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Covid, al San Pio di Benevento si registrano altri due decessi: il bollettino

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Due nuove vittime per cause legate al Covid all’ospedale San Pio. Si tratta di una donna di Benevento di 82 anni e un uomo di Vallessaccarda di 88 anni. 

Sono attualmente 44 i pazienti positivi di stanza presso il nosocomio di via Pacevecchia, di cui 30 della provincia di Benevento e 14 ricoverati nelle altre province. Oltre ai due decessi già citati si è registrata anche la dimissione di un paziente sannita.

 

 

 

“Il Mondo Salvato dai Ragazzini”, venerdì incontro in Sala Assoli

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Napoli – Ritorna il format culturale, educativo e sociale “Il mondo salvato dai ragazzini” giunto, nell’anno speciale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, alla sua quarta edizione, sul tema: «Cerca(u)tori di felicità: il futuro del mondo salvato dai piccoli. E inaugura le attività in presenza con un doppio appuntamento, a Procida e a Napoli: protagonista, Arianna Papini. La quale, dopo l’incontro con la comunità educante dell’Isola di Arturo (giovedì 24 febbraio, nell’Atrio dell’I.C. Capraro) per il consueto confronto creativo e operativo che apre così il percorso 2022 di dialoghi ravvicinati d’Autore del progetto, con le sue buone prassi che coinvolgono in modo inclusivo e partecipato bambini e ragazzi di ogni età, docenti e famiglie — in un lavoro laboratoriale trasformat(t)ivo e generativo incentrato sulla precoce Reading Literacy – dialogherà anche a Napoli con i suoi lettori, piccoli e grandi. L’appuntamento è venerdì 25 febbraio (ore 10:0012:30) nel Teatro Sala Assoli di Napoli (Vico Lungo Teatro Nuovo 110: prenotazione obbligatoria, info e contatti: [email protected]; 334.32244441)

Papini, pluripremiata artista, illustra(u)trice di 150 libri tradotti in tutto il mondo e arteterapeuta fiorentina di fama internazionale, già direttrice editoriale per 25 anni della casa editrice di progetto Fatatrac, parlerà fra il resto di Felicità è una parola semplice: il suo poetico albo illustrato, edito da Camelozampa, che parla della felicità in apparenza perduta, in oltre due anni di pandemia, vincitore della quarta edizione del Progetto/Premio “Il Mondo salvato dai ragazzini” 2022, ideato e curato dall’Associazione culturale Kolibrì che, in questo anno di Procida Capitale Italiana della Cultura, sta lavorando proprio sul tema caro all’autrice, che riceverà il riconoscimento a fine settembre a Procida. Nel rispetto della normativa vigente, l’incontro in Sala Assoli, gratuito, coinvolgerà in due turni (ore 10:00-11:00 e 11.30-12,30) 80 bambini di 4 classi della Scuola Primaria. 

Ad accompagnare nella spettacol/azione dei libri di Arianna Papini, in scena, anche il M° Claudio Romano, compositore, polistrumentista (diplomato in chitarra classica e mandolino), arrangiatore, pluripremiato autore di oltre 200 composizioni tra musiche originali e di scena per molti spettacoli teatrali, televisivi e colonne sonore per il cinema, che ha inciso oltre 500 dischi e partecipato a festival e tourneés con molti grandi artisti. Tra musica, immagini e parole, letture animate, domande e risposte, la ricetta della felicità per piccoli e grandi in un appuntamento imperdibile: un piccolo viaggio tra albi illustrati che parlano con delicatezza e poesia di temi sensibili realizzato grazie alla disponibilità di Casa del Contemporaneo/Le Nuvole, che così suggella il suo sodalizio con Kolibrì, in collaborazione con AndersenAgita Teatro e la libreria per bambini BIBI di Imma Napodano. Il calendario degli incontri ravvicinati d’autore, presso il teatro napoletano, proseguirà venerdì 18 marzo con Fabian Negrin; mercoledì 27 aprile con Cosetta Zanotti e Lucia Scuderi; e domenica 15 maggiocon Anselmo Roveda e Marco Paci, tutti vincitori del Premi Il Mondo salvato dai ragazzini 2022.

