Castel San Giorgio (Sa) – Con i sondaggi geognostici attualmente in corso, è giunta in fase di completamento la progettazione definitiva di due importanti opere di difesa idrogeologica, che saranno realizzate a monte del tratto tombato del Canale Torello a Castel San Giorgio e precisamente lungo il corso dei due suoi affluenti Calcare e Petrelle. Si tratta di due briglie in gabbioni di pietrame che saranno in grado di trattenere ed accumulare non solo tutti i detriti provenienti dai versanti montuosi ma anche le piene più gravose conseguenti ad eventuali bombe d’acqua, purtroppo tanto diffuse in questi ultimi anni: piene che verranno smaltite nel sottosuolo grazie ad una serie di pozzi assorbenti che saranno trivellati sul fondo delle vasche di accumulo previste a valle dei due sbarramenti. Le opere di difesa eviteranno le frequenti ostruzioni che si verificano in corrispondenza della griglia posta a presidio del tratto tombato del canale e quindi gli allagamenti alla frazione Torello, a cui seguono inevitabilmente continui e dispendiosi interventi di dragaggio del canale omonimo. La progettazione in fase di completamento è il frutto di un protocollo di intesa stipulato dall’Amministrazione Comunale di Castel San Giorgio con il Consorzio di Bonifica, promosso dal Sindaco Paola Lanzara e dall’Assessore al ramo Giustina Galluzzo in accordo con il Commissario del Consorzio di Bonifica Sarno Mario Rosario D’Angelo. L’azione sinergica delle due amministrazioni ha consentito l’avvio delle rilevazioni topografiche e geognostiche e quindi la progettazione da parte del Servizio Tecnico del Consorzio. Seguirà il relativo finanziamento delle opere grazie ai fondi del PNRR a cui sarà necessario attingere. Il protocollo di intesa, oltre alle briglie di Torello, prevedeva anche la sistemazione e l’ampliamento della vasca di assorbimento Valesana alla frazione Campomanfoli, il cui progetto è in una fase più avanzata di gara di appalto in corso, grazie ad un finanziamento ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole.
Castel San Giorgio: lavori di difesa idrogeologica a Torello, intesa con consorzio di bonifica
All’Edenlandia “Ethne – Danze dal mondo”, dal 12 maggio al 23 giugno
Napoli – Dal 12 maggio al 23 giugno all’Edenlandia, alle ore 19 e alle ore 20, si terrà la seconda edizione della rassegna ETHNE Danze dal mondo con la direzione artistica di Beatrice Baino e Giorgio Rosa, organizzato e prodotto da Mestieri del palco, Crasc, Le streghe del palco.
Torna la seconda edizione di ETHNE – Danze dal mondo, la rassegna di danze provenienti dai luoghi più disparati del globo, che arricchirà di nuovi suoni e ritmi il palco centrale dell’Edenlandia. Danze magnifiche da guardare e allo stesso tempo esempi di culture diverse e apparentemente lontane, che grazie a questi appuntamenti si riveleranno essere più vicine che mai. Dodici spettacoli per sei serate che vi porteranno alla scoperta dell’Hip hop, Flamenco, Tarantella, Swing, Tango e Capoeira.
Mestieri del Palco, CRASC e Le Streghe del Palco si sono unite ancora una volta per portare degli stralci di mondo nel contesto solo apparentemente insolito dell’Edenlandia, la terra dei divertimenti.
ETHNE racconta le peculiarità di ogni ballo e delle culture che incontrandosi l’hanno generato, a dimostrazione che mescolare elementi diversi sia la chiave della bellezza. Unendo l’arte al divertimento, si offre al pubblico qualcosa di mai visto o addirittura una nuova prospettiva su ciò che pensiamo di conoscere.
Tra una giostra mozzafiato e una storica graffa bollente, non potrete fare a meno di restare a bocca aperta davanti ai movimenti acrobatici e sinuosi, ai ritmi coinvolgenti e alle storie incredibili che accompagnano queste danze dal mondo.
Il nostro viaggio danzato intorno al mondo continua!
Programma e coreografi
- 12/05 HIP HOP Kristina Ricciardi
- 19/05 FLAMENCO Manuela Iannelli
- 26/05 TARANTELLA Flora Scarpati
- 09/06 SWING Claudio Baiamonte
- 16/06 TANGO Vincenzo Caiazzo
- 23/06 CAPOEIRA Chiara Caputi
Giovedì 12 maggio ore 19 e ore 20: HIP HOP
La prima tappa del nostro viaggio è nel Bronx, quartiere newyorkese dove negli anni ‘70 ha origine l’hip hop.
Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e latinoamericani interagivano suonando, ballando e cantando a ritmo di questa nuova musica. Parallelamente il fenomeno del writing contribuì a creare un’identità comune in questi giovani, che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione.
La scuola UNCONDITIONAL LOVE FOR DANCEHALL, diretta da Kristina Ricciardi e dedicata alla cultura giamaicana, è un progetto unico a Napoli, che ispira i ragazzi allievi alla stessa ricerca di creatività ed espressione.
