Dall’alba di stamane nel comune di Castello di Cisterna è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di numerosi indagati, a vario titolo, per il reato di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito in prossimità di istituti scolastici. Le indagini, coordinate dalla Procura di Nola, hanno rivelato l’esistenza di una fiorente attività di spaccio insistente nei caseggiati popolari del comune cisternese, le cosiddette ‘Case della 219’. Nell’operazione sono tuttora impiegati numerosi reparti della Polizia di Stato, tra cui il Reparto Volo e Unità Cinofile antidroga.
Per assicurare alla giustizia gli spacciatori che vendevano cocaina a buon mercato nelle cosiddette “case della 219” a Castello di Cisterna (Napoli), sono entrati in azione, sotto mentite spoglie, anche agenti sotto copertura del Servizio Centrale Operativo (SCO) della Polizia di Stato. La droga veniva venduta anche nei pressi di una scuola media e gli agenti si sono presentati più volte al cospetto dei pusher contribuendo in maniera determinante a integrare il compendio indiziario raccolto della Squadra Mobile della Questura di Napoli che in quella zona aveva già installato delle telecamere. Le cessioni della sostanza stupefacente, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Nola, hanno riguardato solo acquirenti maggiorenni. La compravendita avveniva prevalentemente ai piedi di uno dei palazzoni di edilizia popolare della “219”, dove trascorrevano il tempo libero anche degli anziani della zona, più volte costretti ad allontanarsi per non assistere alla vendita. I destinatari delle misure cautelari, alcuni con precedenti specifici, non sono risultati essere legati alla criminalità organizzata.
Nel corso della partita di campionato di serie “A” Salernitana – Milan che si è svolta sabato sera, i militari del Comando Provinciale di Salerno, unitamente a quelli dei reparti specializzati del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno e personale della locale Compagnia, coadiuvati da tecnici della prevenzione della locale ASL – U.O.S.D. Prevenzione Collettiva, hanno controllato quattro punti di ristoro ubicati nello stadio “Arechi”, per verificare l’ottemperanza delle prescrizioni impartite durante l’attività ispettiva svolta il 21 novembre 2021, durante la quale erano emerse diffuse carenze igieniche e strutturali.
Dall’ispezione eseguita è emerso che la ditta appaltatrice del servizio non aveva ottemperato a tutte le prescrizioni oggetto di diffida. Persistendo gravi carenze strutturali e accertata la mancanza di alcuni requisiti minimi, come l’assenza di bagni (… tra l’altro in pessime condizioni igieniche) a uso esclusivo degli addetti alla somministrazione di cibi e bevande, l’Autorità sanitaria ha disposto l’immediata sospensione dell’attività.
Sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per l’omesso utilizzo dei dispostivi di protezione individuale da parte di un lavoratore.
Per le violazioni correlate alla mancata osservanza della diffida sono stati interessati i competenti uffici Regionali per la quantificazione dell’importo delle sanzioni amministrative (che potranno arrivare fino un massimo di circa 25.000,00 euro).
Il valore complessivo dei provvedimenti adottati è stimato in oltre 200.000,00 euro.
Nel pomeriggio di ieri, a margine della riunione della commissione Attività Produttive di palazzo Mosti, la capogruppo del Pd al Comune di Benevento Floriana Fioretti ha formalizzato una richiesta di informazioni riguardante l’avvio dei lavori a piazza Piano di Corte.
“Nella fase che sta precedendo l’apertura del cantiere di piazza Piano di Corte– spiega Floriana Fioretti – la poca informazione e la evidente disorganizzazione stanno generando più di un motivo di preoccupazione tra i commercianti e i residenti della zona. Mi sono fatta dunque portavoce delle loro legittime istanze chiedendo alla commissione Attività Produttive, di concerto con quella che si occupa dei Lavori Pubblici, di fornire al più presto un quadro chiaro di ciò che sta accadendo e di ciò che accadrà nei prossimi mesi fino alla chiusura – prevista per il prossimo luglio – dei lavori”.
