venerdì, Settembre 5, 2025
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Firma la presenza ma in sala operatoria non c’è: arrestato chirurgo

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Napoli – Gli interventi chirurgici si erano svolti e sulla documentazione c’era anche la sua firma, ma della sua presenza in sala operatoria non è stata trovata traccia. E’ quanto la Procura di Napoli contesta a un medico al quale oggi i carabinieri del NAS del capoluogo campano, al termine di indagini che hanno preso spunto da alcune denunce, hanno notificato un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari emesso dal gip. Il medico, specializzato in cardiologia, è gravemente indiziato di concorso in falso ideologico e materiale, violenza privata e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato.

Questi ultimi reati gli vengono contestati in quanto avrebbe costretto alcuni suoi collaboratori a menzionare la sua presenza nell’equipe malgrado in sala operatoria non ci fosse entrato. Secondo il NAS e la Procura avrebbe falsificato varie cartelle cliniche, attestando di aver eseguito, presso una clinica di Napoli, operazioni chirurgiche di routine al cuore (sostituzioni di valvole, installazione di stent coronarici, etc. etc.) che in realtà non si erano svolte con il suo diretto intervento. I carabinieri hanno interrogato le equipe mediche che hanno eseguito le operazioni e i componenti hanno confermato la sua assenza in sala operatoria. Ma la sua firma sulle cartelle cliniche c’era.

Camorra: nuove accuse per elemento di vertice gruppo malavitoso

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Napoli – Nuove accuse per Antonio Calone, 39 anni, ritenuto dalla DDA di Napoli, elemento di vertice del gruppo malavitoso del quartiere Pianura di Napoli costituito dalle famiglie Esposito, Marsicano e Calone. Gli inquirenti della Squadra Mobile della Questura partenopea gli hanno notificato, in carcere, dove è detenuto dopo il recente arresto del 14 luglio scorso, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo le indagini della Polizia di Stato, infatti, Calone avrebbe cercato di estorcere denaro, lo scorso 15 giugno, a un rivenditore di articoli casalinghi del quartiere Pianura.

Duplice omicidio a Napoli: killer fa ritrovare arma e si “pente”

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Napoli – Ha consentito di ritrovare l’arma del delitto ed ha avviato un percorso di collaborazione, come riporta Repubblica, Antonio Pipolo, il 27enne reo confesso del duplice omicidio avvenuto mercoledì scorso nel rione Fiat di Ponticelli dove sono stati uccisi a colpi di pistola Carlo Esposito, assassinato da Pipolo in un “basso” insieme con l’operaio Antimo Imperatore, che per conto di Esposito stava eseguendo dei lavori in quell’abitazione, come già aveva fatto, su delega del clan, anche in altri alloggi occupati abusivamente dalla camorra. La voce del suo “pentimento” era circolata nei giorni scorsi ma gli inquirenti finora hanno preferito mantenere il massimo riserbo anche per tutelare la famiglia del sicario. Pipolo, mercoledì, dopo un passaggio dalla Polizia, dove si è consegnato, ha chiesto di essere accompagnato in procura dove, davanti agli inquirenti, ha vuotato sul sacco e anche affermato di voler avviare un percorso di collaborazione con la Giustizia. Quella stessa sera la DDA ha emesso nei suoi confronti un provvedimento di fermo contestandogli io reati di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e di duplice omicidio. In questi giorni i suoi familiari sono stati accompagnati in località lontane dal quartiere di Ponticelli dove il pericolo di ritorsioni era concreto. Pipolo, come Esposito, l’obiettivo designato dell’agguato di mercoledì mattina, è legato ai De Micco-De Martino: l’omicidio di Esposito fa ritenere sussistente, a questo punto, che l’alleanza tra le due famiglie, una volta unite negli affari criminali e nella contrapposizione armata contro il clan rivale dei De Luca Bossa Minichini, sia ormai terminata.

Ancora fiamme nel Casertano: incendio in un deposito di pellami

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Aversa (Ce) – Notte di lavoro per i vigili del fuoco per un incendio divampato ad Aversa in un deposito di pellami e altro materiale, a pochi passi dal supermercato di una nota catena di distribuzione alimentare. Diverse squadre dei pompieri, con il supporto di due autobotti, hanno combattuto con le fiamme e il fumo nero che ha invaso tutta l’area rendendo l’aria irrespirabile, ma il rogo è stato delimitato e domato. Rilevanti i danni alla struttura; sono in corso le indagini da parte di vigili del fuoco e carabinieri per accertare le cause dell’incendio.