Giovedì 19 maggio ore 19 e ore 20: FLAMENCO
Il nostro ballo intorno al mondo vede come seconda tappa l’Andalusia, terra natia del Flamenco (fenicottero, in lingua spagnola); nato alla fine del Settecento come un’esigenza di sfogare gioie e dolori in un linguaggio intimo e privato, il flamenco è formato dalla musica, dal ballo (baile) e da un canto all’apparenza stonato (cante), eseguito senza l’accompagnamento della chitarra, avvalendosi soltanto di supporti ritmici corporali, come il battito dei piedi sul terreno, delle mani oppure delle nocche sul tavolo. Con il passare dei secoli, il flamenco è arrivato in Italia, oggi curato e pubblicizzato principalmente da associazioni pubblicitarie chiamate Peñas Flamencas. A farci da guida, con il loro spettacolo Una vez màs, sono Manuela Iannelli, ballerina, insegnante e coreografa di flamenco formatasi con maestri internazionali tra Madrid e Siviglia, e Antonio Campaiola, ballerino, insegnante e coreografo di stampo accademico, che ha approfondito la sua formazione in Italia, Germania e Spagna nelle discipline classica, contemporanea e flamenca. Insieme a loro scopriremo quanto il flamenco sia ad oggi uno spettacolo a tutti gli effetti.
Giovedì 26 maggio ore 19 e ore 20: TARANTELLA
Per la terza tappa, balliamo con un ritmo a noi familiare: la tarantella. Originatasi probabilmente nella provincia di Taranto, nel XIX secolo la tarantella è divenuta uno degli emblemi più noti del Regno delle Due Sicilie e il suo nome ha sostituito i nomi di balli diversi preesistenti di varie zone dell’Italia meridionale, diventando così la danza italiana più nota all’estero. Il nome “tarantella” deriva da “taranta”, un ragno velenoso diffuso nell’Europa meridionale e in particolare nelle campagne di Taranto, da cui prende il nome. In quelle zone il ballo della tarantella è in parte legato alla terapia del morso della tarantola. La tradizione affidava al veleno di questo ragno effetti diversi, a seconda delle credenze locali: malinconia, convulsioni, disagio psichico, agitazione, dolore fisico e sofferenza morale. La danza era la medicina per tornare a vivere, così come per Flora Scarpati, Federica Sibio e Michela De Felice, ballerine professioniste dell’associazione MIA DANZA ASD, che ci guideranno in questa tappa con tutta la fame di palco che questo periodo difficile porta con sé. Chi vive di danza, non può smettere di ballare.
Giovedì 9 giugno ore 19 e ore 20: SWING
Per la quarta tappa ci spostiamo ad Harlem negli anni Trenta, quando a farla da padrone erano le affollate sale da ballo, luogo naturale delle social dance, animate dalle migliori swing big band dell’epoca. E così, da una conversazione incessante tra musicisti jazz e ballerini, nasce il Lindy Hop, una danza vernacolare afro americana, che non è solo un ballo, ma un fenomeno culturale che ha saputo superare le discriminazioni sociali e razziali dell’epoca. Oggi questa disciplina ha un’ampia diffusione a livello internazionale grazie al lavoro di numerosissime scuole di danza, vengono organizzati festival annuali o comunque periodici, nel quale si alternano lezioni e workshop con maestri locali ed ospiti internazionali e serate di social dancing con musica dal vivo. A trasportare noi in questa atmosfera è il gruppo Cotton Swing, una scuola di Lindy Hop e Solo Jazz nata nel 2014 a Napoli, con l’intento di diffondere il ballo e la cultura della Swing Era, soprattutto nella sua importante valenza come fenomeno socio culturale e inter generazionale. Il suo messaggio vale oggi quanto ieri ed è il Manifesto di un’espressività corporea fondata su condivisione, empatia e genuinità nelle relazioni interpersonali, oltre ad essere un’inesauribile fonte di benessere psicofisico.
Giovedì 16 giugno ore 19 e ore 20: TANGO
Quinta e penultima tappa: Río de la Plata, Argentina. Ci muoviamo al ritmo del tango, nato proprio qui, come espressione popolare e artistica. Nessuno, però, sa chi abbia dato il nome di tango a questo ballo, né si sa esattamente perché si chiami in questo modo. Il tango veniva inoltre considerato un ballo peccaminoso per la religione cristiana, in special modo per il fronte cattolico che ne auspicava l’abolizione. Ad accompagnarci in questa misteriosa e peccaminosa tappa è la coppia di tangueri formata da Oxana Matskevich e Vincenzo Caiazzo, attualmente insegnante presso il V.OX Tango e varie associazioni italiane per seminari e perfezionamenti. L’obiettivo primario quello di insegnare, a tutti coloro che si avvicinano al Tango, il modo più appropriato per stare in milonga, le regole comportamentali legate ad una importante tradizione tanguera, il giusto approccio pratico per poter ballare ed improvvisare con tutti, professionisti o semplici amanti del tango e interpretare e capire la musica insieme.
Giovedì 23 giugno ore 19 e ore 20: CAPOEIRA
Il nostro viaggio ballato intorno al mondo si conclude a Bahia, in Brasile, terra natia della capoeira. Essa è in realtà un’arte marziale, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l’armonia dei movimenti (per questo spesso scambiata per una danza). Trae le sue origini dalla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane già colonie dei portoghesi: gli schiavi africani, destinati alle piantagioni, si allenavano nei combattimenti dissimulando la lotta con elementi di danza, al fine di non insospettire i colonizzatori.