“Penso sia doveroso da parte di tutti noi, al di là delle appartenenze– prosegue la capogruppo Pd – lavorare per limitare quanto più possibile i disagi sia ai commercianti, già provati dalle conseguenze della pandemia e che proprio in relazione all’apertura del cantiere si sono visti sospendere tutte le autorizzazioni per le occupazioni del suolo pubblico che alle tante persone che vivono un’area già interessata da diverse problematiche”.
È stata avviata la gara di project financing per la progettazione, esecuzione e gestione di un impianto sportivo per campi da padel in località Chiuiano, nel comune di Pellezzano.
L’appalto prevede la concessione avente ad oggetto la progettazione, la realizzazione nonché la gestione di un impianto sportivo per campi di padel nella località sopra indicata, comprensivo di: due campi da padel scoperti;
un edificio per spogliatoi e servizi; un punto ristoro; un’area esterna sistemata a verde attrezzato e parcheggi.
Si tratta di un appalto misto di servizi e lavori, nel quale assume rilievo principale la parte relativa ai lavori, per cui, ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. i concorrenti devono essere qualificati sia per l’esecuzione dei lavori che per la gestione
L’importo dei lavori è pari a circa 440mila euro. Il criterio di selezione della ditta aggiudicatrice dell’intervento è quello dell’offerta economica più vantaggiosa, oltre al possesso dei requisiti contenuti nel bando, consultabile nella sezione dell’Albo Pretorio del sito istituzionale del Comune di Pellezzano.
“La realizzazione di questo progetto – spiega il Sindaco di Pellezzano, dott. – offre l’opportunità di realizzare delle strutture, completamente nuove, per favorire la pratica di una disciplina sportiva innovativa e in grande ascesa nell’ultimo periodo. Sono in tanti, infatti, appartenenti a tutte le età, a praticare questo sport, favorendo così il miglioramento dei servizi del tempo libero a beneficio dell’intera comunità”
“Vogliamo contribuire allo sviluppo dello sport inclusivo nei confronti dei residenti del nostro territorio – aggiunge il Primo Cittadino – questa iniziativa permetterà sicuramente l’avvicinamento, soprattutto tra i più giovani, a questa innovativa disciplina sportiva, che già da anni si è sviluppata in altri Paesi Europei”.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato per il prossimo 25 marzo, alle ore 12.00. Le modalità di partecipazione sono consultabili dal bando scaricabile dalla sezione dell’albo pretorio del Comune di Pellezzano.
Napoli – E’ andata male a un rapinatore ventenne che, armato di una pistola scacciacani, ha cercato di derubare tre persone a Napoli: le vittime si sono date alla fuga trovando sulla loro strada una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile che, grazie alla descrizione fatta dell’uomo, lo hanno individuato e fermato poco dopo. Lo scenario è quello di Via Ferrante Imparato, piena area industriale nella periferia orientale della città. Una strada battuta soprattutto da grossi autocarri e dai dipendenti delle numerose aziende locali. Tre persone a piedi vengono avvicinate da un 20enne armato di pistola. Vuole denaro e cellulari e quando le vittime fuggono rimane spiazzato. Intanto i tre incrociano una pattuglia e chiedono aiuto. Raccontano cosa è appena avvenuto e descrivono il rapinatore, con un passamontagna calato a coprire il volto. I carabinieri lo individuano poco dopo lungo la stessa strada. Nel frattempo si era disfatto di una scacciacani calibro 38, senza tappo rosso e 5 cartucce nel serbatoio. Identificato e denunciato, il 20enne del quartiere Arenaccia già noto alle forze dell’ordine dovrà rispondere di tentata rapina
Dagli Stati Uniti, dove si è consumata la tragedia di Claudio Mandia, morto in circostanze ancora oscure in un college di New York alla vigilia del suo diciottesimo compleanno, arrivano nuovi particolari che potrebbero aprire un altro capitolo doloroso tra le piste per accertare la verità su quanto successo.