Polveri sottili, intesa per limitare gli abbruciamenti e controlli sugli impianti di riscaldamento

Buonopane
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Nuovo incontro promosso dal presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, a seguito delle riunioni che si sono tenute in Prefettura, per individuare possibili soluzioni finalizzate a contrastare gli aumenti di Pm10 e a migliorare la qualità dell’aria nel capoluogo e nell’hinterland. Invitati all’incontro di questa mattina (che si è svolto da remoto), Prefettura, Regione Campania – Direzione Generale per la Difesa del Suolo e l’Ecosistema, Arpac, Asl di Avellino, i Comuni di Avellino, Atripalda, Manocalzati, Mercogliano, Monteforte Irpino, Montefredane, Prata Principato Ultra, Pratola Serra, Aiello del Sabato, Cesinali, Ospedaletto d’Alpinolo, Summonte, Capriglia Irpina, Grottolella e Contrada.

Al termine del confronto è stato definito un calendario per limitare gli abbruciamenti dei residui vegetali.  Abbruciamenti che sono consentiti, per due giorni settimanali e a settimane alterne. Tra Comuni contermini avverranno in giorni diversi, con l’obiettivo di diluire il più possibile nello spazio e nel tempo le emissioni nell’atmosfera. Ogni Amministrazione Comunale dovrà adottare l’ordinanza per definire quanto deciso nel corso dell’incontro di oggi. Nel provvedimento (con decorrenza 28 febbraio) si stabiliscono, inoltre, l’orario (dalle 11 alle 16, che sono le ore più calde), i quantitativi e le modalità. 

Le operazioni di accensione dei fuochi, nei giorni ed orari consentiti, dovranno avvenire in condizioni climatiche di scarsa ventilazione e dopo che i cumuli abbiano subito un idoneo essiccamento. Le stesse operazioni devono garantire il rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti in materia, senza arrecare danno alle persone e alle cose. Per tutta la durata dell’abbruciamento dovrà essere assicurata, fino al completo spegnimento del cumulo, la costante vigilanza da parte di un maggiorenne. L’abbruciamento del materiale agricolo e forestale deve avvenire senza creare molestie ai cittadini. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalla Regione Campania, la combustione dei residui vegetali è sempre vietata. Nei casi di applicazione della procedura operativa di emergenza polveri sottili, la combustione dei residui è sempre vietata. Inoltre, è fatto assoluto divieto di accensione di cumuli a distanza inferiore di 30 metri dai fabbricati che non dovranno, comunque, essere interessati dal fumo; abbruciamento di materiale umido e abbruciamento di materiale trattato con diserbanti. I controlli sono affidati alle Polizie Locali con il supporto delle Guardie Ambientali Volontarie.

Oltre alle azioni relative agli abbruciamenti, la Provincia di Avellino attiverà a breve le procedure per il controllo delle emissioni in atmosfera degli impianti di riscaldamento in tutti i Comuni del territorio provinciale, fatta eccezione per la città capoluogo che opera in autonomia come da normativa vigente.

“La definizione di tali iniziative – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane – ritengo sia un passo avanti importante per cercare di mitigare il problema dell’inquinamento. Voglio sottolineare l’impegno della Prefettura, dei colleghi amministratori e delle istituzioni preposte per individuare soluzioni possibili. Finalmente, si realizza quella rete che permette di affrontare in maniera condivisa una questione che si trascina da tempo e che richiede proprio una risposta corale per essere risolta”.  

Tempo di bilanci per la Sannio Handball Club: le parole di Cardone, Tretola e Castiello

