mercoledì, Agosto 27, 2025
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Salernitana, termina 2-2 l’amichevole con l’Hoffenheim

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Allo “Sportplatz Kitzbuhel” la Salernitana pareggia contro l’Hoffenheim nella terza amichevole pre stagionale. Al 2’ tedeschi in vantaggio con una gran conclusione di Kramaric. Al 3’ granata pericolosi con Kristoffersen che colpisce la traversa. Al 16’ arriva il pareggio della Salernitana con Kristoffersen bravo a girarsi e concludere a rete. Al 25’ calcio di rigore per la Salernitana: calcia Kristoffersen, respinge Baumann. Al 27’ occasione granata: sponda di Kristoffersen e conclusione di Capezzi che sfiora il palo. Al 37’ nuovo vantaggio per i tedeschi con Rutter. Al 38’ pareggio granata con una conclusione di Cavion deviata che finisce in rete e vale il 2-2 con cui si chiude la prima frazione di gioco. Al 10’ ci provano i granata con un colpo di testa di D’Andrea che termina di poco a lato. Al 30’ Salernitana pericolosa con una punizione di Jimenez che sfiora il palo. Finisce 2-2.

Hoffenheim – Salernitana 2 – 2

Reti: 2’ pt Kramaric (H), 16’ pt Kristoffersen (S), 37’ pt Rutter (H), 38’ pt Cavion (S)

Hoffenheim: Baumann, Kadarabek, Promel, Bruun Larsen, Dabbur, Rudy, Hubner, Vogt, Kramaric, Skov, Posch. All. André Breitenreiter. A disposizione: Philipp, Baumgartner, Adams Nuhu, Beecker, Akpoguma, John, Boagarde, Rutter, Damar, Bischof, Asllani.

Salernitana: Sepe (1’ st Fiorillo), Motoc (34’ st Galeotafiore), Gagliolo (1’ st Pirola) (29’ st Veseli), Bogdan (7’ st Lovato), Bohinen (1’ st Boultam), Cavion, Capezzi (1’ st Coulibaly L.) (29’ st Jimenez), Mazzocchi (1’st Kechrida), Jaroszynski (12’ st Sy), Botheim (1’ st D’Andrea), Kristoffersen (1’ st Simy). All. Davide Nicola

A disposizione: Micai, Sorrentino.

Arbitro: Andreas Schett.

Assistenti: Engin Isgoren – Zekeriya Baysan.

Ammoniti: Pirola (S).

Angoli: 2 – 2

 

Tre italiani “sequestrati” alle Bahamas a causa della black-list

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Napoli – Vengono arrestati alle Bahamas, ottengono dal giudice la scarcerazione su cauzione, ma le isole caraibiche sono un paradiso fiscale inserito in una black-list di Paesi in cui non è possibile trasferire denaro. E’ la singolare storia capitata a tre commercianti napoletani di 47, 40, e 31 anni, i quali, malgrado abbiano avuto la liberazione su cauzione, fissata dal giudice in settemila dollari ciascuno, non possono far eseguire il bonifico dall’Italia in quanto le isole caraibiche sono inserite nell’elenco dei Paesi in Black list dell’Agenzia delle Entrate.

I tre, quindi, arrestati in quanto sorpresi dalla Polizia locale a vendere e acquistare beni, come orologi, profumi e altro, senza licenza, resteranno in cella. Le forze dell’ordine, durante una perquisizione, hanno trovato e sequestrato, nell’abitazione dove alloggiavano, una cospicua somma di denaro, alcune fatture emesse per l’acquisto di orologi e dei profumi. Ciononostante i tre non sono stati in grado di mostrare le loro licenze alle forze dell’ordine che, di conseguenza, li hanno arrestati con l’accusa di commerciare senza licenza. Alla ricerca di una soluzione sono impegnati da qualche giorno il legale nominato dalle famiglie dei tre italiani, l’avvocato Amedeo Di Pietro, e il console generale onorario Alberto Suighi.

