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COVID, il bollettino dell’Asl di Avellino

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L’Azienda Sanitaria Locale comunica su 3.768 tamponi effettuati sono risultate positive al COVID 814 persone:
 

13 residenti nel comune di Aiello del Sabato;

5, residenti nel comune di Altavilla Irpina;

5, residenti nel comune di Aquilonia;

14, residenti nel comune di Ariano Irpino;

20, residenti nel comune di Atripalda;

10, residenti nel comune di Avella;

159, residenti nel comune di Avellino;

– 1, residente nel comune di Bagnoli Irpino;

10, residenti nel comune di Baiano;

– 2, residenti nel comune di  Bisaccia;

4, residenti nel comune di  Bonito;

– 11, residenti nel comune di Calitri;

1, residente nel comune di  Candida;

8, residenti nel comune di  Caposele;

4, residenti nel comune di Capriglia Irpina;

1, residente nel comune di  Carife;

2, residenti nel comune di Casalbore;

1, residente nel comune di Cassano Irpino;

3, residenti nel comune di Castel Baronia;

2, residenti nel comune di Castelfranci;

– 1, residente nel comune di Castelvetere sul Calore;

29, residenti nel comune di Cervinara;

3, residenti nel comune di Cesinali;

– 3, residenti nel comune di Chiusano di San Domenico;

3, residenti nel comune di Contrada;

7, residenti nel comune di Domicella;

7, residenti nel comune di Flumeri;

5, residenti nel comune di Fontanarosa;

11, residenti nel comune di Forino;

4, residenti nel comune di Frigento;

10, residenti nel comune di Gesualdo;

20, residenti nel comune di Grottaminarda;

1, residente nel comune di Grottolella;

3, residenti nel comune di Lacedonia;

3, residenti nel comune di Lapio;

10, residenti nel comune di Lauro;

3, residenti nel comune di Lioni;

1, residente nel comune di Luogosano;

7, residenti nel comune di Manocalzati;

7, residenti nel comune di Marzano di Nola;

6, residenti nel comune di Melito Irpino;

42, residenti nel comune di Mercogliano;

– 6, residenti nel comune di Mirabella Eclano;

– 16, residenti nel comune di Montefalcione;

25, residenti nel comune di Monteforte Irpino;

14, residenti nel comune di Montefredane;

11, residenti nel comune di Montella;

1, residente nel comune di Montemarano;

4, residenti nel comune di Montemiletto;

57, residenti nel comune di Montoro;

3, residenti nel comune di Moschiano;

– 15, residente nel comune di Mugnano del Cardinale;

5, residenti nel comune di Nusco;

2, residenti nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo;

3, residenti nel comune di Pago del Vallo di Lauro;

17, residenti nel comune di Prata PU;

8, residenti nel comune di Pratola Serra;

6, residenti nel comune di Quadrelle;

3, residenti nel comune di Quindici;

5, residenti nel comune di Roccabascerana;

11, residenti nel comune di Rotondi;

– 1, residente nel comune di Salza irpina;

2, residenti nel comune di San Mango sul Calore;

19, residenti nel comune di San Martino Valle Caudina;

5, residenti nel comune di San Michele di Serino;

3, residenti nel comune di San Nicola Baronia;

– 2, residenti nel comune di San Potito Ultra;

3, residenti nel comune di Santa Lucia di Serino;

1, residente nel comune di Santa Paolina;

1, residente nel comune di Sant’Angelo a Scala;

– 2, residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi;

3, residenti nel comune di Santo Stefano del Sole;

– 1, residente nel comune di Scampitella;

2, residenti nel comune di Senerchia;

8, residenti nel comune di Serino;

8, residenti nel comune di Sirignano;

33, residenti nel comune di Solofra;

2, residenti nel comune di Sorbo Serpico;

9, residenti nel comune di Sperone;

3, residenti nel comune di Sturno;

– 1, residente nel comune di Summonte;

– 1, residente nel comune di Taurano;

– 1, residente nel comune di  Teora;

– 1, residente nel comune di Trevico;

– 5, residenti nel comune di Vallata;

– 2, residenti nel comune di Vallesaccarda;

4, residenti nel comune di Venticano;

6, residenti nel comune di Villamaina;

– 1, residente nel comune di Villanova del Battista;

7, residenti nel comune di Volturara Irpina;

2, residenti nel comune di Zungoli.