È praticabile da uomini, donne e bambini, sviluppa lo spirito di gruppo e contribuisce alla formazione del carattere in un ambiente allegro e piacevole. Per questo è anche uno strumento pedagogico d’inclusione sociale molto utilizzato in Brasile per il recupero dei ragazzi di strada, modello poi importato a Napoli dall’Associazione Sportiva Dilettantistica denominata Capoeira Jatobà. Nota precedentemente come “Capoeiranapoli”, l’associazione nasce a Napoli nel 2000 per iniziativa del maestro Giovanni Coraggio, con il progetto di creare una scuola di Capoeira. Negli anni, il gruppo è cresciuto molto sia in dimensione che in esperienza, portando avanti un percorso di approfondimento culturale sulle tradizioni sincretiche afro-brasiliane, e diventando così un punto di rifermento per la capoeira a Napoli e in Italia. La filosofia della scuola si fonda sull’inclusività e sul rispetto delle persone, prediligendo uno stile di Capoeira volto alla comunicazione, al divertimento e all’arricchimento reciproco.
Ennesimo furto all’ospedale, Iannotta: “Assistiamo a ‘Il Sacco del Sant’Alfonso'”
Sant’Agata de’Goti (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della coordinatrice di Sant’Agata Viva, Maria Iannotta, sull’ennesimo furto perpetrato ai danni del Sant’Alfonso.
“Ho avuto modo di apprendere nella scorsa domenica prima da amici che lavorano nel settore e poi dalla sempre puntuale informazione del Movimento civico per l’Ospedale via social, che il S. Alfonso al momento è sprovvisto anche di ambulanza.
Abbiamo intitolato questo particolare momento storico del nostro ospedale “Il Sacco del S.Alfonso”, un po’ come il Sacco di Roma quando i lanzichenecchi saccheggiarono la capitale il 6 maggio 1527, facendo circa 30.000 vittime.
Le vittime che sta facendo questa barbara amministrazione sanitaria, potenzialmente, sono molte di più.
Quello che resta del nostro Ospedale, non sarà in grado di intervenire su nulla, ancor meno di prima.
La cosa che mi fa sorridere è che l’ambulanza fa base al San Pio, un San Pio in evidente decadenza.
Scappano medici, scappano luminari della medicina sannita, scappano infermieri, scappano specializzandi che pur essendo sanniti, si accontentano di fare il doppio dei km, pur di non lavorare al S.Pio, le liste d’attesa delle visite sono magicamente sparite, i tempi di attesa al pronto soccorso non sono nemmeno stimabili in mesi.
Puntualmente il S.Alfonso cede, volente o nolente, alle trame politiche scellerate che si avventano sulla carcassa già morente di un ospedale fatiscente.
E dopo un’azione di questo genere, io esponente di una compagine minoritaria sul territorio, di una compagine non presente in consiglio, non ho ancora ascoltato le voci autorevoli di chi rappresenta i cittadini.
La voce autorevole, di chi qualche mese fa, si batteva la mano al petto, menzionando vecchie battaglie a supporto del S. Alfonso.
Dove siete? Questa volta, l’ennesima, avrete il coraggio di opporvi?“.
Ascoli-Benevento e il pronostico capovolto: inizia il conto alla rovescia
Benevento – Una settimana da dentro o fuori, una partita che vale un intero campionato. Il Benevento venerdì sera (20.30) farà visita all’Ascoli al Cino e Lillo Del Duca con un solo risultato a disposizione, la vittoria. Occorrerà ottenerla al termine dei 90 o 120 minuti, perché i rigori non sono previsti e in caso di parità anche ai tempi supplementari passerebbe il turno la squadra meglio piazzata al termine della regular season, ovvero proprio quella marchigiana.
Ascoli e Benevento stanno vivendo momenti diametralmente opposti sul piano dell’umore e dei risultati. I bianconeri hanno vinto ben quattro delle ultime cinque partite giocate mostrando una grande forza d’urto e una leggerezza mentale che fa tradizionalmente bene in ottica play off. Capovolto il ruolino del Benevento, che quando si è ritrovato la A ad un passo ha inaspettatamente frenato, bloccandosi davanti a ostacoli all’apparenza tutt’altro che insormontabili. Quattro ko, di cui tre con squadre di medio-bassa classifica (Cosenza, Ternana, Spal) e uno nel confronto diretto disputato in trasferta a Monza.
Campanelli d’allarme rumorosi per Caserta, rimasto in sella nonostante le avversità e le tante ambiguità di un girone di ritorno non all’altezza della situazione. Al giro di boa il Benevento aveva perso 4 volte (in alcuni casi male, si veda l’1-4 interno con il Frosinone), ma ha chiuso il campionato con ben 11 sconfitte e un piazzamento che non rende giustizia al valore dell’organico e non può equivalere a un obiettivo raggiunto. Al di là degli ormai ridondanti discorsi legati allo scotto della retrocessione, non si può certo tralasciare il fatto che per pedigree la rosa giallorossa non valga un settimo posto ma molto di più.