Secondo quanto riferiscono le fonti di cui danno notizia oggi il Corriere della Sera e la Repubblica, il giovane avrebbe ricevuto una punizione, consistente in un isolamento di tre giorni, con l’accusa di aver copiato un compito d’esame, importante perchè propedeutico in vista del diploma finale. Avrebbe avuto il timore di essere espulso. Per questo, tra le ipotesi formulate a New York e di cui riferiscono i media, compare anche quella del suicidio. Ma per accertare la verità occorrerà conoscere i risultati dell’autopsia. La famiglia si è affidata a un legale americano che ha diffuso un comunicato nel quale parla di “trattamento inimmaginabile” subito dal giovane. A cosa si riferisce? La mamma di Claudio, interpellata dall’Ansa, ha ringraziato per l’interessamento alla vicenda ma ha cortesemente spiegato che la famiglia non intende rilasciare dichiarazioni. A Battipaglia, dove i Mandia risiedono, è forte il dolore e lo choc per quanto accaduto e per una tragedia che ha stroncato la vita a un giovane pieno di sogni per il proprio futuro. Nelle prossime ore – riferiscono dagli Usa – potrebbero esserci comunicazioni da parte dei detective del locale commissariato che indagano sulla vicenda. Il giovane – che studiava da due anni nell’esclusivo liceo internazionale – è morto nella notte tra giovedì e venerdì. I genitori erano appena arrivati negli Usa per festeggiare il compleanno di Claudio. Una primissima ipotesi, anche in base alle dichiarazioni di un parente, riferiva di un malore. Poi la nota del legale americano che ha aperto nuovi scenari. Tante le ipotesi formulate nelle ultime ore dai media: un gioco estremo, una festa finita male, una violenza di gruppo mentre ora le indiscrezioni relative alla pista del suicidio.
“Il futuro è del colore che vuoi”: è questo il motto dell’istituto comprensivo statale di San Valentino Torio che ha aderito al progetto Inspiringirls, nato con l’obiettivo di creare nelle ragazze consapevolezza del proprio talento, liberandole dagli stereotipi di genere che frenano la loro ambizione. Promosso in Italia da Valore D, associazione di imprese sensibile al tema dell’equilibrio di genere e della cultura inclusiva per la crescita dei territori, vedrà protagonista, il 23 febbraio alle 9 Paola Iannone, vice presidente marketing & comunicazione di All4labels, chiamata a raccontarsi alla presenza degli alunni delle classi III C e III F della scuola secondaria di primo grado. “Storie di donne che amano il loro lavoro, storie fatte di impegno, passione, difficoltà e successo, raccontate in prima persona agli studenti: è questa l’anima del progetto InspirinGirls, oggi attivo in 24 Paesi, che farà tappa presso il nostro istituto – spiega la dirigente Mariagrazia Gervilli – Paola Iannone condividerà con i ragazzi la propria esperienza professionale e di vita, costruendo un ponte concreto tra scuola e mondo del lavoro”. La parola d’ordine sarà identità: “Credo in una leadership generosa, che debba ricondursi ad una visione del mondo umanista e connessa. E questa identità deve trasferirsi in “fare” per lasciare un segno, un significato – sottolinea l’imprenditrice salernitana – La mia presenza all’interno dell’istituto comprensivo di San Valentino Torio vuole offrire una testimonianza: il racconto della storia di un’impresa familiare, legata al territorio, oggi nota a livello internazionale grazie a un business model esportabile, in grado di valorizzare il talento e di offrire alle donne pari opportunità di esercitarlo”.