Premio Charlot, Deidda emoziona il pubblico con le sigle storiche della tv

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Salerno – Un tuffo nel passato ascoltando quelle sigle che hanno fatto la storia della televisione italiana. Una serata di grandi emozioni quella offerta ieri (21 luglio) all’Arena del Mare nell’ambito della XXXIV edizione del Premio Charlot da Sandro Deidda al sax e clarinetto e dai Tv Project, ovvero Gian Pio Vetromile al pianoforte e tastiere, Angelo Carpentieri alla chitarra elettrica, Paolo Pelella al basso elettrico e Giampiero Virtuoso alla batteria. Deidda e i suoi hanno fatto ascoltare musiche che tutti conosciamo perché abbinate a programmi televisivi e spot pubblicitari indimenticabili. La televisione, prima degli odierni mass media, ha contribuito a creare un gusto musicale popolare, spesso standardizzato, eppure proteso a diffondere contenuti di livello medio-elevato. E così la singolare serata, ha visto il gruppo eseguire brani come Gamma (Riz Ortolani), passando per Dov’è Anna (Stelvio Cipriani); Jazz band (Henghel Gualdi); Starsky and Hutch (James Taylor Quartet); Attenti a quei due (John Barry); Arsenio Lupin (Jean Pierre Bourtayre); Nata libera (John Barry); Sazio 1999 (Barry Gray); Sonatina su tasti neri (Pippo Caruso); 90° Minuto (Jack Trombey); La Cittadella (Riz Ortolani); E le stelle stanno a guardare (Riz Ortolani); Ritratto di donna velata (Berto Pisano); The Groove (Rodney Franklin); Carosello medley 1: Martini/ Fernet Branca/Birra Peroni/ Vecchia Romagna. 

Archiviata dunque anche la terza serata di spettacoli all’Arena del Mare, mentre il patron, ideatore e direttore artistico Claudio Tortora, annuncia un altro ospite per la serata del 29 luglio, quella dedicata a Papa Francesco. Si tratta di Amara, cantautrice nota per la sua partecipazione alla quinta edizione di “Amici di Maria De Filippi”, ha partecipato alle edizioni 2008 e 2009 del concorso SanremoLab e 2010 e 2011 di Area Sanremo, classificandosi sempre tra gli otto vincitori della manifestazione.

Intanto domani sera (23 luglio), con inizio alle ore 21,30 il Premio Charlot, ospita l’ultima delle due serate del “Campania Blues Festival”. Ospite Matt Schofield inglese di Manchester, classe ‘77, cantante chitarrista cresciuto a pane e blues dal padre e folgorato dalla chitarra jazz di Robben Ford. Con la sua band, il Matt Schofield Trio, suona il proprio materiale, una miscela di blues, funk e jazz, oltre a cover di classici blues. Considerato uno dei chitarristi blues britannici più distintivi e innovativi, Schofield è stato classificato tra i primi dieci chitarristi blues britannici dalla prestigiosa rivista “Guitar&amp;Bass”. L‘abilità di Schofield ha portato la sua band in dodici paesi, lo ha visto suonare con musicisti tra cui Buddy Guy e Robben Ford, ed è nominato nel Penguin Book of Blues Recordings come uno degli unici due artisti britannici viventi ad ottenere la valutazione massima di quattro stelle. Inoltre, è stato ammesso alla British Blues Awards Hall of Fame. Insomma una vera e propria icona riconosciuta in tutto il mondo per il suo suono fluido e melodico. Un modo di suonare che ha ispirato legioni di chitarristi oltre a una ricercata linea di strumenti e apparecchiature distintivi tra cui l’amplificatore Matt Schofield Two-Rock. Rinomato educatore musicale, nel 2018 Matt ha pubblicato “Blues Speak”, la sua acclamata serie didattica TrueFire. E proprio Matt Schofield nel pomeriggio (nell’atrio del Duomo – ore 16) terrà una Msterclass di chitarra blues (infoline 339 739 8095). Ad aprire l’overground blues dei Sacromud, la band dello storico chitarrista Maurizio Pugno, uno che da oltre trent’anni mastica “blues e gentilezza, dobro e conoscenza, attenzione musicale ed impazienza civile”. Una musica, quella dei Sacromud, con latitudine Gubbio e longitudine Italia: per rinnovare la tradizione. Non è quindi solo una band che pesca dentro al blues di Pugno proseguendone in qualche modo la traiettoria, ma una vera e propria fabbrica di suggestioni spalmate sul cosa siamo oggi, in quella che è la loro ballata contemporanea. A fare da corona al chitarrista Raffo Barbi (voce); Alex Fiorucci (tastiere); Franz Piombino (basso elettrico) e Riccardo Fiorucci (batteria e percussioni).