L’Ascoli non solo ha concluso il campionato con due punti di vantaggio, ma ne ha collezionati ben otto in più della Strega nel girone di ritorno. In attesa degli auspicabili segnali di risveglio, può aiutare la cabala. Il Benevento al Del Duca ha già vinto in questa stagione, 2-0 alla quarta giornata, quando la squadra di Sottil era reduce da ben tre vittorie di fila nelle prime tre di campionato. Chissà che non possa aiutare.
Valle Caudina: arresti dei carabinieri nel contrasto allo spaccio di droga
Nelle prime ore della mattinata odierna, a San Felice a Cancello (Ce), Arienzo (Ce) e Castel Volturno (Ce), a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – DDA di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Montesarchio (Bn) con l’ausilio di unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno (Sa), hanno eseguito ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di un 45enne e due agli arresti domiciliari, rispettivamente di anni 39 e 51, tutti gravemente indiziati – allo stato delle indagini preliminari – di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, mentre un 26enne è stato sottoposto all’obbligo della presentazione alla P.G. per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
L’indagine, avviata nel novembre del 2019 e conclusa nel mese di settembre 2020, ha consentito di accertare la operatività di una associazione criminale dedita all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, appartenenti a differenti tipologie (hashish, crack e cocaina) ed operativa in un’area territoriale ricompresa tra le provincie di Benevento, Caserta ed Avellino e, principalmente, nella zona della Valle Caudina (area ricompresa tra i comuni di Montesarchio, Cervinara, Rotondi, Arpaia).
In particolare, le risultanze investigative hanno fatto emergere, in modo chiaro, che le cessioni venivano effettuate seguendo uno schema definito “itinerante” ovvero recandosi il pusher incaricato direttamente presso ciascun acquirente al quale veniva indicato, per l’incontro, un luogo preciso e, di volta in volta, diverso. L’incontro era preceduto da contatti telefonici, di brevissima durata, nel corso dei quali, con un linguaggio criptico e convenzionale, si pattuiva il quantitativo di sostanza oggetto della cessione e si stabiliva il luogo dell’appuntamento.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Napoli pronta a celebrare il decennale del Pizza Village 2022
Napoli – Napoli pronta a celebrare la decima edizione del Pizza Village, in programma dal 17 al 26 giugno, sul lungomare partenopeo. La manifestazione, che celebra di fatto il risveglio sociale e la ripresa della vita cittadina, segna la ripartenza dei grandi eventi in città grazie alla comunione di intenti immediatamente condivisa tra gli organizzatori di Oramata Grandi Eventi, l’amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi e la Regione Campania.
Rinnovata la formula dei 10 giorni della kermesse, con le sue pizzerie in batteria pronte ad accogliere i top player tra i maestri pizzaioli, l’area “Pizza Tales – Racconti di pizza” riservata agli incontri tematici di enogastronomia con numerosi ospiti e personaggi vip che si confronteranno e sperimenteranno le future evoluzioni del settore e, ovviamente, tanta musica ed intrattenimento.
Il palco del Caputo Pizza Village sarà sempre più la “piazza d’incontro” del villaggio, con la programmazione musicale e gli ospiti della radio RTL 102.5 che si avvarrà dell’esperienza e della grande conoscenza della città del noto conduttore Gianni Simioli. La prima radio d’Italia trasmetterà dagli spazi dell’evento in diretta radio televisiva per circa 14 ore al giorno, seguendo minuto dopo minuto il Caputo Pizza Village, cogliendone le sue molteplici sfumature, ma anche passando attraverso il racconto della città e delle sue magnificenze.
I risultati raggiunti dal Pizza Village Napoli, oltre 1 milione di visitatori nelle ultime due edizioni (2018-2019), evidenziano tutta la valenza del progetto voluto dagli organizzatori nell’aver proposto l’evento come leva di marketing territoriale grazie alla pizza, ambasciatrice della napoletanità nel mondo. L’effetto di incoming turistico nell’ultima edizione, con 210 mila visitatori da fuori regione (20% dei visitatori totali) e 105 mila provenienti dall’estero (10% sul totale) e il +30% dell’occupazione alberghiera, rispetto all’anno precedente, evidenziano il raggiungimento dell’obiettivo.
Il Pizza Village, con una collocazione fisica e temporale precisa e stabile, si conferma grande evento di respiro sempre più internazionale; un’occasione unica, per l’alto numero di visitatori e per l’ampia risonanza mediatica, di promozione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico campano, da quest’anno colta e valorizzata ulteriormente grazie alla sinergia con la Agenzia regionale per la promozione del turismo della Campania.
Se da un lato il decennale del Caputo Pizza Village Napoli segna un traguardo temporale, per gli organizzatori l’edizione di quest’anno è il punto di partenza di una nuova mission. La manifestazione assumerà sempre più, pur non abbandonando la matrice nazional popolare, occasione di promozione delle radici culturali del capoluogo partenopeo, della regione e dei suoi maggiori interpreti.
Dall’arte alla cultura, passando per la musica, il teatro, dal cinema allo sport, dalla moda all’economia, senza dimenticare l’innovazione, lo sviluppo imprenditoriale e industriale. Il lungomare Caracciolo sarà anche teatro di un appuntamento speciale, la sera del 21 giugno, proprio nel giorno del solstizio d’estate, che celebrerà l’inizio di questo nuovo progetto che intende rendere omaggio alla città, alla regione e ai suoi abitanti.
