mercoledì, Settembre 10, 2025
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Bracigliano, avanti con la campagna vaccinale: attivo call center per le prenotazioni

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Bracigliano (Sa) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dell’amministrazione di Bracigliano.

Si ricorda ai cittadini di Bracigliano che la somministrazione dei vaccini avviene tutti i mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 18.30 presso il Centro Vaccinale di Bracigliano (ex Casa Comunale).

I cittadini residenti, per ottenere la somministrazione del siero anti-Covid devono obbligatoriamente prenotarsi il lunedì e martedì attraverso il call center al numero: 379.1772507 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

Il Sindaco, Antonio Rescigno, intende esprimere la più profonda gratitudine a tutti i volontari che in questi giorni stanno operando presso il Centro Vaccinale dell’ex sede Municipale di Bracigliano.

“Ringrazio – dichiara il Primo Cittadino – vivamente i volontari, i medici, gli infermieri e quanti in queste ore si stanno adoperando per la somministrazione del siero anti-covid. Il vaccino resta l’unica arma a nostra disposizione per contrastare questa pandemia senza precedenti. Ci troviamo nel pieno della fase emergenziale e, pertanto, rivolgo un accorato appello soprattutto ai non vaccinati affinché in essi possa prevalere il sentimento di solidarietà e collaborazione, atteso che solo l’univocità di intenti, orientati nella comune direzione della tutela della salute pubblica, potrà rivelarsi efficace e duratura per tornare a respirare la libertà perduta”.

La somministrazione di dosi di vaccino continuerà ad oltranza seguendo le disposizioni impartite dalle autorità sanitarie competenti.

 

 

Scuole aperte: protesta davanti alla Prefettura di Salerno (VIDEO)

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Salerno – “La scuola a scuola”: continua a ribadirlo il comitato che rappresenta genitori e famiglie che si battono per le scuole aperte in presenza a Salerno e che oggi hanno deciso di protestare con un presidio davanti alla prefettura di Salerno dopo la decisione e l’ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di sospendere le attività in presenza per le scuole in Campania  dall’asilo alle medie fino alla fine di gennaio. Un nutrito gruppo di persone, tra le quali ubico consigliere comunale presente Catello Lambiase del Movimento Cinque Stelle, ha partecipato all’iniziativa che, come hanno spiegato due degli organizzatori, Teresa Vicidomini e Alessandro D’Auria, serve a protestare, come già fatto negli ultimi due anni, contro la chiusura delle scuole.

Questo fatto succede solo in Campania – hanno ribadito – da lunedì riapriranno le scuole in tutta l’Italia mentre De Luca si batte perché la Campania resti bianca poi chiude le scuole e senza alcun motivo”. Nel frattempo anche a livello nazionale si sta tentando di bloccare l’iniziativa del governatore della Campania. Il ministro Bianchi ha chiesto le motivazioni della sua scelta. 

Il botto del sabato sera: auto abbatte albero (VIDEO)

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Salerno – Doveva andare a forte velocità l’auto che, sbandando, ha travolto – fino ad abbatterlo – un albero. Siamo all’ingresso della Cittadella Giudiziaria, alla convergenza tra via Dalmazia con la Lungoirno. L’impatto è verosimilmente avvenuto nella notte intercorsa tra sabato e domenica. Sul tronco i segni inequivocabili, a terra alcuni pezzi di carrozzeria. Salerno perde un altro albero.

Omicron, Caserta è tra le 32 province in cui è più diffusa

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Benevento – Attraversano l’Italia da Nord a Sud quasi senza soluzione di continuità, le 32 province nelle quali l’epidemia di Covid-19 correva più velocemente in Italia alla fine del 2021: da Lecco a Enna, sono quelle dove l’incremento dei casi raddoppiava in un minore numero di giorni e potrebbero quindi coincidere con le province dove la Omicron più si è diffusa nelle ultime settimane dello scorso anno: lo indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Dall’analisi delle curve dell’incidenza di positivi nelle 107 province italiane nel periodo di tre settimane che termina il 2 gennaio 2022, risulta una crescita di tipo esponenziale (modulata da una componente periodica settimanale) con tempi di raddoppio degli incrementi che hanno frequenza massima a 4,5 giorni. Le province con tempi di raddoppio inferiori o uguali a 4,5 giorni sono 32“, rileva il matematico. “Escludendo Rimini, Vibo Valentia ed Enna, sono concentrate – prosegue – in tre blocchi di province contigue“: uno composto dalle quattro province lombarde di Lecco, Bergamo, Monza e della Brianza e Cremona; Parma in Emilia Romagna; tutte le province toscane esclusa Grosseto e le due umbre. “Questo gruppo – osserva Sebastiani – è quasi contiguo al secondo, composto da tutte le province abruzzesi, le due molisane e le tre campane di Caserta, Avellino e Benevento. Il secondo gruppo è quasi contiguo al terzo, composto dalle quattro province pugliesi di Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto e Lecce”.
Secondo l’esperto, “dato che queste 32 province hanno valori bassi del tempo di raddoppio, è ragionevole assumere che in esse sia rappresentata (più che nelle altre) in modo rilevante la variante Omicron, caratterizzata da una maggior diffusività rispetto alla variante Delta, prevalente negli ultimi mesi”.