Scomparsa Mimì Manzo, la verità nei filmati: inquirenti a lavoro

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Prata di Principato Ultra (AV) – Continuano incessanti le indagini per la sparizione di Mimì Manzo, il 69enne di Prata di Principato Ultra di cui non si hanno notizie dall’8 gennaio 2021. Gli inquirenti lavorano sui alcuni filmati che smentiscono le testimonianze rese da alcuni indagati. Il tutto mentre nella mattinata sono continuati i sopralluoghi delle forze dell’ordine insieme ai Vigli del Fuoco delegati dalla Procura della Repubblica di Avellino.

Le ricerche si sono concentrate in via Annunziata, un’arteria che si ritrova proprio tra via Marconi (zona stazione) e la Basilica dell’Annunziata, ovvero quell’incrocio dove Mimì è stato ripreso per l’ultima volta dalle telecamere dallo scorso 8 gennaio. Nel frattempo il prossimo 26 luglio  i Ris di Roma effettueranno gli esami tecnici irripetibili sulla T-Roc che la sera dell’8 gennaio fu utilizzata da Loredana Scannelli.

Furto in una abitazione a Rotondi, 49enne in manette

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Rotondi (AV) – Nella mattinata odierna, personale del Commissariato di P.S. di Cervinara ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Avellino su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino, nei confronti di un 49enne albanese, gravemente indiziato di furto in un’abitazione di Rotondi, commesso il 31 marzo 2022.

In particolare, a seguito della commissione del grave delitto, veniva svolta una pervicace attività di P.G. da parte del suindicato Commissariato di P.S. che consentiva di localizzare gli auricolari Apple Airpods, sottratti dall’abitazione unitamente ad altri oggetti e denaro, che venivano successivamente rinvenuti, a seguito di perquisizione delegata, nell’abitazione dell’uomo, sita in Giugliano in Campania.

Le fonti di prova raccolte venivano condivise dalla Procura della Repubblica che chiedeva ed otteneva dal GIP idonea misura cautelare. Su disposizione dell’A.G. il cittadino albanese è stato tradotto presso il carcere di Avellino – Frazione Bellizzi Irpino.

Botte e offese al papà disabile, 33enne di Benevento rinviata a giudizio

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Benevento – Prima minaccia e offende i genitori, poi li picchia. Accade per diverse settimane, fino alla denuncia: per questo motivo una 33enne di Benevento era finita in carcere ed ora è stata rinviata a giudizio. Questa la decisione del giudice Pietro Vinetti, del Tribunale di Benevento, dopo aver letto gli atti ed esaminata la richiesta di giudizio immediato presentata dal P.M Flavia Felaco.

La donna, difesa dall’avvocato Fabio Russo, è accusata di aver picchiato il padre, disabile e costretto su una sedia a rotelle, con schiaffi e pugni, facendolo cadere a terra. Un episodio che sarebbe stato, secondo la procura di Benevento, solo l’ultimo di una serie: stando all’accusa, infatti, ci sarebbero state “continue manifestazioni di violenza fisica e psicologica” nei confronti dei familiari. Per questo motivo la donna è stata rinviata a giudizio. Il processo il 16 novembre 2022.

‘Noi di Centro’: Casimiro Marotta vicesegretario provinciale dei Giovani

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Il Segretario provinciale di Benevento di “Noi di Centro” Giovani, Vincenzo Principe, ed il Segretario nazionale Giovani, Michele Guerrieri, salutano con soddisfazione la nomina di Casimiro Marotta a Vicesegretario provinciale di “Noi di Centro” Giovani per la provincia di Benevento, sicuri di come Marotta saprà attivamente impegnarsi ai fini della crescita del partito e del territorio. Importanti sfide attendono rispetto alle tematiche di principale interesse e, soprattutto, rispetto alla necessità di restituire centralità ai giovani nelle dinamiche della politica locale. Il profilo di Marotta, figlio d’arte, da sempre presente e attento alle dinamiche ed alle esigenze del territorio, interpreta in modo calzante le ambizioni di un partito che punta allo stretto dialogo con la gente.
 
“Onorato di questo incarico – dichiara Marotta – ringrazio l’on. Clemente Mastella, il segretario nazionale dei giovani Guerrieri, il provinciale Principe e tutto il partito di Noi di Centro per la stima e la fiducia che hanno avuto nei miei confronti”.
 