 

San Marco ai Monti si prepara per la sagra del ‘Caciocavallo impiccato”

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San Marco ai Monti (Bn) – L’attesa è finita, da stasera inizia la nona edizione della sagra del ‘Caciocavallo impiccato’ a San Marco ai Monti. organizzata dalla parrocchia di San Marco Evangelista, la sagra ha come protagonista assoluto un formaggio che è diventato un marchio di fabbrica dell’intera iniziativa. Tanto caciocavallo, ma anche tante bontà e tanta musica che allieterà la serata. L’appuntamento è per questa sera e per domani nel piccolo centro sannita.

Elezioni politiche, vertice di maggioranza alla Provincia con De Luca jr

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Salerno – Ci sarà da lavorare a Ferragosto e si parla già di vacanze annullate per esponenti politici e staff che non possono fare a meno di pensare che per la terza estate successiva si lavora ad agosto per conquistare gli elettori. Così dopo le regionali e le amministrative anche la provincia di Salerno è già al lavoro per definire gli assetti in vista del voto già fissato al 25 settembre. Stamattina il vicecapogruppo del Pd alla camera dei deputati, Piero De Luca, primogenito del presidente della regione Campania con il presidente della provincia di Salerno, Michele Strianese ha incontrato i rappresentanti della maggioranza a palazzo Sant’Agostino per fare il punto della situazione  e dare già un indirizzo politico. “Si tratta di marcare la differenza tra chi ha sostenuto Draghi e chi ha voluto che andasse via mettendo a rischio il futuro di questo Paese” ha detto Piero De Luca incontrando la stampa. Oltre al presidente senese erano presenti tra gli altri il suo vice Giovanni Guzzo ed il sindaco di Pellezzano Francesco Morra, Luca Cerretani, il segretario provinciale del Pd, Enzo Luciano

Napoli, oggi la presentazione del libro di Ciambriello: ‘Comunico dunque Sono”

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Napoli – “Comunico dunque Sono – Saggio su teorie e tecniche della comunicazione”: è il titolo dell’ultimo libro del professore Samuele Ciambriello, docente dell’università Suor Orsola Benincasa, edito da Guida editore, che sarà presentato oggi alle ore 18:00, a Napoli, nel circolo Acli Orizzonti (via Tropeano, 32 – Rione Alto).
All’evento prenderà parte Maurizio D’Ago, presidente Acli Napoli, e discuteranno insieme all’autore Enrica Amaturo, professore ordinario di Sociologia nell’università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ e Domenico Falco, vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania.
Il saggio si presenta come una guida per «comunicare in modo consapevole, formato, informato e orientato verso il recupero di un gesto comunicativo che vada oltre l’apparenza, oltre le barriere di un libro o di uno schermo per stabilire relazioni autentiche, al di fuori della sfera telematica e dentro la vita reale».
Il professore Ciambriello, già giornalista e scrittore di altri saggi sulla comunicazione, le sue tecniche e i suoi segreti, offre con quest’ultimo lavoro editoriale, scritto insieme alle sue collaboratrici, un’alternativa valida di comprensione e di azione, ridisegnando le coordinate di una mappa che appare tutt’altro che scritta con orizzonti del pensiero e della parola ancora da esplorare.

Paupisi, la Pro Loco lancia l’iniziativa “Adotta un Madonnaro”

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Paupisi (Bn) – In occasione del primo “Raduno dei Madonnari” in programma a Paupisi all’interno del ‘Festival dei Sapori e degli Artisti di strada – 49°Sagra del Cecatiello’ nell’ultimo weekend di agosto, la Pro Loco di Paupisi ha lanciato l’iniziativa  “Adotta un Madonnaro” che consentirà ai partecipanti di entrare in possesso di un’opera a scelta tra le tante prodotte durante la manifestazione. C’è tempo fino al 6 agosto per prenotarsi telefonando al 328.3773867. Un’iniziativa diretta dal maestro madonnaro Gennaro Troia, fondatore della Scuola Napoletana dei Madonnari, con l’intento di valorizzare questa antica espressione artistica di strada di grande valore nel mondo. Questo raduno dei Madonnari che si svolgerà nei primi due giorni del Festival dei Sapori (venerdì 26 e sabato 27 agosto), è una novità assoluta per la Sagra del Cecatiello e per l’intera provincia sannita. Saranno due giorni carichi di colori che vanno ad infittire ancor di più il ricco programma della sagra trasformando una strada del paese in una grande tela che accoglie appunto i madonnari e i loro capolavori realizzati con i gessetti.

