Napoli – Questa mattina al grido di “Se non hai la residenza, tutti i giorni in presidenza”, una ventina di componenti della rete sportelli del diritto all’abitare, hanno fatto irruzione negli uffici della seconda municipalità di Piazza Dante, rivendicando il diritto di ottenere la residenza di prossimità, dapprima tentando di occupare la stanza della presidenza e successivamente impegnando la stanza attigua e affiggendo uno striscione che recitava “La residenza è un diritto non un favore” ed esponendo un volantino nel quale venivano spiegate le loro ragioni.
L’episodio è stato commentato da Roberto Marino, presidente della seconda municipalità, dopo aver acquisito le necessarie informazioni perché non presente in quel momento. “Terrei a stigmatizzare le modalità con le quali questi componenti del comitato si sono presentati presso gli uffici, spostando con forza il tavolo che funge da front office, dirigendosi verso la stanza della presidenza ed entrando nella stessa, naturalmente senza alcun appuntamento o comunicazione di sorta, per poi occupare un’altra stanza per esporre il manifesto. Si è reso necessario l’intervento della polizia municipale. Naturalmente, il merito della rivendicazione avanzata potrà trovare accesso nelle forme e nelle modalità giuste, perché si tratta di analizzare una norma nazionale, nonché le procedure delle cosiddette residenze di prossimità, ma tali aspetti ovviamente non dipendono dalla municipalità, la quale si occupa di far rispettare le procedure attualmente vigenti per il rilascio. In ogni caso, sarò ben lieto di poter incontrare i rappresentanti dei comitati qualora ciò avvenisse in modo corretto e con la massima serietà, come si crede di aver compiuto fino ad ora con chiunque“, queste le parole di Roberto Marino.
            
		







Al tavolo sedevano il vice coordinatore regionale Francesco Rubano e il commissario cittadino Lucio Lonardo, mentre la Lega era rappresentata dal segretario cittadino Alberto Mignone e dai dirigenti Giulia Ocone, Luigi Bocchino e Vincenzo Lombardi,  padrone di casa. E questo dice già tutto, a conferma delle infuocate polemiche di questi ultimi giorni.
Sul tavolo, oltre la questione di Fratelli d’Italia, accusata di essere molto vicina al sindaco Clemente Mastella dopo le recenti elezioni dell’Eic  (l’Ente idrico campano), c’erano anche i rinnovi degli Organi in 11 comuni della provincia di Benevento e l’elezione del nuovo presidente della Provincia. Quello che si auspica, almeno a parole, da parte dei partecipanti è che il centrodestra torni ad essere unito. 
Bocchino ha sottolineato: “Dobbiamo dare risposta al polo di centrodestra, che anche nel Sannio è maggioritario. Auspichiamo che quanto accaduto qualche mese fa con le elezioni provinciali possa ripetersi nei prossimi appuntamenti elettorali. Il centrodestra ha raccolto il voto di quasi 100 consiglieri comunali, al di la delle difficoltà oggettive c’è la volontà di ritrovare unità nel centrodestra”.
Sull’assenza, peraltro già annunciata da Fratelli d’Italia, Bocchino ha smorzato i toni: “Chi si riconosce in uno schieramento politico, non vedo perché non possa confrontarsi sulle questioni che riguardano Benevento città e la provincia. Non comprendo le fughe in avanti, che suscitano confusione e un sentiment di risentimento più che di imbarazzo, minando quello spirato che ci dovrà essere tra 7 mesi. Alle elezioni politiche dovremo essere uniti tutti. Non riesco né a spiegare, né a giustificare il comportamento di Fratelli D’Italia. Loro, come noi, hanno una visione ideale che non può che allontanarsi dal centrodestra. L’Eic è un’operazione di piccolo cabotaggio, ha una valenza relativa, quindi veramente non capisco“.
Siluro, poi, al primo cittadino Clemente Mastella: “E’ difficile inseguire il suo pensiero politico. Mentre a Napoli presentava con Quagliariello, che è di centrodestra, un nuovo organismo politico, in Regione dialogava con il centrosinistra. Seguire un viandante della politica diventa molto difficile. E’ una strada che non vogliamo né inseguire, né percorrere. Vogliamo una strada lineare e chiara. I nostri compagni di viaggio non possono che essere Lega Forza Italia e Fratelli d’Italia“.