Covid, si fermano i ricoveri al San Pio ma c’è un’altra vittima: è un 84enne di Telese

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Si fermano i ricoveri per Covid all’ospedale San Pio ma il conto delle vittime della pandemia sale: non ce l’ha fatta un 84enne di Telese Terme. Di seguito il bollettino diramato dall’azienda ospedaliera

La storia: le Vele di Scampia da ‘Gomorra’ a sede Università

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Una delle Vele di Scampia è finalmente stata trasformata in sede dell’Università Federico II di Napoli. Dopo 16 anni di lavori, qui saranno trasferiti alcuni corsi di laurea della Scuola di Medicina e chirurgia dell’ateneo, le cui lezioni inizieranno già dal prossimo settembre. Un progetto che contribuisce così a cambiare l’immagine del quartiere dell’area nord di Napoli associato molte volte esclusivamente alla terra di ‘Gomorra’, allo spaccio di droga e alla faida tra gruppi criminali. Un territorio, invece, che già da anni è fucina di associazioni e attività che si impegnano per mostrare alla città e anche al resto del Paese che Scampia è altro, oltre ‘Gomorra’. E qui dal prossimo autunno arriveranno ora anche gli studenti universitari. Tassello di un più ampio “progetto sociale integrato” che l’amministrazione ha messo in campo per il quartiere e l’intera area Nord della città e che prevede anche la riqualificazione del verde urbano, la realizzazione della pista ciclabile e un’adeguata implementazione del sistema di trasporti. “Sono tutti fattori – dice il sindaco Gaetano manfredi – che vanno nella stessa direzione, quella di rendere fertile un territorio dalle grandi potenzialità portando formazione e sviluppo economico” Le Vele, sette in tutto, furono costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dall’architetto Franz Di Salvo. Nel progetto erano previsti anche centri aggregativi e spazi comuni, uno spazio di gioco per bambini e altre attrezzature collettive. Un ‘nucleo di socializzazione’ che non fu mai realizzato contribuendo al fallimento dell’opera come concepita. E negli anni le Vele sono diventate sempre più sinonimo di degrado, di malavita e spaccio di droga. Dei sette edifici originari ne furono abbattuti tre: nel 1997, nel 2000 e nel 2003. Ne restano in piedi quattro. Con la Giunta de Magistris al Comune di Napoli nasce il progetto ‘Re-Start Scampia’ che prevede l’abbattimento di altre tre vele e la riqualificazione della Vela Celeste da destinare a servizi e a sede della Città metropolitana. Il 20 febbraio 2020 inizia l’opera di abbattimento della Vela Verde che si concluderà il 1 luglio di quell’anno. Il programma ha un costo complessivo di 27 milioni di euro, di cui 18 finanziato con fondi del Bando Periferie e 9 milioni dal Pon Metro. Negli ultimi mesi l’amministrazione guidata dal sindaco Manfredi ha impresso un’accelerazione per la conclusione e la consegna della Vela all’Ateneo.

Perchè manca la firma di Manfredi sotto all’appello dei sindaci pro Draghi? Una bella domanda

ACCOMPAGNATO
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NAPOLI – In rigoroso ordine alfabetico, ci sono quelle di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia; Marco Bucci, sindaco di Genova; Antonio Decaro, sindaco di Bari nonchè presidente dell’Anci; Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente delle Province; Giorgio Gori, sindaco di Bergamo; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma; Stefano Lo Russo, sindaco di Torino; Dario Nardella, sindaco di Firenze e coordinatore delle Città metropolitane; Maurizio Rasero, sindaco di Asti; Matteo Ricci, sindaco di Pesaro nonchè presidente di Ali e di Beppe Sala, sindaco di Milano.
 
Ma in calce alla lettera aperta dei primi cittadini che chiedono “a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo” non c’è la sua firma: quella del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
 
Eppure, senza nemmeno ricordare che firmando il Patto per Napoli lo scorso 29 marzo Draghi ha salvato la città dal fallimento, appena due giorni fa, sul palco della Festa dell’Unità del Pd, intervistato da Ottavio Ragone di Repubblica, il primo cittadino ha espresso la sua posizione sulla crisi politica in atto molto chiaramente: “Mario Draghi – ha detto in quell’occasione – è il miglior Presidente del Consiglio che possiamo avere. Spero che la crisi possa rientrare e che nei prossimi mesi si possa lavorare all’agenda sociale. Il voto anticipato è da evitare”.
 
