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Battipaglia (Sa) – Emergono nuovi sviluppi nella vicenda del ritrovamento, dello scorso 15 marzo, di una bomba risalente alla seconda guerra mondiale in un fondo agricolo di località Spineta, a Battipaglia. L’ordigno, che pesa circa 115 chili, ha un innesco-spoletta a scoppio ritardato, che non ne consente il trasferimento e dunque le operazioni di bonifica dovranno necessariamente avvenire sul posto. La data di domenica 19 maggio, in concomitanza con la chiusura di scuole e uffici, sembra essere la più probabile per il disinnesco, ma non è ancora giunta l’ufficialità. La zona rossa è stata individuata nel raggio di 1600 metri dal punto del rinvenimento della bomba, per questo motivo si prevede l’evacuazione di circa 40mila persone. Ma non finisce qui, poichè dovranno essere liberati anche l’ospedale, il Comune, il commissariato di pubblica sicurezza, la caserma dei carabinieri e la stazione ferroviaria. Inoltre saranno chiusi sia lo svincolo autostradale dell’A2 che la SS 18; mentre la circolazione ferroviaria subirà delle modifiche. Nel frattempo sono al lavoro centinaia di persone tra forze dell’ordine, Artificieri, Asl, Anas, protezione civile, Salerno Energia e Trenitalia per trovare una soluzione comune che arrechi meno disagi alla popolazione. (Foto di TvoggiSalerno)