E’ inoltre da sottolineare, aggiunge Sebastiani, che “la Toscana ha nove province su dieci coinvolte, e poiché essa ha la più alta copertura vaccinale (79%) tra le regioni e province autonome italiane, è evidente l’importanza della somministrazione della terza dose per la limitazione della diffusione di questa variante. La caratteristica di contiguità delle province all’interno di ciascuno dei tre blocchi, tra l’altro quasi connessi tra loro, suggerisce l’opportunità della limitazione dei flussi di persone, almeno tra le diverse regioni”.
Ecco di seguito l’elenco delle 32 province dove nelle ultime settimane del 2021 i casi aumentavano in modo esponenziale con i valori più bassi dei tempi di raddoppio (in giorni) degli incrementi: Chieti (1,3), Isernia (2,3), Vibo Valentia (2,8), Pescara (2,9), Prato e Pisa (3), Campobasso e Barletta-Andria-Trani (3,1), Firenze (3,2), Pistoia (3,3), Lucca (3,4), Lecce e L’Aquila (3,6), Avellino (3,7), Teramo e Siena (3,8), Taranto, Arezzo e Massa Carrara (3,9), Lecco, Enna e Bari (4), Parma (4,1), Bergamo e Terni (4,2), Livorno, Rimini e Caserta (4,3), Cremona, Perugia, Benevento, Monza e della Brianza (4,5).

Omicron, Benevento è tra le 32 province in cui è più diffusa

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Benevento – Attraversano l’Italia da Nord a Sud quasi senza soluzione di continuità, le 32 province nelle quali l’epidemia di Covid-19 correva più velocemente in Italia alla fine del 2021: da Lecco a Enna, sono quelle dove l’incremento dei casi raddoppiava in un minore numero di giorni e potrebbero quindi coincidere con le province dove la Omicron più si è diffusa nelle ultime settimane dello scorso anno: lo indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Dall’analisi delle curve dell’incidenza di positivi nelle 107 province italiane nel periodo di tre settimane che termina il 2 gennaio 2022, risulta una crescita di tipo esponenziale (modulata da una componente periodica settimanale) con tempi di raddoppio degli incrementi che hanno frequenza massima a 4,5 giorni. Le province con tempi di raddoppio inferiori o uguali a 4,5 giorni sono 32“, rileva il matematico. “Escludendo Rimini, Vibo Valentia ed Enna, sono concentrate – prosegue – in tre blocchi di province contigue“: uno composto dalle quattro province lombarde di Lecco, Bergamo, Monza e della Brianza e Cremona; Parma in Emilia Romagna; tutte le province toscane esclusa Grosseto e le due umbre. “Questo gruppo – osserva Sebastiani – è quasi contiguo al secondo, composto da tutte le province abruzzesi, le due molisane e le tre campane di Caserta, Avellino e Benevento. Il secondo gruppo è quasi contiguo al terzo, composto dalle quattro province pugliesi di Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto e Lecce”.
Secondo l’esperto, “dato che queste 32 province hanno valori bassi del tempo di raddoppio, è ragionevole assumere che in esse sia rappresentata (più che nelle altre) in modo rilevante la variante Omicron, caratterizzata da una maggior diffusività rispetto alla variante Delta, prevalente negli ultimi mesi”.

