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Avellino – Sono passati circa cinque anni dalla notte del 29 luglio del 2013 quando morirono quaranta persone lungo l’autostrada A16, nel territorio di Monteforte Irpino. Sul viadotto Acqualonga della A16 Napoli-Canosa. Da quel giorno i  parenti delle vittime attendono una risposta concreta. L’ipotesi avanzata che le barriere di contenimento fossero inadeguate trova la giusta conferma. La superperizia del professore Felice Giuliani avvalora la tesi avanzata nei mesi scorsi. La strage del viadotto dell’Aqualonga dell’Autostrada A16 è risultata tale per difetto di risposta strutturale della barriera New Jersey bordo ponte in conseguenza dell’urto esercitato dal bus Volvo“. Sul banco degli imputati c’è anche Giovanni Castellucci, AD di Autostrade per l’Italia. Castellucci finito alla ribalta dopo la strage del ponte Morandi di Genova. Il prossimo 14 dicembre è in programma una nuova udienza del processo per l’incidente del luglio del 2013.