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Benevento – Pochi giorni alla conclusione della prima parte del campionato di serie B per i ragazzi del Sannio Handball Club di Benevento, seguirà poi la c.d. fase ad orologio che si disputerà nei mesi di marzo ed aprile. Mr. Maurizio Cardone presenta la sfida di domenica contro l’Endas Capua, ennesima gara che si terrà nell’esilio forzato di Cerreto Sannita, stante l’atavica indisponibilità di un campo da gioco a Benevento: “Domenica prossima riprenderà il campionato con la sfida casalinga contro l’Endas Capua, ulteriore tappa all’insegna della crescita per la nostra squadra. Una gara che si prospetta non semplice poiché entrambe le formazioni sono molto giovani ed hanno ancora difficoltà nella gestione emotiva delle partite e sicuramente si contenderanno la vittoria fino all’ultimo secondo. Tuttavia, sulla base delle performance della prima parte di campionato, sto riscontrando segnali di crescita, con il gruppo che segue le mie indicazioni e sebbene riusciamo a fare pochi allenamenti vi è una positiva evoluzione generale, sia dal punto di vista tecnico che tattico. Nonostante la mancanza di un campo tutti i ragazzi mostrano grande attaccamento alla squadra e fiducia nel progetto della società, dimostrando forza di volontà e desiderio di mettersi in gioco. Il nostro obiettivo per la prossima fase ad orologio sarà cercare di guadagnare posizioni in classifica a ridosso della capolista Gaeta”.

Contestualmente, Omar Tretola, tra gli atleti d’esperienza che si sono aggregati al Sannio H.C., che vanta notevoli esperienze nella massima serie oltre che in tutte le storiche formazioni cittadine di cui in qualche caso è stato anche promotore e fondatore, insieme al giovane Carmine Castiello, entusiasti del progetto e sempre pronti a superare ogni ostacolo, analizzano la prima parte della stagione.

Omar Tretola: “In questa prima fase della stagione molti dei miei giovani compagni di squadra si sono trovati ad affrontare il loro primo campionato da titolari e non da comprimari e si sono viste buone trame di gioco che in quasi tutte le gare ci hanno portato a condurre il punteggio fino ai minuti finali dove, purtroppo, per una maggiore esperienza degli avversari, ma soprattutto per le croniche difficoltà nel poterci allenare con continuità, ci hanno visto lasciare il bottino pieno agli avversari.

Il gruppo dei più giovani costituisce una bella realtà sportiva, affiatato e voglioso di migliorare, tutti concentrati nel cercare di assimilare prima possibile i tanti consigli che ricevono da noi che siamo più “esperti”. La crescita della squadra è evidente e costante ed auspico che nella seconda parte della stagione si possa continuare nel percorso di crescita che si è rallentato sia per la pandemia che per le poche partite giocate durante questi 2 anni, anche se il danno maggiore è causato dalla indisponibilità di una struttura per potersi allenare a Benevento.

In questo momento storico molto particolare, dove lo sport giovanile dovrebbe essere messo al centro dell’attenzione da parte delle istituzioni, proprio per il ruolo sociale che rappresenta, vedere che ci sono trattamenti diversi tra le società presenti sul territorio fa un po’ rabbia e per questo sarebbe auspicabile che chi ne ha la competenza metta a disposizione delle società sportive che ne fanno richiesta gli “impianti pubblici”.

Carmine Castiello: “La pandemia ci ha costretti a stare chiusi in casa, facendoci perdere molti mesi di allenamento e di conseguenza ha limitato molto il nostro percorso di crescita. Questa situazione, unita alla problematica delle strutture dove poterci allenare, purtroppo, genera un disagio che viviamo quotidianamente, direi da troppo ormai! Senza queste due problematiche, molto probabilmente, saremmo stati un gruppo migliore, ma non demordiamo e recupereremo il tempo perso dimostrando il nostro valore e le nostre capacità. La stagione finora ci ha consentito di fare tanta esperienza e qualche risultato positivo è già arrivato, anche con delle ottime performance, come nella gara vinta recentemente a Roma, anche grazie al sostegno di elementi più esperti che facilitano il nostro percorso di crescita. Per il futuro mi aspetto di migliore ancora, sia personalmente che come gruppo. Cercheremo, nella seconda parte del campionato, di migliorare la nostra posizione in classifica. Purtroppo non avendo una struttura fissa a Benevento, abbiamo grandissime difficoltà nel raggiugere i risultati che vorremmo e che si possono ottenere solo con più allenamenti che, ovviamente al momento non riusciamo a fare. Questa situazione è vissuta in modo negativo e credo che sia ingiusto non avere a disposizione una struttura a Benevento visto che siamo una squadra di pallamano di questa città.”.

Conservatorio, le giornate dei lunghi coltelli: Antonio Verga all’attacco

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Benevento – “Tornasse a fare il docente, forse farebbe meno danni e il presidente della Consulta non ha più la mia fiducia”.