Intanto la macchina organizzativa, a poco più di un mese dall’inizio (17 giugno), è a pieno regime nella definizione dei dettagli dei tantissimi contenuti tra cui non mancherà il Campionato del Mondo della pizza – Trofeo Caputo. Un impegno che nei prossimi giorni passerà anche attraverso la promozione di un contest, attraverso i canali social del Pizza Village, che coinvolgerà la città chiamata ad assegnare, con una manifestazione di preferenza, l’ultimo spazio disponibile per completare la griglia delle pizzerie presenti sul Lungomare.
Play Off: l’Accademia Volley cede il passo ad un super Marsala
Benevento – Niente da fare per l’Accademia Volley superata ieri alla Palestra Rampone dalla Fly Volley Marsala con il punteggio di 3-0 (25-12, 25-16, 25-21) in gara 1 del primo turno dei play off per promozione in B1.
Contro un avversario davvero fortissimo e che ha dimostrato in campo di essere già competitivo per le categorie superiori, le giallorosse non sono riuscite ad esprimere il loro gioco e il loro potenziale, subendo per tutto il corso della partita il ritmo forsennato e le giocate formidabili del sestetto siciliano. Trascinata da una super Scirè, che nei primi due parziali ha anche indirizzato i set con due turni al servizio micidiali, Marsala ha praticamente condotto la partita dall’inizio alla fine, subendo solo nel finale il ritorno dell’Accademia ma col risultato ormai già delineato. Le giallorosse, che si sono aggrappate alla solita Pericolo, sono riuscite solo per metà della seconda frazione e a tratti nella terza a tenere testa alle avversarie ma si sono dovute arrendere alla superiorità di Marsala che ha ampiamente legittimato la vittoria con una prestazione super in tutti i fondamentali.
Il primo set fa subito intuire che per l’Accademia sarebbe stata una giornata difficile. Fin dalle prime battute Marsala inizia a martellare con tutti i suoi laterali d’attacco e le padrone di casa vanno subito in difficoltà. Spanò, Modena e Scirè trovano traiettorie micidiali che non consentono alle giallorosse di costruire azioni di contrattacco. Anche la ricezione va in sofferenza e il primo set si chiude con un inequivocabile 25-12 in favore del Marsala. Al ritorno in campo l’Accademia pare aver superato lo sbandamento iniziale e grazie ai colpi di Pericolo sembra poter tenere testa all’avversario (15-14). Ma come avvenuto già in precedenza, è un turno al servizio di Scirè a spezzare l’equilibrio e a certificare il 25-16 che manda le siciliane sul doppio vantaggio. All’Accademia serve necessariamente una sterzata per poter allungare la partita, ma l’8-1 ad inizio di terzo set sembra già una sentenza definitiva sulla partita. L’Accademia riesce tuttavia a ricucire lo svantaggio fino al 14-17, ma appena Marsala riprende il proprio ritmo son dolori. Le siciliane giocano la prima palla match sul 24-18, le giallorosse riescono ad annullarne tre ma cedono poi 25-21.
Con questo risultato, Marsala non solo conferma tutte le sensazioni della vigilia che vedevano la formazione siciliana come una delle squadre più attrezzate per i play off, ma indirizza in maniera importante anche l’esito finale di questa prima fase. In gara 2 che si disputerà mercoledì a campi invertiti, alle siciliane basta infatti un solo punto per avere la matematica qualificazione alla fase finale, oltre ad essersi già assicurato l’eventuale golden set in caso di rimonta giallorossa. L’Accademia è chiamata ad una vera e propria impresa per tenere ancora accese le speranze di qualificazione e sperare anche nei ripescaggi che tuttavia potrebbero scattare solo in caso di una vittoria in terra siciliana.
Accademia Volley: Russo V. 5, Vinaccia 3, Tufo (L2), Guerriero ne, De Santis ne, Pericolo An. 14, Ricciardi, De Cristofaro (K) 1, Russo L. ne, Cona (L1), Tenza M. 5, Sollo 4, Tenza C. 3, Pierro ne. All. V. Ruscello, Vice All. A. Cioffi.
Fly Volley Marsala: Spanò 12, Dello Iacono ne, Scirè (K) 18, Pirrone 7, De Marco (L), Titone, Antico ne, Simoncini 1, Pace ne, Campagna 7, Modena 13.
Parziali: 12-25, 16-25, 21-25
Ricercatore della Federico II tra i finalisti del premio nazionale GiovedìScienza
Napoli – Romano di nascita, napoletano di adozione, Stefano Cinti è uno dei finalisti del Premio Nazionale GiovedìScienza, la competizione scientifica, realizzata da CentroScienza Onlus, che ogni anno dà visibilità al lavoro di giovani ricercatrici e ricercatori italiani che con la loro attività contribuiscono allo sviluppo e all’innovazione nel nostro Paese. 60 le candidature pervenute per l’edizione 2022, 31 ricercatrici e 29 ricercatori, provenienti dalle principali università e centri di ricerca italiani. 109 referees hanno valutato i candidati e selezionato in base al merito scientifico la rosa dei dieci finalisti.
