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Dopo le indiscrezioni circolate in giornata sulla possibilità di mettere mano ai sistemi elettorali in vista delle prossime elezioni amministrative, arriva la precisazione del Governo.

Parecchi organi di stampa avevano rilanciato in mattinata la possibilità che si potesse procedere ad un voto amministrativo con il sistema delle “liste bloccate“. In sostanza nessun voto di preferenza, ma elezioni legate al posizionamento del candidato in lista e alla percentuale di voti raccolti dalla lista stessa.

L’ipotesi avrebbe dovuto rappresentare un modo per porre una “limitazione” alla campagna elettorale e ai naturali assembramenti che ne conseguono (comizi, cene etc.).

Sul punto, però, è arrivata la precisazione del Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme Federico D’Inca: “Si tratta di una notizia priva di fondamento. In primo luogo non compete allo Stato intervenire in materia di leggi elettorali regionali. In secondo luogo – continua il Ministro – non e’ possibile modificare la legge elettorale per i comuni in sede di conversione del decreto che sposta gli appuntamenti elettorali, sfruttando l’emergenza sanitaria per spregiudicate manovre di potere ai danni dei cittadini. Nel merito, non sono affatto favorevole a privare i cittadini del potere di scegliere i propri rappresentanti nei consigli regionali e comunali. Sarebbe come introdurre dei piccoli ‘porcellum’ a livello locale. L’emergenza non puo’ assolutamente giustificare un simile obbrobrio antidemocratico“.

A questo punto, stante la sottolineatura del Ministro sull’impossibilità dello Stato di intervenire in materia elettorale regionale – posizione anticipata anche dal sindaco di Benevento Clemente Mastella – la palla passa alle Regioni stesse. 

Evidentemente molto dipenderà anche dalla finestra elettorale nella quale si terranno le prossime elezioni amministrative. Ad ogni modo, se la legge elettorale regionale potrebbe essere oggetto di discussione, appare più difficile intervenire sui sistemi elettorali che caratterizzano i comuni, in modo particolare per i piccoli e piccolissimi centri.