque.
Un riconoscimento particolare va ai Direttori Generali dell’ASL Avellino, Dott.ssa Maria Concetta Conte e dell’AORN San Giuseppe Moscati, Dott. Germano Perito, il cui supporto è stato decisivo non solo sul piano istituzionale, ma anche operativo mettendo a disposizione strumentazioni, attrezzature sanitarie e risorse umane qualificate, contribuendo concretamente alla realizzazione del “Check-up Day”. Senza questo apporto integrato — non soltanto formale, ma sostanziale — l’evento non avrebbe potuto raggiungere la sua portata né garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini, così come il Comune di Grottaminarda che ha accolto l’iniziativa con grande entusiasmo nella persona del Sindaco Marcantonio Spera e di tutta la sua amministrazione comunale. Un ringraziamento va anche alla BCC di Flumeri, che con la sua vicinanza, sostegno e sensibilità verso le iniziative sociali e sanitarie del territorio ha contribuito a rendere possibile l’organizzazione dell’evento”.

Le prenotazioni sono già attive: per le visite tramite il sito www.opiavellino.it , mentre per gli screening oncologici delle unità mobili dell’ASL è disponibile il numero della Centrale Screening Oncologici dell’ASL Avellino (0825/292029).

Con questa prima Giornata della Prevenzione, l’Ordine degli Infermieri di Avellino, unitamente alle istituzioni sanitarie, riafferma il proprio ruolo di promotori della salute pubblica, mettendo al centro la comunità e dimostrando come la vicinanza sul territorio sia il vero valore aggiunto della professione infermieristica e di tutti i professionisti della salute.

Sanità, Rubano incontra direttore generale ASL Benevento Spinosa

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“Ho incontrato il direttore generale dell’ASL di Benevento, dottoressa Tiziana Spinosa. È stato un confronto proficuo, che ha permesso di instaurare una doverosa sinergia istituzionale per garantire al nostro territorio un’assistenza sociosanitaria fondamentale e per tutelare un diritto sacrosanto: quello alla salute. Monitoreremo costantemente i LEA come parametro indispensabile per leggere le problematiche, le necessità e i risultati del territorio. Abbiamo condiviso la necessità di rafforzare la medicina di prossimità, valorizzando il ruolo delle farmacie, dei medici di medicina generale e dei medici di base, punti essenziali per assicurare risposte concrete e immediate ai cittadini che sono da sempre una priorità di Forza Italia. L’incontro ha sancito l’impegno ad avviare una interlocuzione costante e corretta, nel pieno rispetto dei ruoli, con cadenza settimanale, così da garantire al Sannio un vero e qualificato servizio sociosanitario. Forza Italia sarà in prima linea per accompagnare questo percorso, con serietà e responsabilità, mettendo al centro i bisogni reali delle comunità”. Lo dichiara l’on. Francesco Rubano, deputato e segretario provinciale di Forza Italia a Benevento.

Forza Italia, Errico: “Con Forza Italia il Sannio dimostra di saper lottare”

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“La tre giorni di Telese Terme è stata un successo straordinario, che ha confermato ancora una volta la centralità di Forza Italia nel dibattito politico regionale e nazionale”. Lo dichiara Fernando Errico, candidato al Consiglio regionale della Campania per Forza Italia.

“Un ringraziamento va al nostro leader nazionale, Antonio Tajani, per la sua costante vicinanza, al segretario regionale e capogruppo FI al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello, e all’onorevole Francesco Maria Rubano, anche segretario provinciale di Forza Italia, per il loro impegno e il grande lavoro organizzativo svolto. È doveroso inoltre rivolgere un plauso a tutti gli amministratori, sindaci, parlamentari e dirigenti che hanno scelto di partecipare portando idee, proposte e un entusiasmo contagioso. Telese e il Sannio hanno dimostrato ancora una volta di saper essere al centro della vita politica campana, capaci di attrarre energie e prospettive per il futuro.
Da sannita che lotta sono orgoglioso di vedere il nostro territorio protagonista. Questa è la direzione giusta per costruire insieme un Sannio e una Campania più forte e più vicina ai cittadini”, conclude Errico.