Si acuisce lo scontro all’interno del Conservatorio “Nicola Sala” raggiungendo livelli mai riscontrati in una Istituzione scolastica. Dopo la protesta degli studenti che reclamavano l’esercizio al diritto allo studio, il presidente uscente del Conservatorio Antonio Verga ha preso la parola nel corso di una conferenza stampa e non ha usato il fioretto, ma un’ascia.

Ormai è una vera e propria guerra di posizione tra la presidenza e la direzione dell’istituto musicale affidata a Giosuè Grassia: il conflitto tra questi due vertici, iniziato lo scorso mese di settembre, si concentra sulla firma e la responsabilità della sottoscrizione dei contratti di lavoro con il personale docente assunto per periodi di tempo limitato con funzioni di supplente. Verga accusa la direzione di aver posti in essere atti non leciti. La conseguenza dello scontro comunque è chiara: al momento il corpo docente dell’Istituto presenta dei vuoti che non saranno colmati fino a quando Verga non riterrà di aver esaminato bene tutte le carte.

Sui contratti a tempo determinato che non sono stati firmati, il presidente ha spiegato: “Avevo preso dei giorni di tempo per approfondire e seguire un’istruttoria. Quelli legittimi  saranno firmati altri saranno sostituiti da altri docenti”. Sulla protesta di ieri portata avanti dagli studenti la reazione è stata molto dura: “E’ stata una farsa. Uno spettacolo indegno e indecente. I ragazzi utilizzati come paravento e strumentalizzati per coprire delle manchevolezze”. Una cronistoria quella affrontata dal presidente Verga, che ha ricordato come con l’ex direttore Giuseppe Ilario i rapporti erano molto collaborativi, ma con il successore Grassia i rapporti non sono mai stati idilliaci: “E’ stato come un dialogo tra sordi. Io scrissi al Ministero per capire quali fossero le competenze “.

Il presidente ha poi aggiunto: “Io non ho nemmeno gli elenchi dei docenti iscritti al Conservatorio. E sono già da due anni che alcuni docenti non mettono piede in istituto. Il presidente è il legale rappresentante dell’Istituto e responsabile dell’andamento amministrativo, la sua funzione non è quella di limitarsi ad un taglio del nastro come forse si pensava in passato. Era mortificante”.  

Infine, parole pesanti contro il direttore Grassia: “Non ha dimostrato capacità di sintesi, di guidare in armonia un istituto. Essere scesi in piazza, non depone bene per chi deve educare i giovani. Invitare a protestare contro una persona dimostra fallimento totale di poter guidare un istituto, ha provocato lacerazioni insanabili”.

Pene concorrenti per reati già commessi: arrestato 35enne di San Martino

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San Martino Valle Caudina (Av) – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Avellino hanno tratto in arresto un 35enne di San Martino Valle Caudina (già sottoposto agli arresti domiciliari), in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino.

L’ordinanza scaturisce da un provvedimento di determinazione di pene concorrenti per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate nonché porto e detenzione abusiva di armi da fuoco, commessi alcuni anni fa nella Valle Caudina.

Dopo le formalità di rito il 35enne è stato tradotto alla Casa Circondariale di Avellino.

Il risultato operativo è strettamente collegato alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta, tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Protesta Tir, code prima di Mercato San Severino (FOTO)

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Anche sulla Caserta Salerno A30 nei pressi dei caselli autostradali alla barriera di Mercato San Severino è in corso la protesta degli autotrasportatori contro il caro gasolio.

La mobilitazione che in alcuni tratti si è consumata attraverso un’andatura lumaca dei mezzi pesanti sta provocando pesanti conseguenze sul traffico autostradale con code un po’ ovunque. Gli autotrasportatori sostengono che tra carburante, pedaggio stradale e usura delle gomme gravano del 30% sui costi da sostenere al punto da rendere non conveniente il lavoro

Furto aggravato, denunciata una 60enne di Calabritto

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Lioni (Av) – I Carabinieri, con l’effettuazione di mirati servizi volti alla prevenzione ed alla repressione di reati predatori, continuano incessantemente a porre attenzione all’attività di perlustrazione nei comuni dell’Irpinia implementando ulteriormente -come disposto dal Comando Provinciale di Avellino- l’attività di controllo del territorio, sia per contrastare la criminalità sia per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.

