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Usa parole durissime contro la segrertaria Elly Schlein, boccia la linea del partito che a suo dire “ha rotto con i cattolici, con il mondo delle imprese e non dice nulla sul mondo del lavoro, soprattutto dei giovani” e annuncia un evento per settembre che suona come una sfida e che dovrebbe essere una sorte di ‘operazione verità’ nel Pd perché “io non ho paura di nessuno e non debbo nulla a nessuno”. Non ha perso l’occasione il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, per scagliarsi di nuovo contro i vertici del suo partito che “in Campania è stato preso in ostaggio”. Lo ha fatto parlando con i giornalisti a margine della presentazione di una mostra su Pasolini che sarà allestita a Napoli dal prossimo 7 luglio.
Di Pasolini mi ha sempre appassionato la sua capacità di rompere, di rompere gli schemi, di non farsi condizionare nelle sue valutazioni da schemi politici ed ideologici”.
Alla domanda di un giornalista su cosa direbbe Pasolini della sinistra di oggi De Luca ha risposto: “Lo ha detto già a suo tempo, in verità. Ha detto che c’era grande ipocrisia e finzione; che spesso il linguaggio apparentemente ugualitario e di modernità era un linguaggio vecchio, di povertà, di valori finti. Quei valori finti e di ipocrisia si sono trascinati pari pari nella cosiddetta sinistra di oggi che mi pare povera e soprattutto incapace di mantenere il nesso di coerenza tra quello che si dice a parole e il modo in cui si vive”.
Per quanto riguarda l’Autonoma differenziataè bene che dopo alcuni anni di totale latitanza e assenza del Pd si siano svegliati, ma anche in questo caso le chiacchiere non servono a nulla. La piccola mattinata propagandistica per dire ‘ci siamo’ non serve”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, parlando con i giornalisti a margine della presentazione di una mostra, lasciando capire che non intende intervenire alla manifestazione che era stata promossa dal Pd nazionale a Napoli per il 14 e 15 luglio, iniziativa che comunque secondo le ultime voci potrebbe essere cancellata.
In questo momento stanno cancellando le politiche di coesione – ha aggiunto De Luca – è un anno che non vengono distribuiti i fondi di sviluppo e coesione e non si muove una foglia. Ma quale convegno sull’autonomia differenziata?” Il governatore ha ricordato che la proposta Calderoli è stata presentata sei mesi fa “e tutti dormivano. Quindi chi sta combattendo l’Autonomia differenziata è De Luca, è la Campania cercando di spingere tutte le forze politiche”.
A giudizio di De Luca l’alternativa all’Autonomia differenziata “non è certo il centralismo neoborbonico che sta prevalendo oggi. Stanno decidendo da Roma quali scuole da finanziare nell’Alto Sele o nel Sannio. Il Pnrr è stato impostato in modo centralistico da un lato e dall’altro con una balcanizzazione degli interventi. Per me l’Autonomia è un tema antico, sarà nuovo per il Pd e per quelli che adesso dirigono il Pd. Le chiacchiere al vento non servono a nulla”.

Il Pd sta seguendo in questi mesi “una linea suicida, direi inesistente“. Ne è convinto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “È stato rotto il rapporto con il mondo cattolico su temi di grande delicatezza e contenuti etici, con il mondo dell’impresa non si parla neanche, e neanche una parola con i commercianti, con le partite Iva. Mi chiedo se questa dovrebbe essere una proposta di governo più credibile di quella attuale“. Poi l’affondo: “È il nulla, questi sono un po’ di cortei in giro per l’Italia. Per quanto riguarda i risultati elettorali è un disastro dietro l’altro. E i sondaggi sono quelli che sono. E tenete conto che è entrata nel Pd Articolo 1, un’esperienza politica di grande genialità, che è finita come non poteva non finire. Un misto di infantilismo politico“. “Il Pd è nato come un’alternativa democratica di governo, come soggetto politico che doveva essere in grado di tenere insieme le grandi culture democratiche del nostro Paese creando un fronte sociale democratico, ma non agitando le bandierine per strada, nei cortei. Così non si governa un grande Paese. Mi pare che quella ipotesi sia completamente assente“. Per settembre De Luca annuncia una “iniziativa per riprendere i contenuti di un Partito democratico serio“. Cominciando dalla modalità di scelta del leader, perché a suo avviso non è giustificabile “un metodo che prevede l’elezione di un segretario da parte di quelli che non fanno parte del partito e magari neanche votano per il Pd. È semplicemente demenziale“. “A me interessa parlare dei grande problemi dell’Italia, tra cui quello del Sud, che sono scomparsi dall’orizzonte. C’è una proposta per il Sud, per i giovani e il lavoro? Cosa aspettiamo, che vadano via tutti?“, conclude.
Sula questione di una sua candidatura al terzo mandato di guida della Campania, Vincenzo De Luca non intende fare marcia indietro: “Quando il tema viene sollevato da gente che ha tre, quattro, cinque e persino sette mandati alle spalle di che parliamo? L’onorevole Schlein ha tre mandati: parlamento europeo, consiglio regionale dell’Emilia e parlamento. Il tempo delle finzioni è finito“, dice il governatore ai cronisti a margine della presentazione di una mostra. “Qualcuno dovrà spiegare poi come si sia verificato il ‘sequestro’ del Pd in Campania – ha ripreso De LucaLo dovrà spiegare qualcuno che faceva parte delle commissioni. Io non avevo il tempo per fare le primarie. Sono uno che non ha fatto neanche una sola iniziativa pubblica per le primarie e mi sono ritrovato oggetto di un’aggressione mediatica volgare, promossa anche dalla Schlein, a puntate sui giornali, soprattutto da parte di un giornale di proprietà di uno che fa il miliardario in Svizzera e il rivoluzionario in Italia. Che allegria!“.