Giornata europea delle Lingue: sinergia tra licei avellinesi

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Una festa di suoni, parole e culture ha animato questa mattina l’Istituto Comprensivo “R. Margherita – da Vinci”, che ha accolto una rappresentanza di studentesse e studenti del Liceo Linguistico “P. Imbriani” per celebrare insieme il 25º anniversario della Giornata Europea delle Lingue, istituita dal Consiglio d’Europa nel 2001 per promuovere il multilinguismo e il dialogo interculturale. La manifestazione, che ha coinvolto alunni, docenti e dirigenti, ha visto la partecipazione del dirigente dell’I.C. R. Margherita – da Vinci, prof. Vincenzo Bruno, e del dirigente del Liceo Imbriani, prof. Sergio Siciliano, che hanno sottolineato l’importanza di questo traguardo: un quarto di secolo in cui le lingue hanno continuato a rappresentare strumenti di pace, inclusione e crescita.

Il prof. Vincenzo Bruno ha dichiarato: «Celebrare il 25º anniversario della Giornata Europea delle Lingue significa ricordare quanto sia vitale per le nuove generazioni aprirsi al mondo e imparare a comunicare oltre i confini. Le lingue non sono solo materie di studio, ma strumenti di cittadinanza e partecipazione. E noi, oggi, abbiamo il dovere di parlare con il cuore. Di studiare, di ascoltare, di costruire un futuro dove ogni bambino possa imparare, esprimersi, vivere. Rivolgo un ringraziamento speciale a tutti i docenti dell’I.C. “R. Margherita – L. da Vinci”, che con il loro impegno quotidiano, dall’infanzia alla primaria, hanno reso possibile questa straordinaria manifestazione. Un sentito grazie va inoltre al Dipartimento linguistico e al Dipartimento musicale per il prezioso contributo culturale e artistico, e alle docenti del Dipartimento di Lingua del Liceo Imbriani, che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito. Infine, un ringraziamento particolare al dirigente Sergio Siciliano, oggi ospite presso la nostra scuola, per la vicinanza e la collaborazione che rendono ancora più forte il legame tra i nostri istituti. Ricordo, con orgoglio, che dal passato anno scolastico la nostra scuola è attiva nei progetti di mobilità Erasmus per studenti e staff: esperienze che aprono realmente le strade dell’Europa ai nostri ragazzi, permettendo loro di crescere come cittadini consapevoli e pronti al mondo.»

Il prof. Sergio Siciliano, dirigente del Liceo Linguistico Imbriani, ha espresso gratitudine per l’accoglienza ricevuta:
«Desidero ringraziare l’I.C. “R. Margherita – da Vinci” per la calorosa ospitalità e per la qualità della collaborazione. Le attività di oggi dimostrano che quando le scuole lavorano in rete, condividendo esperienze e competenze, la scuola italiana si conferma un’eccellenza fatta di eccellenze. Ogni lingua che studiamo è una finestra sul futuro: eventi come questo ricordano ai nostri studenti che l’Europa non è un concetto lontano, ma una realtà che vivono concretamente attraverso il dialogo, la musica e le esperienze educative comuni.»

La giornata è stata arricchita da un ampio ventaglio di attività: dalla lettura della poesia Lingua madre agli sketch e role play messi in scena dagli studenti delle quinte classi del Liceo Imbriani in inglese, spagnolo, francese e tedesco, fino ai momenti musicali con gli inni nazionali e l’esecuzione del brano inedito “Voices of Europe”.
Uno dei momenti più emozionanti è stato l’Inno ucraino, eseguito a voce sola da due studenti dell’Istituto Comprensivo, che con la loro intensità hanno regalato al pubblico un silenzio carico di commozione e di solidarietà verso un popolo che oggi più che mai rappresenta il valore della libertà e dell’identità culturale.