Serre – Comincerà dalle prime ore di questa mattina, dinanzi ai due varchi di acceso principale di Borgo Carillia e Borgo San Lazzaro all’ingresso del sito militare della caserma di
a Serre, il presidio permanente di protesta di sindaci e cittadini contro l’arrivo e lo stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla Tunisia nel Real sito dei Borbone a Persano.
L’inizio dell’ennesima lotta contro i rifiuti nella Piana del Sele e nella città di Serre, decisa ieri sera nell’ambito di un consiglio comunale straordinario e monotematico che si è tenuto presso l’auditorium Simoncelli del Comune di Serre, sorvegliato dalla presenza massiccia dei militari dell’Arma dei carabinieri agli ordini del maresciallo Francesco Candido, dove hanno partecipato cittadini, associazioni e i sindaci dei comuni di Serre, Franco Mennella, di Buccino, Nicola Parisi, di Oliveto Citra, Carmine Pignata, di Campagna, Roberto Monaco, di Roscigno, Pino Palmieri, di Eboli, Mario Conte, di Battipaglia, Cecilia Francese, il presidente del consiglio generale della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro, Giovanni Iuorio, il sindaco di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo, l’ex consigliere provinciale Roberto Celano e il consigliere provinciale di centrodestra Giuseppe Ruberto.
Una protesta dai toni accesi quella dei sindaci contro l’arrivo dalla Tunisia, dei 213 container pieni zeppi di rifiuti stipati all’interno di una nave battente bandiera turca, giunta ieri mattina al porto di Salerno e che domani proseguiranno verso la caserma militare di Persano dove sosteranno per il tempo necessario per effettuare la caratterizzazione.
Un fronte comune verso il “no ai rifiuti” quello dei sindaci della Piana del Sele, degli Alburni e del Cratere salernitano, che si è elevato dal consiglio comunale che ha dato il via oltre al presidio permanente, anche ad una serie di manifestazioni di protesta che si terranno nella giornata di domani presso il varco di Borgo Carillia a partire dalle ore 9.
“Serre e la Piana del Sele hanno già pagato- ha tuonato il sindaco di Serre, Franco Mennella, che ha sottolineato di aver appreso dell’arrivo dei containers all’interno del territorio comunale dalla stampa salernitana. -Si tratta di una scorrettezza istituzionale posta all’interno di una vicenda che riguarda il traffico internazionale dei rifiuti- ha chiosato il primo cittadino, sottolineando ed attaccando il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. -Siamo stanchi di essere lo sversatoio dei rifiuti della Campania. Serre-ha detto il sindaco, riferendosi alla presenza di altre discariche sul territorio- ne ha già pagato in termini di immagine circa la ricaduta economica e di salute pubblica poiché proprio nelle aree a ridosso le discariche, è aumentato il numero delle persone malate di tumore. Se ne devono andare da qua-ha tuonato il sindaco, che ha aggiunto di essere stato- politicamente minacciato, ma non mi fermo e daremo battaglia contro chi sta giocando sporco ai danni delle popolazioni della Piana del Sele”- ha detto il primo cittadino che ha annunciato l’emissione di tre ordinanze “ad hoc” dei sindaci dei comuni di Altavilla Silentina, Eboli e Serre per bloccare l’arrivo dei rifiuti a Persano.
Una vicenda sulla quale il sindaco di Roscigno Pino Palmieri ha chiesto ai sindaci di stilare un esposto-denuncia indirizzato alla Procura della Repubblica di Salerno per accertare responsabilità istituzionali e fare chiarezza sull’accaduto, mentre il sindaco della città di Eboli, Mario Conte ha chiesto l’istituzione di un comitato permanete dei sindaci della Piana del Sele uniti per il presidio del territorio e per la tutela dell’ambiente.