 

L’Azienda Sanitaria Locale ha avviato indagine epidemiologica sui contatti dei casi positivi.

“Tumore renale bilaterale”: chirurgia robotica salva uomo di Vallo della Lucania

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Vallo della Lucania (Sa) – Tumore renale bilaterale operato attraverso l’utilizzo della chirurgia robotica. La Casa di Cura Cobellis di Vallo della Lucania varca una nuova frontiera della medicina d’eccellenza territoriale utilizzando strumentazioni di ultima generazione che producono notevoli vantaggi per pazienti e Servizio Sanitario Nazionale.

I fatti – Così la clinica: “Nei giorni scorsi è stato effettuato un intervento chirurgico particolarmente complesso, utilizzando la chirurgia robotica, che ora consente al paziente una condizione di vita sicuramente insperata per la situazione in cui versava a causa di un tumore bilaterale ai reni e soprattutto alle prospettive concrete di sottoporsi a dialisi.

All’uomo era stato diagnosticato un Adenocarcinoma renale, il più frequente tumore dell’apparato urinario dopo quello di prostata e vescica, ma ad ‘aggravare’ la sua diagnosi c’era la familiarità proprio a questa neoplasia, che aveva causato anche la morte di una sorella.

Il 54 enne di Vallo della Lucania aveva un tumore renale bilaterale, ma con dimensioni diverse; infatti il rene sinistro presentava una massa di ben 11 centimetri e quello destro di 4 centimetri, posizionata a livello dell’asse vascolare del rene.

L’unità funzionale di urologia diretta dal dottor Aniello Cavaliere che ha preso in carico il paziente, grazie all’utilizzo della chirurgia robotica, ha eseguito un delicato intervento durato circa due ore e mezzo, in anestesia totale per la nefrectomia totale del rene sinistro e per quella parziale conservativa, asportando solo la massa tumorale di quello destro, per garantirne la funzionalità.

Una scelta che ha scongiurato che il paziente finisse in dialisi, garantendogli una migliore qualità di vita, insperata a causa della diagnosi di cancro renale, e che ha dato risposte eccellenti: il 54enne a soli 5 giorni dall’intervento è stato dimesso ed ora attende la risposta dell’oncologo della stessa Casa di Cura Cobellis per uno specifico programma di follow-up, per eventuali terapie ed una opportuna sorveglianza per l’identificazione precoce di recidive.

In sala operatoria, a coadiuvare il primario Cavaliere, gli aiuti, i dottori Iole Pecori e Giovanni Novi, lo strumentista Sabatino Rubino, gli anestesisti, dottor Silvio De Querquis, la dott.ssa Tonia Cobellis ed uno staff infermieristico altamente qualificato”.

Il dottor Aniello Cavaliere (foto a lato): “Da un anno e mezzo abbiamo introdotto la chirurgia robotica ed abbiamo già eseguito numerosi interventi, circa una sessantina, di prostatectomia totale, cistectomia radicale per cancro alla vescica, ma anche per patologie benigne del rene, quali ablazione e  giuntopatia”.

Il Direttore Generale, dottor Massimo Cobellis sottolinea che il risultato è frutto di scelte programmate e mirate per la crescita della clinica: “E’ un importante programma di investimenti in tecnologie, formazione  e personale altamente qualificato, che da anni la Casa di Cura Cobellis continua a portare avanti, che permette di eseguire attività chirurgiche ad altissima specializzazione e interventi di precisione con tecniche mininvasive.

Il futuro della medicina deve abbinare la tecnologia e le tecniche sempre più sofisticate e precise per perseguire un unico obiettivo: garantire il diritto alla salute ed alla migliore assistenza possibile ai pazienti, in qualsiasi luogo di residenza: una linea su cui noi siamo fortemente impegnati e che per noi è già realtà”.