Tra loro anche Stefano Cinti, ricercatrice presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con la sua ricerca “An intelligent laboratory on a finger” che prevede lo sviluppo di biosensori elettrochimici da utilizzare per la biopsia liquida del cancro. Una rivoluzione nel trattamento tumorale e nella medicina personalizzata fatta su misura per il paziente, questa metodica ha un fortissimo impatto su una diagnosi precoce, sulla prognosi e su una terapia personalizzata.
Il 24 maggio, presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, Stefano e gli altri ricercatori in finale saranno chiamati a raccontare in poco più di 6 minuti il loro progetto, cercando di renderlo chiaro, diretto e alla portata di tutti.
A giudicare gli interventi una Giuria Tecnica, composta da 5 professionisti esperti della comunicazione scientifica, ed una Giuria Popolare, composta da 5 classi delle scuole secondarie di secondo grado. Per il vincitore è previsto un premio in denaro del valore di 5.000 euro e l’opportunità di raccontare la propria ricerca al pubblico di GiovedìScienza con una conferenza dedicata nell’edizione 2022/2023.
Oltre al Premio GiovedìScienza saranno assegnati 3 premi in denaro del valore di 3.000 euro ciascuno: Il Premio Speciale Elena Benaduce assegnato dalla Giuria Popolare e riservato a lavori di ricerca che si distinguano per le ricadute sul benessere delle persone e sulla qualità della vita. Il Premio GiovedìScienza Futuro, dedicato ai ricercatori che presentino – oltre al progetto scientifico – uno studio di fattibilità e il Premio Industria 4.0, rivolto ai candidati che, oltre al progetto scientifico, abbiano sviluppato anche una proposta progettuale inserita in questo ambito.
Il Premio Nazionale GiovedìScienza è nato nel 2011 per incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza, per offrire loro risorse e strumenti per divulgare le proprie ricerche. Undici edizioni hanno coinvolto 619 candidati con le loro ricerche, 306 ricercatrici, 313 ricercatori.
I dieci Finalisti 2022 sono:
- Elisabetta Achilli
Ricerca sul Sistema Energetico – R.S.E. S.p.A. sede di Piacenza
- Stefano Cinti
Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Farmacia
- Eleonora Conca
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta
- Lorenzo Degli Esposti
Consiglio Nazionale delle Ricerche sede di Faenza – ISTEC Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici
- Alessio Dessì
Consiglio Nazionale delle Ricerche sede di Sesto Fiorentino – ICCOM Istituto di Chimica dei Composti Organometallici
- Michele D’Ostuni
Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari
- Lucia Gigli
Università degli Studi di Firenze – CERM – Centro Risonanze Magnetiche
- Leonardo Lupori
Scuola Normale Superiore di Pisa
- Arianna Menardi
Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Neuroscienze
- Alberto Sogari
Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Oncologia
#Giffoni2022: ecco i primi titoli in concorso
Body positive, rinascita, libertà di amare senza etichette, disabilità, amicizia, magia, sogni ma anche relazioni familiari e delicati argomenti come bulimia, anoressia e sclerosi multipla: sono solo alcuni dei temi affrontati dai primi titoli scelti per #Giffoni2022, in programma dal 21 al 30 luglio.
Sono già 3.400 le opere in preselezione che il team di Giffoni sta valutando. La deadline per le iscri-zioni è fissata per il prossimo 31 maggio. Le opere, ad oggi, provengono da 25 nazioni: Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Olanda, Belgio, Finlandia, Serbia, Croazia, Bulgaria, India, USA, Russia, Svezia, Argentina, Estonia, Lettonia, Danimarca, Grecia, Giappone, Brasile, Australia e Congo.
Lungometraggi, cortometraggi e documentari che saranno visti e votati da oltre 5mila ragazze e ra-gazzi italiani e internazionali. Saranno proprio i giurati a decretare i vincitori del Gryphon Award.
Ecco i primi titoli in concorso:
ELEMENTS +3 (dai 3 ai 5 anni) – LUNGOMETRAGGI
Sono tre i lungometraggi fuori concorso selezionati ad oggi per la sezione più giovane del Festival. Si parte con LAURAS STAR (Germania – festival agent Renate Zylla) di JoyaThome. Prima giurata, oggi torna al festival, per la seconda volta, da regista: nel 2017 infatti aveva presentato “Queen of Nien-dorf” nella sezione +10. Dopo essersi trasferita nella grande città, a Laura manca molto la sua vecchia casa e non è facile trovare amici. Ma una notte vede una piccola stella cadere dal cielo con cui inizierà un rapporto molto speciale. È un ritorno a Giffoni anche per Ali SamadiAhadi (nel 2019 aveva presentato “Pettson And Findus – Findus Moves House”) che, questa volta, presenta PETER VA SULLA LUNA (Germania), distribuito in Italia da Koch Media. Il film racconta la storia di Peter, un giovane nerd appassionato dello spazio, alle prese con la scomparsa di Anne, la sua sorellina tutta pepe e fantasia. Il viaggio per ritrovarla lo catapulterà in una nuova dimensione. Chiude VALENTINA (Spagna/Portogallo – distribuzione internazionale Pink Parrot Media) di Chelo Loureiroalla sua opera prima, in cui incontriamo una ragazzina stufa della sua sindrome di Down che le impedisce di realizzare il suo sogno: diventare trapezista. Ma un percorso magico le rivelerà tutto ciò che è capace di fare.