E’ inoltre da sottolineare, aggiunge Sebastiani, che “la Toscana ha nove province su dieci coinvolte, e poiché essa ha la più alta copertura vaccinale (79%) tra le regioni e province autonome italiane, è evidente l’importanza della somministrazione della terza dose per la limitazione della diffusione di questa variante. La caratteristica di contiguità delle province all’interno di ciascuno dei tre blocchi, tra l’altro quasi connessi tra loro, suggerisce l’opportunità della limitazione dei flussi di persone, almeno tra le diverse regioni”.
Ecco di seguito l’elenco delle 32 province dove nelle ultime settimane del 2021 i casi aumentavano in modo esponenziale con i valori più bassi dei tempi di raddoppio (in giorni) degli incrementi: Chieti (1,3), Isernia (2,3), Vibo Valentia (2,8), Pescara (2,9), Prato e Pisa (3), Campobasso e Barletta-Andria-Trani (3,1), Firenze (3,2), Pistoia (3,3), Lucca (3,4), Lecce e L’Aquila (3,6), Avellino (3,7), Teramo e Siena (3,8), Taranto, Arezzo e Massa Carrara (3,9), Lecco, Enna e Bari (4), Parma (4,1), Bergamo e Terni (4,2), Livorno, Rimini e Caserta (4,3), Cremona, Perugia, Benevento, Monza e della Brianza (4,5).

Omicron, Avellino è tra le 32 province in cui è più diffusa

Omicron
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Avellino – Tra le 32 province nelle quali l’epidemia di Covid-19 correva più velocemente in Italia alla fine del 2021: da Lecco a Enna, sono quelle dove l’incremento dei casi raddoppiava in un minore numero di giorni e potrebbero quindi coincidere con le province dove la Omicron più si e’ diffusa nelle ultime settimane dello scorso anno: lo indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M.Picone”, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Tra queste spicca anche la provincia di Avellino.

“Questo gruppo – osserva Sebastiani – è quasi contiguo al secondo, composto da tutte le province abruzzesi, le due molisane e le tre campane di Caserta, Avellino e Benevento. Il secondo gruppo è quasi contiguo al terzo, composto dalle quattro province pugliesi di Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto e Lecce. Dato che queste 32 province hanno valori bassi del tempo di raddoppio, è ragionevole assumere che in esse sia rappresentata (più che nelle altre) in modo rilevante la variante Omicron, caratterizzata da una maggior diffusività rispetto alla variante Delta, prevalente negli ultimi mesi”.

COVID, il bollettino dell’Asl di Avellino: calano i contagi in Irpinia

Limatola, la candidatura di Marotta: “Ecco perchè mi presento”

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Limatola (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Massimiliano Marotta.