Per il pomeriggio di sabato 27 agosto, è previsto anche un laboratorio ludico-didattico per i più piccoli ed opere in 3D.

Dunque Paupisi, dal 26 al 29 agosto, oltre ad essere un ristorante all’aperto dove si potranno degustare i Cecatielli e le eccellenze agroalimentari locali, sarà anche il centro di arte, allegria, musica e colori. Una kermesse organizzata dalla Pro Loco di Paupisi in collaborazione con il Comune di Paupisi e con il patrocinio della Regione Campania, Università degli Studi del Sannio, Gal Taburno, Coldiretti, Parco Regionale Taburno-Camposauro e Unpli Provinciale

 

Il ‘Luglio musicale’ coinvolge i detenuti del carcere di Benevento coi classici napoletani

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Benevento – Un medley di canzoni napoletane, e non solo, per rendere la detenzione meno difficile di quanto già non lo sia. Con questo spirito, e con la consapevolezza di esserci riuscito, si è tenuto l’evento musicale all’interno della casa circondariale di Benevento questa mattina. Presenti tanti detenuti che hanno avuto modo di poter ascoltare le canzoni classiche del repertorio napoletano, nell’arrangiamento del maestro Carlo Morelli, del Teatro San Carlo, e nell’esecuzione di sei bravissime cantanti dell’associazione culturale e musicale ‘Ad alta voce’.

Da sempre – così ha iniziato il maestro – abbiamo cercato di portare la musica all’interno di queste strutture perchè pensiamo che sia il mezzo migliore, anche culturale, per cercare di alleviare il peso di una detenzione. Qualche ora di svago nel segno della musica. Non è la prima volta che lo facciamo, anzi speriamo di poterne fare sempre di più”.

Soddisfatto anche il direttore del carcere di Benevento, il dottor Gianfranco Marcello.

Siamo sempre aperti a iniziative come queste. Sappiamo che possiamo regalare un po’ di normalità ai nostri detenuti. Il garante Ciambriello ha messo in piedi un discorso che trova il nostro pieno appoggio. Le ragazze sono state bravissime anche nell’interpretare questi pezzi del classico napoletano. E poi abbiamo il maestro del Teatro San Carlo, un segnale di un livello altissimo”.

Col direttore, però, c’è stata anche l’opportunità di poter parlare dell’ultimo episodio di violenza denunciato dai sindacati, l’aggressione di un detenuto con problemi psichiatrici ai danni di un poliziotto penitenziario.

Purtroppo ci siamo trovati in questa situazione con un detenuto con problemi che ci è stato mandato da Carinola. Una situazione spiacevole che si può spiegare col fatto che c’è una grande carenza di medici e psichiatri all’interno della struttura”.

Soddisfatto il Garante Ciambriello che è intervenuto dopo la prima serie di brani delle sei cantanti. Un fiume in piena, vedere i detenuti piacevolmente coinvolti, significa aver centrato il bersaglio.

“Credo fortemente nel valore della musica, che genera bellezza ed emozioni. Per questo, ho pensato di organizzare diversi eventi musicali negli Istituti di pena campani. Per i detenuti non è solo un momento distensivo, ma un’occasione di riflessione su se stessi e sugli altri. Sono fortemente convinto del potere terapeutico della musica, in grado di ricucire ferite, di rievocare ricordi e di infondere speranza”.

I detenuti, i protagonisti dell’evento, nonchè spettatori interessati di un momento di ritorno alla normalità.

Ci vogliono momenti come questi – commentano le due autorizzate a parlare – ci aiutano a sentire meno il peso della detenzione. Arriviamo da due anni complicati con privazioni che sono andate oltre la carcerazione. Anni di covid e di contatti annullati per questo. C’era solo whatsapp per comunicare. Eventi del genere ci danno un po’ di respiro”. 

 

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