ELEMENTS +6 (dai 6 ai 9 anni) – LUNGOMETRAGGI
Amicizia e magia: partono da qui le opere scelte per gli Elements +6. La selezione si apre conDETECTIVE BRUNO (Polonia – distribuzione internazionale Dutch Features) di Magdalena Niec e Mariusz Palej. L’arrogante star della serie tv di successo “Detective Bruno” è un attore odioso ed egocentrico che sta per essere licenziato dallo show a causa della sua impopolarità. L’orfano di 8 anni Oskar è il suo più grande fan e desidera essere proprio come il suo eroe televisivo. Il giorno del suo compleanno, il bambino riceve un misterioso indizio per una caccia al tesoro lasciata dai suoi defunti genitori. E da qui prenderà vita una caotica avventura. Si continua con OINK (Olanda/Belgio – distribuzione internazionale LevelK) opera prima di MaschaHalberstad. Protagonista è Babs, 9 anni, che riceve un maialino in regalo da suo nonno. Che fine farà questo adorabile cucciolo minacciato da un concorso di salsicce? Altro film in gara è VINSKI AND THE INVISIBILITY POWDER (Finlandia – distribuzione internazionale Attraction Distribution) di Juha Wuolijoki. Siamo a Hömpstad, una città immaginaria che è stata sfregiata da un’ondata di criminalità. Vinski, un bambino di 10 anni, incontra un misterioso farmacista che gli dona una bottiglia di polvere magica, capace di renderlo invisibile e attraversare i muri.
ELEMENTS+10 (dai 10 ai 12 anni) – LUNGOMETRAGGI
Storie di formazione capaci di emozionare e far riflettere: i lungometraggi dedicati a-gli Elements+10 non deluderanno le aspettative. Siamo catapultati nell’estate del 1994 con FULL OF GRACE (Spagna – distribuzione internazionale Film Factory Entertainment) di Roberto Bueso. Marina, una suora piuttosto insolita, arriva in un orfanotrofio che rischia di chiudere. L’inizio non è idilliaco, ma lentamente creerà un legame simile a quello di una vera famiglia. Conosciamo Sofija in HOW I LEARNED TO FLY (Serbia/Croazia/Bulgaria – distribuzione internazionale Pluto Film) di RadivojeAndrić. La ragazza è costretta a trascorrere le vacanze con la prepotente nonna Maria su un’isola in Croazia. Non è l’esperienza estiva ideale, ma con l’aiuto della sua affettuosa vecchia zia Luce, supererà la noia. È, invece, una fiaba moderna LAST FILM SHOW (India/Francia/USA – distribuito in Italia da Medusa Film) di Pan Nalin. Figlio di un venditore di tè in una stazione ferroviaria dell’India rurale, Samay entra per la prima volta in un cinema e ne resta profondamente affascinato. Affascinante anche la storia di VityaKasatkin e il suo hobby per la lotta di sumo giapponese in SUMO KID (Russia –distribuzione internazionale Attraction Distribution) di Ilya Ermolov. Il ragazzo da anni vive un sogno: prendere parte al Sumo Junior Tournament a Tokyo, in modo che suo padre possa vederlo. Vitya vince il torneo di qualificazione e ottiene un biglietto per il Giappone, ma un nuovo ostacolo mette a rischio i suoi desideri. Chiude THE PATH (Germania – distribuito in Italia da Eagle Pictures) di Tobias Wiemannche torna a Giffoni dopo aver presentato, nel 2017, “Mountain Miracle”. Il film racconta la storia di un’emozionante fuga attraverso i Pirenei e di un’inaspettata amicizia tra due bambini che, a prima vista, difficilmente potrebbero essere più diversi.
GENERATOR +13 (dai 13 ai 15 anni) – LUNGOMETRAGGI
Parte da un’opera italiana la sezione Generator +13: PAULA (Italia/Argentina – distribuito in Italia da The Piranesi Experience) di FlorenciaWehbe. Al centro del racconto una ragazza e l’odio per il suo corpo. Nel tentativo di esprimere ciò che sente, Paula crea un blog e diventa parte di una grande comunità virtuale che condivide i suoi problemi. Riparata nell’anonimato, carica i contenuti registrati con il suo cellulare, esponendo i suoi amici e la sua famiglia. Il sentimento di appartenenza acceca la giovane, che inizia a percorrere un sentiero solitario in cui bulimia e anoressia si annidano come alternative nella ricerca dell’auto accettazione. Sorridere anche se il cuore è spezzato: è questo il senso di COMEDY QUEEN (Svezia – distribuzione internazionale Reinvent InternationalSales) di Sanna Lenken. Sasha, 12 anni, per evitare che diventi come sua madre che non ha saputo gestire il peso della vita e si è suicidata, ha elaborato una “lista di sopravvivenza”, che contiene i seguenti punti: non leggere libri, non badare a niente di vivo e, soprattutto, rasare i capelli. Torna per il secondo anno consecutivo a Giffoni JaakKilmi (nel 2001 aveva presentato “Christmas in the Jungle” nella sezione Elements +6), questa volta con THE SPLEEPING BEAST (Estonia/Lettonia – distribuzione internazionale Media Luna New Films). Il film è incentrato su Kristjan che trascorre i suoi pomeriggi con un gruppo di amici in una vecchia fabbrica abbandonata. Uno strano incidente getta un’ombra oscura sul gruppo e Kristjan deve prendere una decisionedifficile. Diversa è la storia di Nour che vive in un quartiere popolare vicino al mare: è da qui che inizia LA TRAVIATA – MY BROTHERS AND I (Francia – distribuito in Italia da I Wonder Pictures) di Johan Manca, sua opera prima. Il ragazzo si appresta a trascorrere un’estate segnata dalle avventure dei fratelli maggiori e dalla malattia della madre. Quando sta per tornare a scuola incontra Sarah, una cantante lirica che tiene un corso estivo. L’incontro gli aprirà nuovi orizzonti.