Le elezioni amministrative 2022 sono alle porte e noi cittadini Limatolesi saremo nuovamente chiamati alle urne per scegliere il nostro nuovo sindaco e il nostro nuovo consiglio comunale. Negli ultimi tempi, tante sono state le sollecitazioni che mi sono arrivate da amici, familiari e conoscenti; tutti mi hanno chiesto di dare un contributo attivo alla vita amministrativa di Limatola. Questa proposta può apparire strana e insensata a chi osserva con superficialità la politica locale. Frettolosamente, si potrebbe dire che io già appartengo alla macchina amministrativa. Ma chi mi conosce bene, sa la mia posizione a riguardo. In questi ultimi anni ho avuto il piacere e l’onore di rivestire la carica di assessore comunale, ho potuto conoscere un mondo che visto dal di fuori s’immagina ben diverso e magari di facile esercizio. Ma non è così. Se si vuole esercitare bene il ruolo di rappresentante della cittadinanza, di lavoro da fare ce n’è  e di tempo da dedicare a studiare le carte ne occorre. Io ho cercato in questi anni di dare il meglio di me, sempre nel primario interesse della collettività e mai per seguire o inseguire intenti personalistici. Ho fatto le mie scelte, quelle che ho ritenuto corrette e non dannose per i cittadini e ne vado fiero. Avrei potuto fare altre scelte, optare per una via ben diversa, magari mercanteggiando le mie idee per qualche “comoda”  poltrona, non l’ho fatto. Ritengo che prima di tutto viene la dignità, poi il resto. Mi auguro che in questa tornata elettorale restino fuori dalla politica i ripensamenti continui e il voltagabbanismo esasperato delle idee. Certo sul mio operato mi si potrà dire quasi di tutto, positivo o negativo che si voglia, ma su un dato assodato non potrò essere giudicato, la coerenza ai miei principi. Soprattutto in ragione della passione che nutro da sempre per il mio paese, unitamente alla mia intensa esperienza professionale nel mondo del sociale e non solo, ho preso seriamente in considerazione l’ipotesi di dare un contributo attivo alla vita amministrativa di Limatola. Davanti ad un’insistenza sempre più crescente dei miei più cari sostenitori, eccomi qui a manifestare la mia convinta e decisa volontà di candidarmi come primo cittadino del Comune di Limatola. Mi muove, in primis, il desiderio di dare al paese una nuova rotta, una sterzata rispetto al PASSATO che è ancora PRESENTE e che dobbiamo evitare che diventi FUTURO. Lo sconforto in cui versa Limatola è fin troppo evidente, ma io non voglio assolutamente perdere tempo nell’elencare gli errori fatti, quanto piuttosto è mia intenzione porre l’accento su ciò che si può e si deve fare per risollevare il nostro territorio. Sono concreto e pragmatico e per questo non me la sento di promettere opere faraoniche che tutti sanno che difficilmente potranno essere realizzate. I cittadini non vogliono promesse ma hanno bisogno di vedere gli interventi, le opere e le attività dell’amministrazione in tempi rapidi e con modalità consone a rispondere alle reali esigenze del paese. Sono queste le motivazioni che mi hanno spinto a prendere la decisione di presentarmi alle AMMINISTRATIVE del 2022. Il mondo sociale è cambiato e Limatola non può tirarsi fuori dal cambiamento e girare lo sguardo altrove. Tale cambiamento investe anche il profilo amministrativo. Chi amministra la cosa pubblica deve essere al passo con i tempi, deve guardare con serietà al futuro, deve essere saggio e prudente ma allo stesso tempo lungimirante e sempre propositivo e innovativo. Le difficoltà del nostro territorio non si superano con l’inerzia e l’immobilismo, con le accuse reciproche, con la ricerca costante di un capro espiatorio, ma con senso di responsabilità, passione e competenza. A mio avviso, senza alcuna supponenza, credo che serva la giusta autorevolezza, che non deve mai diventare autoritarismo e accentramento del tanto desiderato potere. L’unico potere è in mano ai cittadini che indicano all’amministrazione la strada da percorrere affinché il Sindaco utilizzi nuovi strumenti e rinnovate strategie per FARE e GOVERNARE Limatola. L’amministrazione al servizio dei cittadini e non viceversa. Su alcuni aspetti in particolare il mio impegno non può che essere pragmatico: ottimizzazione delle risorse e minimizzazione delle criticità, servizi per la cittadinanza, benessere diffuso, innovazione tecnologica, risparmio di spesa, miglioramento della qualità di vita. Gli ambiti nei quali ho pensato primariamente di intervenire sono i seguenti: manutenzione e ottimizzazione degli edifici pubblici come le scuole; imprese, innovazione e infrastrutture; turismo; tutela dell’ambiente; sicurezza urbana; inclusione sociale; crescita economica; illuminazione pubblica; gestione dei rifiuti, sistemi di comunicazione e informazione e altri servizi di pubblica utilità. Tutto ciò deve trovare concretezza nell’agire quotidiano di un sindaco capace e di una giunta con consiglieri preparati e competenti, in grado di trovare una sinergia con i dipendenti comunali nella consapevolezza che senza una squadra qualificata, aggiornata e motivata nulla si può fare. Limatola è ferma da troppo tempo; ha forte necessità di cambiare e di innovarsi; deve attrarre investimenti come accadeva un tempo; deve diventare una città viva e dinamica che valorizza le proprie potenzialità; deve guardare lontano. Ho deciso di candidarmi anche perché voglio che i nostri figli abbiano la possibilità di studiare, lavorare e vivere a Limatola se lo desiderano, senza essere costretti ad emigrare in altre città o paesi poiché qui mancano le occasioni di formazione e di lavoro. Dobbiamo fare sì che si riprenda a produrre, ad attrarre imprese per far lavorare giovani e meno giovani. Bisogna rendere nuovamente Limatola appetibile per le società che intendono investire nel nostro territorio, per esempio snellendo la burocrazia e riducendo gli oneri e le imposte locali. Questo perché l’amministrazione è chiamata a dare risposte ad un problema sempre più impellente, ossia la mancanza del lavoro e una bassa crescita economica. Un’attenzione speciale va poi dedicata alle identità che rendono preziosa una comunità: bambini, adolescenti, anziani, disabili. Si tratta di cittadini talvolta fragili che necessitano di cure e preoccupazioni particolari, ma che – con le loro risorse – possono arricchire ciascuno di noi. Io credo che un’amministrazione efficiente debba avere la famiglia al centro della propria agenda di lavoro, garantendo dei servizi idonei per i soggetti in età evolutiva e per i giovani, così come delle iniziative dedicate alla popolazione più anziana e più fragile. Nessuno può essere lasciato indietro e solo; facendo così si migliora – a mio avviso – la qualità di vita dei cittadini che si sentono accolti e accompagnati nelle piccole o grandi difficoltà quotidiane. Purtroppo, sono consapevole del fatto che in tutta Italia stiamo attraversando un periodo di significativi tagli alla spesa pubblica, ma sono altrettanto certo del fatto che l’Ente Locale può e deve ottimizzare e garantire i servizi essenziali senza riduzioni e sconti. Il supporto dei cittadini e del terzo settore è un valore aggiunto nonché un elemento chiave per puntare al bene comune. Pertanto, l’amministrazione ha il compito di valorizzare e coordinare queste sinergie, alimentando uno spirito di collaborazione che non lascia spazio a scontri e inutili competizioni. Queste sono solo alcune delle idee che vorrei porre all’attenzione dei limatolesi nei prossimi mesi. Senza alcuna presunzione, ho l’ambizione di vivere la mia candidatura come un’ipotesi capace di offrire a tutti un’alternativa, andando oltre le pregresse o attuali appartenenze politiche, ma soprattutto oltre le passate divisioni e scissioni. La mia vuole essere una candidatura capace di unire tutti i diversi “pezzi” della società limatolese. In questi mesi voglio persuadermi e persuadere che un’altra Limatola è possibile e avvicinabile se solo uniamo le forze per il bene del paese. Io inizio a mettermi in gioco e chiedo ai limatolesi di accettare la scommessa e di unirsi a me in questa avventura. Sono convinto che insieme ce la faremo. Voglio chiudere questa mia missiva con un augurio di speranza a tutte le persone che in questo periodo stanno attraversando un momento particolare. Stiamo vivendo tutti giorni che ricorderemo a lungo, per il silenzio che ci circonda, per le piazze deserte, per l’impossibilità dei rapporti parentali ed amicali cui siamo abituati, per il lavoro da casa, il lavoro agile e, purtroppo, per i bollettini giornalieri sul numero delle persone, contagiate o decedute. Qualcuno, anche dai banchi del Parlamento, ha richiamato scenari di guerra: certamente in guerra ormai da tempo sono i medici, gli infermieri, gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale. Questa crisi, pur nella sua drammaticità, è l’occasione per osservare e per comprendere la realtà, gli altri e il mondo che ci circonda, per capire che l’altro vive accanto a noi e ha le nostre stesse paure e corre i nostri stessi rischi. Auguro a tutti un sereno 2022″