Nella scuola dell’infanzia, i piccoli alunni sono stati coinvolti in un’esperienza straordinaria, immersi in un viaggio fantastico tra i popoli del mondo. Guidati da Lalla la Farfalla, personaggio immaginario e filo conduttore del percorso, i bambini hanno esplorato usi, costumi e lingue differenti attraverso racconti, giochi, canzoni e attività creative. Ogni tappa di questo percorso ha rappresentato un’occasione per scoprire che ogni lingua è un tesoro e ogni cultura un’opportunità di incontro e arricchimento reciproco. Il momento più suggestivo è stato la realizzazione di un coloratissimo “Angolo d’Europa”, uno spazio allestito con oggetti tipici, costumi tradizionali, bandiere e simboli culturali dei vari Paesi europei e non solo. Questo ambiente, realizzato anche grazie alla preziosa collaborazione delle famiglie, si è trasformato in un luogo magico di scoperta e meraviglia, dove i bambini hanno potuto toccare con mano la bellezza della diversità e vivere un’esperienza concreta, coinvolgente e profondamente formativa. L’entusiasmo e la curiosità dei più piccoli hanno reso questa giornata un vero e proprio inno alla convivenza e all’appartenenza.

Nella scuola primaria, invece, le classi hanno affrontato la Giornata Europea delle Lingue con un approccio riflessivo e partecipativo. Gli alunni, guidati dai docenti, hanno approfondito il significato delle lingue come patrimonio immateriale di un popolo e risorsa condivisa per il futuro dell’Europa e del mondo. Attraverso attività didattiche, laboratori linguistici, letture animate e momenti di confronto, è emerso chiaramente che il multilinguismo non rappresenta solo una competenza da acquisire, ma anche una straordinaria opportunità di crescita personale, scambio interculturale e inclusione sociale.
Durante le attività è stato trasmesso un messaggio forte e significativo: conoscere le lingue significa ampliare i propri orizzonti, favorire l’occupabilità, la mobilità internazionale, la coesione sociale e garantire pari opportunità a tutti. Le lingue sono ponti che uniscono, strumenti di dialogo e chiavi per accedere a nuove culture e visioni del mondo.

La Sindaca Anna Petta entra nell’Assemblea Regionale del PD Campania

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“La recente elezione di Piero De Luca a Segretario Regionale del Partito Democratico in Campania segna una tappa fondamentale per il nostro partito. La sua candidatura unitaria rappresenta un momento di rinnovata coesione: Piero ha dimostrato negli anni grande attenzione ai territori, capacità di ascolto, concretezza e una naturale attitudine a fare rete. Qualità essenziali per guidare il PD verso una fase politica nuova, unita e partecipata, in vista delle prossime sfide elettorali.” – dichiara Anna Petta, Sindaca di Baronissi e dirigente del PD.

“Sono onorata di essere stata eletta a far parte della nuova Assemblea Regionale del PD. Questo incarico è per me un riconoscimento non solo del mio impegno personale, ma soprattutto del territorio della Valle dell’Irno, che avrò l’onore di rappresentare e portare con voce chiara all’interno del partito.”

“Far parte dell’Assemblea significa mettersi al servizio della comunità democratica, promuovendo il dialogo con i territori, valorizzando la militanza e sostenendo azioni concrete. Il nostro compito è costruire un PD forte, vicino alle persone e capace di rispondere ai bisogni reali dei cittadini.”

“Con Piero De Luca alla guida, il Partito Democratico campano potrà affrontare le sfide future con unità, concretezza e spirito di servizio. Io porterò in Assemblea l’esperienza di amministratrice e la conoscenza delle comunità locali, lavorando per rafforzare il legame tra il PD e i cittadini della Valle dell’Irno.”

“Oggi più che mai, il nostro partito ha bisogno di passione, dialogo e concretezza. Con il contributo di tutti i membri dell’Assemblea e con la guida di Piero, sono certa che riusciremo a rilanciare il PD campano, valorizzando i territori e preparando il partito alle prossime elezioni regionali.” – conclude Anna Petta.

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