Rifiuti che, da ben due anni, sono al centro della discordia internazionale tra la Tunisia e l’Italia, inviati in Tunisia nel 2020 dalla società di trattamento rifiuti Sra srl di Polla che dopo aver ottenuto le autorizzazioni regionali, spedì circa 300 containers pieni zeppi di 6mila tonnellate di rifiuti destinati allo stoccaggio presso l’impianto della società fantasma SoreplastSuarl della città di Sousse in Tunisia. Rifiuti questi, classificati con codici come non pericolosi ma che una volta giunti nel porto tunisino, sono stati bloccati dalle autorità dove sono rimasti fermi per circa un anno e mezzo poiché, secondo le autorità tunisine, si tratterebbe di rifiuti non domestici e quindi, non esportabili all’estero. Un’impasse storico quello tra i due Paesi, che ha portato nei mesi scorsi la Tunisia ad avviare delle indagini che hanno portato all’arresto per corruzione del ministro dell’ambiente tunisino, di funzionari e uomini della dogana tunisina sul presunto traffico internazionale dei rifiuti e a due inchieste delle procure italiane di Salerno e Potenza sulla vicenda. Di lì, la rivolta della Tunisia contro i rifiuti che ieri li ha rispediti in Italia.
Rifiuti che ieri sono giunti nel porto di Salerno a bordo di una nave turca e che nelle prime ore di domattina giungeranno presso l’area militare di Persano dove sanno stoccati in attesa della caratterizzazione e dello smaltimento presso gli inceneritori, mentre sulla tipologia di rifiuti e sui misteri che ruotano sulla vicenda divenuta “scandalo internazionale” , parlamentari italiani ed eurodeputati chiedono alle Procure e alla Regione Campania, di vederci chiaro, sottolineando che all’interno dei containers vi sia la presenza tra le altre tipologie di –“rifiuti ospedalieri e rifiuti pericolosi”.
“Sono cambiati i politici, ma le scelte a discapito dei territori a sud di Salerno di collocare rifiuti, fonderie e altro, non sono cambiate- ha tuonato il sindaco di Campagna, Roberto Monaco, che non ha risparmiato un attacco chiaro alla Regione Campania e al governatore Vincenzo De Luca- ci hanno ammazzato e continuano a farlo”-ha detto.
Una protesta corale quella dei primi cittadini in cui annunciano battaglie amministrative davanti al Tar, richieste di accesso agli atti presso la Regione e gli Enti competenti coinvolti, denunce alla Procura della Repubblica di Salerno e una mobilitazione cittadina e istituzionale che si svolgerà nella giornata di domani dinanzi al sito militare di Serre.
Intanto, ieri sera mentre Serre al fronte del “no ai rifiuti” di politici di maggioranza e opposizione del Comune di Serre e dei sindaci della Piana del Sele, si è aggiunta la contrarietà all’arrivo dei rifiuti, da parte dei sindaci della Comunità Montana Alburni che ha tenuto un consiglio generale straordinario monotematico sulla vicenda. Comunità Montana che ha deliberato l’adesione alla partecipazione alla cabina di regia di Regione, Ministero, Ente d’Ambito Eda e altri Enti, a prendere parte alle decisioni e al controllo del sito dei rifiuti.
Dalle prime ore del mattino, circa 100 Carabinieri sono impegnati in varie località della provincia di Avellino per l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Avellino su richiesta di quella Procura della Repubblica, per “Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”.
Sono in atto perquisizioni anche con l’ausilio di militari del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”, di tre unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno nonché di un velivolo del 7° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano.
Putin parla in diretta tv e allarma il mondo occidentale. Tanto spazio sui giornali di oggi alla politica internazione e all’incubo di un ritorno alle armi. Per la politica italiana, invece, a tenere banco sono i litigi interni alla maggioranza che sostiene il governo Draghi. E poi lo sport, con la Serie A: il Napoli soffre a Cagliari e fallisce l’aggancio in vetta. Ecco allora le prime pagine dei quotidiani che troverete in edicola:
"Affronto il problema delle elezioni regionali con grande fastidio perché è un elemento di distrazione rispetto al lavoro. È diventato il festival della politica...