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Napoli – Bimba napoletana di sei anni salvata grazie alla bravura dei medici dell’ospedale Santobono di Napoli e ai mezzi messi a disposizione dell’Aeronautica Militare che ha consentito, in totale sicurezza, il trasferimento della piccola dalla Polonia, dove i genitori si sono trasferiti per lavoro, al presidio ospedaliero del Vomero. 

Tutto è iniziato nel luglio scorso quando la famiglia della bimba era stata in vacanza in Egitto per una settimana. Negli ultimi due giorni di soggiorno la piccola aveva presentato un grave episodio di dissenteria (gastroenterite con diarrea mucosanguinolenta). La serietà della situazione era emersa al ritorno in Polonia il 27 luglio, quando i sanitari dell’ospedale di Stettino ne avevano prescritto il ricovero. Nonostante le cure mediche il quadro era peggiorato e la bambina presentava gravissime condizioni respiratorie che avevano richiesto di essere intubata e ventilata in modo assistito. Ad una settimana dal ricovero la bambina aveva avuto anche un arresto cardiaco. I genitori della bambina avrebbero voluto trasferirla sin da subito in Italia all’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli, ma il quadro clinico lo aveva impedito. Lo scorso 8 agosto, tuttavia, un aereo Falcon 900 dell’Aeronautica Militare è decollato da Ciampino per la Polonia con a bordo la dottoressa Maria Paola Storti e l’infermiera Daniela Badolati, un’équipe medica ed infermieristica tutta al femminile dell’Ospedale Santobono di Napoli. Nel pomeriggio dello stesso giorno, grazie alla celerità delle operazioni poste in essere dall’equipaggio del 31° Stormo di Ciampino e dei mezzi di soccorso all’aeroporto di Capodichino, la bambina veniva accolta nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico napoletano diretto dal dottor Massimino Cardone – la stessa unità che si era presa cura della piccola Noemi, ferita a Napoli da un proiettile nel corso di un agguato di camorra.

Da subito il team dell’unità Nefrologia e Dialisi del Santobono, guidata dal professore Carmine Pecoraro, ha diagnosticato alla bimba una SEU (Sindrome Emolitico Uremica), rara malattia causata, nella maggior parte dei casi, da ceppi particolari di un batterio -E.Coli- che producono una tossina molto tossica che colpisce vari organi, in particolare il rene. Già dalle prime ore di ricovero la bimba è stata collegata ad un rene artificiale che ne ha permesso una perdita di peso di circa 5 chili ed un immediato rientro dei problemi cardiaci avuti in Polonia. La bambina in poche ore è migliorata, tanto che, a quattro giorni dal suo arrivo, è stata trasferita nel reparto di nefrologia. Adesso respira autonomamente, è cosciente e si nutre in modo spontaneo. La piccola oggi sta bene, non fa più trasfusioni, ma ha ancora bisogno di fare la dialisi.

Fino ad alcuni anni fa la SEU in età pediatrica determinava la morte del paziente nel 50% dei casi. Il reparto di Nefrologia e Dialisi del Santobono è uno dei centri leader in Italia nel trattamento della SEU pediatrica; in circa 20 anni sono stati trattati con successo centinaia di casi. In Italia è attivo da oltre 20 anni un registro nazionale della SEU pediatrica già coordinato dal professore Pecoraro dal 2005 al 2010 e oggi coordinato dalla dottoressa Gaia Scavia del laboratorio nazionale di riferimento per Escherichia Coli dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il trasferimento della piccola dalla Polonia all’ospedale pediatrico napoletano è stato possibile grazie al coordinamento tra i due ospedali, all’Ufficio dell’addetto alla Difesa presso l’Ambasciata d’Italia in Polonia, all’Ufficio voli della Presidenza del Consiglio e alla sala situazioni del Comando della Squadra Aerea. La sala operativa dell’Aeronautica ha tra i propri compiti anche quello di organizzare e gestire questo tipo di interventi a favore dei cittadini italiani. Il trasferimento della piccola paziente è stato effettuato dal 31° Stormo dell’Aereonautica che, come il 14° Stormo di Pratica di Mare e la 46a Brigata Aerea di Pisa, è uno dei Reparti sempre pronto ad intervenire per questo tipo di operazioni.