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Parto miracolo al Ruggi, bimba nasce dopo infarto alla mamma

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Salerno – Era quasi alla 36esima settimana di gravidanza, la giovane donna albanese, che dopo essere stata operata al cuore, in seguito ad un grave infarto, ha partorito comunque la sua bambina di 2,430 kg. È accaduto, all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, questa storia incredibile, dal finale lieto, che ha visto una mamma combattiva, affrontare una dura prova prima di mettere al mondo la sua nona figlia. La donna in questione, alla sua sedicesima gravidanza, con nove figli nati e sette aborti subiti, è arrivata in ospedale in condizioni critiche, aveva un infarto cardiaco in corso ed era molto sofferente. È stata sottoposta quindi ad un intervento particolarmente complesso, effettuato dalla dottoressa Adele Pierri, della Cardiologia Interventistica diretta dal dottore Cesare Baldi, la quale, è riuscita abilmente e con successo, ad aspirare un grosso trombo presente in un’arteria principale, per quanto attiene la vascolarizzazione cardiaca. La paziente in seguito, è stata stabilizzata dal punto di vista cardiologico e trasferita nel Reparto di Gravidanze a Rischio, diretto dal dottore Mario Polichetti, il quale insieme al dottore Francesco Marino, Direttore dell’ Ostetricia e Ginecologia Ospedaliera, ha eseguito alla partoriente, un intervento di taglio cesareo per consentire la nascita della sua bambina. Mamma e figlia stanno bene, testimoni entrambe che la collaborazione repentina tra medici, la professionalità di ognuno di loro, può salvare la vita delle persone.

Tamponamento tra auto in città, un uomo trasportato in ospedale: traffico in tilt

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Benevento – Tamponamento fra tre auto, avvenuto questa mattina in città, in via Bachelet, che per fortuna non ha avuto serie ripercussioni sugli occupanti delle autovetture, ma ci sono stati disagi importanti per la viabilità. A riportare le conseguenze più gravi un uomo di 50 anni che era alla guida dell’Opel Corsa. Quest’ultimo, è stato trasportato dal 118 in codice verde all’ospedale Rummo di Benevento. Meno gravi le condizioni delle altre persone coinvolte.

Sul posto è giunta la Polizia Municipale di Benevento per le attività di soccorso e la messa in sicurezza del traffico, oltre agli accertamenti del caso. Il traffico è rallentato.

 

San Marzano sul Sarno: dipendente aggredito negli uffici comunali, la sindaca condanna il gesto

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San Marzano sul Sarno (Sa) – Dipendente aggredito negli uffici municipali, la sindaca di San Marzano sul Sarno, Carmela Zuottolo, esprime solidarietà al lavoratore vittima dell’episodio e prende le distanze dalle strumentalizzazioni politiche ,che si stanno venendo a creare in queste ore. “Sono vicina al signor Giuseppe Franza, stimato dipendente comunale e rappresentante sindacale. A lui va tutta la mia vicinanza per quanto accaduto”, ha detto. “Ma voglio chiarire che il Comune per misure anti-Covid era chiuso per ordinanza sindacale, vi è un ingresso dove vengono identificati tutti coloro che entrano, ma l’aggressore ha violato la sorveglianza prendendo a pretesto il fatto che è un parente del dipendente malmenato. Purtroppo, è successo quello che nessuno si aspettava. Anzi, come Comune provvederemo a costituirci parte civile in un eventuale processo. La violenza va condannata sempre e comunque”.
Poi, lo sfogo: “Apprendo con piacere le parole di distensione del sindacato, che chiede a tutti i rappresentanti politici di non fomentare un clima d’odio. Ebbene, è proprio quello che sta succedendo per colpa di una parte di una minoranza. La critica, anche se feroce e pretestuosa, può essere accettata , se nei limiti della decenza. Ma a San Marzano sul Sarno si assiste ogni giorno a un linciaggio mediatico sui social. Non posso accettare che l’aggressione al dipendente Franza, scaturita per motivi personali e non legati alla sua attività professionale, possa essere attribuita al sindaco e alla sua maggioranza. Tutto questo è vergognoso per chi, nelle istituzioni, dovrebbe avere la decenza di rappresentare il popolo e non fare “ammuina” a prescindere da ogni cosa”.