Per la prima volta, almeno implicitamente, ha preso le distanze da Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle che ha scatenato la crisi ma che, oltre ad essere stato il suo primo sponsor di caratura nazionale in campagna elettorale, fino all’inizio del 2021, è stato anche il Presidente del Consiglio che l’ha voluto Ministro dell’Università. 
 
Fatto sta che ora, da Palazzo San Giacomo, su questa scelta di non apporre la sua firma in fondo all’appello pro Draghi si tengono le bocche cucite. Si fa solo notare che, assieme alla sua, manca anche la firma di un altro sindaco di una grande città: quella di Matteo Lepore, primo cittadino di Bologna.
 
Come mai? La tesi più accreditata è che Manfredi e Lepore siano i due sindaci ‘pontieri sul campo’ con i 5 Stelle. Sebbene, su Twitter, Enrico Letta abbia appena ritwittato l’appello dei primi cittadini, dimostrando di condividerlo in toto.
 
Ma è un fatto che nelle loro giunte ci siano anche esponenti pentastellati (Luca Trapanese ed Emanuela Ferrante a Napoli; Massimo Bugani a Bologna). 
  
E che la lettera-appello dei sindaci chiede “con forza”, oltre che a Draghi di rimanere, anche “a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di quest’ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni”.
 
“Queste forze – si legge ancora nella lettera – nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo, si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni”.
 
“Ora più che mai – è la conclusione dei sindaci firmatari – abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perché senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia”.
 
A Napoli, sono tutti concetti che – evidentemente – si possono dire. Ma non mettere nero su bianco. Equilibrismi da pontieri. 

Moncini lascia la Strega, decisivo un terzo ‘incomodo’: affare confermato

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Benevento – Tra i due litiganti sarà il terzo a godere delle prestazioni di Gabriele Moncini. Né Bari, né Perugia, l’attaccante di Pistoia vestirà la maglia della Spal, club dal quale il Benevento lo aveva prelevato nel gennaio 2020. Decisiva l’intercessione di mister Venturato, abile a sbaragliare un altro estimatore della punta toscana, ovvero Fabrizio Castori, che già pregustava di averlo a Perugia. Se il Bari si era defilato nell’ultima settimana, infatti, sembrava ormai tutto concluso per un trasferimento di Moncini al Grifo. Nessuno aveva però fatto i conti con l’inserimento repentino della Spal. A Ferrara Moncini ritroverà anche Mattia Finotto, con cui aveva condiviso la splendida esperienza di Cittadella alla corte dello stesso Venturato.

Dodici gol in diciassette presenze nel campionato 2018/19, un exploit che lo fece diventare in breve tempo uno dei pezzi pregiati del torneo cadetto. Un ruolo che adesso, dopo tre stagioni ricche di alti e bassi, proverà a riprendersi in Emilia Romagna. In attesa dell’ufficialità, il presidente Joe Tacopina ha di fatto confermato la chiusura della trattativa svelando un altro obiettivo senza nascondersi: “Abbiamo preso Moncini, al Cittadella ha segnato tanti gol con Venturato. Adesso vogliamo anche La Mantia”. Il fatto che il classe ’96 non sia sceso in campo nell’amichevole di Cascia è un’ulteriore conferma. La formula è quella del prestito con obbligo di riscatto a 1,5 milioni al verificarsi di determinate condizioni (una di queste è la promozione in A degli estensi). Insomma, le valigie sono pronte, una nuova avventura sta per iniziare.

Aggiornamento ore 15.30: ARRIVA L’UFFICIALITA’ –  Il Benevento Calcio comunica di aver ceduto in prestito, con diritto di opzione e obbligo di riscatto, il calciatore Gabriele Moncini alla Spal. La Società giallorossa augura a Gabriele le migliori soddisfazioni per la nuova esperienza. 

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