Nell’ambito di tali servizi, a Torella dei Lombardi, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, i Carabinieri della locale Stazione hanno intimato l’“Alt” ad un veicolo sospetto con a bordo due uomini della provincia di Napoli. Alla specifica richiesta da parte degli operanti, i due, già destinatari di varie misure di prevenzione, non hanno fornito alcuna valida giustificazione circa la loro presenza in quel comune. Dopo gli accertamenti di rito, a carico dei predetti è stata proposta l’emissione del Foglio di Via Obbligatorio.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un 60enne di Caposele, per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere: all’esito di perquisizione personale e veicolare, l’uomo, noto alle Forze dell’Ordine, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di cui non era in grado di giustificarne il porto. Il coltello è stato sequestrato.

Alla medesima Autorità Giudiziaria i Carabinieri della Stazione di Lioni hanno deferito in stato di libertà una 60enne di Calabritto, per furto aggravato. L’indagine prende spunto dalla denuncia di furto di un borsello (contenente assegni, documenti vari e oltre 200 euro in contanti), perpetrato in un esercizio commerciale di Lioni.

Lo sviluppo delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, ha permesso ai Carabinieri l’identificazione della presunta responsabile.

Iperproduzione di Falanghina, Panza: “Cattiva pianificazione, serve proposta innovativa”

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“Utilizzo come figura retorica questo grave shock ortopedico, che necessita di intervento chirurgico, per rendere l’idea della serietà e della urgenza che meritano, forse, le seguenti considerazioni frutto di una esperienza diretta vissuta con intensità e passione. Partiamo daccapo. Il Sannio, come è noto, produce storicamente circa il 50% del vino campano stimato in 1.600.000 – 1.800.000 di hl.  E di tale primato noi sanniti meniamo vanto. Da lustri, da questa produzione tiriamo fuori non più di 24 milioni di bottiglie tra DOC e IGT ma ne potremmo tirare almeno 100 milioni”.

Così Floriano Panza in una nota stampa inerente al fenomeno del vino indifferenziato, in particolar modo riguardo alla Falanghina del Sannio.

La falanghina, divisa tra Falanghina del Sannio DOC – imbottigliata solo in provincia, salvo eccezioni – e IGT – imbottigliata entro i confini regionali – rappresenta sicuramente il prodotto più importante, ma anche il meno valorizzato. Dunque, dei circa 800 mila hl complessivi prodotti si valuta (non ci sono dati ufficiali) che solo il 25% venga imbottigliato nel Sannio, il resto è venduto come vino indifferenziato. La maggior parte prende la strada del Nord, viaggiando in comode autobotti e viene ivi miscelato o venduto anche in bottiglia come semplice vino bianco o vino rosso.

“Del nostro prodotto principe ‘Falanghina del Sannio DOP’” – prosegue Panzasi arrivano a imbottigliare annualmente circa 5.600.000 bottiglie su una produzione complessiva rivendicata come Falanghina del Sannio DOP di 89 mila hl (riferimento anno 2019), che tradotta in bottiglie supererebbe un potenziale di 11,5 milioni. Sono anni e anni che le tendenze sopra descritte trovano conferma in un mercato che altrove evolve e diventa sempre più competitivo, fatto questo pericoloso per le situazioni stagnanti come la nostra (salvo pregevoli rarissime eccezioni)”.

“Molti nostri viticoltori temevano tanti anni fa che vendere il vino sfuso da imbottigliare lontano deprimesse il prezzo del nostro vino/uva, esponendoli maggiormente al rischio della contraffazione: cosa è cambiato? Sempre i viticoltori credevano che vendere il vino in cisterna da imbottigliare altrove spostasse altrove anche i margini di guadagno di una filiera cortissima. Dunque, cosa è cambiato? Gli 11 mila viticoltori sanniti cosa pensano di tutto ciò?”

Quest’anno, con prove alla mano, a fine vendemmia il prezzo della Falanghina DOC è stato equiparato da molte cantine al prezzo della Malvasia, sebbene la prima consenta una produzione di 120 quintali per ha e la seconda produce anche 100 quintali per moggio.