Mortaruolo: “Quanto accaduto al consultorio vaccinale è vergognoso”

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Benevento – “Le scene a cui abbiamo assistito ieri e che riportano anche alcune cronache giornalistiche non sono degne di un Paese civile. La vicenda assume contorni ancora più preoccupanti se consideriamo che i protagonisti erano bambini. Quello che è accaduto al consultorio vaccinale di Benevento, in via Matarazzo, è semplicemente vergognoso. Genitori e figli in attesa per ore solo per vedersi riconosciuto un servizio. Bambini dai 5 anni in su costretti ad aspettare 7/8 ore in piedi e al freddo per l’eccessiva lentezza nella somministrazione a causa dell’esiguo numero di operatori presenti (appena 3). Quando si organizzano questi Open Day, considerata la paura diffusa tra la popolazione, bisognerebbe prevedere l’ingente affluenza e rafforzare il personale onde scongiurare code interminabili. Le scene sono state più o meno le stesse delle somministrazioni agli adulti, che a dicembre hanno messo anziani nelle condizioni di restare esposti al vento e al gelo per svariate ore. Non si può spronare la gente a vaccinarsi e poi non assicurarsi che lo facciano in sicurezza, rapidamente e con almeno una parvenza di comodità. Diverse famiglie sono rimaste a lungo col dubbio se vaccinare o meno i propri piccoli, ma se questi sono i presupposti si finirà col disincentivarli. La macchina organizzativa funziona a singhiozzo, è inutile negarlo. La vaccinazione è lo strumento più efficace per contrastare la diffusione della pandemia e convivere con il virus. Per questo è necessario attrezzarsi per potenziare le strutture destinate alle inoculazioni. E bisogna farlo in fretta, magari coinvolgendo di nuovo medici di base, pediatri, infermieri specializzati. Perché non riaprire quegli hub vaccinali che in occasione della seconda ondata hanno funzionato benissimo e contribuito ad allentare la pressione sulle altre strutture dedicate? Sarebbe opportuno mettere le Asl nelle condizioni di irrobustire il servizio mediante un piano d’azione e degli appostamenti finanziari che permettano di incrementare il personale: è l’unica strada per diffondere in maniera capillare il ricorso alla vaccinazione evitando attese spasmodiche e code infinite“. Così Erasmo Mortaruolo, Consigliere regionale della Campania.

Parchi, il Comune al lavoro per riaprirli presto: l’assessore Natella spiega come (VIDEO)

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Salerno – Il Comune di Salerno è al lavoro per risolvere il prima possibile la questione della manutenzione e della gestione dei principali parchi cittadini, chiusi da cinque giorni a causa della revoca del servizio di affidamento, una volta gestito dal sistema delle cooperative sociali.

La conferma arriva dall’assessore comunale all’ambiente, Massimiliano Natella che anche questa mattina ha avuto un incontro con il sindaco e con il dirigente Mastrandrea per redigere gli affidamenti che consentano di riaprire il prima possibile il parco del Mercatello, il parco della ex Salid che funge anche da parcheggio importante, il parco del Galiziano, il parco del Seminario e tante piccole altre aree al momento inibite alla fruizione da parte del pubblico.

L’obiettivo è affidare la gestione a chi possa anche garantire da subito l’inserimento lavorativo dei dipendenti delle cooperative, al momento fermi ed in presidio permanente sotto i portici di Palazzo di Città. Restano, invece, aperte la villa comunale, ed il lungomare la cui gestione è stata affidata agli operatori del verde del Comune di Salerno e il parco Pinocchio perché la gestione è affidata a Salerno solidale. 

Ordigno bellico in un cantiere edile nel Salernitano

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Sapri (Sa) – Un ordigno bellico di circa 2 chilogrammi e della lunghezza di oltre 1 metro è stato rinvenuto a Sapri, nel Salernitano. Risalente alla Seconda guerra mondiale, si tratta di una bomba ritrovata durante interventi edili di scavo in un cantiere privato ubicato in località Timpone, nel centro cittadino. Questa mattina, a seguito di un sopralluogo, è stato deciso che, a causa delle dimensioni dell’ordigno, sarà necessario l’intervento degli artificieri dell’Esercito per rimuoverlo. Nel frattempo si sta provvedendo a mettere in sicurezza l’area non escludendo la possibilità di evacuare alcune famiglie residenti in abitazioni in prossimità del cantiere.