Monteforte Irpino, suicidio Canonico: disposta per lunedì l’autopsia

Canonico
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Monteforte Irpino (Av) – E’ in programma per la giornata di lunedì l’autopsia sul corpo di Andrea Canonico, ristoratore irpino che si è tolto la vita tra il 6 e il 7 gennaio. Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo. L’esame autoptico sarà effettuato domani pomeriggio dal medico legale Carmen Sementa. La comunità di Monteforte Irpino è ancora scossa dopo la triste notizia.

Tanti gli interrogativi sulle cause che possano aver spinto il 56enne a porre fine alla sua esistenza brillante sono ancora tanti. Si cercano tracce che possano aiutare a capire le motivazioni che lo hanno condotto a mettere in pratica il gesto estremo. In tal senso, potrebbero essere d’aiuto sia alcuni biglietti che sarebbero stati rinvenuti all’interno del ristorante.

Monteforte Irpino, ristoratore si impicca in cucina: comunità sotto shock

COVID, il bollettino dell’Asl di Avellino: calano i contagi in Irpinia

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L’Azienda Sanitaria Locale comunica su 2511 tamponi effettuati sono risultate positive al COVID 356 persone:

– 5, residenti nel comune di Aiello del Sabato;

– 1, residente nel comune di Altavilla Irpina;

– 3, residenti nel comune di Ariano Irpino;

– 17, residenti nel comune di Atripalda;

– 21, residenti nel comune di Avella;

– 64, residenti nel comune di Avellino;

– 5, residenti nel comune di Baiano;

– 2, residenti nel comune di Bisaccia;

– 1, residente nel comune di Calabritto;

– 2, residenti nel comune di Calitri;

– 1, residente nel comune di  Candida;