Prosegue Panza: “Senza dubbio, c’è in corso, quindi, una rottura scomposta di femore e tanti osano sospettare: il chirurgo ortopedico è stato chiamato? Sarà in grado di scegliere la protesi giusta? O si limiterà – data l’età – alla somministrazione di cure palliative? Iperbole a parte, ma queste dinamiche erano prevedibili? A chi hanno fatto comodo e a chi no? Di sicuro una cattiva pianificazione ha comportato una iperproduzione di Falanghina non sorretta dalla crescita di quote di mercato di vino imbottigliato. Adesso che abbiamo dati e tendenze (pur in assenza di un Osservatorio provinciale!) si può correggere questa politica dello ZIG-ZAG? È lapalissiano che non è utile la ricerca delle responsabilità di tutto ciò, delle ingessature e delle rendite di posizione che col tempo cesseranno esse stesse per la morte dell’ammalato”.

Eppure bastava allungare lo sguardo al Veneto, rinunciare a qualche rendita e vivere di emulazione. La Glera in Veneto era nella medesima situazione: prezzi dell’uva bassissimi e tanta emigrazione. Oggi i vitivinicoltori del Prosecco vendono centinaia di milioni di bottiglie di bollicine, hanno un tessuto di centinaia di cantine, un prezzo dell’uva anche di due euro al Kg (non al quintale) e un valore dei terreni agricoli superiore ai 300 mila euro/ha.

Un miracolo? “No – sostiene e conclude Panzasolo l’impegno e la progettualità di una classe dirigente che ha condiviso un progetto nuovo lasciandosi alle spalle, senza rimpianti, qualche rendita. La mia esperienza mi dice che non è mai troppo tardi per intraprendere una nuova via purché si sia tutti convinti che quanto descritto è un dato oggettivo, oggi aggravato dal rincaro notevole delle materie prime, come il concime, il vetro, i tappi, le etichette e dall’aumento del prezzo dei trasporti e dell’energia. Bisogna, però, stimolare e fare emergere una proposta innovativa in un dibattito culturale e politico aperto a tutti (non solo ai soliti), interpellando e ascoltando veramente accademici, esperti, imprenditori e giovani, figli questi degli 11 mila viticoltori ai quali non va sottratta una possibilità di restare”.

Nave dei rifiuti ancora in rada, la Regione Campania chiarisce (VIDEO)

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“Non è possibile indicare con precisione quanto tempo i container resteranno nel sito di Persano, ma posso assicurare che ad aprile faremo un bilancio di quanti rifiuti la regione Campania ha portato là e di quanti ne ha smaltiti“. Risponde così il vicepresidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola, oggi al porto di Salerno, dove si attende ancora che attracchi la nave Martine A. con a bordo  i 213 container provenienti dalla Tunisia con i rifiuti, a chi chiede di indicare una data precisa per rassicurare le popolazioni insorte contro l’arrivo dei rifiuti.

Bonavitacola parla comunque di pochi mesi e che la caratterizzazione vedrà lavoro anche l’Arpac. Molte procedure sono di rito come quella per verificare se all’interno possono esserci scorie nucleari, ma il vicepresidente della regione Campania ha espresso tranquillità sulla natura dei rifiuti custoditi all’interno dei container che dovrebbero rispettare il codice indicato che è quello per i rifiuti indifferenziati che non possono essere smaltiti.

Bonavitacola ha parlato anche del container in più salito a bordo della nave della compagnia Arka, accennando al fatto che potrebbe trattarsi di quello che trasporta i rifiuti bruciati in Tunisia e appartenenti alla società Soreplast ( gli altri sono della Sra di Polla). Intanto nella tarda mattinata di oggi, al porto di Salerno, si è svolta una riunione per definire ulteriori dettagli tecnici per far attaccare la nave che resta ancora ferma in rada. Le operazioni potrebbero avviarsi nella mattinata di domani, fatte salve le condizioni meteo marine.  Si valuta di far partire i contenitori dal porto di Salerno in momenti con minore afflusso di traffico vista la quantità degli stessi. Non è esclusa la giornata di sabato.

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