Noi Di Centro, nominati altri tre segretari: presenti in tutte le Regioni

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Benevento – “Entro pochi giorni avremo i segretari regionali in tutte le regioni italiani. Il 4 dicembre poteva sembrare un’ambizione sfrenata invece a distanza di un mese è realtà. Oggi abbiamo nominato i vertici di noi Di Centro di ulteriori tre regioni”. Così Clemente Mastella, segretario nazionale di noi Di Centro, annuncia la nomina di dei vertici del partito in Veneto, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia.

In Abruzzo abbiamo scelto come segretario regionale Angelo Di Paolo, più volte consigliere regionale, assessore regionale e sindaco della sua cittadina, Canistro, e presidente regionale Lucio Achille Gaspari, professore ordinario di chirurgia all’Università Tor Vergata e figlio dell’indimenticato ministro Remo Gaspari che tanto si prodigò e realizzò per l’Abruzzo”, afferma Mastella.

In Veneto abbiamo ripreso il percorso con l’amico Fabio Binato, in passato segretario del Ccd e dell’Udeur. Da esponente politico di Vicenza sarà segretario regionale”, prosegue il leader di noi Di Centro.

Per il Friuli Venezia Giulia abbiamo scelto quale segretario regionale Guido Dorigo, già sindaco e assessore di Gonars e già consigliere di amministrazione dell’Interporto di Cervignano del Friuli”, aggiunge ancora Mastella che conclude: “Ai neo segretari regionali formulo gli auguri buon lavoro nella certezza che lavoreranno al radicamento territoriale di noi Di Centro“.

De Stasio su mobilità sostenibile e sport: impegno per la salute e sviluppo della città

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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Rosetta De Stasio, Consigliere Comunale “Prima Benevento”.

“A Benevento è partito il progetto “REBY”, un nuovo servizio di mobilità sostenibile e condivisa che prevede 400 mezzi tra scooter e monopattini elettrici al servizio dei cittadini.

Iniziativa assolutamente condivisibile che però necessita, per poter decollare veramente, di una programmazione precisa che preveda un piano di controllo sistematico sul corretto utilizzo e deposito dei mezzi, così come è stato già fatto in altri comuni e come si accinge a fare anche il Governo.

Negli ultimi giorni si è avuto modo di constatare l’abbandono selvaggio dei monopattini elettrici nelle zone più svariate della città, lontano dagli stalli appositamente predisposti per il loro parcheggio e/o deposito, per molte ore.

Ciò, oltre a favorire il danneggiamento dei monopattini, che sono pubblici, non consente ad altri cittadini l’utilizzazione degli stessi.

A tal proposito ed in tali sensi ho presentato un’interrogazione alla segreteria del Comune.

Altro problema da me affrontato con apposita interrogazione è quello relativo alle storiche palestre della scuola Mazzini. Risultano abbandonate da anni, forse inagibili, e non vi è traccia, nel programma di mandato del Sindaco, di alcun progetto che preveda una loro ristrutturazione ed una loro conseguente utilizzazione. Oltre a costituire un bell’esempio di architettura, le suddette palestre sono ubicate nella parte centrale della città e sono sempre state utilizzate, oltre che dalle scuole vicine, anche dalle associazioni sportive.

Sarebbe un grave danno per Benevento ed i cittadini perseverare nell’abbandono di questi impianti, determinando, così, il loro definitivo degrado. Incentivare lo sport è fondamentale e senza dubbio il miglior modo per farlo è innanzitutto mantenere in uso palestre ed impianti esistenti in città.

La tutela della salute dei cittadini è un dovere, ed ampliare l’offerta di luoghi dove praticare sport, così come incentivare la mobilità alternativa, costituiscono certamente dei presupposti per renderla effettiva”.

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