GENERATOR +16 (dai 16 ai 17 anni) – LUNGOMETRAGGI
Due, invece, i lungometraggi selezionati al momento per i +16: HEARTBE-AST (Finlandia/Francia/Germania – distribuzione internazionale Kinology) di Aino Suni. La storia di Elina, un’aspirante rapper che si innamora disperatamente della sua sorellastra. Si continua con MI IUBITA MON AMOUR (Francia – distribuzione internazionale Films Boutique) opera prima di NoemieMerlant. Jeanne è in viaggio in Romania per festeggiare il suo addio al nubilato. Qui incon-tra Nino e la sua famiglia. Sono mondi distanti l’uno dall’altro, eppure per loro due è l’inizio di un’estate appassionata.
GENERATOR +18 (dai 18 anni in su) – LUNGOMETRAGGI
Ben cinque, invece, i titoli già scelti per la sezione +18: è ambientato in una fattoria AS IN HEA-VEN (Danimarca – distribuzione internazionale LevelK)di Tea Lindeburg. Il film è la storia di una notte di fine ‘800 che cambia per sempre la vita della quattordicenne Liza. Un racconto sulle donne, sul diventare adulte e su come non perdere mai la speranza. Al centro di HOLY EMY (Grecia, Francia, USA – distribuito in Italia da TVCO International Distribution) di Araceli Lemos alla sua opera prima, ci sono due giovani sorelle, Emy e Teresa che, tra religiosità e misticismo, iniziano un percorso alla ricerca della propria identità. LET ME HEAR IT BAREFOOT (Giappone – distribuzione internazionale PFF – Pia Film Festival)di KudoRiho, invece, ci racconta la complicità tra Naomi e Maki, due giovani ragazzi che sembrano fuggire dai propri sentimenti e che si avvicinano quando devono costruire un mondo immaginario per l’anziana Midori. È un racconto diverso quello di MARS ONE (Brasile – distribuzione internazionale Magnolia Pictures International) di Gabriel Martins, dove conosciamo Deivinho, Eunice e Joana, giovani sognatori che guidano silenziosamente le loro vite ai margini di una grande città brasiliana. Chiude questa prima parte di selezione un film tratto da una storia vera, NITRAM (Australia – distribuito in Italia da I Wonder Pictures) di Kurzel Justin. Il ragazzo abita con sua madre e suo padre nell’Australia suburbana a metà degli anni ’90. Vive una vita di isolamento e frustrazione che lentamente lo condurrà a compiere gesti estremi.Caleb Landry Jones – protagonista del film – è stato premiato come miglior attore a Cannes 2021, mentre il regista Kurzel Justin ha diretto film come “Assassin’s Creed” con Michael Fassbender, Jeremy Irons e Marion Cotillard e “Macbeth” sempre con Fassbender e Cotillard.
GEXDOC (sezione dedicata ai docenti, genitori e filmgoers)
Si basano su storie vere, narrate in forma di documentario, le opere scelte per GEX DOC. Si parte da I AM CHANCE (Belgio/Francia/Congo – distribuzione internazionale Wajnbrosse Productions) di Marc-Henri Wajnberg cheracconta di Chancelvie e delle sue amiche che affrontano il mondo sullo sfondo di una esuberante Kinshasa. Delicato ed emozionante, ROSY THE FORBIDDEN JOURNEY (Francia – distribuzione internazionale Gaumont) opera prima di Marine Barnerias. Marine ha 21 anni quando le viene diagnosticata una sclerosi multipla che la minaccia di paralizzarsi parzialmente o completamente. Determinata e piena di vita, è pronta ad andare oltre il consiglio medico, girando il mondo per 9 mesi con una cosa in mente: riconnettersi con se stessa e imparare a convivere con la sua scleROSI, la sua «ROSA».
Truffe in tutta Italia: sequestrati immobili per 2,7 milioni
Napoli – Sono 70 gli episodi di truffe contestate ai 59 indagati nella maxi operazione dei carabinieri di Genova, eseguita sotto il coordinamento della Procura di Napoli e in collaborazione con l’Arma territoriale. Il profitto illecito complessivo accertato è di circa 1 milione e mezzo di euro. L’indagine ha consentito il sequestro di denaro, immobili, società e distributori di carburante riconducibili a vario titolo ai principali indagati per un valore complessivo stimato intorno ai 2 milioni e 700mila euro, nonché il sequestro di un appartamento adibito a stamperia e numerosi apparati informatici per la stampa professionale di banconote, documentazione contabile e titoli bancari/postali.