– 3, residenti nel comune di Caposele;

– 5, residenti nel comune di Carife;

– 2, residenti nel comune di Castel Baronia;

– 1, residente nel comune di Castelfranci;

– 3, residenti nel comune di Cervinara;

– 1, residente nel comune di Cesinali;

– 1, residente nel comune di Domicella;

– 7, residenti nel comune di Forino;

– 1, residente nel comune di Frigento;

– 4, residenti nel comune di Gesualdo;

– 10, residenti nel comune di Grottaminarda;

– 3, residenti nel comune di Grottolella;

– 1, residente nel comune di Guardia Lombardi;

– 1, residente nel comune di Lacedonia;

– 5, residenti nel comune di Lauro;

– 2, residenti nel comune di Lioni;

– 1, residente nel comune di Luogosano;

– 6, residenti nel comune di Manocalzati;

– 1, residente nel comune di Marzano di Nola;

– 12, residenti nel comune di Mercogliano;

– 3, residenti nel comune di Mirabella Eclano;

– 5, residenti nel comune di Montefalcione;

– 3, residenti nel comune di Monteforte Irpino;

– 4, residenti nel comune di Montefredane;

– 5, residenti nel comune di Montemiletto;

– 26, residenti nel comune di Montoro;

– 1, residente nel comune di Morra de Sanctis;

– 10, residente nel comune di Mugnano del Cardinale;

– 1, residente nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo;

– 4, residenti nel comune di Pietradefusi;

– 1, residente nel comune di Pratola Serra;

– 6, residenti nel comune di Quadrelle;

– 1, residente nel comune di Quindici;

– 7, residenti nel comune di Rotondi;

– 4, residenti nel comune di San Martino Valle Caudina;

– 2, residenti nel comune di San Michele di Serino;

– 2, residenti nel comune di San Nicola Baronia;

– 1, residente nel comune di San Potito Ultra;

– 3, residenti nel comune di Santa Lucia di Serino;

– 1, residente nel comune di Santa Paolina;

– 5, residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi;

– 3, residenti nel comune di Santo Stefano del Sole;

– 5, residenti nel comune di Scampitella;

– 3, residenti nel comune di Senerchia;

– 6, residenti nel comune di Serino;

– 4, residenti nel comune di Sirignano;

– 5, residenti nel comune di Solofra;

– 1, residente nel comune di Sperone;

– 1, residente nel comune di Sturno;

– 5, residenti nel comune di Taurano;

– 1, residente nel comune di Teora;

– 2, residenti nel comune di Torella dei Lombardi;

– 1, residente nel comune di Torre Le Nocelle;

– 1, residente nel comune di Torrioni;

– 1, residente nel comune di Trevico;

– 1, residente nel comune di Tufo;

– 11, residenti nel comune di Vallata;

 – 1, residente nel comune di Vallesaccarda;

– 6, residenti nel comune di Venticano;

– 9, residenti nel comune di Volturara Irpina;

– 2, residenti nel comune di Zungoli.

L’Azienda Sanitaria Locale ha avviato indagine epidemiologica sui contatti dei casi positivi

L’allarme di Iannelli: “Ogni anno tumore al seno per 800 salernitane, basta turismo sanitario”

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Salerno –  Il neo consigliere comunale Arturio Iannelli di Campania Libera, entrato in assise a seguito delle nomine assessoriali, sente la necessità di fare chiarezza circa il suo intervento in Consiglio Comunale. Il primo.

Afferma: “Il verbale della seduta dello scorso Consiglio comunale riporta quanto ho detto recependo l’istanza di una collega della minoranza, che aveva segnalato la riduzione degli interventi oncologici nella Breast Unit.

In quell’occasione ho chiesto all’amministrazione comunale se la situazione descritta fosse stata vera e di intervenire prontamente presso l’Azienda ospedaliera, ricordando la realtà del nostro territorio.

Grazie a tanti anni di lavoro presso il Registro del tumori e come responsabile della sede di Salerno dell’Associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro ho sottolineato che ogni anno nella nostra provincia 800 donne si ammalano di tumore al seno.

Ho ricordato che non affrontare prontamente questi casi significa porre le basi per la crescita del ‘turismo sanitario’, cioè lo spostamento di pazienti in altre regioni. Proprio con l’Associazione Angela Serra combatto da tempo contro questo fenomeno, per veder riconosciuto a tutti il diritto alle cure. Un diritto essenziale”.

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